Giovedì 27 Settembre 2012 - Anno XVII - Numero 39 - Direttore Isabella Liberatori PRIMA PAGINA CORRUZIONE, NAPOLITANO: EUROPA CI CHIEDE IMPEGNO PER COMBATTERLA (NoveColonne ATG) Roma - “È l’Europa a chiederci un grosso impegno di lotta contro la corruzione”. A dirlo è stato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con un occhio ai recenti scandali che hanno coinvolto i consiglieri della Regione Lazio e un altro al ddl anticorruzione da tempo fermo in Parlamento. Interpellato dai giornalisti all’uscita di una mostra alle scuderie del Quirinale, il Capo dello Stato ha dichiarato: “Come mi ha messo bene in evidenza il segretario generale dell’Ocse, noi in quella curva statistica (di corruzione, ndr) siamo messi molto male. Bisogna quindi superare questa condizione che è una condizione di inferiorità rispetto a molti Paesi europei e rispetto alla media in fatto di efficacia della lotta alla corruzione”. Proprio per questo appare urgente “operare per la ripresa di uno stabile processo di crescita”, un obiettivo che “può e deve essere perseguito nel quadro dell’obbligato risanamento dei conti pubblici, attraverso una politica di rigore che deve coinvolgere tutti i ceti sociali, a cominciare dai più abbienti”. Concetti, questi, ribaditi anche in occasione della presentazione del “Rapporto Svimez 2012 sull’economia del Mezzogiorno”. “La presentazione del Rapporto, frutto di analisi approfondite e ricco di informazioni – si legge nella nota inviata da Napolitano al presidente dell' associazione, Adriano Giannola - fornisce, ogni anno, l’occasione per richiamare l’attenzione sullo stato e sulle prospettive del Meridione. Nella presente difficile situazione economica destano grande preoccupazione i dati relativi all’andamento dell’occupazione in tutte le aree del paese, che riguardano in particolare il Mezzogiorno e le generazioni più giovani. È pertanto evidente l’urgenza di operare per la ripresa di uno stabile processo di crescita, il cui conseguimento resta imprescindibilmente legato anche alla piena mobilitazione di tutte le risorse economiche e sociali del meridione. Questo obiettivo – ha continuato l’inquilino del Quirinale – può e deve essere perseguito nel quadro dell’obbligato risanamento dei conti pubblici, attraverso una politica di rigore che deve coinvolgere tutti i ceti sociali, a cominciare dai più abbienti. Occorre al tempo stesso un più forte impegno dell’Unione europea, per sostenere investimenti strategici quali quelli relativi alla formazione delle risorse umane, alla ricerca, alla innovazione e a qualificati interventi infrastrutturali”. ATTUALITA’ ANTICORRUZIONE: SEVERINO CHIEDE MIGLIORAMENTI, RESISTENZE PDL (NoveColonne ATG) Roma - A poche ore dalla scadenza dei termini per la presentazione degli emendamenti in commissione Giustizia al Senato, si scatena la battaglia sul dl anticorruzione, con un meccanismo di botta e risposta messo in azione dal richiamo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ("Bisogna farlo, è l'Europa che ce lo chiede"). Il ministro Paola Severino (che giovedì 27 settembre sarà proprio in Commissione, ma per parlare della redistribuzione geografica dei tribunali) ha ammonito riguardo al fatto che il governo non vedrebbe di buon occhio operazioni di 'sottrazione' rispetto al testo attuale, semmai "chiediamo proposte migliorative e additive. Abbiamo costruito una piramide i cui mattoni possono essere spostati o arricchiti di qualche elemento, ma non possono essere tolte le fondamenta". E comunque il ddl, dice il Guardasigilli, deve necessariamente "diventare legge entro la fine della legislatura". Parole che però non troveranno d'accordo il Popolo della Libertà, che insisterà sullo stralcio di alcuni punti, tra cui quella sul traffico d'influenze e sulla corruzione tra privati. A spingere sull'acceleratore è invece l'Associazione Nazionale Magistrati, secondo cui, per usare le parole del presidente Rodolfo Sabelli, "gli ultimi episodi di cronaca evidenziano un problema noto da tempo, ed è dunque necessario un intervento a tutti i livelli, una riforma di carattere generale". Lapidario il presidente dell'Udc Lorenzo Cesa: "Il ddl deve essere approvato, chi lo impedisse dovrebbe assumersene la responsabilità". E per il Pd il testo attuale è già soddisfacente e "ogni passo indietro rappresenterebbe uno svuotamento del provvedimento", come dice Andrea Orlando. Netta come mai la posizione dell'Italia dei valori. "Il ministro Severino apre a proposte migliorative e additive, non di sottrazione e tanto meno di soppressione. Ma qui c'è poco da giocare al rilancio: il provvedimento che sta per essere approvato alla Camera, così com'è, è acqua minerale, né troppo liscia né troppo gassata, va assolutamente migliorato. Nel ddl anticorruzione non c'è nulla sulla reintroduzione del falso bilancio che predispone ai fondi neri che alimentano corruzione. Occorre rafforzare la corruzione tra privati e perfezionare il traffico di influenze. Non si tratta di alzare l'asticella. E' necessario muoversi in fretta e bene" dice il presidente dei senatori Felice Belisario. MONTI: 2013 ANNO DI CRESCITA, SU CORRUZIONE INERZIA NON SCUSABILE (NoveColonne ATG) Roma - Crescita, corruzione, riforme. Prima di partecipare ai lavori della 67esima Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il presidente del consiglio Mario Monti approfitta della conferenza dell’Ocse per fare il punto sulla situazione in Italia. Non mancano parole di ottimismo: “quell’esito drammatico” che si temeva mesi fa “sembra ora più lontano” dice il premier che è sicuro che “l’Italia ha potuto togliersi dalla lista dei Paesi con problemi nella Ue”. Ma se ci è riuscita è grazie al rigore, che – sottolinea - “va sempre mantenuto”: “Gli italiani pur sottoposti a un trattamento incisivo e pesante di misure, stanno dimostrando di non essere particolarmente ostili a coloro che hanno dovuto persuaderli di farlo nel loro interesse di lungo periodo” ha sottolineato Monti che ha aperto i lavori della conferenza internazionale sulle Riforme strutturali in Italia insieme al segretario generale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico José Angel Gurria. “Senza ‘Salva-Italia’ – ha aggiunto il presidente del Consiglio - avremmo perso sovranità”. Sarà però il prossimo anno quello decisivo per le sorti del Paese. “Il 2013 – è convinto Monti - sarà un anno in crescita” anche se “il motore dell’economia si riavvierà lentamente, trattenuto dal peso del passato”. Molto quindi resta ancora da fare e, ancora una volta, Monti parla di lotta alla corruzione: “L’inerzia di una parte politica è comprensibile ma non scusabile” dice il premier, che a a proposito delle misure contro la corruzione aggiunge: “Ci sarà un pacchetto equilibrato sulla giustizia”. “Abbiamo scommesso sull’Italia – dice Monti - e sulla capacità di reagire e cambiare rotta per costruire un futuro di maggiore equità, crescita e stabilità” c’è bisogno però di sacrifici: “I sacrifici che stiamo affrontando con le forze politiche, alle quali ancora una volta devo rendere omaggio, e che i cittadini hanno sopportato, si giustificano solo se producono frutti”. Infine, un appello alla parti sociali. “Alle parti sociali chiedo di guardare al tema della produttività in modo coraggioso senza pregiudizi”. Sulle riforme è intervenuto anche il segretario generale dell’Ocse Angel Gurria: “Le riforme strutturali avviate dal governo Monti – ha sottolineato - consentiranno all’Italia un aumento del Pil del 4% nei prossimi 10 anni, +0,4% all’ anno sulla base delle sole riforme annunciate finora”. LEGGE ELETTORALE: POSIZIONI ANCORA DISTANTI (NoveColonne ATG) Roma - Le posizioni "sono ancora distanti" secondo Lucio Malan, ma per Maurizio Gasparri "il clima adesso è migliore". All'interno stesso del Pdl c'è chi è più ottimista e chi meno circa lo stato dei lavori per la nuova legge elettorale, ma mentre il capogruppo del Popolo della Libertà intravede segnali positivi, quello del Pd, Anna Finocchiaro, sembra stroncarli, quando afferma che "sulla legge elettorale il Pdl annaspa". La Commissione Affari costituzionali presieduta da Carlo Vizzini continua a lavorare a oltranza verso la deadline del 9 ottobre, e tornerà a riunirsi nei prossimi giorni ma le differenze tra le due bozze sul tavolo restano ampie, in particolare sulle preferenze: nel centrodestra Gasparri insiste per volerle nel nuovo testo insieme "al premio al partito", per il collega Malan "sono uno dei sistemi, ma ce ne sono anche degli altri, non è l'opzione assoluta", per la Finocchiaro, così come per lo stesso presidente Vizzini "inducono in tentazione" sulla scorta di quanto successo in questi giorni alla Regione Lazio. Lo stesso premio di maggioranza, voluto dal Pdl, non è invece un must per il Pd: "Ci sono sistemi che hanno un premio nascosto comunque efficace, ad ogni modo abbiamo la necessità di sapere subito chi governa''. Da Palermo, intanto, l'Udc torna a dettare la propria linea. Una legge "che abbia due elementi fondamentali: che il cittadino possa scegliere l'eletto e che si dia vita ad un governo che duri basato su coalizioni politiche e accordi politici e non su accozzaglie di soggetti o messi insieme per vincere" ha detto Lorenzo Cesa. E comunque "non possiamo andare a votare con il porcellum". LAZIO, POLVERINI: IMMORALITA’ C’ERA ANCHE PRIMA DI ME (NoveColonne ATG) Roma - “Comportamenti immorali ai danni di questa Regione ci sono sempre stati”: il giorno dopo le sue dimissioni da presidente della Regione Lazio, Renata Polverini torna a parlare ai microfoni di Sky Tg 24. “Non comportamenti con risvolti per forza giudiziari, ma morali ed etici – specifica - Ostriche e champagne venivano gustate prima del mio arrivo. Quando sono arrivata qui ho ripristinato la consuetudine di mangiare in mensa”. “Potevo sapere? È come dire che Monti sapeva di Lusi” si difende l’ex governatore dall’accusa di essere stata a conoscenza di quanto avveniva in Consiglio. “Questa giunta – ha aggiunto - non ha avuto comportamenti immorali. Tutto si è consumato al Consiglio regionale. Noi deliberavamo 35 milioni per spese per il Consiglio che li assegnava a ciò che riteneva più giusto”. La Polverini afferma inoltre: “Non ho avuto sentore di come questi fondi venivano utilizzati, ma è storia che più volte abbia chiesto al presidente del Consiglio di operare una spending review. Ero cosciente che erano troppi soldi e per questo l’ho scritto al presidente dell’Aula”. Poi, l’attacco al leader del Pd Pier Luigi Bersani: “Il caso Lusi doveva far riflettere anche Bersani, era parlamentare del suo partito e gestiva fondi pubblici. Mi pare di capire che nel Lazio come altrove c’è un sistema che investe tutti”. Prima di comunicare la decisione di dimettersi, la Polverini ha parlato il premier Mario Monti e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Monti non mi doveva consigliare nulla, infatti non lo ha fatto. Gli ho detto che avevo preso una decisione che avevo comunicato al capo dello Stato. Avevo il dovere di informare, prima della mia coalizione, chi rappresenta il Paese”. Infine, l’ex governatore rivela quanto le ha consigliato Silvio Berlusconi: “L’ho sentito, mi ha sostenuto e mi ha detto di decidere ciò che ritenevo più giusto per me e l’onorabilità dell’istituzione”. Proprio l’ex premier, in una nota, afferma che “la presidente del Lazio, Renata Polverini, si è assunta personalmente responsabilità che sono di sistema e riguardano tutte le classi dirigenti in ogni partito. Un gesto libero e di consapevolezza morale. Ora è necessario intervenire con estrema decisione, con coraggio e severità: la politica in Italia rischia di morire nel discredito in conseguenza di comportamenti collettivi e individuali intollerabili al senso comune e alla coscienza pubblica. Nessuno può chiamarsi fuori. Tutti i gruppi nel Consiglio regionale del Lazio erano corresponsabili: maggioranza e opposizione”. PROFUMO: RIVEDERE PROGRAMMI DI RELIGIONE, E’ POLEMICA (NoveColonne ATG) Roma - “Aperta, multietnica, capace di correlarsi al mondo di oggi”. Per un Paese che cambia c’è una scuola che cambia. Ne è convinto il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo che reputa necessaria “una revisione dei nostri programmi” visto che oggi “nelle scuole ci sono studenti che provengono da Paesi, culture, religioni diverse”. “Credo che il paese sia cambiato – ha sottolineato il ministro - credo che debba cambiare il modo di fare scuola, che debba essere più aperto. Ci vuole una revisione dei nostri programmi in questa direzione”. Una “revisione”, quella che propone Profumo, che riguarda l’ora di religione così come l’ora di geografia. Ma è proprio sull’ora di religione che nasce la polemica. “Dopo la sua personale crociata contro il Nord, adesso il ministro Profumo dichiara guerra all’ora di religione - ha detto il deputato della Lega Nord, Davide Cavallotto - se nelle nostre scuole ci sono anche studenti che vengono da altri Paesi, è giusto che rispettino le nostre radici cristiane e imparino la millenaria cultura dei nostri territori. Se poi il ministro dell’Istruzione intende cancellare dalla scuola la nostra storia, gli consigliamo di andarsi prima a fare un giro nei Paesi islamici per vedere quale religione insegnano nelle loro scuole” ha concluso Cavallotto. Sulle parole del numero uno di viale Trastevere interviene anche l’Idv con Pierfelice Zazzera secondo il quale rivedere l’ora di religione è giusto ma non sufficiente: “Ci auguriamo che le dichiarazioni del ministro sull’ora di religione non siano un’arma di distrazione di massa, mentre è in arrivo il concorso”. Ma c’è anche chi accoglie con entusiasmo la proposta di Profumo e che crede che “cambiare i programmi di religione e geografia è sicuramente qualcosa di positivo”. “Il ministro ha ragione” dichiara, infatti, il portavoce nazionale della Rete degli studenti medi, Daniele Lanni che aggiunge: "I programmi di religione e di geografia vanno assolutamente rivisti. Questo non può però bastare per risollevare la didattica italiana, ferma a più di 40 anni fa”. “Siamo assolutamente convinti che sia necessario rivedere tutti i programmi, di tutte le materie e, più in generale, rivoluzionare la didattica italiana” prosegue Lanni. “Ci auspichiamo – conclude che le dichiarazioni del ministro Profumo in merito all’ora di religione e geografia siano il primo passo verso il percorso, necessario per la scuola italiana, di ripensamento dell’apprendimento nella direzione che gli studenti immagino”. Favorevoli alla proposta del ministro Profumo anche i radicali anche se come tiene a precisare la senatrice Donatella Poretti “non basta rivedere i programmi. Oggi nelle scuole italiane non si insegna storia delle religioni, ma si fa catechismo coi soldi pubblici. E non basta rivedere i programmi perché quell’ora è anche gestita dalla Chiesa cattolica”. Critico invece il giudizio di Antonio Satta, segretario dell’Unione Popolare Cristiana. “Profumo non svilisca le nostre radici, che sono anche religiose e cristiane”. PD, BERSANI: PDL NON METTA FANGO NEL VENTILATORE (NoveColonne ATG) Roma - “Noi il rinnovamento lo facciamo, ma non è che voi che sguazzate nel fango lo mettete nel ventilatore e siamo tutti uguali”. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani mette le mani avanti e, commentando i recenti episodi di mala politica, ammonisce il Pdl: “Noi di Batman non ne abbiamo, rifiutiamo di essere messi nel mucchio . Se la prossima legislatura partisse nel fango, ci giocheremmo un’altra legislatura”. Parlando ai sindaci del Pd, il segretario democratico ha poi affrontato i dati sulla crisi: : “La situazione – ha detto – è molto, molto complicata. Il meccanismo rigore-recessione si sta avvitando, passiamo di manovra in manovra. Purtroppo quel famoso spiraglio non c’è ancora, stanno accelerando gli elementi di recessione, disoccupazione, calo dei consumi e quindi credo che dobbiamo partire da questa verità, dire parole di verità e metterci dentro la fiducia. Arrivano dati anche dall’Europa che non sono certamente tranquillizzanti, ma anche dall’Italia e dal Sud. C’è un rapporto Svimez che fa impressione: quando il Sud si allontana dal Nord, l’Italia si allontana dall’Europa. È matematico. L’idea di un pezzo di Italia che si salva da solo è una sciocchezza. La credibilità e il rigore che Monti ha raffigurato nel mondo sono e devono essere per noi un punto di non ritorno. Noi dovremo metterci dentro più lavoro e più equità”. Ma Bersani ha bacchettato anche il governo per i tagli ai Comuni e al sociale. “Andiamo a incocciare su temi come una ridiscussione del patto di stabilità, del fondo sociale. Questi sono temi che non sono all’ordine del giorno di questo governo, su questi due punti il governo è troppo algido, glielo ridiremo con tutto l’affetto e il sostegno. Vogliamo vedere come darci una mano? È una questione minima di buon senso, non di keynesianesimo”. Il leader del Pd ha poi chiesto che sia rimesso in discussione l’assetto delle Regioni: “È un tema che è ora di porre, non si può mettere lo stesso vestito istituzionale a una regione con 380mila abitanti o con 10 milioni. Intanto sono affezionato all’idea che non si chiamino governatori, ma presidenti, poi io preferivo il modello di prima. La Regione deve essere l’istituzione che aiuta la dimensione autonomistica locale a diventare un sistema, aprirsi come una porta verso una dimensione nazionale, deve avere compiti di legislazione e alta programmazione”. Poi, rivolgendosi chiesto agli amministratori del Pd, li ha incitati: “Voi avete la responsabilità di essere Pd più di altri. Potrete dare una mano grandissima. Se ci date una mano possiamo avere anche il coraggio di governare. Adesso comincia una fase politica importante e delicata. Comunque la pensiate intenderei che voi e anche quelli che non sono qui la viveste veramente da protagonisti”. Non, però, “per un partito dei sindaci. Vorrei che faceste valere la politicità della vostra funzione”, ha spiegato. LAZIO, ALFANO A PD: NON RICANDIDARE CONSIGLIERI USCENTI (NoveColonne ATG) Roma - “Propongo al Pd e agli altri partiti un patto e cioè di non ricandidare i consiglieri uscenti”: così il segretario del Pdl Angelino Alfano, intervenendo sullo scandalo legato ai fondi Pdl nel Lazio, al termine di una conferenza stampa seguita all’incontro con i vertici regionali del partito nella sede di via dell’Umiltà a Roma. “Fiorito va in giro a dire che sarà ricandidato, dica con chi, perché, fino a quando io sarò segretario, lui non sarà ricandidato” ribadisce Alfano, che aggiunge: “Nel Pdl non ci sono ‘tanti Fiorito’ perché noi siamo di un’altra pasta”. Il segretario poi annuncia: “I nostri gruppi consiliari avranno i conti certificati da società esterne e per far sì che sia una scelta di tutti nelle assemblee regionali proporremo un disegno di legge che fissi questa regola. Noi non aspetteremo la legge ma inizieremo subito – aggiunge -. I nostri gruppi regionali si attiveranno per una revisione della spesa e poi abbiamo deciso di mettere on line i conti per assicurare la massima trasparenza”. Secondo Alfano, inoltre, il governatore della Lombardia Roberto Formigoni “non ha nessuna ragione per dimettersi” perché “non ci sono simmetrie” con il caso del Lazio. Infine, spiega il segretario del Pdl, la vicenda “non inciderà per nulla nella decisione che Silvio Berlusconi prenderà in merito al fatto di candidarsi o meno. Lui farà la scelta più opportuna per il bene del Paese e del partito”. Intanto in una nota Berlusconi afferma che bisogna “abrogare il sistema di finanziamento di gruppi e partiti così come l’abbiamo conosciuto. Si sono fatti dei passi in questa direzione, a livello centrale, ma non basta”. Sullo scandalo che ha coinvolto la Regione Lazio, il leader del Pdl afferma che “nessuno può chiamarsi fuori. Tutti i gruppi nel Consiglio regionale del Lazio erano corresponsabili: maggioranza e opposizione”. NAPOLITANO: APPREZZAMENTO PROPOSTA REGIONI-PROVINCE SU TAGLI (NoveColonne ATG) Roma - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questo pomeriggio al Quirinale una rappresentanza dei presidenti delle Regioni guidata dal presidente Vasco Errani. Nel corso dell'incontro è stata presentata la risoluzione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome riunitasi mercoledì a Roma che propone al governo l'adozione di un provvedimento legislativo urgente. “Il presidente della Repubblica – si legge in una nota del Quirinale - ha espresso il suo apprezzamento per la sensibilità e la disponibilità così dimostrate in un momento particolarmente critico della vita istituzionale del paese”. E’ MORTO MONSIGNOR SCHETTINO, “L’ AMICO DEI MIGRANTI” (NoveColonne ATG) Roma - A causa di un arresto cardiocircolatorio sopraggiunto nella notte, è morto a Capua, lo scorso 21 settembre, l’arcivescovo Bruno Schettino. Monsignor Schettino aveva 71 anni ed era presidente della Commissione Episcopale per le migrazioni e membro della Conferenza Episcopale Campana. Fu ordinato presbitero il 28 giugno 1964, eletto alla sede vescovile di Teggiano-Policastro (Salerno) l'11 febbraio 1987, e ordinato Vescovo il 4 aprile 1987 fino al 29 aprile 1997 quando gli fu assegnata la sede arcivescovile di Capua. “Sono rimasto molto addolorato dalla improvvisa scomparsa di monsignor Bruno Schettino, pastore buono, amico dei poveri, degli emarginati e dei migranti” ha affermato il ministro della Cooperazione e dell'Integrazione Andrea Riccardi, che ha aggiunto: “Ho potuto toccare con mano il suo impegno religioso e umanitario quando, nella mia prima uscita pubblica da ministro, ho visitato il centro di accoglienza della sua diocesi, in una terra difficile, segnata da generosità e gravi contraddizioni. Ricordo la sua autorevolezza - sottolinea Riccardi - la passione, la sua efficacia, la sua sensibilità. Monsignor Schettino prendeva le cose a cuore. La sua scomparsa lascia un grande vuoto, ma anche una grande eredità morale”. Addolorato anche il vicepresidente del Senato, Vannino Chiti: “Colpisce e addolora la scomparsa di Sua Eccellenza monsignor Bruno Schettino, presidente della Fondazione 'Migrantes' e della Commissione Episcopale per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Italiana. La sua fede e le sue doti umane gli hanno permesso di svolgere con spirito di profondo servizio e accoglienza all' altro il suo ruolo di tessitore instancabile dei rapporti tra la Chiesa e il mondo. Non dimenticheremo – dice Chiti - il suo quotidiano lavoro a sostegno dei migranti, il suo impegno per la giustizia contro ogni discriminazione”. “Esprimo profondo dolore per la scomparsa dell'arcivescovo di Capua, monsignor Bruno Schettino. Se ne va un grande riferimento spirituale e culturale per l'intera provincia di Caserta" ha dichiarato, invece, il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi. “La scomparsa di monsignor Schettino – ha proseguito Zinzi – lascia un vuoto in tutti i fedeli e in tutti i cittadini di Terra di Lavoro. Ai suoi familiari e all'arcidiocesi di Capua vanno le sentite condoglianze di tutta l'amministrazione provinciale di Caserta”. Ad esprimere cordoglio per la scomparsa di monsignor Schettino anche il Pd con Livia Turco che sottolinea: “E’ una perdita che lascerà un grande vuoto. Con lui scompare una persona che con passione, generosità e lealtà, si è sempre impegnata per una società più giusta. Un amico di quegli immigrati che sulla nostra terra cercano una vita più dignitosa. Insieme a loro continueremo le sue battaglie, con la determinazione di portare avanti i valori e i principi che monsignor Schettino ci ha insegnato”. EURISPES - UIL: SOLO 37% DI DONNE AL "POTERE", MA TREND IN CRESCITA (NoveColonne ATG) Roma - Sono la maggioranza, hanno un tasso di istruzione più elevato, ma sono le prime ad essere "tagliate". Le donne della pubblica amministrazione sono quelle che, insieme ai giovani, pagano di più i costi della crisi. E' quanto emerge dal rapporto Eurispes e UilPa, intitolato "Dalla Spending review al ritorno del Principe". Le donne nel pubblico impiego sono 1.801.654 e rappresentano quasi il 55% del totale dipendenti pubblici. Nei diversi comparti, il valore minimo si riscontra nelle Forze armate (5%). Si confermano "rosa", quelli dedicati all' istruzione (78,1% di donne) e alla sanità (64,2). In 15 regioni su 20 la percentuale di donne supera la soglia del 50% (nel 2005 erano 11). In 10 regioni il tasso di femminilizzazione è superiore a quello nazionale (nessuna di queste regioni si colloca nel Sud Italia). Secondo quanto emerge dal rapporto, le donne si confermano nuovamente la base di una piramide al cui vertice sono presenti quasi esclusivamente posizioni maschili. Un aspetto che umilia il merito, soprattutto se si tengono in considerazione gli alti livelli d' istruzione delle donne nella Pa. La percentuale di dirigenti è molto inferiore a quella degli uomini: rispettivamente il 37% e il 63%. Il trend è comunque in crescita: nel 2005 la percentuale di donne dirigenti era ferma al 27%. Le donne laureate rappresentano il 47,5%, mentre gli uomini il 23,6%, meno della metà. Anche nel caso delle lauree brevi, sono le donne a registrare le percentuali più alte: il 3,2%, a fronte del 2,6%, rilevato tra gli uomini. "Attenzione perché stiamo giocando con l' asse portante del Paese e delle sue istituzioni ammonisce Benedetto Attili, segretario generale della Uil-PA - umiliare il merito vuole dire da una parte colpire i giovani e le donne della Pubblica amministrazione, dall' altra danneggiare il servizio offerto ogni giorno ai cittadini". SOCIETA’ SALUTE, DOLORE CRONICO PER 6 CASALINGHE SU 10 (NoveColonne ATG) Roma - Colpisce 15 milioni di italiani, in gran parte di sesso femminile. È il dolore cronico, quella forma di sofferenza fisica che si protrae per oltre 3 mesi, compromettendo il benessere psico-fisico della persona. Ma combatterlo efficacemente si può e si deve. Per promuovere un’adeguata informazione su questa rilevante problematica sociosanitaria, si terrà a Rieti, giovedì 27 settembre, il convegno aperto al pubblico “Donne e dolore cronico: il diritto a non soffrire”. Numerosi studi scientifici dimostrano che le donne hanno un rischio molto maggiore rispetto agli uomini di soffrire di condizioni cliniche in grado di causare dolore, sia per una più alta incidenza di queste patologie, sia per l’aumentata sensibilità femminile allo stimolo doloroso. Lo conferma anche un’indagine condotta a livello nazionale dalla stessa DonnEuropee Federcasalinghe, in base alla quale 6 casalinghe su 10 (65%) soffrirebbero di dolore cronico, causato in particolare (nel 74,4% dei casi) da patologie non oncologiche (artrosi, osteoporosi, artrite reumatoide), con pesanti ripercussioni sulla qualità di vita, limitando le attività quotidiane e i rapporti sociali. “DonnEuropee Federcasalinghe è orgogliosa di essere protagonista di un’azione di informazione e sensibilizzazione su un tematica così importante come il dolore cronico”, dichiara Federica Rossi Gasparrini, presidente Nazionale DonnEuropee Federcasalinghe. “Le ricerche svolte a livello europeo e italiano hanno infatti evidenziato come una percentuale elevata di persone, soprattutto donne, soffra di dolori ripetitivi che condizionano negativamente la loro vita. Oggi non ci si deve più rassegnare a convivere con la sofferenza fisica: esistono su tutto il territorio nazionale centri specializzati nella diagnosi e cura del dolore, abbiamo a disposizione terapie efficaci in grado di curarlo e c’è una Legge, la n. 38 del 2010, che finalmente garantisce ad ogni cittadino il diritto a ricevere un’assistenza qualificata”. LIBRI, ARRIVA IL MANUALE DEI FILM PER CUORI INFRANTI (NoveColonne ATG) Roma - Chiamatela cineterapia: soffrire per amore, un film può guarire. E’ la cura suggerita nel “Pronto soccorso cinematografico per cuori infranti”, manuale scritto da Manlio Castagna sulle pellicole che fanno bene all’amore. L'idea di questo "promtuario medico cinematografico" è che ogni mal d'amore ha la sua cura, ogni ammaccatura del cuore può essere "messa a posto", ogni sofferenza lenita da un buon film che ti indica la stada più efficace per guarire. Da “Un bacio romantico” di Wong Kar-wai, utilissimo per chi sta affrontando il difficile cammino della separazione all’”Ultimo bacio” di Gabriele Muccino il cui potere terapeutico sta nel far capire esattamente i meccanismi che portano al tradimento, da “Pane e tulipani” di Silvio Soldini, necessario per chi vuole uscire dalla routine matrimoniale a “Jules e Jim” di Truffaut fondamentale per far chiarezza quando si è preda di confusione amorosa: l’elenco cataloga i film per tematiche d’amore indicandone esattamente posologia, principio attivo, avvertenze, precauzioni d’uso ma anche, ovviamente, controindicazioni. Con le presentazioni di Sergio Castellitto, Pupi Avati, Filippo Timi e Claudia Gerini, ecco in “Pronto soccorso cinematografico per cuori infranti” 70 titoli per scoprire quanto i film facciano bene, anche al cuore. “Il libro è una guida, un prontuario per trovare la giusta medicina in quel preciso momento e per quel grande disturbo che rende i giorni meno sereni”, spiega Castagna, 38 anni, vicedirettore artistico del Giffoni Film Festival e autore del libro fortemente convinto che la cineterapia abbia un valore scientifico. “Pronto Soccorso Cinematografico per cuori infranti” di Manlio Castagna, Il Punto d’Incontro, 255 pp. TV, “DOVE ERAVAMO RIMASTI?”: UNA FICTION RACCONTA TORTORA (NoveColonne ATG) Roma - Il pubblico televisivo attendeva con ansia il suo ritorno in tv. È il 20 febbraio del 1987 quando, dopo una lunga e tormentata vicenda giudiziaria, che si è conclusa con un’assoluzione con formula piena, Enzo Tortora ritorna al suo amato lavoro e al suo Portobello. Debilitato fisicamente e logorato nell’anima da quattro anni di calvario, in quella sua nuova “prima” puntata, decise di salutare l’affezionatissimo pubblico con una frase che lasciò un segno indelebile nella memoria degli italiani: “Dove eravamo rimasti?”. Quella sera un Paese intero si commosse e lo studio televisivo si accese di applausi in una vera e propria standing ovation. Quelle stesse parole, oggi, sono il titolo della fiction in due puntate “Il caso Enzo Tortora. Dove eravamo rimasti?”. Una miniserie, che Rai1 propone domenica 30 settembre e lunedì 1 ottobre, in prima serata, liberamente ispirata ai libri “Applausi e sputi – Le due vite di Enzo Tortora” di Vittorio Pezzuto e “Fratello segreto” di Anna Tortora (editi da Sperling & Kupfer Editori). Insieme alla vicenda giudiziaria, la fiction vuole approfondire anche il lato più intimo e personale di Enzo Tortora. Dall’arresto con l’accusa di appartenere alla Nuova Camorra Organizzata, alla detenzione in carcere, dalla lunga battaglia legale per affermare la propria innocenza fino alla sentenza di assoluzione, passando attraverso alcuni dei momenti più salienti della sua carriera professionale e della stessa storia della televisione. Una storia che racconta anche la sofferenza di un uomo e della sua famiglia che, travolti da un’ingiustizia, hanno lottato senza sosta, rimanendo sempre fortemente uniti, alla ricerca della verità. Una coproduzione Rai Fiction – Italian International Film, diretta e interpretata da Ricky Tognazzi. Firmano la sceneggiatura Giancarlo De Cataldo, Simona Izzo e Monica Zapelli. Ad interpretare Enzo Tortora è proprio Ricky Tognazzi affiancato da un cast di ottimo livello. Bianca Guaccero veste i panni dell’ultima compagna di vita del noto conduttore, Francesca Scopelliti, mentre Carlotta Natoli sarà l’amata sorella di Tortora, Anna, una donna forte e determinata che non lo abbandonerà mai. La figlia maggiore Silvia è interpretata da Eugenia Costantini, mentre Thomas Trabacchi è l’avvocato Della Valle e Luigi la Monica l’avvocato Dall’Ora. E ancora, due compagni di cella di Tortora sono interpretati da Tony Sperandeo (Siciliano) e da Francesco Venditti (Ruggero). Mariano Rigillo veste i panni del presidente Di Leo ed Enzo Decaro, invece, dà volto e corpo al giudice Marini, i magistrati del processo d’appello che nel settembre 1986 emisero quella sentenza di assoluzione che restituì a Tortora la libertà e la dignità perduta. SPETTACOLI MUSICA, MARCO BERTI NELLA TURANDOT AL “THE METROPOLITAN OPERA” (NoveColonne ATG) Roma - Il tenore italiano Marco Berti ha interpretato Calaf nella Turandot che è andata in scena il 26 settembre al The Metropolitan Opera di New York. Le repliche sono in programma il 29 settembre, il 3 e 6 ottobre. L’opera sarà diretta da Dan Ettinger, con la regia e le scene di Franco Zeffirelli, e i costumi di Dada Saligeri e Anna Anni. Marco Berti, la cui voce è considerata oggi da autorevoli critici una tra le più belle nel panorama italiano, a conferma della sua straordinaria carriera, tornerà poi al The Metropolitan Opera di New York il 23, 26, 29 novembre e 3, 7 dicembre, per vestire i panni di Radames (Aida) e il 9, 12, 16, 19 e 24 gennaio 2013 per interpretare Manrico (Trovatore). Si esibirà anche all’Opera Bastille di Parigi 23, 26, 29 e 31 ottobre 2012 (Cavaradossi in Tosca), e al Teatro verdi di Salerno dove interpreterà Radames in Aida. Le straordinarie qualità vocali, unite alla spiccata attitudine interpretativa, rendono Marco Berti uno dei più apprezzati artisti di fama internazionale. La sua carriera densa di successi è stata costantemente costruita sullo studio e l’etica del canto all’italiana. Marco Berti è stato diretto da Gianandrea Gavazzeni, Zubin Mehta, Lorin Maazel, Riccardo Muti, Antonio Pappano, Daniel Oren, James Conlon, Nicola Luisotti, Riccardo Frizza e da altri autorevoli maestri. Ha lavorato con famosi registi tra cui Franco Zeffirelli, Pier Luigi Pizzi, Pier’Alli e Liliana Cavani. Marco Berti, da oltre un ventennio, calca le scene dei più prestigiosi palcoscenici lirici internazionali: dal Covent Garden di Londra al Metropolitan di New York, dalla Scala di Milano all’Arena di Verona, dal Liceu di Barcellona all’Opèra di Parigi fino agli immensi palcoscenici dell’Estremo Oriente: Tokyo e Pechino. Marco Berti debutta nel 1990 a Cosenza, vincitore del concorso internazionale “Giacomantonio”, con l’opera Madama Butterfly nel ruolo di Pinkerton. Da quell’anno Berti inizia una brillante carriera nei principali teatri italiani e stranieri, dove interpreta sempre ruoli che mettono in evidenza, oltre alla chiarezza del fraseggio, la morbidezza e il timbro della sua voce. Nel repertorio di Berti sono compresi tutti i maggiori ruoli tenorili, affidati in passato a interpreti leggendari come Corelli, Bergonzi, Del Monaco, Domingo e Pavarotti. Per le sue interpretazioni di Radamés in “Aida”, Riccardo in “Un ballo in maschera”, Manrico nel “Trovatore”, Ernani ed Otello nelle opere omonime, Marco Berti è artista conteso dai maggiori teatri e dai festival più prestigiosi. IL CANADA DEDICA UNA STELLA SULLA WALK OF FAME ALLA CUCINOTTA (NoveColonne ATG) Roma - Importante riconoscimento per Maria Grazia Cucinotta in Canada. L’attrice messinese ha infatti ricevuto una Stella sull’Italian Walk of Fame di Toronto. Il prestigioso Premio è stato conferito all’attrice italiana in occasione della proiezione del film “Il postino” preso il cinema AMC nella capitale dell’Ontario. L’evento è stato organizzato dalla Csna, la Confederazione Siciliani Nord America, in collaborazione con l’Associazione Culturale L’Altra Italia, il Contemporary Italian Film Festival e la Confederazione Siciliana dell'Ontario. Alla manifestazione hanno preso parte oltre 300 partecipanti, tra i quali i rappresentati delle associazioni organizzatrici e i membri della comunità italo-canadese. Al termine della proiezione, la Cucinotta ha inoltre risposto a numerose domande del pubblico riguardanti il capolavoro di Michael Radford con Massimo Troisi e Philippe Noiret. La Stella dedicata all’attrice siciliana segue quella ricevuta nel 2010 da Giancarlo Giannini, tra i primi a complimentarsi con la Cucinotta per il prestigioso premio. CINEMA: “CESARE DEVE MORIRE” CANDIDATO ALL’ OSCAR (NoveColonne ATG) Roma - “Ci stiamo imbarcando per il festival di New York e la notizia che ci ha raggiunto è davvero un bel buon viaggio. I film che concorrevano erano film di autori importanti per il cinema italiano e non solo italiano. Comunque il gioco è appena cominciato”. Così Paolo e Vittorio Taviani a proposito del loro film “Cesare deve morire” nominato a rappresentare l’Italia agli Academy Awards. Un solo film in concorso quindi per il nostro Paese. "Cesare deve morire" è uscito nelle sale italiane il 2 marzo: il film, distribuito da Sacher e prodotto da Kaos Cinematografica in collaborazione con Rai Cinema, è stato girato nel carcere di Rebibbia. Si tratta di una docufiction che segue i laboratori teatrali realizzati dentro il penitenziario romano dal regista Fabio Cavalli, autore di versioni di classici shakespeariani interpretate dai detenuti. Si seguono le loro prove e la messa in scena finale del "Giulio Cesare", ma anche le vite dei detenuti nelle loro celle. MUSICA, GRANDE SUCCESSO PER L'ORCHESTRA RAI A BUCAREST (NoveColonne ATG) Roma - Una standing ovation finale, oltre dieci minuti di applausi ogni sera e una doppia richiesta di bis: grande successo per l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, guidata dal suo direttore principale Juraj Valcuha, nel debutto al RadiRo - il primo Festival Internazionale delle Orchestre Radiofoniche, a Bucarest - lunedì 24 e martedì 25 settembre. Un appuntamento che l'ha vista protagonista insieme ad altre prestigiose compagini invitate al Festival, come la BBC Symphony Orchestra, l'Orchestre Philharmonique de Radio France e l'Orchestra Nazionale della Radio Romena. Davanti a oltre tremila spettatori, molti anche giovani e giovanissimi, che hanno riempito la Sala Palatului di Bucarest, l'Orchestra Rai ha proposto un doppio programma. Lunedì 24 - con il violinista romeno Alexandru Tomescu - il Concerto in re maggiore op. 35 di Pëtr Il’ic Cajkovskij, al quale è seguita la Sinfonia n. 3 in la minore op. 44 di Sergej Rachmaninov. Martedì 25, invece, il pianista tedesco Christian Zacharias, direttore artistico del Festival RadiRo, ha proposto con l'Orchestra Rai il Concerto n. 2 in si bemolle maggiore op. 83 di Johannes Brahms. In chiusura, il poema sinfonico Till Eulenspiegels lustige Streiche (I tiri burloni di Till Eulenspiegel) e la suite dall’opera Der Rosenkavalier (Il cavalier della rosa) di Richard Strauss. In entrambe le occasioni, al termine, Juraj Valcuha e l'Orchestra Rai hanno risposto ai lunghi applausi del pubblico con due bis, molto apprezzati: l'Intermezzo dalla Manon Lescaut di Giacomo Puccini, seguito da una Danza Slava di Antonin Dvorak. Soddisfattissimo della nuova tournée con l'Orchestra Rai (dopo quella di Berlino, Friburgo, Vienna e Bratislava, nella scorsa stagione) il direttore principale, Juraj Valcuha: "Non è stato un successo personale - dice - perché è un successo dell'Orchestra essere invitata in un festival come questo: vuol dire che cresciamo e possiamo suonare accanto ad altre grandi orchestre. E credo che abbiamo lasciato un segno importante. Come è importante confrontarci, con tutto il repertorio possibile, anche con pubblici diversi, come questo rumeno, meraviglioso e molto competente". "Negli ultimi due anni - commenta il direttore artistico dell'Orchestra Rai, Cesare Mazzonis - abbiamo avuto delle uscite importanti, come Berlino e Vienna, con risposte notevoli. E' successo anche in passato, ma ho l'impressione che ci sia stata una vera crescita e che sia ben percepita anche all'interno dell'Orchestra. E Valcuha è stata una scommessa che si è rivelata vincente". EUROPA IL 71% DEGLI EUROPEI VUOLE PIU’ CONCORRENZA NELLE FERROVIE (NoveColonne ATG) Bruxelles - Il 71% dei cittadini dell’Ue si dichiara favorevole all’apertura alla concorrenza dei loro sistemi ferroviari nazionali e regionali. Il livello di sostegno complessivo supera il 60% in tutti gli Stati membri, ad eccezione dei Paesi Bassi e del Lussemburgo. Il 78% dei cittadini dell’Unione ritiene che una maggiore concorrenza avvantaggi i passeggeri. Secondo una speciale indagine Eurobarometro, meno della metà degli europei si dichiara soddisfatta dei rispettivi sistemi ferroviari nazionali (46%), anche se si registra un aumento della soddisfazione rispetto al 1997 (41%). Il grado di soddisfazione varia dal 67% della Finlandia al 18% della Bulgaria. Il grado di soddisfazione è generalmente basso negli Stati membri dell’Europa centrale e sudorientale (Repubblica ceca, Ungheria, Slovenia, Slovacchia, Polonia, Romania, Bulgaria e Grecia). Per la maggior parte degli europei, l’apertura alla concorrenza inciderà positivamente sui prezzi dei biglietti (72%), la qualità dei servizi ai passeggeri a bordo (71%), la comodità e la pulizia delle carrozze (70%), la frequenza dei convogli (68%), la puntualità dei treni (66%), le modalità di gestione delle compagnie ferroviarie (63%) e il numero di stazioni o percorsi serviti (62%). La maggioranza assoluta degli europei ritiene che una maggiore concorrenza nel mercato ferroviario avvantaggerà le parti interessate, come i passeggeri (78%), gli operatori privati del settore (68%) e il personale degli operatori del trasporto ferroviario (55%). Infine, il 70% dei cittadini dell’Ue auspica che la concorrenza si traduca in servizi ferroviari “senza fronzoli”, analogamente a quanto è avvenuto per le compagnie aeree a basso costo, mentre il 43% è favorevole allo sviluppo di servizi aggiuntivi, quali ristorazione, film, stampa, ecc. Quasi due terzi (65%) degli europei desiderano inoltre disporre di diverse modalità per l’acquisto dei biglietti, in linea, tramite smartphone o a bordo. Nei prossimi mesi la Commissione europea intende adottare un nuovo pacchetto di misure, il cosiddetto Quarto pacchetto ferroviario, per aprire alla concorrenza i mercati del traffico ferroviario passeggeri, ridurre il tempo di immissione sul mercato del materiale rotabile (per mezzo di un rafforzamento dell’Agenzia ferroviaria europea) e migliorare la gestione delle infrastrutture ferroviarie (al fine di rafforzare l’efficienza delle operazioni del settore e migliorare la concorrenza). AMBIENTE: MOLTI EUROPEI ANCORA ESPOSTI A SOSTANZE INQUINANTI (NoveColonne ATG) Bruxelles - Quasi un terzo degli abitanti delle città europee è esposto a concentrazioni eccessive di particolato in sospensione nell’aria (PM) Il particolato è una delle sostanze inquinanti più nocivi per la salute umana in quanto penetra nelle parti sensibili dell’apparato respiratorio. L’UE ha compiuto dei progressi nel corso degli ultimi decenni nella riduzione delle sostanze inquinanti atmosferiche che provocano acidificazione, ma una nuova relazione pubblicata dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) indica che molte parti d’Europa continuano ad avere persistenti problemi per quanto riguarda le concentrazioni all’aperto di PM e ozono troposferico. Janez Potočnik, Commissario per l’ambiente, ha dichiarato: “Questa relazione serve a ricordarci quanto sia importante la qualità dell’aria per la salute dei nostri cittadini. Ecco perché voglio che il 2013 sia l’Anno della qualità dell’aria e perché intendo concentrarmi sul rafforzamento della nostra normativa in materia per poter affrontare i problemi che sono stati individuat.” La Professoressa Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’Aes, ha dichiarato: “La politica perseguita dall’Unione europea è riuscita a ridurre le emissioni di molte sostanze inquinanti nel corso dell’ultimo decennio, ma si può fare di più. In molti paesi, le concentrazioni di sostanze inquinanti rimangono sopra i limiti legali raccomandati stabiliti per proteggere la salute dei cittadini europei. In effetti l’inquinamento atmosferico riduce l’aspettativa di vita di circa due anni nelle città e nelle regioni più inquinate.” La relazione del 2012 dell’Aea sulla “Qualità dell’aria in Europa” prende in esame l’esposizione dei cittadini alle sostanze inquinanti e offre un’istantanea della situazione in Europa. La relazione intende promuovere lo sviluppo di politiche anti inquinamento più efficienti. CULTURA E PROFESSIONI CREATIVE, UN PIANO PER LA CRESCITA (NoveColonne ATG) Bruxelles - La Commissione europea ha presentato una strategia finalizzata a esprimere pienamente il potenziale dei settori della cultura e delle professioni creative dell'Ue per stimolare occupazione e crescita. A questi settori, di cui fanno parte imprese ed altre organizzazioni operanti nei campi dell'architettura, dell'artigianato artistico, dei beni culturali, del design, dei festival, del cinema e della televisione, della musica, delle arti dello spettacolo e visive, degli archivi e delle biblioteche, dell'editoria e della radio, fa capo già oggi fino al 4,5% del Pil e il lavoro di 8,5 milioni di persone nell'Unione europea. Anche il mondo della cultura e delle professioni creative si trova tuttavia a fronteggiare sfide importanti poste dal passaggio al digitale e dalla globalizzazione, oltre che dalla grande frammentazione culturale e linguistica dei mercati. L'accesso ai finanziamenti resta inoltre una delle principale difficoltà. La nuova strategia della Commissione mira ad accrescere concorrenzialità e potenziale di esportazione di questi settori e a massimizzarne le ricadute positive per altri settori quali innovazione, Tic e risanamento urbano. Per promuovere condizioni tali da consentire all'industria culturale e delle professioni creative di prosperare la Commissione propone varie iniziative incentrate sullo sviluppo delle competenze, l'accesso ai finanziamenti, la promozione di nuovi modelli di business, lo sviluppo del pubblico, l'accesso ai mercati internazionali e il miglioramento dei collegamenti con altri settori. “Oltre ad essere essenziali per la diversità culturale, i settori della cultura e delle professioni creative contribuiscono in Europa in modo significativo allo sviluppo sociale ed economico degli Stati membri e delle regioni. Gli investimenti strategici in questi settori a livello locale e regionale hanno spesso prodotto risultati spettacolari, come ben testimoniano gli esempi di numerose capitali europee della cultura. Essi determinano anche considerevoli ricadute positive su altri settori e valorizzano l'immagine di un'Europa dinamica, attraente, creativa e aperta a culture e talenti di tutto il mondo", ha dichiarato Androulla Vassiliou, commissaria europea per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. ECONOMIA LAVORO: ISTAT, RETRIBUZIONI +0,1% AGOSTO, +1,6% ANNO (NoveColonne ATG) Roma - L’Istat rende noto che alla fine di agosto 2012 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica corrispondono al 71,0% degli occupati dipendenti e al 67,5% del monte retributivo osservato. Nel mese di agosto l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie cresce dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell'1,6% rispetto ad agosto 2011. Nella media del periodo gennaio-agosto 2012 l’indice è cresciuto, nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, dell’1,4%. Con riferimento ai principali macrosettori, ad agosto le retribuzioni orarie contrattuali registrano un incremento tendenziale del 2,0% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. I settori che ad agosto presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: energia elettrica e gas (2,9%), tessili, abbigliamento e lavorazione pelli, gomma plastica e lavorazioni di minerali non metalliferi (2,8%), chimiche, legno, carta e stampa (2,7%). Si registrano, invece, variazioni nulle per telecomunicazioni e tutti i comparti della pubblica amministrazione. Ad agosto, tra i contratti monitorati dall’indagine, si è registrato il recepimento dell’accordo per i dipendenti delle imprese che effettuano attività ferroviarie. Alla fine di agosto la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 29,0% nel totale dell’economia e del 7,6% nel settore privato. L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è, in media, di 32,1 mesi per l’insieme degli occupati e di 32,4 mesi per il settore privato. COMMERCIO, ISTAT: VENDITE - 0, 2% LUGLIO, - 3, 2% ANNO (NoveColonne ATG) Roma - L' Istat rende noto che a luglio l' indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio ha segnato una diminuzione congiunturale dello 0,2%. Nella media del trimestre maggio-luglio 2012 l' indice è diminuito dell' 1,0% rispetto ai tre mesi precedenti. Nel confronto con giugno le vendite diminuiscono dello 0,1% per i prodotti alimentari e dello 0,3% per quelli non alimentari. Rispetto a luglio 2011, l' indice grezzo del totale delle vendite segna una diminuzione del 3,2%, sintesi di un calo del 2,0% per i prodotti alimentari e del 3,8% per quelli non alimentari. Le vendite per forma distributiva mostrano, nel confronto con luglio 2011, variazioni negative sia per la grande distribuzione (-2,3%) sia per le imprese operanti su piccole superfici (-3,8%). Nel confronto con i primi sette mesi del 2011, l' indice grezzo diminuisce dell' 1,7%, come risultato di una lieve diminuzione per le vendite di prodotti alimentari ( 0,1%) e di una flessione più marcata per quelle di prodotti non alimentari (-2,4%). Nel confronto con il mese di luglio 2011 si registrano flessioni del 2,3% per le vendite delle imprese della grande distribuzione e del 3,8% per quelle delle imprese operanti su piccole superfici. Nella grande distribuzione le vendite segnano una variazione tendenziale negativa sia per i prodotti alimentari (-0,9%) sia per quelli non alimentari (-3,5%). La stessa tendenza si è manifestata, in misura più marcata, nelle imprese operanti su piccole superfici, con una diminuzione sia delle vendite di prodotti alimentari (-3,6%), sia di quelle di prodotti non alimentari (-3,9%). A luglio, tra le imprese della grande distribuzione, si registrano diminuzioni tendenziali del 2,1% per gli esercizi non specializzati e del 3,6% per quelli specializzati. Nei primi, le vendite degli esercizi a prevalenza alimentare diminuiscono dell' 1,7%, quelle degli esercizi a prevalenza non alimentare del 3,3%. CONFCOMMERCIO: CRISI PROSEGUE, A RISCHIO IMPRESE E POSTI DI LAVORO (NoveColonne ATG) Roma - “Al di là del permanere di uno stato di accentuata difficoltà dei consumi delle famiglie, preoccupa il fatto che, alla luce dei dati di settembre sul clima di fiducia delle famiglie arrivati, ormai, ai livelli minimi, è prevedibile il protrarsi di questa situazione anche nei mesi autunnali; ma preoccupa anche la progressiva estensione della crisi a tutti i beni considerati, con punte particolarmente gravi per l’abbigliamento, le calzature ed i mobili, e che questa estrema sofferenza dei consumi coinvolge in misura significativa non solo le imprese di minori dimensioni, ma anche la grande distribuzione che nella media dei primi sette mesi del 2012 segnala un calo dei valori del venduto pari a 2 decimi di punto”. Questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio ai dati sulle vendite al dettaglio diffusi dall’Istat. In particolare – prosegue Confcommercio - le stime sulla dinamica dei consumi pro capite a consuntivo 2012 indicano rispetto al 2007, anno precedente alla prima recessione, un calo per l’abbigliamento del 7,8% reale, per le calzature del 21%, per gli alimentari di oltre l’11% mentre per gli acquisti di auto, moto e altri mezzi di trasporto familiare la flessione arriverebbe ad oltre il 45%. La ripresa della domanda delle famiglie è dunque una priorità del sistema, soprattutto per evitare una significativa riduzione del tessuto produttivo con conseguenze permanenti sul mercato del lavoro destinando il Paese a un progressivo impoverimento. COMMERCIO, CIA: FAMIGLIE ITALIANE “IN TRINCEA” (NoveColonne ATG) Roma - Continua la “cura dimagrante” al carrello della spesa. A luglio le vendite alimentari crollano del 2 per cento su base annua e dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente. E’ l’ennesimo segnale che fotografa una situazione ormai giunta al limite, con gli italiani in trincea e la spesa pro capite per cibo e bevande tornata ai livelli di 30 anni fa. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, commentando i dati sul commercio al dettaglio diffusi dall’Istat. Un “dimagrimento” obbligato per le famiglie, alle prese con tasse, disoccupazione, caroenergia, che è ancora più evidente se si guarda alla domanda interna: i consumi di latte sono scesi in quantità del 5,2 per cento; quelli di pesce fresco del 3,9 per cento e quelli di frutta dell’1,6 per cento -ricorda la Cia sulla base dei dati Ismea-. Ma gli italiani hanno rinunciato anche al vino (meno 2 per cento), alla pasta (meno 0,8 per cento), alla verdura (meno 0,7 per cento) e alla carne (meno 0,6 per cento). E le conseguenze di questo stallo dei consumi si rovesciano anche su tutti gli esercizi commerciali -evidenzia la Cia-. Perché non si svuotano solo i negozietti di quartiere, ma anche le grandi catene distributive. A luglio, infatti, le imprese operanti su piccole superfici perdono il 3,6 per cento, ma vanno male anche gli ipermercati (meno 3,1 per cento), i supermercati (meno 1,1 per cento) e addirittura i discount (meno 0,1 per cento). CONSUMI, COLDIRETTI: 6 ITALIANI SU 10 TAGLIANO LA SPESA (NoveColonne ATG) Roma - La crisi ha tagliato la spesa di sei italiani su dieci (61 per cento) che hanno modificato al risparmio i propri comportamenti di acquisto, confrontando con piu’ attenzione i prezzi nel momento di riempire il carrello, ma anche riducendo gli acquisti di latte del 7 per cento, di olio del 5 per cento, di pesce (-4 per cento), carne di maiale e vino (-2 per cento), frutta, pasta e carne di manzo (-1 per cento). E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti, in riferimento ai dati sul commercio al dettaglio a luglio diffusi dall’Istat, che evidenziano un crollo delle vendite in tutte le tipologie distributive nell’alimentare dagli ipermercati (-3,1 per cento) ai supermercati (-1,1 per cento) ma anche nei discount alimentari (-0.1 per cento). Il calo degli acquisti – rileva Coldiretti nei discount è particolarmente significativo perché colpisce le classi più povere della popolazione costrette a risparmiare sulla qualità dell’alimentazione. SPORT CALCIO, SERIE A: LA FIORENTINA SPAVENTA LA JUVE: 0-0 AL FRANCHI (NoveColonne ATG) Roma - La Fiorentina mette paura alla Juve. Il primo turno infrasettimanale della stagione 2012/13 si apre infatti con una sfida che termina con il risultato di 0-0 al Franchi di Firenze: una prestazione sottotono, quella dei bianconeri, faccia a faccia con una squadra viola tosta e concreta. Al fischio d'inizio tuttavia è la Juve a mostrare i denti, con il duo Giovinco-Quagliarella che fa subito sentire la pressione ai viola, senza mai però creare reali pericoli. Dal canto suo la Fiorentina sembra non subire psicologicamente i bianconeri: una beffarda traversa di Jovetic e una grande occasione di Ljajic chiudono il primo tempo. Nel secondo tempo in attacco si fa vedere solo la Fiorentina: la squadra di Montella cambia passo, facendo sfoggio della sua pericolosità in più occasioni. Carrera prova a cambiare le carte in tavola, inserendo prima Vucinic al posto di Quagliarella e poi Marchisio al posto di Giaccherini. Ciò non servirà a smussare la grinta dei viola, spinti dall'ottima prestazione di Pasqual, Roncaglia e Cuadrado, sempre propositivi e concreti. Una sfida che ha visto dunque una Fiorentina in grande forma, che senza mai rischiare veramente ha messo in seria difficoltà la squadra di Carrera. CALCIO, SERIE A: IL NAPOLI AGGUANTA LA VETTA, VINCONO LE MILANESI (NoveColonne ATG) Roma - Dopo il quinto turno di Serie A (il primo infrasettimanale) in testa alla classifica ci sono Juventus e Napoli a 13 punti. Gli azzurri raggiungono i bianconeri battendo la Lazio al San Paolo: i tre gol dei partenopei portano tutti la firma di Cavani, che ha avuto nel finale anche la possibilità di realizzare il quarto gol su rigore, calciato però alto sopra la traversa. A inizio gara bel gesto di Klose, che in mischia segna un gol toccando di mano ed ammette l'irregolarità. Dietro il duo di testa, staccata di tre punti ma con uno di penalizzazione, resta da sola la Sampdoria. I doriani, al pari delle due capoliste, restano ancora imbattuti pareggiando all'Olimpico contro la Roma, che in casa non riesce a vincere. Giallorossi in vantaggio con Totti, che realizza il gol numero 216 della sua carriera in Serie A. Ridotta in dieci per l'espulsione di Maresca all'inizio del secondo tempo, la Sampdoria ha pareggiato con Munari al 62' sfruttando un difettoso intervento di Stekelenburg che non ha trattenuto una facile conclusione. Risorgono le milanesi: il Milan ottiene la prima vittoria sul prato di San Siro, battendo il Cagliari grazie a una doppietta di Stephan El Shaarawy. Sotto di un gol, i sardi restano in dieci uomini per l’espulsione di Conti al 66’. L’Inter, invece, riscatta la sconfitta interna contro il Siena ottenendo contro il Chievo il terzo successo in trasferta su tre partite giocate: decidono per la squadra di Stramaccioni i gol di Pereira e Cassano. Negli altri match: 0-0 tra Torino e Udinese, 1-1 tra Genoa e Parma (Borriello nel finale su rigore regala il pareggio al Grifone rispondendo al gol di Alessandro Lucarelli), il Catania batte l’Atalanta 2-1 (i gol di Spolli e Barrientos rimontano il vantaggio bergamasco firmato da Maxi Moralez) e il Pescara ottiene la prima vittoria in campionato superando con un gol di Weiss il Palermo, sempre più in crisi. MADE IN ITALY ICE: MADE IN ITALY STA SUPERANDO LE DIFFICOLTA’ (NoveColonne ATG) Roma - “I dati di agosto dell’interscambio commerciale dell’Italia con i paesi extra Ue, diffusi dall’Istat, segnalano una sensibile ripresa congiunturale per le esportazioni, aumentate del 2,9% dopo le flessioni sperimentate a giugno e luglio, grazie, oltre alla performance dei prodotti energetici (+11,2%), all’espansione dei beni di consumo (+4,8%) a fronte di una stazionarietà delle vendite di beni strumentali, accanto ad una consistente accelerazione delle importazioni (+4,9%), trainate dall’energia (+9,9%) e dai prodotti intermedi (+3,9%)”. È il commento del presidente dell’Agenzia Ice Riccardo Monti ai dati Istat pubblicati nei giorni scorsi. “Il confronto con il mese di agosto 2011 – continua - rivela una consistente dinamica delle esportazioni, aumentate del 14%, ed un lieve aumento degli acquisti dall’estero (+0,7%). Di conseguenza, si è venuto a determinare un considerevole miglioramento del saldo della bilancia mercantile che nel mese di agosto ha fatto registrare un deficit pari a meno di un miliardo di euro contro i 2,5 miliardi dello stesso mese del 2011. Inoltre, ad agosto è raddoppiato l'avanzo con i paesi extra Ue nell'interscambio di prodotti non energetici (da 2,5 a 4,8 miliardi di euro): il segnale che perviene da questi dati è positivo perché non deriva da una flessione delle importazioni più netta di quella delle esportazioni come nei mesi passati”. “Alcuni mercati, in particolare, hanno trainato questo buon andamento: Turchia (+51%), Africa settentrionale (+48,3%), paesi asiatici appartenenti all’Asean (+37,2%), paesi Opec (+29,6%), Giappone (+18,6%) e Stati Uniti (+18%). Queste stime – conclude - indicano che il made in Italy sta riuscendo a superare le difficoltà dovute a una domanda mondiale ancora molto debole”. VINO, CATANIA: CONTROLLI QUALITA' FONDAMENTALI PER VENDEMMIA 2012 (NoveColonne ATG) Roma – “Le operazioni di controllo effettuate nel corso della presente vendemmia da parte dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari , risultano particolarmente preziose in questo momento per l'intero settore vitivinicolo. L'attività di prevenzione e contrasto delle frodi durante le operazioni di prima trasformazione delle uve e di tutela delle produzioni vinicole di qualità resta un compito molto impegnativo perché richiede attenzione costante ed impegno continuo per difendere un settore così importante per il comparto agroalimentare del nostro Paese". Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, ha commentato i risultati delle ultime operazioni, realizzate in tutto il territorio nazionale, dagli ispettori dell'Icqrf nell'ambito dei controlli relativi alla campagna vendemmiale 2012, che hanno portato a una serie di ingenti sequestri. IN INDIA TRE GIORNI ALL’INSEGNA DEI MERCATI ITALIANI (NoveColonne ATG) Roma - La Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI) lancia “Investire in Italia: un ponte verso l’Europa”, una piattaforma di dialogo tra potenziali investitori indiani, rappresentanti di agenzie per l’attrazione degli investimenti ed esperti legali e di finanza italiani, per definire le opportunità d’investimento nel mercato italiano per le aziende indiane e presentare l’offerta di soluzioni e servizi in grado di assistere queste imprese nelle loro esigenze di espansione e crescita. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con BNL una delle principali banche italiane appartenente al Gruppo internazionale BNP Paribas, lo studio legale Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners, Invest in Lombardy e Invest in Milan/Promos, e Ceipiemonte (organismo regionale dedicato all’internazionalizzazione del Piemonte), e con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in India e del Consolato d’Italia a Mumbai, e prevede una serie di tavole rotonde dal titolo “Italy@its best: Mercati & Innovazione” nelle città indiane di Mumbai, Hyderabad, Ahmedabad e New Delhi, dal 25 al 28 settembre. Al fine di esplorare in maniera puntuale l’offerta italiana d’investimenti e accompagnamento alle imprese indiane, i seminari “Italy@its best: Mercati & Innovazione” saranno seguiti da agende di incontri d’affari organizzate dalla IICCI per i partner italiani con potenziali clienti indiani e agenzie d’intermediazione presenti ai vari eventi. CON +18% IN 5 ANNI EXPORT CIBO SORPASSA AUTO (NoveColonne ATG) Roma - Con un aumento del 18 per cento l’ esportazioni di vino e cibo Made in Italy sorpassano quelle di automobili e rimorchi in calo del 14 per cento negli ultimi cinque anni. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento alle polemiche sulla presenza in Italia della Fiat, sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero primo semestre del 2012 rispetto allo stesso periodo di cinque anni fa. Per effetto del sorpasso avvenuto in questi anni le esportazioni di prodotti agroalimentari – sottolinea la Coldiretti - hanno raggiunto 15,2 miliardi di euro mentre al contrario le spedizioni di automobili, rimorchi e semirimorchi si sono fermate a 13,2 miliardi di euro, nella prima metà del 2012. Una analisi che, in riferimento all'ipotesi di nuovi incentivi, dimostra che - sostiene la Coldiretti - l’Italia e il suo futuro dopo le delusioni della grande industria sono legati alla capacità di tornare a fare l’Italia, cioè di essere l’Italia della grande creatività, delle piccole e medie imprese agricole, artigiane, manifatturiere che poi sanno crescere e conquistare il mondo. C’e’ una Italia del buon cibo e di quell’agroalimentare che sa incontrare i bisogni profondi dei consumatori e dei cittadini, del turismo, dell’arte, della cultura, della bellezza, dell’innovazione intelligente. E’ questa l’Italia futura, quella per cui il territorio è una miniera di opportunità, il cui modello di sviluppo è compatibile - conclude la Coldiretti - con la salvaguardia di un capitale umano e sociale unico al mondo e con la sapiente ricerca della felicità e dello stare bene insieme. REGIONI LIGURIA, RECORD MONDIALE DEL BACIO IN APNEA (NoveColonne ATG) Genova - Il Comune di Zoagli ha premiato con una targa della Regione Liguria, Gianluca Genoni, titolare del record mondiale in apnea profonda -152 metri- conquistato due anni fa nella cittadina rivierasca. Il sindaco Rita Nichel e il consigliere regionale Franco Rocca hanno consegnato il riconoscimento e un messaggio dell’assessore regionale allo sport Gabriele Cascino a Genoni, al Grand Hotel Bristol Restort & Spa di Rapallo. Giovedì 27 settembre, questa volta a Rapallo, Gianluca Genoni – condizioni meteo permettendo- tenterà di conquistare un nuovo record, quello dei 160 metri di profondità. Frattanto, Genoni si è congratulato con i protagonisti di un’altra prova che si è svolta nella piscina dell’albergo di Rapallo. Elena Colombo, 34 anni, di Vimercate (Milano) e Paolo Pedrinazzi di 27, di Trecate (Novara) sono la nuova coppia campione del mondo di bacio in apnea. Il bacio sott'acqua di Irene e Paolo è durato contro i 3'08 del precedente record della coppia Ilaria Bonin e Mike Maric, lo scorso anno a Gardaland. EMILIA ROMAGNA, A MODENA “L’EMIGRAZIONE FEMMINILE DALL’ITALIA ALLA GERMANIA” (NoveColonne ATG) Modena - Giovedì 4 ottobre alle 18 presso la Galleria Europa di Modena sarà presentato il volume di Lisa Mazzi “Donne mobili. L’emigrazione femminile dall’Italia alla Germania (1890-2010)”. Un bilancio su oltre 100 anni di emigrazione femminile italiana in Germania promosso dall'Associazione Culturale Italo-Tedesca di Modena. E’ in programma dunque un dialogo socio-culturale che vederà protagoniste Serena Ballista (Centro documentazione donna) e Lisa Mazzi, autrice del libro. Porterà i suoi saluti l'assessore alla pari opportunità del Comune di Modena Marcella Nordi. Interverrà, inoltre, Fiammetta Barbieri, presidente Associazione Culturale Italo-Tedesca di Modena (Acit). L'incontro, durante il quale sarà presentato e discusso con l'autrice il volume "Donne mobili. L’emigrazione femminile dall’Italia alla Germania (1890-2010)", si svolgerà a Modena, presso la Sala incontri della Galleria Europa al numero 17 di Paizza Grande. TOSCANA, LA MEMORIA DIGITALE FA SCUOLA A VANCOUVER (NoveColonne ATG) Firenze - Si chiama Dax (Digital Archives EXtended) ed è una infrastruttura ideata da Regione Toscana per la conservazione digitale dei suoi archivi e di quelli di tutti i soggetti pubblici del territorio toscano. E’ ancora in fase sperimentale ospitando già milioni di documenti (lettere, decreti, petizioni, atti, comunicati) prodotti dalla Regione Toscana nei circa 40 anni di sua attività e fino a poco tempo fa conservati, in chilometri di scaffali, solo in cartaceo. Di DAX si sta parlando proprio in questi giorni a Vancouver, in Canada, in un seminario Unesco (“The Memory of the World in the digital age: Digitization and Preservation“) iniziato mercoledì 26 settembre e che andrà avanti fino a venerdì: una finestra anche per presentare buone pratiche di conservazione digitale del patrimonio documentario della Pubblica Amministrazione mondiale. Il DAX toscano è stato infatti selezionato fra centinaia di progetti e questo – come ha recentemente scritto da Parigi la direzione generale Unesco alla vicepresidente di Regione Stella Targetti – offre alla Toscana una possibilità importante per mostrarsi anche nel suo volto avanzato. DAX si rivolge in primo luogo alle amministrazioni pubbliche per conservare i loro archivi, ma consente anche a ogni cittadino, studioso, azienda, amministrazione di ricercare e visualizzare, anche da remoto, i documenti dell’amministrazione pubblica attraverso un sistema sicuro, di accesso autenticato, che tutela i diritti di riservatezza. MARCHE, IL VIAGGIO DEI GIOVANI DISCENDENTI DI EMIGRATI (NoveColonne ATG) Ancona - Hanno meno di 30 anni e molti di loro non sono mai stati in Italia. Conoscono le Marche solo dai racconti dei loro nonni che a loro volta li hanno sentiti dai loro genitori. Sono marchigiani di seconda e terza generazione, 17 giovani provenienti dal Sudamerica, Australia, Canada ed Europa, che fino al 4 ottobre sono impegnati in un educational tour alla scoperta della terra d’origine dei loro antenati. Nei giorni scorsi hanno ricevuto in Regione il saluto ufficiale delle istituzioni. Ad accoglierli l’assessore all’Emigrazione, Luca Marconi, il presidente del Consiglio dei Marchigiani nel Mondo, Emilio Berionni, e il consigliere Adriano Cardogna che fa parte del Consiglio dei Marchigiani nel Mondo. “Dopo le precedenti fortunate esperienze – ha detto Marconi – riproponiamo l’iniziativa del viaggio nelle Marche per questi giovani, figli e discendenti di emigrati marchigiani, affinché conoscano i luoghi e le città più suggestive della nostra regione, e diventino essi stessi promotori, nella propria comunità, della terra d’origine dei loro progenitori. Ci auguriamo pertanto che questa esperienza rappresenti per loro una proficua opportunità di arricchimento personale e di conoscenza delle proprie radici ma anche di presa di coscienza dei cambiamenti che hanno interessato negli anni la terra dei loro padri e nonni, affinché rimanga sempre vivo il legame e in grado di generare fruttuose opportunità di crescita reciproca”. L’educational tour è un progetto finanziato dalla Regione Marche ed organizzato in collaborazione con le Amministrazioni Provinciali, che rientra tra le iniziative del Piano Annuale emigrazione 2012. I 17 giovani coinvolti fanno parte delle associazioni di marchigiani nel mondo di Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada e Venezuela. “ TRENTO, MIGRAZIONI DALL’EST ALL’OVEST: LA CONDIZIONE DELLE DONNE (NoveColonne ATG) Trento - Tante storie di vita a Trento, nell’incontro delle “Rotte del Mondo” dedicato alle donne migranti. Storie di donne che hanno abbandonato l'Est per l'Ovest, anche lasciando in patria i loro figli, storie di missionari che al contrario sono andati all'estero, in Germania, ad assistere i nostri, di emigranti, quando eravamo noi ad andare all'estero. Storie speculari, storie di vita, di lavoro, spesso di sofferenza, di illusioni infrante. Storie che fanno riflettere, perché a volte sono storie di schiavitù, e interessano l'Europa: quella dell'Est, da cui provengono i migranti, e quella dell'Ovest, che li “accoglie”, anche se questa non è sempre la parola più appropriata. “500.000 persone attualmente in Europa vivono lontano delle loro case e in condizioni di schiavitù - ha detto Manuel Carballo, direttore del Centro internazionale per la migrazione, la salute e lo sviluppo di Ginevra - in gran parte sono donne, utilizzate nell'industria del sesso o in altre attività illecite, come pure per lavori molto gravosi e privi di tutele. Vengono rapite, vengono percosse se cercano di fuggire. Non si nutrono abbastanza, vivono rinchiuse in alloggi sovraffollati. Si ammalano e non vengono curate. E' l'altra faccia delle migrazioni internazionali, quella che nessuno vuole vedere”. “Anche il Trentino è stata terra di emigrazione - ha sottolineato invece don Silvio Pradel - , spostando il focus della discussione su un paese occidentale, la Germania - . Io sono stato in Germania trent'anni, ho visto la crescita dell'emigrazione italiana. All'inizio c'erano situazioni di disagio sociale anche forti, oggi siamo arrivati alla terza generazione, siamo più integrati. L'emigrazione in Germania è iniziata con gli uomini. Gli uomini partivano, poi quando si erano stabilizzati le donne li raggiungevano. Di solito le donne all'estero non lavoravano. Seguivano i mariti per motivi di ricongiungimento. In seguito, essendoci all'epoca molta offerta di lavoro, anche la donna ha iniziato a lavorare, e questo spesso ha comportato disagi per i figli”. ITALIA NEL MONDO NEL WEEKEND LA FESTA EUROPEA DELL’UNITA’ IN LUSSEMBURGO (NoveColonne ATG) Lussemburgo - E’ in programma per sabato 29 e domenica 30 settembre, in Lussemburgo, l’edizione 2012 della Festa Europea dell’Unità, organizzata dal Partito democratico del Lussemburgo e dal sindacato Ogbl. La festa si aprirà ufficialmente sabato alle 17 con i saluti istituzionali e alle 18.30 con la presentazione del libro “L’immigrazione italiana in Belgio e Lussemburgo” di Paola Borgonovo. Domenica alle 10.30 il dibattito “Idee per un’Europa più giusta e solidale: il ruolo della sinistra di fronte alla crisi economica globale” al quale parteciperanno Alex Bodry (presidente Lsap), Jean-Claude Reding (president Ogbl), Claude Turmes (eurodeputato dei Verdi del Lussemburgo), Frank Jost (Déi Lénk), Sandro Gozi (deputato Pd) e Roberto Serra (segretario del circolo Pd Lussemburgo). Alle 16 altro dibattito dal titolo “Bologna: il Pd che cambia”, con Marco Lombardo, responsabile Politche Europee e Relazioni Internazionali Pd di Bologna, che presenterà l'esperienza degli Erasmus Democratici. Evento conclusivo della festa alle 17.30 con gli interventi del responsabile Italiani nel mondo del Pd, Eugenio Marino, e del presidente del Partito democratico, Rosy Bindi. PD: BERSANI E BINDI CON ITALIANI ALL' ESTERO IN BELGIO E LUSSEMBURGO (NoveColonne ATG) Lussemburgo - Continua il ciclo di incontri e iniziative dei vertici del Partito democratico con le comunità degli italiani all' estero. Incontri nei quali, come sempre, si parlerà delle principali questioni che riguardano gli italiani nel mondo e di quelle al centro dell' agenda politica dell' Italia. Il 28 settembre, infatti, il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, sarà in Belgio a una iniziativa organizzata dal Pd Bruxelles sul tema de "I Democratici per gli Stati Uniti d' Europa". Domenica 30, invece, insieme ad Eugenio Marino, responsabile nazionale Pd nel mondo e Roberto Serra, segretario del circolo Pd Lussemburgo, la presidente del Pd Rosy Bindi sarà a Eschsur-Alzette per tenere il discorso conclusivo della seconda Festa Europea dell' Unità (e quarantunesima festa dell' Unità del Lussemburgo) nel Parc du Gaalgebierg. "Il segretario e la presidente del partito, insieme agli altri vertici del Pd - si legge in una nota -, in questi anni nei quali il partito è stato all' opposizione, hanno tenuto numerosi incontri con le nostre comunità, raccogliendo le contestazioni che arrivano dai nostri concittadini insieme alle proposte che essi fanno per contribuire alla ricostruzione del Paese. In questa direzione, quindi, la segreteria del partito, l' Assemblea della Circoscrizione estero del Pd, e tutto il Pd continueranno a lavorare per dare al prossimo governo le proposte per partecipare attivamente alla ricostruzione dell' Italia e del rapporto con gli italiani nel mondo". FARINA (PD) ACCOGLIE DELEGAZIONE DEL SENATO FRANCESE IN VISITA IN ITALIA (NoveColonne ATG) Roma - Una delegazione del Gruppo di Amicizia Francia-Italia del Senato francese è in visita in Italia fino al 28 settembre. Dopo essersi recata a Bologna per portare un messaggio di solidarietà alle vittime dei terremoti che hanno colpito l’Emilia Romagna, giungerà a Roma per partecipare ad una serata organizzata presso l’Ambasciata francese. La delegazione francese guidata dal senatore Francois Zocchetto sarà accolta dal presidente della Gruppo interparlamentare di Amicizia Italia-Francia della Camera dei deputati, Gianni Farina, deputato del Partito democratico. Venerdì alle 9.30 i senatori francesi insieme a Gianni Farina andranno a visitare il Senato, dove saranno ricevuti dal vice-presidente Vannino Chiti. EMIGRAZIONE, SU IMU TICCHIO (LUCANI IN SVIZZERA) SI APPELLA AI COMUNI (NoveColonne ATG) Potenza - “Da presidente della Federazione delle Associazioni lucane in Svizzera, a ferie oramai archiviate, ho ricominciato a partecipare alle iniziative delle singole manifestazioni delle nostre associazioni. Il confronto con gli associati ha fatto emergere diffusi sentimenti di frustrazione”. Lo rende noto il presidente della Federazione lucana in Svizzera, Giuseppe Ticchio che sottolinea il senso di abbandono dei molti associati lucani nei confronti delle problematiche relative all’Imu e alla Tarsu. “Una parte del soggiorno trascorso nel proprio paese d'origine in Basilicata – aggiunge Ticchio - è stato sacrificato peregrinando negli uffici comunali per capire come adempiere ai propri doveri in merito alle imposte dovute. Molti di loro si sono imbattuti in una burocrazia artificiosa e incompetente. La stragrande maggioranza dei Comuni, poi, hanno fatto risultare la casa dei propri concittadini iscritti all'Aire come seconda casa. Ma anche per la tassa sulla Tarsu - aggiunge il presidente della Federazione dei lucani in Svizzera - pochi sono stati quei Comuni che hanno applicato la riduzione del 30% per gli iscritti all'Aire. Ancora una volta, quindi, come Federazione facciamo un appello ai Comuni ad applicare quelle piccole agevolazioni in materia di imposte ai propri concittadini residenti all'estero”. Ticchio, poi, interviene sul tema dei disservizi postali nei piccoli comuni lucani e invita le istituzioni e l’Anci alla massima attenzione tenendo presente anche “lo stato d'animo dei 100mila lucani iscritti all'Aire”. PD SVIZZERA: NON DIMENTICHIAMO I LAVORATORI ITALIANI (NoveColonne ATG) Zurigo - Il partito democratico in Svizzera ha "augurato alle delegazioni interparlamentari di amicizia italiane e svizzere, che si sono incontrate nei giorni scorsi nella Confederazione elvetica, di raggiungere dei risultati lungimiranti tali da rinforzare il dialogo ripreso tra i due paesi". "Riconosciamo al governo guidato da Mario Monti - si legge nella nota del Pd Svizzera - la sensibilità e l' attenzione con cui ha riaperto il dialogo su questioni molte delicate quali la fiscalità, i trasporti, la cooperazione transfrontaliera, l' energia ed non per ultimo la partecipazione della Svizzera all' esposizione universale di Milano nel 2015. A questi dossier che rivestono una rilevanza prioritaria per la promozione economica e finanziaria tra i due paesi, non dovrebbero essere da meno - proseguono dal Pd Svizzera - gli interessi degli attuali 520 mila cittadini italiani residenti nella Confederazione elvetica e di coloro che, dopo aver trascorso una vita lavorativa in Svizzera, sono rientrati in Italia. Sono in molti gli italiani rientrati in Italia che continuano ad avere dei rapporti affettivi e di interessi legati alla loro trascorsa condizione di emigrati in Svizzera. Sarebbe indicato e auspicabile, che in questa fase interlocutoria - si legge ancora nella nota - le delegazioni interparlamentari tenessero anche in considerazione le difficoltà in cui si trovano l' insegnamento e la promozione della lingua e delle cultura italiana, e che in materia di diritti venissero esaminate eventuali forme di sgravi fiscali e di facilitazioni per il ricongiungimento di ex emigrati con i propri congiunti di seconda e terza generazione, tutt' oggi residenti nella Confederazione elvetica". BERLINO, COMMISSIONE ANTIMAFIA INCONTRA ASSOCIAZIONE “MAFIA? NEIN DANKE!” (NoveColonne ATG) Berlino -“Nel corso della sua missione a Berlino, la delegazione della Commissione parlamentare Antimafia ha incontrato l’associazione ‘Mafia? Nein Danke!’ esprimendo apprezzamento per il contributo dato in qualità di società civile al contrasto alla criminalità organizzata in Germania”. Così si legge in una nota. “Durante la sua permanenza in Germania, - continua il comunicato - la Commissione Antimafia ha avuto diversi incontri con i vertici istituzionali tedeschi: ha interloquito con i sottosegretari alla Giustizia e all’Interno, con le due rispettive Commissioni parlamentari, con il Bundeskriminalamt, e con la Procura e il Landeskriminalamt di Berlino. Obiettivo della Commissione: affinare la collaborazione tra Italia e Germania, soprattutto dal punto di vista legislativo, per il contrasto alla criminalità organizzata”. L’incontro della Commissione con “Mafia? Nein Danke!” si è tenuto nel quadro di “Berlitalia”, l’evento conclusivo della Festa della Legalità, organizzata dall’associazione e giunta quest’anno alla sua quinta edizione. “Una splendida festa popolare, ricca di musica, sapori, specialità enogastronomiche, artigianato italiano, recite di bambini. Tutto mescolato al buonumore di una festa di piazza italiana, con saltimbanchi e giovani artisti”. “Ci preme riconoscere quanto sia apprezzato il vostro coraggio”, ha dichiarato il senatore De Sena, accompagnato dai deputati Laura Garavini e Fabio Granata, salutando i due vicepresidenti di Mnd, Fabio Angilé e Pino Bianco, e il tesoriere dell'associazione Luigino Giustozzi. I risultati prodotti dalle vostre denunce fanno onore al nostro Paese e consentono di dire: non è vero che ‘dove c'è pizza c'é mafia’. È vero il contrario: dove ci sono gli italiani, c’è il coraggio di dire ‘No’ alle mafie”. EMIGRAZIONE, A BARCELLONA LE “GIORNATE SARDE” (NoveColonne ATG) Barcellona - E’ stata inaugurata mercoledì 26 settembre presso la Casa degli Italiani di Barcellona la manifestazione dal titolo “Giornate Sarde”. Si tratta di una tre giorni di arte, cinema, cultura, musica e alta gastronomia organizzata in collaborazione con l’Associazione Sardi a Barcellona “Sant Salvador d’Horta”. L’appuntamento è al Salone della Casa degli Italiani (Pasaje Méndez Vigo 8). Sarà possibile visitare la mostra fotografica “Aspetti della Sardegna” con opere di Matteo Setzu. Giovedì verrà, invece, proiettato il film “Banditi a Orgosolo” di Vittorio De Seta mentre il 28 settembre si terrà il concerto dell'organettista Ivan Pili. SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI, E’ SCOMPARSO PIERPAOLO CONTI (NoveColonne ATG) Roma - “Stamattina all’alba il nostro Pierpaolo Conti si è spento dopo la lunga malattia”. A dare l’annuncio della scomparsa del giornalista, il 26 settembre, è stata è la Società Dante Alighieri che in una nota ha comunicato luogo e data delle esequie che si sono svolte presso la chiesa di S.Maria della Presentazione, in via Torrevecchia 1104 a Roma. Pierpaolo Conti era responsabile ufficio stampa della Società Dante Alighieri che si occupa “di tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo”. EMIGRAZIONE, CONGRESSO MAIE IN AFRICA (NoveColonne ATG) Roma - Si è tenuto domenica, presso l' Italian Club di Johannesburg, il primo congresso del Maie in Africa. Alla presenza di oltre 300 persone, tra i quali moltissimi dirigenti di associazioni italiane, Ricardo Merlo - accompagnato anche dal coordinatore Oceania, Francesco Pascalis e da Nicola Carè, coordinatore Sydney - ha presentato alla collettività italo africana il progetto politico del Movimento Associativo Italiani all' Estero. L' evento, organizzato dal coordinatore dell' Africa, Riccardo Pinna, è stato moderato dall' ex consigliere del Cgie, Maurizio Mariano. MISSIONE DI PORTA (PD) NELLO STATO BRASILIANO DI SANTA CATARINA (NoveColonne ATG) Roma- Fabio Porta, deputato del Pd e unico parlamentare italiano residente in Brasile, si è recato nei giorni scorsi a Florianopolis su invito del Cib (Centro Italo-Brasiliano) di Santa Catarina per un incontro con i soci e il comitato direttivo del Cib, nel corso del quale ha potuto conoscere e approfondire le numerose iniziative e i tanti progetti sviluppati dall' associazione nel corso di questi ultimi anni. Sempre a Florianopolis, Porta ha avuto modo di incontrare il deputato Renato Hinnig, segretario di Stato per lo sviluppo regionale della Grande Florianopolis, con il quale ha affrontato le tematiche relative allo sviluppo degli investimenti italiano nello Stato brasiliano. ITALIANI ALL’ESTERO, ROMAGNOLI (MDL) RICORDA BARBARA RUSSO (NoveColonne ATG) Roma – “Dopo avere appreso della scomparsa di Barbara Russo ho provato un senso di smarrimento indescrivibile. Ci sono rimasto davvero molto male. Ero molto legato a lei, mi sono tornati alla mente i giorni in cui sono entrato in Forza Italia e lei mi ha accolto a braccia aperte: è stata lei a portarmi da Silvio Berlusconi, ormai tanti anni fa". Lo scrive Massimo Romagnoli, esponente del Pdl e presidente del Movimento delle Libertà esprimendo, il proprio cordoglio per la morte di Barbara Russo, capo segreteria dell' ufficio Pdl di Milano. "Con la signora Russo - si legge nella nota - Romagnoli ha girato l' Europa: Germania, Grecia, Regno Unito, Svizzeraà Insieme hanno avuto l' idea di creare il Movimento delle Libertà, con la ' benedizione' di Berlusconi". "Barbara Russo era molto attenta al mondo degli italiani all' estero - racconta ancora Romagnoli - forte il suo contributo per la creazione degli Azzurri nel Mondo, l' associazione che rappresentava Forza Italia oltre confine. Con lei siamo stati più volte al Columbus Day, negli Stati Uniti: giorni indimenticabili". EMIGRAZIONE, BRUSA NUOVO COORDINATORE DEL MAIE PARIGI (NoveColonne ATG) Roma - Il coordinatore per la Francia del Maie, Carlo Domenico Erio, ha nominato coordinatore Maie per Parigi Carlo Alberto Brusa, che la scorsa settimana aveva annunciato la sua adesione al Movimento. Brusa è uno dei più noti avvocati di Parigi ed è il legale di grandi imprenditori e di personaggi famosi legati al mondo del calcio: tra questi il c.t. della Nazionale francese Didier Deschamps, Zidane, Menez, Rami e Ribery. "Ho accettato la nomina che mi è stata fatta come responsabile Maie di Parigi, con onore e con la coscienza dell' importanza per gli Italiani all' estero, residenti a Parigi, d' avere un interlocutore per il nostro movimento - ha detto Brusa -. Ho accettato questa missione in una fase in cui gli italiani si battono per avere un nuovo orizzonte. Grazie, ancora per la fiducia che mi avete dato". LEGGE ELETTORALE: DA PDL IN ARRIVO NUOVE NORME TRASPARENZA VOTO ESTERO (NoveColonne ATG) Roma - Una soglia di sbarramento al Senato al 5% su base nazionale e non circoscrizionale; norme di imcompatibilità di cariche; norme di maggiore trasparenza per quanto riguarda gli italiani eletti all'estero. Sono le tre novità che dovrebbe contenere la proposta di legge elettorale che il gruppo del Popolo della Libertà al Senato si appresta a formalizzare, secondo quanto riferito dal senatore Gaetano Quagliariello. "Il ddl non è stato ancora formalizzato - ha spiegato Quagliariello - ma dovrebbe essere imminente. EMIGRAZIONE, NUOVA STRUTTURA DEL MAIE IN COSTA RICA (NoveColonne ATG) Roma - Non si ferma l'avanzata del Maie in Centro America. Dopo Messico e Repubblica Dominicana, il Movimento associativo degli italiani all'estero arriva in Costa Rica. Coordinatore nel Paese caraibico sarà Giuseppe Cacace, 41 anni, residente a San Josè da oltre 17. “Qui in Costa Rica sono diverse le persone che già conoscono il Maie e sarà proprio con alcune di queste che comincerò a formare l'organigramma qui nella nazione Centro Americana. Punterò – ha detto Cacace – su persone di esperienza e sui giovani, per garantire energia e dinamismo, ma contando anche sulle competenze maturate”. COOPERAZIONE, L’IMPEGNO DEL FRIULI IN BOSNIA-ERZEGOVINA (NoveColonne ATG) Roma - Sono molto intense le attività bilaterali tra Friuli Venezia Giulia e partner locali nella Repubblica di Bosnia Erzegovina, con quattro progetti ancora in essere e due conclusi, per un investimento complessivo di quasi 500 mila euro. L'amministrazione regionale compartecipa alla spesa per progetti in diversi ambiti di interesse. Tra quelli ancora attivi figura “People versus Borders - Valorizzazione del corso dell’acqua di Dobrinja a Sarajevo (BiH)” per migliorare la situazione ambientale nel cantone di Sarajevo. Il progetto si propone di riqualificare una parte del fiume Dobrinja tramite la partecipazione attiva della comunità in questo processo. Nel campo del turismo è attivo il progetto “ADD-Albergo Diffuso Drina - Sostegno alla promozione di sistemi di ospitalità nella Valle della Drina”, nato con l’obiettivo principale di migliorare le condizioni di vita della popolazione residente nelle aree rurali mediante una strategia integrata di lotta alla povertà e allo spopolamento delle campagne, incentivando l'attrattività della valle della Drina attraverso la promozione di un'offerta turistica locale sostenibile. “BIH-Bosnian intelligent Housing” si propone invece di rafforzare le politiche di tutela ambientale per un miglioramento degli standard di vita nei contesti urbani. Infine tra i progetti ancora operativi c'è anche "Form@InNova- Formazione e Innovazione per lo Sviluppo d'Insieme per la promozione e sviluppo dei sistemi produttivi locali". Le attività del progetto sono rivolte anche a tutti i coltivatori di piccoli frutti della zona di Bratunac-Sebrenica e alle loro famiglie che potranno utilizzare le nuove varietà e le nuove tecniche usufruendo dell'esperienza acquisita dai beneficiari del progetto. Tra le attività concluse invece figura “STRA.DE 1”, nata con lo scopo principale di garantire il potenziamento della capacità amministrativa del Cantone di Sarajevo e “STRA.DE 2” per la valorizzazione delle risorse ambientali e naturali della Bosnia Erzegovina attraverso la gestione dei rifiuti e l'incentivazione della raccolta differenziata. MODA E SOLIDARIETA’, A FRANCA SOZZANI IL FASHION AND HUMANITY AWARD (NoveColonne ATG) - Roma Moda e solidarietà. Un’accoppiata vincente. A confermarlo è Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia e, da settembre 2011, Goodwill Ambassador per Fashion4Development. Sozzani, primo ambasciatore Onu per la moda nel mondo, ha ricevuto a New York il premio Fashion and Humanity Award per il lavoro svolto all’interno delle iniziative di F4D e per la sua notevole conduzione del progetto nel ruolo di prima Goodwill Ambassador di F4D. Fashion 4 Developmen è partner operativo delle Nazioni Unite che, attraverso la moda, ha l’ambizioso obiettivo di implementare strategie per l’indipendenza e l’autoaffermazione delle donne. La moda, dunque, come strumento per sostenere lo sviluppo nei Paesi emergenti, Africa prima di tutto. Franca Sozzani ha presentato i progressi ottenuti durante il suo primo anno nel ruolo di Goodwill Ambassador, sottolineando i risultati raggiunti da F4D nel continente africano. Successivamente, con Evie Evangelou, co-fondatrice e presidente globale del F4D, ha annunciato che sarà l’Asia la nuova regione su cui F4D concentrerà i propri sforzi. GENIO ITALIANO BRUNELLO CUCINELLI, CACHEMIRE QUOTATO IN BORSA (NoveColonne ATG) Roma - C’è gente che va a lavorare ogni mattina in un Castello. E questa non è una fiaba. Un castello del Trecento, a Solomeo, un piccolo borgo nei pressi di Perugia. Si tratta dei dipendenti di Brunello Cucinelli, il re italiano del cachemire nel mondo. Deve essere una sensazione leggermente diversa dal sedere in una postazione all’ottavo piano della sede di un call center. Il suo straordinario fatturato è una fatto di per sé, ed in tempi tanto sfavorevoli per l’impresa, fa ancora più clamore (con un rialzo di quasi il 50% all'esordio in Borsa nell’aprile scorso). Ma non è tutto: tra i diversi riconoscimenti che sono stati conferiti a Cucinelli, ce n’è uno che recita semplicemente: “Imprenditore Olivettiano”. Perché oggi essere olivettiani significa costruire alle porte di Solomeo il “Foro delle Arti”, un complesso architettonico innovativo in cui trova sede un teatro, ed un anfiteatro, il “Giardino Filosofico”, con terrazze che discendono verso le colline umbre, nato per la meditazione. Non c’entra coi maglioni, in un certo senso. Lì nasce anche l’Accademia Neoumanistica, una specie di casa-laboratorio creata sul modello delle confraternite delle arti e dei mestieri del Medioevo. E lì che vengono insegnate le tecniche del manufatto, con corsi di inglese, architettura, filosofia e “Alta Cultura umanistica”. Mentre si discute di rendere il lavoro più flessibile in uscita e mentre le aziende cadono a grappoli stritolate dalla mannaia delle contrazioni di mercato e della difficoltà di accesso al credito, questo illuminato imprenditore, pensa non solo a fare quattrini – cosa legittima oltre che indispensabile per non chiudere bottega – ma dimostra anche che è possibile una impresa dal volto umano. Una impresa in un castello. Certo, saremmo ingenui a pensare che la connotazione storica e locale possa bastare: il gruppo è attivo in oltre 50 Paesi attraverso 60 boutique monomarca nelle principali capitali mondiali. Il cosiddetto core business è rappresentato dal cashmere, ma Cucinelli produce collezioni di abbigliamento e accessori ed è uno dei marchi più affermati nel settore del lusso e della moda sport-chic. Ma non dimentichiamocelo: è stato accostato ad Olivetti. Olivetti creò una forma aziendale tale da ospitare ed allevare diversi intellettuali. La tecnica e la riflessione intellettuale coincidevano allora, poi sempre meno. Nel 2010 Giorgio Napolitano ha conferito il Cavalierato della Repubblica Italiana a Brunello Cucinelli. La riflessione intellettuale sembra sparita. Cucinelli è presidente del Teatro Stabile dell’Umbria. La tecnica e la riflessione intellettuale tornano a flirtare? Sarebbe la ciliegina sulla torta di una parabola incoraggiante e di successo. FARNESINA ONU, ITALIA E 5 PAESI UE CHIEDONO TRATTATO SU COMMERCIO ARMI (NoveColonne ATG) Roma - "Il mondo ha ancora bisogno di un Trattato sul commercio delle armi, un trattato che abbia la forza e la portata necessarie per avere un impatto reale sui problemi causati da una scarsa regolamentazione del commercio delle armi convenzionali. Milioni di persone in tutto il mondo soffrono le conseguenze di una proliferazione incontrollata di tali armi e del loro traffico illecito. Ogni anno si registrano centinaia di migliaia di vittime o feriti e sono messe a repentaglio le prospettive economiche e sociali per le generazioni future. I governi hanno ragioni evidenti per agire e portare a termine il lavoro iniziato sei anni fa". Lo dichiarano in un comunicato congiunto (diramato in occasione della 67esima Assemblea generale delle Nazione Unite) il ministro degli Affari esteri italiano Giulio Terzi, il ministro degli Affari esteri francese Laurent Fabius, il ministro federale per gli Affari esteri tedesco Guido Westerwelle, il segretario di Stato per gli Affari esteri del Regno Unito William Hague, il ministro spagnolo degli Affari esteri e la Cooperazione José Manuel García-Magallo e il ministro per il Commercio svedese Ewa Björling. "In luglio - si legge nella nota congiunta - siamo arrivati vicini all' adozione di un Trattato capace di affrontare questi problemi. I nostri Paesi hanno lavorato intensamente durante la Conferenza delle Nazioni Unite di New York per negoziare il primo Trattato completo e globale sul commercio delle armi convenzionali. Ci sono stati buoni progressi e nonostante il dispiacere di non aver potuto concludere i negoziati, non siamo assolutamente scoraggiati. Le ragioni per agire non sono diminuite. Negli ultimi anni la stragrande maggioranza degli Stati Membri dell' Onu ha espresso il proprio impegno nel concludere un Trattato sul commercio delle armi. Il loro numero ha continuato a crescere durante i negoziati di luglio e alla fine della Conferenza più di novanta paesi hanno sostenuto una dichiarazione che esorta a continuare senza esitazioni il processo. I nostri obiettivi non sono cambiati - prosegue la nota -. Crediamo che gli Stati abbiano la responsabilità di assicurarsi che non vi sia trasferimento di armi laddove esista un chiaro rischio che queste possano essere utilizzate per gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani. Il Trattato sul commercio delle armi dovrebbe essere legalmente vincolante sul piano internazionale, ma applicato a livello nazionale. Si dovrebbe occupare di tutti i tipi di armamenti convenzionali, incluse le armi piccole e leggere, e di ogni tipo di munizioni. Vogliamo un trattato che cerchi di aumentare la trasparenza e di prevenire la diversione delle armi dal mercato legale alle reti del traffico illecito". "Durante la sua 67ma sessione - continua la nota -, occorre che l' Assemblea generale delle Nazioni Unite decida come portare a termine questo lavoro. Riteniamo che il modo migliore di raggiungere i nostri obiettivi sia quello di mantenere il processo di negoziazione nel quadro delle Nazioni Unite, coinvolgendo tutte le parti interessate. Il processo deve partire dai progressi già raggiunti a luglio, utilizzando l' ultima bozza del testo del Trattato come base per ogni futura discussione. Desideriamo inoltre che l' Assemblea generale delle Nazioni Unite dia un nuovo mandato per organizzare una seconda conferenza il prima possibile nel 2013. Essendo tra i maggiori esportatori di armi in Europa, abbiamo una particolare responsabilità in questo ambito. Vogliamo concludere un Trattato sul commercio delle armi che sia forte, solido, efficace e legalmente vincolante, per fare del mondo un posto più sicuro e per ridurre il numero delle vittime innocenti dei conflitti armati. Oggi conclude la nota congiunta di Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito e Svezia - ci rivolgiamo a governi, società civile, industria della difesa e singoli cittadini, invitandoli a darci il loro sostegno per il proseguimento dei negoziati e il raggiungimento di un accordo sul commercio delle armi nel quadro delle Nazioni Unite. Vogliamo che si tenga al più presto una nuova tornata negoziale: è giunto il tempo per un Trattato sul commercio delle armi e noi siamo pronti a completare il nostro lavoro e a portare questo processo ad una conclusione positiva". TERZI RICEVE BARZANI: CRESCE PRESENZA ITALIANA NEL KURDISTAN (NoveColonne ATG) Roma - “Il ministro Terzi ha incontrato il 21 settembre alla Farnesina il presidente del Governo Regionale del Kurdistan iracheno Massoud Barzani, in visita a Roma per partecipare all’incontro dell’Alliance of Democrats”. Così si legge in una nota diffusa dalla Farnesina. “Dai colloqui è emersa la reciproca volontà di sviluppare ulteriormente i già intensi rapporti commerciali ed è stato confermato il crescente interesse delle imprese italiane per l’Iraq, di cui siamo il primo Paese europeo per interscambio, e per la regione del Kurdistan, dove operano circa trenta imprese italiane e la domanda di ‘made in Italy’ è in forte crescita. Il ministro Terzi ha evidenziato come il rafforzamento della presenza commerciale italiana e la realizzazione di numerose missioni di imprenditori, così come la partecipazione di imprese curde a fiere ed eventi promozionali in Italia, siano state favorite anche dall’eccellente lavoro dell’ufficio distaccato dell’Ambasciata italiana che il Ministero degli Esteri ha aperto ad Erbil nel 2011. Barzani – prosegue la nota - ha ringraziato il ministro Terzi per le attività finanziate dalla Cooperazione italiana nella regione, attiva nei settori sanitario ed archeologico, ed ha evidenziato gli ottimi risultati conseguiti in termine di collaborazione tra atenei, ottenuti anche a seguito dell’accordo recentemente firmato tra l’Ambasciata italiana e il Ministero per l’Istruzione curdo. Particolare rilievo è stato infine dato nel corso dei colloqui alla discussione delle tematiche regionali, con particolare attenzione alla crisi siriana e ai suoi drammatici sul piano umanitario nella regione”. CONCLUSO AD ASMARA ACCORDO STATUS SCUOLE ITALIANE (NoveColonne ATG) Roma - Da quanto si apprende da una nota della Farnesina, è stato concluso il 21 settembre ad Asmara il nuovo accordo tecnico sullo status delle Scuole italiane in Eritrea e sul loro personale. “Si tratta di un risultato importante per il rilancio di una storica presenza italiana nel Paese”, ha affermato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, commentando la positiva conclusione di un negoziato per il quale lo stesso titolare della Farnesina si è personalmente adoperato. L’intesa firmata dall'ambasciatore ad Asmara Marcello Fondi e dal ministro dell'Educazione eritreo Semere Russom definisce i termini per l'operatività delle scuole e le condizioni del personale docente italiano, e consente l’immediata riapertura delle iscrizioni alle prime classi di ciascun ciclo, che erano state temporaneamente sospese. ATTENTATO IN NIGERIA, FERMA CONDANA DI TERZI (NoveColonne ATG) Roma - “E' l'ennesimo eccidio che scuote le coscienze di tutti e che condanno nella maniera più ferma". E' la reazione del Ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi alla notizia dell’attentato avvenuto domenica nei pressi della cattedrale cattolica di St. John nel nord est della Nigeria, che ha provocato diverse vittime e feriti gravi. Terzi manifesta "forte preoccupazione per un episodio che conferma l'assoluta necessità che tutti, nell’ambito della comunità internazionale, intensifichino gli sforzi per evitare il ripetersi di simili atti odiosi e per diffondere sempre più una cultura di tolleranza e rispetto reciproco". L’Italia sta svolgendo un’azione particolarmente rilevante in tale contesto, promuovendo nei vari fori internazionali importanti iniziative a favore della libertà religiosa e del dialogo tra le varie confessioni. Il 27 settembre – come fa sapere la Farnesina - a margine della sessione di apertura dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, si svolgerà la conferenza internazionale “La Società Civile e l’Educazione ai diritti umani come strumento di diffusione della tolleranza religiosa”, co-presieduta da Terzi e dal Ministro degli Esteri giordano, Nasser Judeh. L’evento mira a promuovere la tolleranza religiosa, la difesa del diritto alla libertà di religione o credo (FORB) e la protezione delle minoranze religiose”. TERZI INCONTRA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DEL KENYA SAM K. ONGERI (NoveColonne ATG) Roma - Il ministro degli Esteri Giulio Terzi, ha incontrato martedì, a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu, il Ministro degli Affari Esteri del Kenya, Sam K. Ongeri. Al centro del colloquio i temi regionali, ed in particolare il processo distabilizzazione della Somalia, la cui fase di transizione è stata superata anche grazie al comune impegno di Italia e Kenya. Il Ministro Terzi si è soffermato inoltre sull'esigenza che nei successivi sviluppi del processo di consolidamento istituzionale in Somalia massima attenzione venga posta al tema dei diritti umani e della protezione delle minoranze, in particolare quelle religiose. Per quanto riguarda la sicurezza i due ministri hanno anche parlato di contrasto alla pirateria, che rappresenta una seria minaccia non solo alla libertà di navigazione, ma anche alla prosperità economica dell’Africa orientale e che quindi richiede un quadro rafforzato di collaborazione internazionale, fondata anzitutto sul rispetto dei principi fondamentali del diritto internazionale. INCONTRO DEL MINISTRO TERZI CON IL PRIMO MINISTRO DEL KOSOVO THAÇI (NoveColonne ATG) Roma - Nel contesto della sessione di apertura della 67esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha incontrato lo scorso 25 settembre a New York il Primo Ministro del Kosovo Hasmin Thaçi e il Ministro degli esteri kosovaro Enver Hoxaj. Al centro dei colloqui le prospettive europee del Kosovo. Primo Ministro Thaci ha ringraziato l'Italia per il sostegno al percorso di avvicinamento del Kosovo verso le istituzioni euroatalantiche. Il ministro Terzi, nell'incoraggiare il primo ministro Thaçi a proseguire sulla strada delle riforme dello stato di diritto, della pubblica amministrazione e del settore giudiziario, ha sottolineato come proprio il rafforzamento dell'integrazione della regione in chiave europea possa favorire non solo lo sviluppo economico ma anche il dialogo tra Pristina e Belgrado che l'Italia è fortemente impegnata a sostenere.