PROGRAMMI DEL CORSO DI LAUREA IN Banca e finanza a.a. 2007/2008 Diritto bancario e assicurativo Docente: prof. Paolo Polacco Crediti: 5 Programma del corso: L'attività bancaria Cenni alla storia dell'ordinamento bancario. L'attività bancaria. L'impresa bancaria. Costituzione ed esercizio dell'attività . La Vigilanza sulle banche. Il rapporto banca-industria. La trasparenza delle operazioni bancarie. L'attività assicurativa L'impresa di assicurazione e la sua attività . Costituzione e condizioni di esercizio. La Vigilanza sulle imprese assicurative. La distribuzione. Bibliografia: Testi consigliati Sull'attività bancaria - ANTONUCCI, Diritto delle banche , Giuffrè, Milano, III edizione, 2006 (ad eccezione dei capitoli IV e IX). Sull'attività assicurativa -DONATI, VOLPE PUTZOLU, Manuale di diritto delle assicurazioni , Giuffrè, Milano, VIII edizione, 2006 (ad esclusione della parte relativa al contratto di assicurazione). Siti consigliati: Per un necessario approfondimento della materia e per il suo costante aggiornamento si consiglia la consultazione dei siti di Banca d'Italia (in particolare la parte relativa alle Istruzioni di Vigilanza) e dell'ISVAP (soprattutto le Circolari). Avvertenze ed indicazioni didattiche: Lo studio dei testi consigliati deve essere accompagnato dall'attenta lettura della disciplina legislativa di maggior rilievo per entrambe le materie, costituita in particolare dal Testo unico bancario e dal Codice delle assicurazioni private peraltro oggetto di frequenti modifiche da parte del legislatore: è pertanto indispensabile consultare costantemente i siti sopra consigliati per controllarne il testo vigente. Il programma e le modalità dell'esame per gli studenti frequentanti potranno subire variazioni a discrezione del docente, considerandosi frequentanti gli studenti che, in seguito alle rilevazioni effettuate dal docente, risulteranno aver partecipato ad almeno il 75% delle lezioni. Diritto del mercato finanziario Docente: prof. Guglielmo Cevolin Crediti: 5 Obiettivi formativi : Il corso si prefigge di fornire una buona conoscenza del diritto dell'intermediazione finanziaria con particolare riguardo alla tutela degli investitori e alle diverse forme ed istituzioni di controllo pubblicistico. Programma del corso: I principi costituzionali delle libertà economiche. Le funzioni di governo e di regolazione del mercato. Le Autorità pubbliche indipendenti. La disciplina pubblicistica del mercato finanziario. La CONSOB. L'ISVAP. L'investimento finanziario. Il diritto dei mercati mobiliari. L'intermediazione finanziaria e la gestione collettiva del risparmio. L'esercizio trasfrontaliero dei servizi di investimento. L'offerta di mercato. Le offerte a distanza e il problema di internet. I Financial Products e l'appello al pubblico risparmio. Modi e finalità della pubblica vigilanza. La dematerializzazione degli strumenti finanziari. L'ammissione alle quotazioni di mercato. La speciale disciplina, le garanzie di trasparenza, il sistema delle funzioni di vigilanza. Società "autorizzate" e attività di intermediazione finanziaria. La disciplina dei servizi e dei contratti di investimento. Mercati mobiliari (l'assetto organizzativo, le regole dell'attività ). Bibliografia: - M. BESSONE, I Mercati mobiliari , Milano, Giuffrè, ultima edizione disponibile. Poichè non esiste un manuale che tratti in modo aggiornato ed esaustivo il programma proposto, si rinvia ai materiali predisposti dal docente, che saranno messi a disposizione degli studenti durante le lezioni e i seminari previsti durante il corso. In caso di effettive difficoltà nel reperimento dei testi consigliati il docente è disponibile a concordare con lo studente l?utilizzo di altri testi aggiornati pubblicati da case editrici giuridiche. Soprattutto per gli studenti che non riusciranno a frequentare un numero sufficiente di lezioni costituisce parte integrante del programma il volume AMOROSINO S. e RABITTI BEDOGNI C., Manuale di diritto dei mercati finanziari , Milano, Giuffrè, 2004. Modalità d'esame : Per i frequentanti il corso sono previste delle prove intermedie scritte e dei seminari di approfondimento che costituiscono elementi per la valutazione alla fine del corso. L'esame ordinario è orale. Ulteriori informazioni : Il docente è a disposizione per il ricevimento degli studenti al termine delle lezioni e durante l'orario settimanale di ricevimento presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche (Udine, via Treppo 18); si prega sempre di verificare date ed orari nel sito internet dell'ateneo (nelle note sono indicati tempestivamente eventuali spostamenti). E' possibile comunicare con il docente anche tramite e-mail ( [email protected] . ). Economia degli intermediari finanziari c.p. Docente: prof. Stefano Miani Crediti: 5 Obiettivi formativi: Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze di base relative alla vigilanza e al bilancio degli intermediari finanziari (con particolare riferimento alle banche e alle assicurazioni). Programma del corso: Parte prima: la vigilanza sulle banche Le segnalazioni di vigilanza. Il patrimonio di vigilanza. Il coefficiente di solvibilità . La vigilanza sui rischi di mercato. Altri profili di vigilanza. Antitrust. Parte seconda: il bilancio delle banche Organizzazione contabile e matrice dei conti. Lo schema di bilancio. Principali problematiche valutative. Il bilancio consolidato (cenni). Parte terza: la vigilanza sulle assicurazioni Le segnalazioni di vigilanza. Il margine di solvibilità e la quota di garanzia. La copertura delle riserve tecniche. Altri profili di vigilanza. Antitrust. Parte quarta: il bilancio delle assicurazioni Il piano dei conti obbligatorio. Lo schema di bilancio. Principali problematiche valutative. Il bilancio consolidato (cenni). Parte quinta: i conglomerati finanziari Modelli organizzativi. Problematiche di vigilanza. Problematiche di bilancio consolidato. Propedeuticità : L'insegnamento di “Economia degli intermediari finanziari” è propedeutico a tutti gli effetti. Ai fini del corso e dell'esame si danno per noti i contenuti dei corsi di “Diritto bancario e assicurativo”, “Ragioneria 2” e “Economia per la Finanza”. Bibliografia: Testi Per i frequentanti: appunti delle lezioni, articoli e testi indicati durante le lezioni. Per i non frequentanti: testi da concordare con il docente. Materiali di consultazione Banca d'Italia, Nuove i struzioni di Vigilanza prudenziale per le Banche , volume a fogli mobili [disponibile sul sito internet: http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/vigilanza . Banca d'Italia, Manuale per la compilazione della matrice dei conti , 2 volumi a fogli mobili [disponibile sul sito internet www.bancaditalia.it/pubblicazioni/vigilanza ]. Banca d'Italia, Il bilancio bancario schemi e regole di compilazione , volume a fogli mobili [disponibile sul sito internet www.bancaditalia.it/pubblicazioni/vigilanza ]. I.A.I.S., Principles e Standards [disponibili sul sito internet: www.iaisweb.org ]. Is.V.A.P., Regolamenti, Provvedimenti, Circolari dispositive [disponibili sul sito internet: www.isvap.it ]. È inoltre necessario disporre dei testi normativi di riferimento aggiornati (t.u. bancario; t.u. finanzacodice assicurazioni), disponibili in biblioteca nella banca dati giuridica Lex della UTET. Letture consigliate approcci alla valutazione del rischio d'impresa in campo assicurativo , Milano, Ed. sole24ore, 1999. - A. PROTO, I conglomerati finanziari , Torino, Giappichelli, 2002. Siti internet consigliati: Associazione Bancaria Italiana - www.abi.it Associazione Nazionale Imprese di Assicurazione - www.ania.it Autorità garante della concorrenza e del mercato www.agcm.it Banca d'Italia - www.bancaditalia.it Banca dei Regolamenti Internazionali www.bis.org Co.Vi.P. - www.covip.it Is.V.A.P. - www.isvap.it Economia del mercato mobiliare Docente: prof. Maurizio Polato Crediti: 5 Obiettivi formativi: Il corso intende fornire le nozioni di base per le valutazioni di convenienza nell'operatività nel mercato azionario. Programma del corso: Le diverse tipologie di titoli azionari (richiami) La microstruttura del mercato azionario (richiami) Le operazioni sul capitale I modelli “fondamentali” per la valutazione dei titoli azionari L'analisi fondamentale e l'analisi tecnica nella valutazione della convenienza nell'investimento azionario Elementi di gestione di un portafoglio azionario I principali derivati azionari Propedeuticità : Gli insegnamenti di “Tecnica di borsa" e "Finanza aziendale (cp)" sono propedeutici a tutti gli effetti. Bibliografia: Per i frequentanti : appunti delle lezioni, articoli e testi indicati durante le lezioni. Per i non frequentanti : testi da concordare con il decente tra quelli indicati all'inizio del corso Siti internet consigliati Consob- http://www.consob.it/ www.consob.it Borsa Italiana spawww.borsaitalia.it Banca d'Italia- - www.bancaditalia.it Ministero del tesoro- www.tesoro.it Bank for international Settlements- www.bis.org Forum of European Securities Commissionwww.europefesco.org Federation Int.le des Bourses des Valeurs- www.fibv.com Organisation for Economic Cooperation and Developmentwww.oecd.gov International Organization of Securities Commissions- www.iosco.org Compensazione e Garanzia- www.ccg.it Banca Centrale Europea- www.ecb.int Stanza Economia del risparmio gestito Docente: prof. Enrico Geretto Crediti: 5 Obiettivi formativi: Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze di base relative alle tecniche di asset management e alla gestione dei fondi comuni d'investimento mobiliare ed immobiliare e dei fondi pensione. Programma del corso: L'industria e il mercato del risparmio gestito; Le Società di Gestione del Risparmio: caratteristiche operative; Politiche e tecniche di asset allocation ; Le gestioni individuali: • gestioni patrimoniali mobiliari; • gestioni patrimoniali in fondi. Le gestioni collettive: • i fondi comuni. Tipologie, caratteristiche e logiche di gestione; • i fondi pensione. Tipologie, caratteristiche e logiche di gestione. La valutazione della performance . Propedeuticità : Gli insegnamenti di “Economia degli intermediari finanziari (cp)” e “Finanza aziendale (cp)” sono propedeutici a tutti gli effetti. Bibliografia: - F. CAPARRELLI, E. CAMERINI, Guida all'asset allocation , Edibank, Roma, 2004. Ogni singolo punto del programma verrà reso oggetto di specifici approfondimen ti. I testi da usarsi al riguardo verranno indicati dal docente nel corso delle lezioni. Economia e gestione dell'assicurazione Docente: prof. Stefano Miani Crediti: 5 Obiettivi formativi: Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze di base relative alla gestione e alla strategia delle compagnie di assicurazione. Programma del corso: Parte prima: nozioni generali di gestione La funzione delle imprese di assicurazione (richiami). Modalità di analisi di bilancio. La gestione tecnica ramo vita. La gestione tecnica ramo danni. Le politiche distributive. Le politiche d'investimento. Modelli organizzativi (cenni). Valutazione delle performance (cenni). Parte seconda: la gestione dei rischi speciali I rischi catastrofali. I rischi climatici. Le politiche assuntive. La riassicurazione. Il trasferimento al mercato finanziario. I derivati assicurativi. Propedeuticità : Gli insegnamenti di “Economia degli intermediari finanziari (cp)” e di “Finanza aziendale (cp)” sono propedeutici a tutti gli effetti. Ai fini del corso e dell'esame si dà per noto il contenuto del corso di “Modelli di gestione di portafoglio”. Bibliografia: Testi Parte prima Per i frequentanti : appunti delle lezioni, articoli e testi indicati durante le lezioni. Per i non frequentanti : testi da concordare con il docente. Parte seconda - S. MIANI, La gestione dei rischi climatici e catastrofali , Torino, Giappichelli, 2004 Materiali di consultazione Is.V.A.P., Regolamenti, Provvedimenti, Circolari dispositive [disponibili sul sito internet: www.isvap.it] I.A.I.S:, Principles e Standards [disponibili sul sito internet: www.iaisweb.org] Letture consigliate - R. COCOZZA, La gestione del rischio di tasso d'interesse nelle imprese di assicurazione , Padova, Cedam, 2000. - A. DI MASCIO, Le imprese di assicurazione. Il nuovo modello di gestione , Milano, Egea, 2001. - A. DI MASCIO, La valutazione dei titoli assicurativi , Milano, Egea, 1999. - GRIGNAFFINI, PECORIELLO, TRASI, Creare valore nelle compagnie di assicurazione , Milano, Ed. Sole24ore, 2001. - S. PACI (a cura di), Le imprese di assicurazione: profili gestionali , Milano, Egea, 1990. - PROMETEIA, Le assicurazioni quotate. Strumenti di valutazione , rapporto semestrale, numeri vari, Bologna. - L. SELLERI, Economia e management delle imprese di assicurazione , Milano, Etas Libri, 1991, esclusa la parte sul bilancio. - L. SELLERI, Impresa di assicurazione e strategie di valore , Milano, Etas Libri, 2003. - VARALDO , BONACCORSI (a cura di), Marketing e distribuzione dei prodotti assicurativi , Milano, Guerini & Associati, 1995. Siti internet Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni - www.aiba.it Associazione Nazionale Imprese di Assicurazione - www.ania.it Chartered Insurance Institute - www.cii.co.uk Gruppo Allianz www.allianz.com Gruppo Assicurazioni Generali - www.generali.com Gruppo AVIVA www.aviva. com Gruppo AXA - www.axa.com Gruppo Fondiaria - SAI - www.fondiaria-sai.it Gruppo Munich Re - munichre.com Gruppo Swiss Re - www.swissre.com Insurance Service Italy www.insurance-service.com Is.V.A.P. www.isvap.it Lloyd's di Londra www.lloyds.com Rivista “Assicura” - www.edipi.it/assicura The Reinsurance and Insurance NETwork - www.rinet.com Economia e gestione della banca Docente: prof. Gian Nereo Mazzocco Crediti: 5 Obiettivi formativi: Il corso, che si colloca dopo che lo studente ha già acquisito la conoscenza degli strumenti finanziari e degli aspetti tecnici delle operazioni bancarie e delle modalità di valutazione del fido, si propone di affrontare la gestione della banca nell'ottica del top management . Oltre agli aspetti relativi all'individuazione degli obiettivi e al mantenimento di condizioni di equilibrio finanziario e patrimoniale, comuni a tutte le imprese, verranno approfondite le tematiche tipiche connesse al processo produttivo bancario. Programma del corso: L'equilibrio economico, finanziario e patrimoniale nella banca. La raccolta e il capitale proprio. La composizione dell'attivo. La politica dei prestiti. La gestione del portafoglio finanziario. La liquidità e la tesoreria. La gestione dei rischi. Propedeuticità : Gli insegnamenti di "Tecnica delle operazioni bancarie", “Economia degli intermediari finanziari (cp)" e "Finanza aziendale (cp)" sono propedeutici a tutti gli effetti. Bibliografia: Testi - G . FORESTIERI, P. MOTTURA, La banca di deposito: aspetti generali della gestione , in R. RUOZI (a cura di), La gestione della banca , Egea, Milano, 1990, 4a ed. (con l'esclusione del par. 2.4) - MAZZOCCO G.N., La valutazione dell'effetto di leva finanziaria nella banca, in Congiuntura, n. 1/2007. - di BATTISTA M.L., La gestione della raccolta, in M. ONADO (a cura di), La banca come impresa, Il Mulino, Bologna, 2004, Cap. 10. - MASINI M., La raccolta e il capitale proprio , in: RUOZI R. (a cura di), La gestione della banca , 4a Ed., Egea, Milano, 1990, Appendice al cap. 3. - A. FERRARI, Gestione della tesoreria e della liquidità , in M. ONADO (a cura di), La banca come impresa, Il Mulino, Bologna, 2004, Cap. 3. - MAZZOCCO G.N., La gestione del portafoglio finanziario nelle banche , Giappichelli, Torino, 1994, Cap. 1: par. 1 punti 2 e 3; cap. 2, Appendice. - RUOZI R., Economia e gestione della banca , 4a Ed., Egea. Milano, 2002, Cap. 13; Cap. 21. Letture: - BIANCHI T. , Le banche di deposito, UTET, Torino. - CAPRARA U. , La banca, Giuffrè, Milano. - CESARINI F ., Le aziende di credito italiane, Il Mulino, Bologna. - ONADO M., La banca come impresa, Il Mulino, Bologna. Economia per la finanza Docente: prof.ssa Clara Graziano Crediti: 5 Programma del corso: Il corso si propone di fornire i rudimenti della teoria del rischio e della teoria dell'agenzia sviluppando principalmente le innumerevoli applicazioni alla teoria finanziaria. I principali argomenti trattati saranno i seguenti: Parte teorica Rischio ed incertezza. Utilità attesa. Avversione al rischio. Misure dell'avversione al rischio. Scelte di portafoglio (Varian cap. 12). Azzardo morale e incentivi. Analisi delle distorsioni introdotte dall'asimmetria informativa. Contratti di incentivazione (Milgrom e Roberts capp. 6 e 7). Modelli principale-agente con selezione avversa, cenni (Varian cap. 35) Applicazioni alla Teoria Finanziaria Proprietà e diritti di proprietà (Milgrom e Roberts cap. 9). Caratteristiche del contratto di debito (Baglioni cap. 6). Problemi di agenzia dovuti alla scelta di finanziarsi con debito. Diversità degli obiettivi tra debitore e creditore. Distorsioni nella scelta dei progetti da finanziare dovute alla presenza di asimmetrie informative (Baglioni cap. 8). Razionamento del credito (Baglioni cap. 7). Scelte di finanziamento dell'impresa. Problemi di agenzia legati alla scelta di finanziarsi con emissione di azioni. Rapporto tra serietà dei problemi di agenzia e quota detenuta dal principale azionista. Distorsioni dovute a struttura piramidale, alla presenza di azioni senza diritto di voto (Baglioni cap. 8). Problemi di agenzia e dividendi. Bibliografia: Per la parte teorica - H. VARIAN, Microeconomia, cap. 12 e cap. 35. - P. MILGROM, J. ROBERTS, Economia, Organizzazione e Management, Il Mulino, 2005. vol. 1. Per la parte di applicazioni alla teoria finanziaria - A. BAGLIONI, Informazione e Incertezza nella teoria finanziaria , Hoepli 2000; Capitoli 6, 7 ed 8. Altre letture - L. GUISO, D. TERLIZZESE, Economia dell'Incertezza e dell'Informazione , Hoepli 1994. - J. TIROLE, The Theory of Corporate Finance , Princeton University Press 2006. - Altre letture saranno indicate durante il corso. Modalità d'esame: Valutazione: presentazione in aula di articoli 30%, esame scritto 70%. Gli esami saranno scritti nei primi due appelli successivi al corso e saranno scritti od orali a seconda del numero degli studenti negli appelli successivi. Finanza aziendale c.p. Docente: prof. Roberto Cappelletto Crediti: 5 Obiettivi formativi: Il corso intende illustrare criticamente i principali modelli teorici sviluppati dalla moderna teoria della finanza, così da disporre di un'ampia base di riferimento per la lettura delle politiche finanziarie adottate dalle imprese sui diversi mercati e per l'individuazione di quelle in concreto preferibili. Programma del corso: • Le forze all'origine della dinamica finanziaria. • La misurazione dei flussi finanziari aziendali (il Capital Budgeting ). • La variabilità dei flussi prospettici ed il profilo di rischio di un'azienda. • Il valore finanziario del tempo: la curva dei rendimenti per scadenza. • Il valore finanziario del tempo: il costo del capitale. • La valutazione delle scelte di investimento. • La valutazione delle scelte di finanziamento. • La individuazione della struttura finanziaria ottimale. • La formazione del tasso di interesse e la valutazione del rischio. • La diversificazione di portafoglio ed il prezzo del rischio. • Il Capital Asset Pricing Model e le sue evoluzioni. • L' Arbitrage Price Theory . • L'efficienza del mercato dei capitali. • La determinazione del costo del capitale. • Le politiche finanziarie e l'ambiente finanziario di riferimento. • Le scelte di strategia finanziaria. Propedeuticità : L'insegnamento di "Finanza aziendale" è propedeutico a tutti gli effetti. Bibliografia: - S.A. ROSS, R.W. WESTERFIELD, J.F. JAFFE, Finanza aziendale , Il Mulino, Bologna, 1997, capp. 1-19 Finanza internazionale Docente: prof. Emanuele Filiberto Rossi Crediti: 5 Obiettivi del corso: Il corso si propone di fornire agli studenti i principi di base della finanza aziendale internazionale all'interno delle principali aree valutarie (area euro, dollaro, yen). Nei mercati finanziari globali, la finanza d'impresa è chiamata a supportare la proiezione internazionale dell'impresa mettendo a disposizione strumenti di analisi, tecniche di misurazione, strumenti finanziari e canali di accesso al mercato internazionale dei capitali. Programma del corso: • • • La gestione finanziaria dell'impresa internazionale I fondamenti del mercato dei cambi; Le determinati dei tassi di cambio: relazioni di equilibrio internazionali e approcci alternativi. • • • • • La misurazione del rischio di cambio transattivo, economico e contabile. La gestione dell'esposizione ai rischi di cambio. L'approccio manageriale alla gestione del rischio di cambio. La gestione del rischio di cambio nelle PMI italiane. Le soluzioni di copertura dal rischio di cambio. Propedeuticità : L'insegnamento di "Finanza aziendale (cp)" è propedeutico a tutti gli effetti. Bibliografia: - D.K. EITMAN, A.I. STONEHILL, M. MOFFETT, Multinational Business Finance , 10 th Edition, Addison Wesley, 2004, capp. 1-10. - G. BERTINETTI, Finanza Aziendale Internazionale. Verso un approccio manageriale alla gestione del rischio di cambio , Giappichelli Editore,Torino, 2006 Finanza matematica Docente: prof. Flavio Pressacco Crediti: 5 Programma del corso: • Richiami sui modelli evolutivi dei tassi di interesse nel discreto (alberi) e nel continuo Mercati uniperiodali e multiperiodali di attività sensibili al rischio di tasso Il passaggio al continuo Richiami sulle equazioni differenziali stocastiche • Richiami sulle definizioni fondamentali Tassi a pronti e a termine Rendimento a scadenza, struttura per scadenza dei tassi • Alberi binomiali e prezzamento arbitrage free di attività interest rate sensitive Alberi binomiali dei tassi di interesse Modelli di equilibrio Modelli di arbitraggio Il modello di Ho-Lee Prezzi di buoni di puro sconto nei modelli di equilibrio e di arbitraggio • Alberi trinomiali Alberi trinomiali per i tassi di interesse Il modello di Ho-Lee Procedura a due stadi Albero ausiliario con ritorno alla media Aggiustamento dell'albero nei modelli di arbitraggio • Processi di diffusione Cenni su processi di diffusione Il modello di Vasicek Il modello di Cox-Ingersoll-Ross Il modello di Hull-White • Il prezzamento di attività sensibili al rischio di tasso Prezzamento di buoni di puro sconto Caplet, Floorlet, Swaptions Bibliografia - J.C. HULL, Opzioni, futures e altri derivati , Edizioni Il Sole 24 Ore, 2000, Capitoli: 16, 18, 20, 21. - D. BRIGO, F. MERCURIO, Interest Rate Models: theory and practice , Springer Finance, Capitolo 3. - Dispense a cura del docente Finanza straordinaria Docente: prof. Gabriele Toniolo Crediti: 5 Obiettivi del corso: Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti per inquadrare razionalmente e per valutare correttamente le operazioni aventi per oggetto il capitale delle imprese o la riforma del suo assetto: acquisizioni, dismissioni, fusioni, ristrutturazioni societarie. Al fine di coniugare i modelli concettuali con le soluzioni applicative il corso fornisce un quadro di riferimento metodologico per lo studio delle scelte aziendali di crescita esterna e ristrutturazione aziendale. Programma del corso: • Introduzione alle operazioni di finanza straordinaria. • Crescita esterna e opportunità di creazione di valore. • Le acquisizioni nella strategia delle imprese. • La stima del valore economico potenziale per l'acquirente. • L'acquisizione come progetto di investimento: premio di acquisizione e sinergie. • • • • • • Il finanziamento delle acquisizioni e il costo del capitale nella crescita esterna. Il levereged buy out. La gestione e il controllo finanziario del processo di acquisizione. Gli effetti di segnalazione al mercato finanziario. Premio di acquisizione e premio di controllo. Gli effetti economici della disciplina italiana delle offerte pubbliche d'acquisto (OPA). Propedeuticità : L'insegnamento di "Finanza aziendale" è propedeutico a tutti gli effetti. Bibliografia: - M. MASSARI, L. ZANETTI, Valutazione finanziaria , Mc Graw Hill Italia, 2004 - E. ROSSI, La finanza della crescita esterna. Creazione e distruzione di valore nelle acquisizioni aziendali , Egea, Milano, 1999 Marketing 2 Docente: prof.ssa Maria Chiarvesio Crediti: 5 Programma del corso Il Corso di Marketing 2 intende completare l'approfondimento relativo alle leve del marketing mix e affrontare i temi relativi alla gestione dei prodotti nel tempo e nello spazio. I temi trattati saranno: • La comunicazione di marketing • I canali di marketing • La gestione dei prodotti nello spazio: marketing e globalizzazione • La gestione dei prodotti nel tempo: il ciclo di vita e lo sviluppo di nuovi prodotti • Il marketing e l'interazione con il consumatore Bibliografia Testi di riferimento - R. GRANDINETTI, Concetti e strumenti di marketing , Etas, Milano, 2002 - Materiali didattici a cura del docente Per i non frequentanti e/o per chi non svolge gli eventuali lavori di gruppo proposti verrà indicato un ulteriore testo di riferimento Per approfondimenti sul programma del corso ed aggiornamenti si veda il sito http://www.uniud.it/management/ Matematica finanziaria c.p. Docente: prof. Flavio Pressacco Crediti: 5 Programma del corso - Richiami sui processi stocastici • Processi di alternativa semplice. • Processo di frequenza assoluta di successo. • Processo di guadagno cumulato. • Processo binomiale moltiplicativo. • Passaggio al continuo. • Processo di Wiener. • Processo log-normale. - Cenni su equazioni differenziali stocastiche • Processi di diffusione. • Equazioni differenziali stocastiche. • Differenziale totale stocastico. • Lemma di Ito. - Mercati finanziari di alternativa semplice • Mercati uniperiodali. • Dominanza fra attività e portafogli in mercati uniperiodali. • Assenza di opportunità di arbitraggio. • Probabilità neutrale al rischio. • Retta caratteristica di un mercato uniperiodale. • La scelta del numerario • Martingale e mercatone deflazionato - Prezzamento in assenza di opportunità di arbitraggio su mercati di alternativa semplice • Il prezzo come valore attuale atteso. - Rischio di prezzo e rischio di tasso sui mercati finanziari • Mercati multiperiodali (mercatoni) e assenza di opportunità di arbitraggio. • Mercatoni del I, II e III tipo. • Prezzamento di attività con rischio di prezzo in mercatoni del I e del II tipo. • Prezzamento di attività con rischio di tasso in mercatoni del III tipo. - Teoria delle opzioni standard • Opzioni plain vanilla, Put, Call, Americane e Europee. • Saldo a scadenza di una posizione in opzioni. • Equazione fondamentale della teoria delle opzioni. • Parità Put-Call per opzioni europee. • Supporto e valore intrinseco per opzioni Call e Put. • Componenti del prezzo di un'opzione Europea. • Il valore del tempo. • Premio o pedaggio di int. • Opzioni Americane. • Esercizio prematuro di opzioni Americane. - Prezzamento di opzioni in assenza di opportunità di arbitraggio • Prezzamento di opzioni Europee su mercatoni di alternativa semplice del I tipo. • Una formula compatta. • Il metodo backward. • Prezzamento di opzioni Americane su mercatoni di alternativa semplice del I tipo. • • • • Il metodo backward. Convenienza all'esercizio prematuro. La formula di Black-Scholes Cap, Floor, Swap, Collar. - Opzioni sui tassi di interesse • Alberi binomiali per i tassi di interesse e mercatoni del III tipo. • Cenni su prezzamento di attività sensibili al rischio di tasso e opzioni sui tassi in mercatoni di alternativa semplice del III tipo. Bibliografia: - J. HULL, Opzioni, futures e altri derivati , Il Sole 24 Ore, 2000. - Dispense a cura del docente disponibili on line. Metodi numerici per la finanza Docente: prof. Antonino Zanette Crediti: 5 Programma del corso: Introduzione a Scilab. Modello discreto di Cox-Ross Rubinstein. Algoritmi per il calcolo del prezzo di opzioni in modelli discreti. Introduzione ai processi stocastici nel continuo. Il moto browniano, il moto browniano geometrico, equazioni differenziali stocastiche, lemma di Ito. Modello continuo di Black-Scholes. Principio di valutazione neutrale al rischio. Formula di Black-Scholes. Metodi Monte Carlo per opzioni europee. Simulazione di variabili aleatorie uniformi, gaussiane. Metodo della funzione di ripartizione. Calcolo di speranze matematiche. Tecniche di riduzione della varianza. Metodi ad albero per opzioni europee e americane. Algoritmo binomiale e trinomiale. Calcolo delle greche. Implementazione numerica degli algoritmi. Assicurazione di portafoglio. Opzioni esotiche : opzioni a barriera, opzioni asiatiche, opzioni lookback. Bibliografia: Testi consigliati - Appunti a cura del docente Letture consigliate - J. HULL, Introduzione ai mercati dei futures e delle opzioni , Il Sole 24 ore Libri - E. AGLIARDI, R.AGLIARDI, Mercati Finanziari : Analisi Stocastica delle Opzioni , McGraw-Hill Modelli di gestione del portafoglio Docente: prof. Patrizia Stucchi Crediti: 5 Programma del corso: Preliminari di calcolo delle probabilità : variabili aleatorie unidimensionali, distribuzione di probabilità , funzione di densità , funzione di ripartizione, speranza matematica, varianza; variabili aleatorie bidimensionali, distribuzione di probabilità (densità ) congiunta, momenti misti, covarianza, indipendenza fra variabili aleatorie, regressione lineare. Giudizi di preferibilità fra variabili aleatorie. Funzione di utilità , criterio dell'utilità attesa. Definizione di portafoglio. Rendimento di un portafoglio. Momenti del rendimento di un portafoglio. Giudizi di preferibilità fra portafogli. Il problema di portafoglio uniperiodale. Il criterio media-varianza. La frontiera efficiente in presenza di due sole attività a rendimento aleatorio. La frontiera efficiente con una attività rischiosa e una a rendimento certo. Generalizzazione a mercati con n attività aleatorie e una non rischiosa. Misure di rischiosità di portafogli. Relazioni rischio-rendimento atteso per il singolo investitore. Mercati in condizioni di equilibrio: il portafoglio di mercato. Volatilità (beta) rispetto al mercato. Teorema di separazione e scelte degli investitori in condizioni di equilibrio. L'equazione della frontiera efficiente in condizioni di equilibrio ( Capital Market Line ). La retta di mercato delle attività finanziarie ( Security Market Line ). Prezzo del tempo e prezzo del rischio sui mercati finanziari. Il modello di Sharpe ( Single Index Model ). Modelli a più indici. Relazione rischio-rendimento atteso in ipotesi di assenza di arbitraggio anziché di equilibrio ( APT di Ross). Il modello di portafoglio nell'ipotesi di esistenza di un portafoglio benchmark (il modello di Roll). Bibliografia: Testi consigliati - Appunti a cura del docente - F. PRESSACCO, P. STUCCHI, Lezioni di Matematica Finanziaria , Forum, Udine, 1996 Letture consigliate - J. ELTON, J. GRUBER, Modern Portfolio Theory and Investment Analysis , Wiley (capp. 2, 3, 8, 11) Modelli di gestione del rischio Docente: prof. Patrizia Stucchi Crediti: 5 Programma del corso: Principali tipologie di rischi degli intermediari finanziari: rischio di mercato, di credito, operativo e giuridico. Misurazione del rischio. Definizione di VaR ( Value at Risk ). Aggregabilità del VaR . Il VaR come percentile della distribuzione profitti e perdite. VaR in termini di rendimento di una posizione. Aspetti critici del VaR : misure di rischio coerenti e CVaR ( Conditional VaR ). Il VaR di posizioni con rendimento normale. Delta-normal VaR per portafogli di attività azionarie, obbligazionarie e con posizioni in valuta estera. Delta-gamma-theta VaR di opzione call europea standard su un'attività azionaria. Portafoglio di opzioni e azioni: individuazione dei momenti del rendimento del portafoglio e determinazione del percentile secondo la metodologia di Johnson. Delta-gamma-theta VaR di opzione call europea standard su un'attività obbligazionaria. Misurazione del rischio di credito: la struttura del modello del Comitato di Basilea (Basilea 2). Bibliografia: Testi consigliati - Appunti a cura del docente Letture consigliate - K. DOWD, Beyond value at risk the new science of risk management , Chichester, Wiley - P. JORION, Value at risk. The new benchmark for controlling market risk , Chicago, Irwin Organizzazione e gestione delle risorse umane 1 Docente: prof. Daniel Pittino Crediti: 5 Obiettivi formativi L'obiettivo del corso di Organizzazione e gestione delle risorse umane 1 sarà far acquisire agli studenti dimestichezza con i principali aspetti della teoria dell'organizzazione e con le sue più importanti applicazioni in termini di studio del comportamento organizzativo e di progettazione delle macrostrutture e microstrutture organizzative. Programma del corso: Alla luce delle finalità istituzionali del corso, gli argomenti trattati i articoleranno secondo la struttura di seguito proposta: • Gli estremi del problema organizzativo: divisione del lavoro, specializzazione, fabbisogni di coordinamento; il problema organizzativo in rapporto alla relazione strategia struttura: approccio lineare, approccio interdipendente, approccio evolutivo. Introduzione delle variabili di analisi del problema organizzativo: attori, ambiente, relazioni • Classificazione e sintetica panoramica delle teorie organizzative secondo la duplice dimensione attori - tipo di razionalità • Prospettive di analisi degli attori organizzativi: competenze, razionalità , motivazione • Prospettive di analisi del rapporto organizzazione - ambiente: ambiente economico, ambiente tecnologico, ambiente istituzionale. Focus sulle teorie contingenti • Prospettive di analisi sulle relazioni; le forme paradigmatiche di coordinamento, la teoria dei costi di transazione e le sue estensioni. La cultura organizzativa come meccanismo di coordinamento • Le forme organizzative unitarie: caratteristiche, punti di forza e debolezza della forma semplice • Significato e tasks dell'attività di progettazione organizzativa • Le forme organizzative unitarie: la struttura funzionale. Caratteristiche, punti di forza e debolezza Focus sul ruolo dei sistemi operativi • Le forme organizzatrive unitarie: la struttura divisionale. Caratteristiche, punti di forza e debolezza. • Le forme organizzative emergenti: forme adhocratiche e a matrice. Caratteristiche, punti di forza e debolezza. Le forme di coordinamento interorganizzativo. Bibliografia: Il libro di testo del corso è: - G. COSTA, P. Guitta, Organizzazione aziendale: mercati, gerarchie e convenzioni , McGraw - Hill, Milano, 2004 Testi di supporto e di approfondimento sono - J.D. THOMPSON, L'azione organizzativa , Isedi/Utet libreria, Torino, 1994 - A. GRANDORI, L'organizzazione delle attività economiche , Il Mulino, Bologna, 1995 Organizzazione e gestione delle risorse umane 2 Docente: prof.ssa Francesca Visintin Crediti: 5 Programma del corso Il corso si compone di due parti. La prima, teorica, affronta i temi di base di gestione delle risorse umane analizzando il recente riposizionamento strategico della funzione all'interno delle organizzazioni. L'obiettivo della seconda parte è quello di far acquisire, anche tramite discussione di casi aziendali e la realizzazione di simulazioni, una solida familiarità con le moderne tecniche organizzative gestionali e di sviluppare competenze specifiche per la gestione del capitale umano quale fattore centrale nei processi di creazione del valore per le aziende. Introduzione Direzione del personale o gestione delle risorse umane? Gestione delle risorse umane: sviluppi teorici degli ultimi 20 anni. Le origini e le caratteristiche distintive della funzione. Lo stato dell'arte e il dibattito (capitolo 1, Beardwell and Golden, 1997). Il ruolo strategico della gestione delle risorse umane Il cambiamento del contesto operativo della gestione delle risorse umane, e la HR Scorecard. Esempi. (capitolo 1 e 3, Dessler 2005). Le persone La programmazione delle risorse umane, il reclutamento e la selezione. I mercati del lavoro (capitoli 4 e 6, Costa, Gianecchini, 2005; materiale a disposizione sul sito) Le relazioni I contratti collettivi e i contratti individuali. Il significato di commitment (capitolo 7 Costa, Gianecchini, 2005; capitolo 15 Dessler, 2005; materiale a disposizione sul sito) La gestione delle carriere (capitolo 10 Dessler, 2005) La prestazione Le politiche di (ri)organizzazione, la formazione e la gestione delle performance (capitoli 9, 10 e 11, Costa, Gianecchini, 2005) La valorizzazione Valutare le posizioni, le persone e le performance. Le politiche retributive. La partecipazione e l'empowerment. La gestione delle differenze (capitoli 2, 13, 14 e 15, Costa Gianecchini, 2005). Bibliografia: - I. BEARDWELL, L. GOLDEN, Human resource management, a contemporary perspective , Pitman, 1997 - G. COSTA, M. GIANECCHINI, Risorse umane. Persone, relazioni e valore , McGraw-Hill, Milano, 2005 - G. DESSLER, Human Resource Management , International edition, Pearson, 2005 - Il materiale didattico può essere scaricato dal sito: http://materialedidattico.uniud.it Modalità d'esame: L'esame è scritto. Politica monetaria Docente: Prof. Patrizia Tiberi Vipraio Crediti: 5 Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire elementi per valutare il ruolo dello Stato nell'influenzare l'economia nel breve e nel lungo periodo, con particolare riguardo alla politica monetaria, di cui approfondisce gli obiettivi e gli strumenti. Il funzionamento e gli ambiti operativi delle Istituzioni preposte alla sua attuazione (in particolare la Banca Centrale Europea) sono trattate nella parte finale del corso. Metodologia didattica: Alle lezioni di stampo teorico sulle modalità , gli effetti e gli ambiti di intervento della politica economica, ed in particolare della politica monetaria, si alternano altre di stampo più applicato, che fanno riferimento alle principali Istituzioni che la determinano. Nella prima parte del corso vengono impartite alcune esercitazioni di raccordo fra i temi della Macroeconomia e quelli più specifici della Politica Economica con applicazioni alla soluzione di problemi specifici; nella seconda parte si procede ad alcuni approfondimenti discutendo temi di attualità di attinenza del corso. Prerequisiti: È richiesta una buona conoscenza della Macroeconomia, integrata con uno studio introduttivo sulla Politica Economica. Programma del corso: Dopo aver considerato gli obiettivi e gli strumenti della politica monetaria, nel quadro della politica economica in generale, si intende approfondire il tema dell'unificazione europea, con particolare riguardo alla recente questione dell'allargamento. Si intende anche considerare il ruolo della Banca Centrale per il governo dell'economia, focalizzandosi sugli ambiti di intervento e le funzioni della Banca Centrale Europea. Bibliografia: - O. BLANCHARD, Macroeconomia , Il Mulino, Bologna, 2003 - M. PIFFERI, A. PORTA, La banca centrale europea , Egea, Milano, 2001 L'indicazione dei capitoli e delle parti utili per l'esame, tutti i riferimenti, nonché la traccia delle lezioni, appariranno sulla pagina web del corso. Politica monetaria internazionale Docente: prof. Patrizia Tiberi Crediti: 5 Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire un approfondimento della Politica Monetaria con riferimento all'economia internazionale. Dopo aver considerato il funzionamento dei mercati reali e finanziari in economia aperta, particolare attenzione viene prestata al ruolo delle Istituzioni create a partire dagli accordi di Bretton Woods e alla discussione dell'ambito dei loro interventi nell'economia mondiale. Metodologia didattica: Le lezioni di stampo teorico - in particolare sulla politica monetaria in economia aperta e sulla politica dei tassi di cambio - saranno integrate con spunti emergenti dalla lettura di dati recenti ed eventi in corso. Gli studenti saranno invitati a presentare una relazione di 2000 parole da esporre in classe su temi di loro interesse. Prerequisiti: Monetaria. È richiesta una buona conoscenza dell'Economia Internazionale e della Politica Programma del corso: Dopo aver approfondito lo studio dei legami reali e finanziari che caratterizzano l'economia mondiale, nonchè l'ambito delle politiche monetarie internazionali, si considerano gli strumenti operativi e le finalità delle principali Istituzioni finanziarie internazionali (in particolare il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale) con approfondimenti sulle loro più recenti linee di intervento ed i progetti di riforma che li riguardano. Bibliografia: - O. BLANCHARD, Scoprire la Macroeconomia , vol. II, Il Mulino, Bologna, 2003 - P. TIBERI VIPRAIO, Dal Mercantilismo alla globalizzazione. Lo sviluppo industriale trainato dalle esportazioni , Il Mulino, Bologna, 1999 L'indicazione dei capitoli e delle parti utili per l'esame, nonché la traccia di molte lezioni, appariranno sulla pagina web del corso. Probabilità per la finanza Docente: prof. Pio Andrea Zanzotto Crediti: 5 Programma del corso : Argomenti trattati Spazi di probabilità e variabili aleatorie.Le principali leggi di probabilità .Le proprietà limite basilari per le successioni di variabili aleatorie.Martingale discrete: prime proprietà .In particolare. Teoremi di convergenza. Decomposizione di Doob.Teorema (di Doob) di arresto opzionale.Trasformate martingala. Bibliografia: - N.H. Bingham and R. Kiesel, " Risk-Neutral valuation - Pricing and Hedging of Financial Derivatives ", Springer 2000 Prova d'esame: Prova scritta e prova orale. Programmazione e controllo Docente: prof. Franco Cescon Crediti: 10 Obiettivi formativi: Lo scopo del corso è introdurre gli studenti al ruolo della contabilità per la direzione nelle decisioni e nel controllo nelle aziende. Il corso fornisce un'avanzata visione degli aspetti tecnici dei sistemi di contabilità direzionale. Particolare enfasi è data, inoltre, alla prospettiva organizzativa ed economica per apprezzare la progettazione e il funzionamento dei sistemi di controllo e di Managerial and Cost Accounting. Programma: • Il sistema di controllo di gestione Il ruolo dei meccanismi operativi nel governo aziendale. Gli elementi costituenti il controllo di gestione: uno schema di riferimento teorico. Le informazioni e le funzioni della contabilità per la direzione e gli sviluppi nel controllo di gestione • Il controllo di gestione come strumento di coordinamento organizzativo Tipologie e ruolo dei centri di responsabilità economica per la valutazione della performance. Criteri di analisi della dimensione organizzativa del controllo direzionale. Il controllo economico-finanziario nelle aziende divisionalizzate: principi e i parametri-obiettivo secondo l'approccio contabile e l'approccio economico. • Il processo di controllo La definizione degli obiettivi. La valutazione dei risultati dei centri di responsabilità con il modello contabile e il modello del valore. L'integrazione dei risultati quantitativo-monetari con quelli non-monetari : un modello multidimensionale. Gli attori del processo di controllo e il ruolo del controller • Strumenti di programmazione economico-finanziaria La contabilità direzionale e le misurazioni d'azienda sintetiche. I metodi quantitativi di rappresentazione della dinamica finanziaria d'impresa. Il governo degli equilibri aziendali a medio termine: la pianificazione finanziaria. Il governo degli equilibri aziendali a breve termini: logica e strumenti quantitativi. La programmazione e il controllo del capitale circolante • Informazioni di costo a supporto del processo decisionale La contabilità direzionale e le misurazioni d'azienda analitiche. I costi rilevanti e i costi irrilevanti. I modelli di decisione a supporto della gestione corrente. Gli approcci attuali della contabilità direzionale per governare il vantaggio competitivo: total quality, activity based management, life cycle costing, target costing. • Sistemi di calcolo dei costi: tradizionali verso sistemi moderni I concetti di costo e il comportamento dei costi. Il calcolo dei costi in differenti situazioni produttive. I metodi di calcolo dei costi di prodotto a base unica e a base multipla. Il sistema Activity-Based Costing • Costi standard e variance analysis I costi standard. L'analisi degli scostamenti dei costi variabili e dei costi costanti e la variance analysis a livello di risultato economico • Il sistema di reporting Finalità , elementi e criteri di analisi. Il reporting economico-finanziario e i sistemi di reporting non tradizionali Testi consigliati: - G. BRUNETTI, Il controllo di gestione in condizioni ambientali perturbate , F. Angeli, Milano, 1999 - F. CESCON, Analisi finanziaria per il controllo di gestione , Isedi, Novara, 2006 - Altri testi e articoli su riviste specializzate sono segnalati durante lo svolgimento del corso. Letture consigliate supplementari - A.A. ATKINSON, R.D. BANKER, R.S. KAPLAN, S.M. YOUNG, Management Accounting , Prentice-Hall, Inc., New Jersey, 1997, trad. it, Management Accounting , (1998), Isedi, Prentice-Hall International, Milano; - M. BROMWICH, A. Bhimani, Management Accounting: Pathways to Progress , Cima, London, 1994 - A. BUBBIO, Analisi dei costi e gestione d'impresa , Guerini Scientifica, Milano, 1999 - V. CODA, I costi di produzione , Giuffrè, Milano; 1969 - C. HORGREN, G. FOSTER, S.M. DATAR, Cost Accounting. A Managerial Emphasis , Prentice-Hall, Inc., New Jersey, 1997, trad. it., (1998), Contabilità per la direzione , Isedi, Prentice-Hall International, Milano; - J.K. SHANK, V. GOVINDARAJAN, Strategic Cost Management. The New Toll for Competitive Advantage , The Free Press, A Division of Macmillan, Inc., 1993, trad. it., (1996 ), La gestione strategica dei costi , Il sole 24 ore Libri, Milano; - R. SIMONS, Levers of Control. How Managers Use Innovative Control Systems to Drive Strategic Renewal , President and Fellows of Harvard College, 1995, trad. it., 1996, Leve di controllo: i nuovi sistemi per guidare le imprese, FrancoAngeli, Milano; - R.H. GARRISON, E.W. NOREEN, Managerial Accounting , The McGraw-Hill Companies, Inc., 2003, trad. it, (2004), Programmazione e controllo , The McGraw-Hill Companies, Milano. Prova d'esame: L'esame prevede una prova scritta e una prova orale eventuale. Potranno essere attivate ulteriori modalità di accertamento del profitto quali prove intermedie sul programma d'esame. Gli esiti delle prove d'esame vengono registrati solo nella data fissata dal Docente. ** Lo studente dei corsi di laurea quadriennali (vecchio ordinamento) che debba ancora frequentare Programmazione e controllo potrà seguire l'insegnamento del nuovo ordinamento e sostenere l'esame negli appelli di Programmazione e controllo del vecchio ordinamento. Ragioneria 2 Docente: prof. Eugenio Comuzzi Crediti: 5 Obiettivi formativi: Il corso si propone di approfondire il tema della costruzione e interpretazione del bilancio destinato a pubblicazione. In particolare, si vuole fornire in maniera sufficientemente strutturata i principi, le metodologie e le logiche che guidano gli operatori nella costruzione e nell'utilizzo del bilancio come strumento di comunicazione e di governo dell'azienda. Programma del corso: • La misurazione della performance nelle imprese. Alcune considerazioni preliminari I significati di misurazione e di performance. Un possibile processo di misurazione della performance. Le condizioni di contesto per lo svolgimento dei processi. • La misurazione della performance nella prospettiva del bilancio d'esercizio. Le finalità , i principi cardinali e generali del bilancio d'esercizio Il bilancio destinato a pubblicazione: caratteristiche, finalità ed aspetti tecnici tra dottrina economico-aziendale, principi contabili italiani e internazionali, normativa civile e normativa fiscale. • La misurazione della performance nella prospettiva del bilancio d'esercizio. I principi applicativi. Le strutture del bilancio d'esercizio Le strutture di conto economico e di stato patrimoniale: caratteristiche generali e particolari. • La misurazione della performance nella prospettiva del bilancio d'esercizio. I principi applicativi. I principi applicativi e i criteri di valutazione particolari I criteri di valutazione: la valutazione delle immobilizzazioni tecniche materiali e immateriali; la valutazione delle rimanenze, dei crediti operativi e di finanziamento, delle liquidità , dei ratei e risconti attivi; la valutazione del capitale netto, dei debiti, dei fondi rischi e fondi spese. • La misurazione della performance nella prospettiva del bilancio d'esercizio. La visione di sistema Il sistema del bilancio destinato a pubblicazione. I principi cardinali, i principi generali, i principi applicativi, il sistema derogatorio. • La comunicazione economica con gli stakeholders La comunicazione obbligatoria e volontaria: vincoli, opportunità e limiti. • Il laboratorio formativo I casi aziendali, lo sviluppo di project works, parlano i protagonisti d'azienda. Propedeuticità : Economia aziendale, Ragioneria 1. Bibliografia: Il materiale di supporto, le letture integrative, i documenti, i casi aziendali e i siti internet specifici saranno comunicati dal docente all'inizio e durante lo svolgimento del corso. Alcuni materiali sono consultabili nel sito www.eugeniocomuzzi.it Modalità d'esame: L'esame prevede una prova scritta e una prova orale eventuale. Potranno essere attivate ulteriori modalità di accertamento del profitto quali prove intermedie sul programma d'esame. Storia delle assicurazioni e della previdenza Docente: prof. Andrea Cafarelli Crediti: 5 Obiettivi formativi: Comprendere criticamente i principali aspetti evolutivi delle forme assicurative e previdenziali in rapporto alle moderne economie, considerandone la complessa articolazione nei diversi contesti nazionali e internazionali e le relative implicazioni finanziarie, politiche e sociali. Programma del corso: Le origini del contratto di assicurazione e l'evoluzione delle forme assicurative in età moderna; l'assicurazione marittima; le prime assicurazioni sulla vita; la nascita delle compagnie di assicurazione inglesi; lo sviluppo delle assicurazioni durante la fase di industrializzazione; le società di mutuo soccorso; l'attività assicurativa negli Stati preunitari; le Assicurazioni generali e la Riunione adriatica di sicurtà ; il mercato assicurativo italiano nella seconda metà dell'Ottocento; la diffusione delle assicurazioni sociali in età giolittiana; l'INA; la trasformazione della legislazione previdenziale italiana negli anni Venti; la creazione dell'INAIL e dell'INPS; le riforme del sistema pensionistico tra gli anni '50 e '60; l'istituzione del Servizio sanitario nazionale. Bibliografia: Appunti dalle lezioni e testi segnalati durante lo svolgimento del corso.