1) Due lamine metalliche infinitamente estese sono uniformemente cariche con densità di carica superficiale di segno opposto e modulo = 3.54 10-7 C/m2. La distanza d tra le lamine è 4 cm. Un elettrone (di massa me) si stacca, con velocità iniziale nulla, dalla lamina carica negativamente. Determinare: a) il campo elettrico fra le due lamine metalliche e la forza agente sull’elettrone. Per entrambi si precisino modulo, direzione e verso . b) la velocità dell’elettrone nell’istante in cui raggiunge la lamina. c) la forza agente e la velocità, nell’istante in cui raggiunge la lamina, per un protone di massa mp che si stacchi, con velocità nulla, dalla lamina carica positivamente. . Note: si trascuri la forza di gravità e = 1.6 10-19 C me = 9.11 10-31 kg mp = 1.67 10-27 kg 0 = 8.85 10-12 C2/Nm2 Soluzione: a) Le due piastre piane cariche producono al loro interno un campo 3.54 10 7 C / m 2 E i i (40 10 3 N / C ) i 12 2 2 0 8.85 10 C / Nm ossia perpendicolare alle due piastre e con verso dalla piastra positiva a quella negativa. La forza elettrica subita dall’elettrone è pari a 3.54 10 7 C / m 2 Fe qE eE (e)( )i (1.6 10 19 C ) i (0.64 10 14 N ) i 12 2 2 0 8.85 10 C / Nm ossia è diretta lungo x con verso concorde all’asse. b) L’ accelerazione subita dall’elettrone è unicamente dovute alla forza elettrostatica, originata dal campo elettrico: Fe me ae eE ossia: eE (1.6 10 19 C )( 40 10 3 N / C ) ae i (7.03 1015 m / s 2 )i 31 me 9.1 10 kg Essendo l’accelerazione costante, il moto all’interno delle due piastre è rettilineo uniformemente accelerato, per cui il legame fra velocità e posizione (quando l’elettrone urta l’armatura) è dato da: v 2e v02e 2ae ( x f xi ) 0 2ae d 2ae d v e 2ae d 2(7.03 1015 m / s 2 )(0.04m) 2.37 10 7 m / s c) La forza elettrica che agisce sul protone è pari a e 3.54 10 7 C / m 2 Fp qE eE i (1.6 10 19 C ) i (0.64 10 14 N ) i 12 2 2 0 8.85 10 C / Nm ossia la forza è uguale in modulo e direzione a quella agente sull’elettrone, ma con verso opposto. Anche nel caso del protone, l’accelerazione subita è unicamente dovute alla forza elettrostatica, originata dal campo elettrico: Fp m p a p eE (1.6 10 19 C )( 40 10 3 N / C ) eE ap i (3.83 1012 m / s 2 )i 27 mp 1.67 10 kg ed il moto del protone è uniformemente accelerato lungo x, con verso opposto all’asse. La velocità del protone all’istante in cui tocca la lamina è data da: v 2p v02 p 2a p ( x f xi ) 0 2a p (0 d ) 2a p d v p 2a p d 2(3.83 1012 m / s 2 )(0.04m) 5.5 10 5 m / s 2. Due cariche positive uguali di carica Q = 5 10-4 C sono fissate rispettivamente nei punti di coordinate A= ( 1 m, 0) e B= (-1m,0) di un sistema di assi cartesiani x,y. Si calcoli : a) Modulo, direzione e verso della forza che agisce su una carica positiva q = 10 -6 C che si trova nel punto P= ( 0, 1m); b) Il campo elettrico ed il potenziale elettrico nell’origine degli assi cartesiani; c) FACOLTATIVO: il lavoro dalla forza elettrostatica quando la carica positiva q = 10 -6 C si sposta dall’origine degli assi al punto P. (Nota: k=8.99 109 N m2 /C2) Soluzione: a) La forza elettrostatica totale che agisce sulla carica q posta in P è data dalla somma vettoriale delle forze di Coulomb FAP ed FBP, come disegnato in figura. Essendo le distanze AP e BP uguali, tali forze hanno la medesima intensità F 1 qQ 40 AP 2 Come mostrato in figura, tali forze hanno la stessa proiezione sull’asse y e proiezioni uguali ed opposte sull’asse x. Da ciò segue che la forza elettrostatica totale è un vettore diretto lungo l’asse y di intensità pari alla somma delle componenti y di ciascuna forza: 4 1 qQ 10 6 2 0 9 5 10 N 3.18 N Ftot 2 cos 45 2 9 10 40 AP 2 2 2 ossia: Ftot (3.18 N ) j b) Il campo elettrostatico nell’origine degli assi è nullo, dato che i campi prodotti da ciascuna carica Q nel punto O hanno stessa intensità E 1 Q 40 OA 2 , stessa direzione e versi opposti. Il potenziale in O è dato dalla somma dei potenziali elettrostatici: V 1 Q 40 OA 1 Q 40 OB 2 5 10 4 2 9 10 9 40 OA 1 1 Q V 9 10 6 V c) Il lavoro fatto dalla forza elettrostatica è uguale ed opposto alla variazione di energia potenziale: L U U (O) U ( P) 2 1 qQ 40 OA 2 1 qQ 40 AP (5 10 4 )10 6 (5 10 4 )10 6 J 2 9 109 J 9 J 6.36 J 2.7 J 2 9 109 1 2 3. Una carica positiva Q= 0.12 C è fissata nell’origine O di un sistema d’assi (x,y).Una carica negativa q= -7 10 -2 C, libera di muoversi, viene posta nel punto B=(0,3 m). a) Calcolare modulo, direzione e verso della forza agente sulla carica q; b) Calcolare il lavoro fatto dalle forze del campo quando la carica q si sposta da B fino ai punti C=(0, 5 m) o D(0, 1 m). Soluzione: a) La distanza tra le due cariche è uguale alla distanza rB della carica q dall’origine in cui è posta la carica Q. Il modulo della forza agente su q è quindi F= k|qQ|/rB2 = 8.39 106 N. La direzione è quella della congiungente le due cariche e quindi è quella dell’asse y. La forza è attrattiva e quindi il verso è opposto a quello dell’asse y. b) Il lavoro compiuto dalle forze del campo quando la carica q si sposta dalla posizione iniziale alla posizione finale è pari alla differenza tra l’energia potenziale elettrostatica di q nella posizione iniziale e quella nella posizione finale: 1 1 LBC kqQ 1.01 10 7 J rB rC 1 1 LBD kqQ 5.03 10 7 J rB rD 4. Due piani infinitamente estesi sono posti a distanza d = 20 cm. I piani sono elettricamente carichi con carica opposta e densità di carica superficiale uniforme, pari, in valore assoluto, a = 20 nC/m2. Una pallina di massa trascurabile e carica positiva q = +1 nC è mantenuta in equilibrio tra i due piani mediante un filo isolante di lunghezza L = 10cm, vincolato al piano carico positivamente, come mostrato in figura. Si svolgano i seguenti punti (trascurando gli effetti della forza gravitazionale): a) si determinino il campo elettrico E fra i due piani e la tensione T del filo, specificando per entrambi il modulo, la direzione ed il verso; b) Si supponga di tagliare il filo: calcolare il lavoro fatto dalla forza elettrostatica per portare la pallina dal punto di equilibrio precedente sino alla lamina di carica negativa. [Nota: 0 = 8.85 10-12 C2/Nm2] Soluzione : Nella regione interna alle due lamine piane infinite il campo elettrico è diretto perpendicolarmente alle due lamine piane, con verso uscente dalla lamina positiva, ed intensità costante, ossia: E i 0 20 10 9 C / m 2 2.26 10 3 N / C 12 2 2 8.85 10 C /Nm ove i indica il versore associato all’asse x, come mostrato in figura. All’equilibrio la tensione T del file è uguale ed opposta alla forza elettrostatica Fe qE ossia T qE q i 10 9 C 0 20 10 9 C / m 2 6 i ( 2 . 26 10 N ) i 8.85 10 12 C 2 /Nm 2 c) Il lavoro fatto dalla forza elettrostatica Fe, costante, è dato da: L Fe s q (d L) 10 9 C 0 20 10 9 C / m 2 (0.2 0.1)m 2.26 10 7 J 8.85 10 12 C 2 /Nm 2 5. Una particella A, con carica positiva Q = 2 10 –8 C, è fissata in un punto O. Una particella B di massa m=2 10 –6 g e carica negativa q = 10 –10 C, si muove di moto circolare uniforme lungo una circonferenza di centro O e raggio R= 1cm. Si determini: a) il modulo della velocità della particella B; b) l’energia totale del sistema delle due cariche. [N.B. 0 = 8.85 10-12 C2/Nm2] Soluzione : a) La forza centripeta che determina il moto di B è la forza elettrostatica che si esercita tra le due cariche, il cui modulo è F =kQq/R2 Pertanto F = k Q q / R 2 = m v 2 / R da cui si ricava v kQq (8.9 10 9 Nm 2 / C 2 ) (2 10 8 C ) (10 10 C ) 29.8 m / s Rm (10 2 m) (2 10 9 kg) b) L’energia totale del sistema E è la somma dell’energia cinetica T = mv 2 /2 = k Q q / 2R e dell’energia potenziale U = -k Q q / R e vale pertanto E = - k Q q / 2R. Sostituendo i valori numerici si ottiene E = - 8.9 10 - 7 J 6. Ai vertici del quadrato OABC, di lato L , sono fissate quattro cariche puntiformi , come in figura. Si calcoli : a. Il potenziale nel punto E, centro del quadrato e nel punto M , punto medio di OA. b. Il campo elettrico nel punto E, precisando modulo direzione e verso. C +q B +q E O -q M Soluzione : A -q a. Il potenziale VE in E è nullo, infatti. VE = (4 K q / L 2 ) - (4 K q / L 2 ) = 0 Il potenziale V M in M è VM = ( 2 K q / ( L2 + L2 /4 ) ) + ( -4kq / L ) = 4 K q 5 ( 1- 5 ) / 5L In entrambi i casi si è scelto come punto di riferimento un punto infinitamente distante dalle cariche e si è posto uguale a zero il potenziale in quel punto. b. In E i campi elettrostatici dovuti alla carica +q in B, EB , e alla carica -q in O , Eo , hanno lo stesso modulo, la stessa direzione , parallela ad EO e lo stesso verso ( da E verso O ) . In E i campi elettrostatici dovuti alla carica +q in C, Ec , e alla carica -q in A , E A , hanno lo stesso modulo, la stessa direzione, parallela ad EA, e lo stesso verso ( da E verso A ) . Pertanto il campo totale in E ETot = 2 EB + 2 E C . Notare che si tratta di una somma di vettori . Inoltre EB ed E C sono tra loro ortogonali , il campo totale ETOT è parallelo all’asse y , ha verso opposto al semiasse positivo y , ed ha modulo / E TOT / = ( 4 / E B / 2 + 4 / E C / 2 ) = 2 / E B / 2. ( /E B / è il modulo del vettore EB). Si ha quindi ETot = 4 K q / L 2 2 = 2 2 Kq / L 2. 7. Una lamina carica ( = + 1.4 10-9 C/m2) e’ posta vicino ad una molla di costante elastica = 800 N/m, sulla cui estremita` e’ posta una carica Q = + 0.11 C. Si determini: 1. Il campo elettrico generato dalla lamina, modulo, direzione e verso 2. La compressione della molla, assumendo che essa sia perpendicolare alla lamina. Soluzione: E= /0 = 1.6 102 N /C, direzione perpendicolare alla lamina, verso uscente. La molla si comprime per effetto della forza elettrostatica che il campo E esercita sulla carica Q. La compressione si calcola dall’uguaglianza Q E = x, da cui x ≈ 2.2 cm.