Riassunto Canada - riassuntini.com

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Canada
Posizione:
Continente:
Confini:
Morfologia:
Monti:
Colline:
Pianure:
America del Nord.
NORD: Oceano Artico; SUD: United States of America (49° parallelo);
EST: Oceano Atlantico; OVEST: Oceano Pacifico; NORD-OVEST:
Alaska (USA).
 Montagne Rocciose Canadesi, Monti Mackenzie, Catena Costiera,
Monti Sant'Elia (a OVEST); Appalachi (a EST); il punto più elevato
del Canada è il Monte Logan (6050 m) nella catena dei Monti
Sant'Elia al confine con l'Alaska.
 Al Canada appartiene la sezione settentrionale dei monti Appalachi,
una larga catena di montagne tra le più antiche della terra formatasi
dal corrugamento ercinico. Le rocce sedimentarie sono state
notevolmente corrose nel corso degli anni e nessuna delle cime attuali
è sufficientemente alta da essere coperta da nevi perenni.
Le piante più presenti nella regione appalachiana sono: pini, abeti,
betulle, cedri, frassini e aceri. Gli Appalachi sono anche ricchi di
giacimenti di minerali: ferro, petrolio, calcare e carbone.
 Le Montagne Rocciose Canadesi costituiscono la parte più
settentrionale dell'intero sistema montuoso occidentale nord
americano. Sono costituite da una fascia sottile di massicci
estremamente ripidi che confluiscono nel bassopiano del fiume Liard.
Si sono formate in epoche geologiche diverse dal Cretaceo al
Quaternario. Sono coperte da praterie e da estese foreste di conifere,
che forniscono abbondante legname. Sono presenti numerosi
giacimenti di: carbone, rame, oro, ferro, piombo, molibdeno, petrolio,
metano, argento e zinco.
 La disposizione nord-sud delle Montagne Rocciose che corrono
parallele all'oceano Pacifico e, in misura minore, degli Appalachi non
impediscono ai freddi venti polari di influenzare negativamente il
clima dello stato.
 Entrambi i sistemi montuosi sono sfruttati per le loro risorse
energetiche e minerarie. Sono ricchi di parchi nazionali e favoriscono
il turismo invernale ed estivo.
Circa il 50% del territorio (4.800.000 Km2 - 16 volte la superficie
italiana - circa metà di quella europea) è occupato dallo Scudo Canadese
una regione disposta a ferro di cavallo intorno alla baia di Hudson, ricca
di colline arrotondate dall'erosione glaciale e cosparsa di laghi e
acquitrini. Lo scudo costituisce una delle zone più antiche della crosta
terrestre corrispondente al continente chiamato Laurasia. Le sue rocce
contengono fossili risalenti ad oltre 2 miliardi di anni fa. Lo Scudo è
anche ricco di minerali come: ferro, nichel, rame, zinco, uranio, oro,
argento, platino e molibdeno. Nello Scudo meridionale si estendono
foreste di latifoglie e pinete. In quello settentrionale, invece, prevale la
tundra, caratterizzata da graminacee, licheni e arbusti nani.
A ovest dello Scudo Canadese si trovano le Grandi Pianure,
I
proseguimento di quelle statunitensi, la cui fascia meridionale è
chiamata "Canada utile" e rappresenta la parte più densamente popolata,
più intensamente coltivata e industrializzata del paese.
Fiumi:
Laghi:
Mari:
Coste:
Clima:
Biomi:
I fiumi canadesi (come il Mackenzie e il Nelson) alimentano l'oceano
Artico (e sono quindi gelati per molti mesi all'anno) e l'oceano
Atlantico. Il fiume più importante è il San Lorenzo (1200 km - 4 volte il
Po) che segna per un lungo tratto il confine con gli USA. Collega tra
loro i principali laghi canadesi (Superiore, Michigan, Huron, Erie e
Ontario) e forma le cascate del Niagara. Sfocia nell'oceano Atlantico e
unisce le regioni costiere a quelle dell'interno attraverso il cosiddetto
sistema "laurenziano" dove fiumi, laghi e canali costituiscono una fitta
rete di navigazione.
I laghi canadesi sono di origine glaciale. Quelli più a nord (Gran Lago
degli Orsi, Gran Lago degli Schiavi, Athabasca) sono molto isolati e
poco importanti dal punto di vista economico. Più a sud c'è il Winnipeg.
Fondamentali per lo sviluppo economico del Canada e degli USA sono
stati e sono i Grandi Laghi.
L'oceano Artico è per la maggior parte dell'anno ghiacciato, l'oceano
Atlantico influenza in maniera negativa il clima del Canada in quanto la
fredda corrente del Labrador ne lambisce le coste orientali e annulla
l'effetto mitigatore del mare. La costa del Pacifico, invece, è toccata a
nord dalla corrente calda del Kuroshivo che si spinge fino all'Alaska. A
parità di latitudine, quindi, le coste occidentali sono molte più calde di
quelle orientali.
Le coste che si affacciano sul mar Glaciale Artico sono molto
frastagliate. Nella parte più settentrionale, il territorio si frantuma in
numerosissime isole, la più grande delle quali è la Terra di Baffin.
Lungo l'ampia baia di Hudson le coste sono pianeggianti. La costa
atlantica è caratterizzata a nord dal profondo estuario del San Lorenzo,
vera "porta d'America", che costituisce un ottimo approdo naturale,
protetto dalla penisola del Labrador e dall'antistante isola di Terranova,
le cui coste sono incise da fiordi. Al largo di Terranova c'è uno dei più
ricchi banchi di pesca del mondo, la cui pescosità è favorita dall'incontro
tra la fredda corrente del Labrador, proveniente da nord, e quella calda
del Golfo, proveniente da sud. Le coste del Pacifico sono invece alte e
frastagliate.
Il clima è continentale freddo e con l'aumentare della latitudine diventa,
sopra il 60° parallelo, subpolare e poi polare. Il clima continentale
freddo si caratterizza per le forti escursioni termiche stagionali e per
l'andamento della piovosità che diminuisce procedendo da est verso
ovest. Sulle coste del Pacifico il clima è oceanico con abbondanti
precipitazioni. Nelle regioni settentrionali gli inverni sono lunghi e
rigidi e la vegetazione prevalente è la tundra.
La parte settentrionale del Canada è occupata dalla tundra, una
associazione di muschi e licheni, cibo per il bue muschiato, il caribù, la
renna, il lemming e la lepre artica. I predatori comprendono il lupo, la
volpe artica, il gufo delle nevi e l'orso polare.
II
A sud della tundra vi è la taiga, una grande estensione di foreste
prevalentemente di conifere.
Nelle pianure centrali e lungo la costa atlantica domina la foresta di
latifoglie.
La storia e le istituzioni:
Al termine dell'era glaciale alcune tribù mongole attraversarono lo
La storia:
stretto di Bering e si stanziarono lungo tutto il continente americano.
I primi europei che raggiunsero il Nord America furono probabilmente
islandesi provenienti dalla Groenlandia, che formarono lungo la costa
atlantica settentrionale insediamenti di breve durata intorno all'anno
1000. Ulteriori esplorazioni europee ebbero luogo fra il 1480 e il 1540.
Giovanni Caboto scoprì Terranova nel 1497; fra il 1530 e il 1540
Jacques Cartier risalì il fiume San Lorenzo rivendicando il territorio in
nome del governo francese. L'interesse per il territorio canadese crebbe
alla fine del XVI secolo, principalmente per motivi commerciali.
L'esploratore Samuel de Champlain divenne il più influente
colonizzatore francese, e riuscì a coinvolgere il cardinale Richelieu,
consigliere di Luigi XIII, nel progetto di conquista del Nord America.
La nuova colonia francese si stabilì lungo il San Lorenzo e venne
organizzata in signorie. Nel 1666 gli immigrati di origine francese
erano circa 2000, molti dei quali impegnati nel lucroso commercio delle
pellicce, controllato a livello centrale.
La sopravvivenza della Nouvelle-France venne compromessa dalla
formazione, nel 1670, della Hudson's Bay Company, compagnia
londinese di commercio di pellicce, che assicurò la continuità della
presenza britannica in Canada per due secoli. Nel XVII e XVIII secolo
tra Francia e Inghilterra sorsero vari conflitti per il controllo territoriale
e, nel 1763, il trattato di Parigi sancì il passaggio della Nouvelle-France
sotto il dominio britannico.
Nel 1763 il Nord America britannico era formato da quattro regioni, tre
delle quali, contese alla Francia, erano state conquistate nel 1713:
Terranova, la Baia di Hudson e Acadia. Il governo inglese riconobbe ai
franco-canadesi l'esercizio del culto cattolico e del loro diritto privato,
nonché il diritto all'uso del francese (Québec Act, 1774).
La guerra d'indipendenza americana lasciò alla Gran Bretagna le
colonie più povere del Nuovo. Con la creazione (1791) del Nuovo
Brunswick dalla Nuova Scozia, e la divisione del Québec in Basso
Canada (abitato in prevalenza da francesi) e Alto Canada (di
maggioranza anglosassone), il governo di Londra sperava di creare una
società stabile, anche attraverso la collaborazione dell'aristocrazia.
La situazione cambiò però nel corso dei due successivi decenni. La
nascente classe media (professionisti, uomini di legge, proprietari
terrieri, commercianti) mal sopportava il potere dell'oligarchia
anglosassone ed emersero conflitti di tipo etnico e religioso. Anche la
comparsa dei partiti politici accelerò questo processo e, se la gran parte
III
dei riformatori era moderata, non mancava comunque chi spingeva per
l'autonomia.
Tra il 1840 e il 1850 la vita coloniale visse un notevole sviluppo.
Vennero istituiti governi locali, fondate scuole pubbliche, aboliti i
privilegi della Chiesa anglicana e i diritti di possesso dei seigneurs. Al
centro della politica del decennio 1850-1860 ci furono alcune questioni
economiche riguardanti l'immigrazione di manodopera, la costruzione
di ferrovie e lo sviluppo industriale e commerciale.
Per far fronte a tali difficili problemi sorse un movimento per
l'unificazione delle colonie britanniche del Nord America. La nuova
confederazione venne approvata dal Parlamento britannico con il
British North America Act, nel marzo del 1867: il dominion del
Canada, posto sotto l'autorità della Corona britannica, era costituito da
Nuova Scozia, Nuovo Brunswick, Québec (Basso Canada) e Ontario
(Alto Canada). L'Isola Principe Edoardo e Terranova si rifiutarono di
entrare a farne parte. Per la sede del governo federale fu scelta Ottawa,
nell'Ontario. I governi provinciali, sotto la supervisione federale,
ottennero poteri sufficienti per sviluppare le proprie risorse e creare
proprie istituzioni.
In base al censimento del 1871, la popolazione del dominion era di 3,7
milioni di abitanti, di cui circa un milione francesi, 850.000 irlandesi e
più di un milione tra inglesi e scozzesi. Tre quarti circa della
popolazione viveva nelle campagne. Le uniche grandi città erano
Montreal, Québec e Toronto. L'agricoltura costituiva il settore trainante
dell'economia. John Alexander Macdonald, eletto primo ministro nel
1867, estese il dominio del Canada a nord e a ovest con varie
acquisizioni: la Terra di Rupert, il Territorio del Nord-Ovest, la
Columbia Britannica e l'isola Principe Edoardo nel 1873. Il governo
stabilì inoltre alcune imposte sulle importazioni per incoraggiare
l'industria e favorire la colonizzazione delle praterie, incentivata dal
completamento, nel 1885, della Canadian Pacific Railway. Nei territori
dell'ovest i nativi furono costretti a trasferirsi nelle riserve, mentre nelle
aree orientali le città e le industrie crebbero rapidamente, formando una
nuova classe lavoratrice urbana.
L'applicazione di tariffe doganali favorì una rapida espansione
industriale; ampie zone della prateria furono colonizzate; due nuove
ferrovie transcontinentali furono costruite, mentre giacimenti di oro,
argento e altri minerali furono scoperti nell'Ontario e nel Québec.
Le condizioni miserevoli dei quartieri poveri richiedevano interventi
immediati da parte del governo e i movimenti in difesa dei diritti delle
donne reclamavano il diritto di voto e la completa eguaglianza politica,
giuridica e sociale. L'arrivo di circa 600.000 "nuovi canadesi" emigrati
dall'Europa centrale e meridionale, molti dei quali di origine slava,
aggravò i problemi fra le diverse etnie.
Gli anni Venti segnarono invece un periodo di miglioramento,
principalmente nelle aree urbane, grazie a un rinnovato sviluppo
industriale. Nel 1918 fu esteso il diritto di voto alle donne.
Dal 1929 al 1933 il prodotto nazionale lordo si ridusse della metà, le
esportazioni crollarono, la disoccupazione balzò al 20-30%. Nel 1939,
IV
quando la Gran Bretagna entrò in guerra, il Canada si schierò contro le
potenze dell'Asse.
Terranova e Labrador diventarono province canadesi: con questa
unione, nel 1949, la confederazione fu completata. Nel secondo
dopoguerra furono scoperti giacimenti di petrolio nella provincia di
Alberta e depositi di minerali di ferro a Ungava, nel nord del Québec e
nel Labrador. Nel decennio successivo numerose centrali idroelettriche
furono costruite in tutto il paese. La crescita economica fu ulteriormente
incentivata dall'arrivo di circa un milione e mezzo di immigranti,
principalmente dalla Gran Bretagna e altri paesi europei, che fornirono
manodopera a basso costo.
Mentre si allentavano gli antichi vincoli con la Gran Bretagna, il paese
cominciò gradualmente a entrare nell'orbita politica degli Stati Uniti.
Nel 1949 il Canada entrò nella NATO e, durante la guerra di Corea,
truppe canadesi presero parte alle forze delle Nazioni Unite.
All'inizio degli anni Sessanta il paese fu attraversato da un'ondata di
contestazione, soprattutto giovanile, e radicali critiche da parte di
intellettuali e artisti anglofoni attaccarono i simboli del potere
economico e culturale statunitense. Un problema ancora più serio
provenne dalla rinascita del nazionalismo franco-canadese.
Le elezioni del 1968 furono vinte dai liberali guidati da Pierre Elliott
Trudeau, il cui governo favorì l'immigrazione dall'Asia e dalle
Americhe centrale e latina; nei quindici anni dell'era Trudeau il paese
divenne una società multietnica. Il governo riservò consistenti aiuti alle
fasce più povere della popolazione e adottò altri provvedimenti in tema
di occupazione, assistenza sanitaria, sostegno della spesa pubblica, per
estendere il Welfare State. Obiettivi fondamentali di Trudeau furono il
mantenimento del bilinguismo e dell'unità nazionale: egli non esitò ad
applicare la legge marziale, nel 1970, per ristabilire l'ordine in Québec,
dopo che il Front de libération du Québec (FLQ) aveva sequestrato un
ministro (Pierre Laporte, in seguito ucciso dai separatisti) e un
diplomatico britannico.
Un grave colpo venne inflitto al governo federale dalla vittoria del Parti
Québécois, a Québec, nel 1976, e dalla conseguente approvazione di
una legge provinciale che diede la preminenza all'uso della lingua
francese.
Dopo il ritiro di Trudeau, nel giugno del 1984, i conservatori, sotto la
guida di Brian Mulroney, si insediarono al potere. Il governo cercò di
ridurre i disavanzi, tagliò le spese sociali e quelle destinate alla cultura,
privatizzò le imprese di stato. Il cambiamento più drastico fu compiuto
nel 1988, con la firma dell'accordo di libero scambio tra Mulroney e il
presidente statunitense Ronald Reagan. Queste misure non riuscirono a
evitare un periodo di crisi economica e di aumento della
disoccupazione. Nel 1992 il Canada sottoscrisse con gli Stati Uniti e
con il Messico un nuovo accordo economico (NAFTA).
Ma il problema che il Canada si trovò ad affrontare nell'ultimo
decennio del secolo fu ancora quello relativo ai movimenti separatisti.
Fu approvato l'accordo che prevede la costituzione di un territorio
autogovernato dagli Inuit dal 1999, che prende il nome di Nunavut
V
Le istituzioni:
("nostra terra" in Inuit).
Un referendum, che si svolse nell'ottobre del 1995, vide prevalere di
strettissima misura (l'1%) i voti contrari all'indipendenza del Quebéc.
Il Partito liberale è l'unico partito ad essere rappresentato
omogeneamente su tutto il territorio della federazione. Il secondo
partito, il Reform Party, ha una linea politica che esaspera la già critica
situazione sociale; infatti sostiene la fine del bilinguismo e del
multiculturalismo e vuol fare del Quebéc una provincia come le altre.
La questione indipendentista e costituzionale tiene il paese con il fiato
sospeso e il governo federale è combattuto tra l'adozione di due linee
per affrontarla. Una prima linea di graduale riforma, per concedere al
Québec una più ampia autonomia e frenare la tendenza separatista; una
seconda, al contrario, intransigente, che rischia però di incoraggiare i
sostenitori dell'espulsione del Québec francofono dalla federazione.
Il Canada è uno stato federale che appartiene al Commonwealth;
comprende 10 province, ciascuna dotata di propri organi legislativi ed
esecutivi, e 2 territori: lo Yukon e il Nord Ovest.
Il capo dello stato è il sovrano del Regno Unito, rappresentato da un
governatore generale nominato dalla corona su designazione del primo
ministro canadese. La corona è rappresentata nelle province da un vice
governatore, mentre i 2 territori sono amministrati da un governatore
federale e assistiti da consigli territoriali.
Il potere esecutivo è esercitato dal consiglio dei ministri, presieduto dal
primo ministro, il quale è responsabile dinnanzi al parlamento che si
compone di due camere: il Senato (104 membri nominati a vita dal
governatore generale su proposta del primo ministro) e la Camera dei
Comuni (301 membri eletti per 5 anni a suffragio universale). Alle
camere è affidata la funzione legislativa.
La situazione demografica:
Le origini:
Prima della venuta dei coloni europei, le popolazioni autoctone erano
divise in numerose tribù e i loro insediamento si spingevano fino alla
regione artica in cui vivevano gruppi di Inuit, cioè quelle popolazioni
da noi erroneamente conosciute come eschimesi, termine che nella
lingua Inuit ha un valore dispregiativo. Oggi queste popolazioni sono
ridotte a circa 600.000 persone.
Flussi migratori:
I discendenti dei primi coloni europei costituiscono i due gruppi etnici
più numerosi: gli inglesi (36 %) e i francesi (27 %), seguono i tedeschi
(3,7 %), gli italiani (2,8 %) e gli olandesi (1,4 %).
Evoluzione:
Il Canada è stato l'ultimo paese americano a essere popolato: agli inizi
del 1800 i suoi abitanti erano un decimo degli abitanti degli USA.
Anche se un costante flusso migratorio ha determinato un forte
incremento della popolazione il Canada, al pari degli altri paesi
sviluppati, conosce il fenomeno dell'invecchiamento della popolazione.
Migrazioni:
Negli ultimi 30 anni la provenienza degli immigrati è variata. Nel 1965
oltre il 70 % proveniva dall'Europa e solo il 10 % dalla regione asiatica;
negli anni '80 sono diventati più intensi i flussi provenienti dall'Asia e
nel 1995 gli europei migrati nel Canada erano il 18 % del totale contro
VI
Distribuzione:
Religioni:
La rete urbana:
Ottawa:
Montreal:
il 48 % degli asiatici, il 15% di africani e il 16% di immigrati dalla
America latina.
Attualmente solo un terzo della popolazione canadese ha origini diverse
da quella inglese e francese, ma la velocità del cambiamento in atto
nella composizione della popolazione è tale per cui è stato stimato che
tra una decina di anni solo il 10 % degli abitanti dell'area metropolitana
di Toronto sarà composto da anglosassoni e franco-canadesi.
La distribuzione della popolazione canadese è sbilanciata a favore della
regione compresa tra i grandi laghi e il golfo del San Lorenzo: qui
sorgono le principali città come Quebec, Montreal, Ottawa e Toronto.
Altre città sorgono nelle regioni centrali, ma sempre verso sud, lungo la
cosiddetta fascia del "Canada utile" dove corre il confine con gli USA.
Questa è la linea di frontiera non controllata più lunga del mondo (6000
Km ca. 6 volte la lunghezza dell'Italia) e quasi il 90 % dei canadesi vive
in una fascia di territorio a ridosso del confine con gli USA e larga 160
Km. Sulla costa del Pacifico si trovano Vancouver e Victoria, le due più
importanti città della regione occidentale.
Il cattolicesimo e il protestantesimo sono le religioni che raccolgono la
maggioranza dei credenti rispettivamente con il 45,7 % e il 36,2 %, ma
la plurietnicità e il multiculturalismo sono un'importante caratteristica
della società canadese una delle più tolleranti e rispettose: oltre 40
culture si esprimono attraverso organi di stampa e radiotelevisivi. Le
libertà di culto, di lingua, di istruzione e di espressione sono garantite
dalla Costituzione.
È la capitale (314000 ab., area metropolitana 921000 ab.) e si trova nella
fiorente provincia dell'Ontario, alla confluenza di tre fiumi. La città ha
avuto un notevole sviluppo oltre che per la sua posizione, per la sua
funzione di capitale federale. Particolarmente importanti sono le attività
amministrative e terziarie, ma vi sono presenti anche industrie,
soprattutto del legno e della carta. La città è cresciuta secondo un piano
urbanistico ordinato, con la suddivisione delle zone secondo le varie
funzioni. Nella parte alta sorge il grande complesso dei palazzi del
parlamento e dei ministeri.
(1017000 ab., area metropolitana 3127000 ab.) sorge su un'isola alla
confluenza del fiume Ottawa col San Lorenzo, nella provincia
VII
Toronto:
Vancouver:
Altre città:
L'economia:
Il sistema economico:
francofona del Quebec. Fondata nel '600, oggi è una città molto attiva ed
importante sul piano sia culturale sia economico. È sede di quattro
università e di numerosi musei. Il suo porto, benché lontano
dall'Atlantico (1600 km), grazie al sistema laurenziano svolge intensi
traffici verso l'entroterra e ne accentra il commercio di molti prodotti,
particolarmente dei cereali e del legname. Vi sorgono importanti
industrie manifatturiere, specialmente quella molitoria e quella del legno
e della carta, ma anche metallurgiche, meccaniche, tessili, chimiche,
farmaceutiche e petrolchimiche.
(612000 ab., area metropolitana 3893000 ab.) sorge sul lago Ontario,
nell'omonima provincia di cui è capoluogo. La sua posizione ha favorito
la crescita delle attività commerciali e industriali. Grazie alla sua
vicinanza ad un'area ricchissima di risorse minerarie ed energetiche, ha
potuto sviluppare grandi industrie metallurgiche, petrolchimiche,
meccaniche, cantieristiche, automobilistiche, tessili, cartarie, grafico
editoriali e del legno. La città è anche centro commerciale dei prodotti
agricoli e zootecnici della sua ricca provincia.
(471000 ab., area metropolitana 1600000 ab.) si trova sul Pacifico; dal
suo porto vengono esportati grano, legname, carte e minerali. Rilevanti
sono anche le sue industrie alimentari, siderurgiche, metalmeccaniche,
petrolchimiche e cantieristiche.
Winnipeg (652000 ab. capoluogo del Manitoba), Edmonton (839000 ab.
capoluogo dell'Alberta), Quebec (645000 ab. capoluogo dell'omonima
provincia), Halifax (320000 ab. capoluogo della Nuova Scozia),
Victoria ( 287000 ab. capoluogo della Columbia Britannica) e Regina
(175000 ab. capoluogo dello Saskatchewan).
Prima dell'indipendenza l'economia canadese dipendeva interamente
dalla Gran Bretagna, verso cui esportava gran parte delle proprie risorse
naturali: legname, pelli e minerali. Dal 1931 ebbe inizio la penetrazione
dei capitali statunitensi; attualmente essi controllano circa il 70 % delle
imprese a capitale straniero presenti in Canada. Dopo la seconda guerra
mondiale l'industria meccanica canadese si è sviluppata tanto
rapidamente che oggi le esportazioni di prodotti industriali sono
maggiori di quelle del settore primario.
Lo sviluppo economico è stato favorito dalla grande quantità di risorse
naturali presenti nel territorio; ma la crescita economica, che si basa
sull'iniziativa privata, è stata anche sostenuta da un forte intervento dello
stato volto soprattutto a garantire i servizi sociali, sull'esempio delle
democrazie scandinave. Attualmente è tra i 10 paesi a più elevato
sviluppo economico del mondo.
L'istituzione del trattato NAFTA, che ha creato dal '94 una zona di
libero scambio comprendente i territori di Canada, USA, Messico,
comincia a far sentire i primi effetti sull'economia: le banche canadesi
VIII
Le foreste:
L'agricoltura:
L'allevamento:
La pesca:
Risorse minerarie:
Risorse energetiche:
Industria:
all'inizio del '96 avevano già investito centinaia di milioni di dollari nei
gruppi finanziari messicani, meno positiva invece si presenta la
situazione per l'industria manifatturiera perché le imprese messicane
utilizzano manodopera a basso costo.
Una delle principali risorse del paese è l'immenso patrimonio boschivo
che occupa il 49,5 % della superficie. Boschi e foreste sono oggi
sfruttati in misura minima, pur essendo il Canada il 7° produttore
mondiale di legname e producendo quasi un terzo della carta da giornale
del mondo.
È moderna e altamente meccanizzata, con elevate rese e livelli di
produttività. Le terre fertili rappresentano solo una piccola parte della
superficie totale, poco più del 7 %, ma corrispondono a circa 2,5 volte la
superficie dell'Italia. Gran parte della produzione agricola è costituita da
cereali, su cui prevale il frumento e di cui 80 % della produzione è
destinato all'esportazione. Negli stati interni sono prevalenti le grandi
proprietà fondiarie e le culture estensive. Nelle province orientali
prevalgono le culture di lino, soia, colza e tabacco, oltre alle coltivazioni
di frutta.
Sia quello bovino che suino ha un peso relativamente minore e anche
quello di animali da pelliccia, un tempo molto sviluppato, è andato
declinando negli ultimi anni per il diffondersi di principi ecologisti.
Le acque costiere e i fiumi sono ricchi di pesce e la pesca costituisce
un'importante voce dell'economia del paese: salmoni, aragoste,
merluzzi, trote e storioni costituiscono i principali prodotti.
Il Canada è dotato di riserve minerarie di grandissimo rilievo. Zinco,
uranio, nichel, amianto lo vedono ai primi posti della produzione
mondiale, ma estrae dal proprio territorio quasi tutti i minerali: molto
importante è la produzione di oro, argento, platino, molibdeno e titanio.
(Vedi pag. XIII)
Le attività estrattive costituiscono la principale fonte di occupazione in
105 comuni; produce circa 60 diversi tipi di prodotti minerari, tra cui 26
metalli e 22 non metalli; le miniere sono circa 300 a cui si aggiungono
3000 impianti di estrazione di ghiaia e sabbia e 50 impianti per la
produzione di metalli non ferrosi e acciaierie.
Le società minerarie hanno ideato nuovi metodi e tecniche per la
prospezione e l'estrazione delle risorse del sottosuolo che si adattano alle
condizioni climatiche e ambientali che in molte regioni sono
particolarmente difficili ed estreme. Il Canada è diventato il più
importante fornitore di servizi, tecnologie e tecniche di gestione riferiti a
tutte le fasi dell'attività estrattiva: dalla ricerca, alla gestione del
personale e delle apparecchiature, all'estrazione e alla lavorazione.
Il Canada possiede anche un potenziale di risorse energetiche che
garantisce l'autosufficienza energetica. L'energia idroelettrica copre il
67% della produzione totale grazie all'abbondanza di corsi d'acqua; la
produzione di energia termoelettrica sfrutta i giacimenti di petrolio, gas
naturale (di cui è il terzo produttore) e carbone; il resto del fabbisogno è
assicurato dell'energia nucleare e geotermica.
Dopo l'indipendenza, l'economia canadese ha conosciuto un forte
IX
Terziario:
Trasporti:
sviluppo del settore industriale: da alcuni decenni il Canada è entrato a
far parte del ristretto gruppo dei paesi più industrializzati e dal 1975 fa
parte, insieme all'Italia, del G8.
L'abbondanza di materie prime e quella delle risorse energetiche sono
stati due importanti fattori del rapidissimo sviluppo. Costituiscono
invece fattori negativi l'alto costo del lavoro, la carenza di manodopera
qualificata e un mercato interno di dimensioni modeste.
Gran parte dell'apparato industriale si trova concentrato nella regione
compresa tra i Grandi laghi e il fiume San Lorenzo, in coincidenza con
le aree più urbanizzate. Quasi un quarto della popolazione attiva opera
nel settore manifatturiero e nell'industria estrattiva.
Il principale settore industriale del paese è la metallurgia, seguita da
quella metalmeccanica, aeronautica e navale, chimica e tessile. Anche le
industrie alimentari, in particolare la produzione di zucchero, di birra, di
conserve e di alimenti surgelati, vedono il Canada all'avanguardia nel
mondo
il terziario ha una assoluta preminenza nell'economia canadese,
soprattutto per i servizi qualificati, concentrati nelle grandi aree
metropolitane; anche i centri minori e più isolati godono tuttavia di un
elevato livello di servizi. Tutti i settori dei servizi (banche dati, ricerche
di mercato, istruzione, formazione, ricerca scientifica e
telecomunicazioni) hanno beneficiato dei progressi compiuti
dall'informatica e dalla telematica.
Data l'estensione il problema delle comunicazioni e dei collegamenti tra
le varie regioni del paese è sempre stato sentito e ha determinato forti
investimenti da parte dello stato e dei privati: per esempio molte società
che sfruttano il patrimonio boschivo si preoccupano di costruire le
strade che consentono il trasporto della legna verso i fiumi o gli
insediamenti industriali.
Il sistema dei trasporti terrestre è sviluppato prevalentemente lungo gli
assi est-ovest ed è strettamente articolato e integrato con quello
statunitense.
Le ferrovie hanno uno sviluppo di oltre 71.000 km e due grandi linee
transcontinentali assicurano i collegamenti tra la costa del pacifico e
quella atlantica, trasportando in prevalenza merci.
La rete stradale è molto sviluppata ed è lunga quasi 800.000 km, di cui
133.000 km di autostrade, compresi gli 8.000 km che costituiscono
l'autostrada che collega Saint John's, sull'isola di Terranova a
Vancouver.
In un paese vasto 33 volte l'Italia, il trasporto aereo permette di collegare
localita altrimenti raggiungibili con giorni di viaggio e isolate durante i
freddi mesi invernali, come molte cittadine dei territori del nord ovest.
Gli aeroporti, tra grandi, medi e piccoli sono più di 800 (7 quelli
internazionali) e la flotta degli aerei che svolgono collegamenti di linea
supera il migliaio di apparecchi senza contare la diffusione che hanno i
piccoli aerei privati, spesso idrovolanti che possono decollare dalle rive
dei mari o dei laghi.
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