G8, MASSOLO: CI SARA’ ACCORDO SU GLOBAL LEGAL STANDARD (NoveColonne ATG) Roma - Le Commissioni riunite III Affari esteri della Camera e 3ª Affari esteri del Senato hanno svolto, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla presidenza italiana del G8 e le prospettive della governance mondiale, l’audizione dello sherpa del Governo italiano per il G8, Giampiero Massolo. Al vertice dell’Aquila “ i Capi di Stato e di governo non avranno problemi ad approvare il ‘global legal standard’ per la finanza e l’economia”: ha detto l’Ambasciatore Massolo. Nel corso del Vertice, ha sottolineato Massolo “si farà il punto sulla crisi, valutando se non sia arrivato il momento di avviare un’exit strategy da una serie di misure varate per fronteggiare l’emergenza. Si metteranno a punto le nuove regole per l’economia globale, a partire dal ‘Lecce Framework’, come è stato chiamato il pacchetto di misure studiate dai ministri dell’Economia all’ultimo G7’’. Per la prima volta - ha aggiunto il Segretario generale della Farnesina - le dichiarazioni finali del vertice dei Grandi “su come rilanciare la crescita e lo sviluppo” saranno siglate non solo dai Paesi del G8, ma anche da Egitto ed economie emergenti (India, Cina, Messico, Brasile e Sudafrica) invitate a partecipare ai lavori, mentre dichiarazioni comuni saranno firmate anche con i Paesi africani per una partnership “sull’acqua e sulla sicurezza alimentare’’. Per quanto riguarda gli aiuti all’Africa, Massolo ha detto che saranno in cima all’agenda del Vertice dell’Aquila. E la Presidenza italiana sta promuovendo “l’approvazione di uno strumento di rendicontazione sugli impegni presi dai Paesi del G8 partendo proprio da quanto fatto e da quanto rimane da fare sul fronte dello sviluppo e degli Obiettivi del Millennio”. L’ambasciatore Massolo ha poi detto, per quanto riguarda l’Afghanistan, che l'Italia manderà rinforzi per garantire la sicurezza nel periodo del voto in Afghanistan, ma non c'è "al momento, nessun impegno per un successivo eventuale proseguimento" dell'impiego delle forze aggiuntive. "La nostra presenza aggiuntiva - ha spiegato Massolo - è relativa alle elezioni. Allo stato non c'é nessun impegno per il dopo”. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel suo viaggio a Washington, ha chiarito l’ambasciatore, ha confermato l'impegno ad aumentare "dagli attuali 50 fino a 200" il numero dei carabinieri "impegnati per la formazione delle forze di polizia locale". Quanto all’invito rivolto dall’Italia all’Iran per partecipare alla Conferenza per la stabilizzazione di Afghanistan e Pakistan, che si terrà a margine del G8 ministeriale di Trieste (25-27 giugno) Massolo ha detto che resta ‘’aperto, e noi auspichiamo che Teheran partecipi al livello più alto possibile". L'offerta "di coinvolgimento" all'Iran, ha sottolineato Massolo, è stata ribadita anche a Washington nell'incontro tra il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Una offerta "che non è illimitata ma che resta ancora sul tavolo", e che parte dalla convinzione che "Teheran ha un ruolo rilevante nella stabilità della regione. Per questo vale la pena di vedere se la positività delle posizioni iraniane in merito siano reali". FRATTINI INCONTRA SCUOLA DESIO PER COOPERAZIONE TANZANIA (NoveColonne ATG) Roma - Il ministro Franco Frattini ha incontrato alla Farnesina una rappresentanza di docenti e studenti dell’Istituto Tecnico Industriale Statale ‘’Enrico Fermi’’(Itis) di Desio (Milano) impegnato in un progetto di cooperazione con la Tanzania. Il Ministro ha sottolineato che il lavoro svolto dalla scuola in Tanzania ‘’dimostra la grande sensibilità della società civile italiana per la cooperazione con il sud del mondo e per la creazione di un futuro migliore’’. L’Africa – ha sottolineato Frattini – è la prima priorità della cooperazione allo sviluppo italiana, alla quale è destinato il 50% delle risorse disponibili per interventi di cooperazione nel biennio 2009-2010. La centralità dell’Africa per la cooperazione – ha affermato il Ministro – è stata ribadita in occasione della recente riunione dei Ministri dello Sviluppo del G8 che abbiamo ospitato a Roma la scorsa settimana’’. Il Ministro Frattini ha ricordato inoltre che “la cooperazione allo sviluppo non riguarda soltanto i Governi, ma è un processo che beneficia la società nel suo insieme ed è pertanto giusto valorizzare anche esperienze’’come quella dell’Itis di Desio. L’attività svolta dall’Istituto in Tanzania sin dal 1998 , nel contesto delle iniziative di cooperazione decentrata, comprende un articolato progetto di cooperazione con una scuola secondaria del villaggio di Isimani, nella Tanzania centro-meridionale. In questo stesso villaggio l’Istituto scolastico ha realizzato dispositivi di energia solare e circuiti elettrici. Nell’anno scolastico 2009-2010, nell’ambito dell’anno internazionale dell’Astronomia, la scuola realizzerà una mostra in lingue inglese per favorire la conoscenza dell’universo e condividere con la scuola gemellata le informazioni acquisite. L’attività dell’Itis nella regione ha il pieno sostegno dei missionari in loco. GIOIELLI DI AMBRA DELLA BASILICATA A BUCAREST (NoveColonne ATG) Roma - Gli amuleti e i gioielli di ambra della Basilicata antica in mostra, fino al 24 giugno 2009, presso il Museo Nazionale di Storia della Romania a Bucarest. L’evento è stato promosso dal Mae in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest e con il patrocinio del Ministero della Cultura, dei Culti e del Patrimonio Nazionale romeno. Sono in esposizione oltre duecento preziosi oggetti d’ambra scelti tra i numerosi esemplari provenienti dagli scavi archeologici della Basilicata e anche gioielli romeni. I pezzi in collezione comprendono raffinati monili, cinture, collane e piccole sculture in ambra baltica, databili tra l’VIII ed il IV secolo a.C., periodo nel quale la Regione italiana conosciuta oggi con il nome Basilicata era parte della “Magna Grecia” ed occupava un posto centrale nelle rotte di comunicazione e commercio tra la Grecia e il resto del Mediterraneo orientale. MINISTERO CON UNIVERSITA’ PER COOPERAZIONE E SVILUPPO (NoveColonne ATG) Roma - Anche il ministero degli Affari Esteri parteciperà, nell’ambito del dialogo avviato con le Università italiane, al Primo Congresso Scientifico del Coordinamento Universitario per la Cooperazione allo Sviluppo, dal titolo “L’università e i giovani per la cooperazione e la pace”, a Pavia su iniziativa dell’Università degli Studi di Pavia e del Politecnico di Milano. Si tratta, spiega una nota della Farnesina, “di un’ulteriore tappa della collaborazione con le Università in materia di formazione, ricerca e trasferimento di tecnologia nei Paesi in via di Sviluppo (PVS), che la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) intende promuovere sia attraverso il coinvolgimento degli Atenei nelle proprie iniziative di cooperazione, che mediante la partecipazione della Farnesina ai progetti promossi dalle Università nei PVS. Il convegno – continua la nota – rappresenterà l’occasione per approfondire i temi di collaborazione e individuarne le modalità di attuazione. In particolare, è previsto il lancio di un vero e proprio progetto, ‘Il Fondo per la Cooperazione e la Conoscenza - in and out of Pavia’, perfettamente in linea con il partenariato pubblico/privato che il ministero degli Affari esteri incoraggia: il Fondo sarà infatti alimentato da contributi degli studenti, dell’Ateneo di Pavia e della DGCS con lo scopo di finanziare iniziative di formazione per i giovani e gli studenti nei PVS. Un progetto che si intende poi replicare su scala nazionale”. ITALIA-NIGERIA: PRESENZA E OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE (NoveColonne ATG) - Roma - La Nigeria, il Paese al centro della ‘’Country presentation’’ che si è svolta alla Farnesina il 16 giugno, è dopo il Sud Africa il principale partner commerciale dell’Italia nell’Africa Sub-Sahariana. E’ il secondo Paese africano sia in termini di destinazione delle esportazioni che di provenienza delle importazioni italiane, e con esso è in vigore, dal 22 agosto 2005, un accordo bilaterale per la promozione e la protezione degli investimenti. Il volume complessivo dell’interscambio bilaterale nel 2008 si è attestato attorno ai 1.855,7 milioni di euro. In particolare le esportazioni italiane sono state, per 762,4 milioni di euro, costituite soprattutto da macchinari ed apparecchiature per l’industria, ferro ed acciaio, prodotti petroliferi raffinati, veicoli stradali, prodotti in metallo, petrolio, prodotti alimentari e manufatti vari. Nello stesso periodo, le importazioni italiane sono state pari a 1093,3 milioni di euro, composte principalmente da petrolio greggio, gas e prodotti correlati e, per il resto, da cuoio, pelli e pellicce lavorate, materie plastiche, legno e spezie. Nel corso dello stesso anno, 2008, si è avuto un aumento, rispetto al 2007, delle importazioni italiane (+25%) e un lieve calo del nostro export (-8,9). Economia in crescita – Nonostante permangano seri problemi strutturali, l’economia del Paese e’ in continua crescita, con il Pil che e’ passato dal 3,7% nel 1999-2002 al 7% nel 2006-2007, mentre l’inflazione e’ del 5,4% a dicembre 2007 rispetto al 16,5% del giugno 2006 e del 23,8% del 2004, secondo i dati del National Bureau of Statistics. Promozione e assistenza agli imprenditori stranieri - La Nigeria ha avuto una legislazione restrittiva degli investimenti diretti esteri fino al 1995, quando con apposite norme ha proceduto alla creazione dell’agenzia governativa Nipc (Nigerian Investment Promotion Commission) con competenze in materia di promozione e assistenza agli imprenditori stranieri interessati ad investire nel Paese, ed ha permesso la partecipazione di compagnie a capitale 100% straniero nel mercato interno. Sono seguite iniziative per assicurare la trasparenza contabile nel settore dell’industrie estrattive mentre nel 2005 è stato varato il Financial Intelligence Unit (Fiu) in ottemperanza alla Convenzione dell’Onu contro la corruzione ed il riciclaggio dei profitti illeciti. C’e’ stata anche la ristrutturazione nel 2005-2006 del sistema bancario(9 banche nigeriane figurano nella lista delle 100 banche commerciali migliori al mondo, curata dal Financial Times). Gli investimenti diretti esteri, comunque, restano ancora bassi, fatta eccezione per il settore petrolifero e del gas. Le societa’ straniere continuano ad essere poco incoraggiate ad investire a causa del persistere di ostacoli di varia natura. La Nigeria, sulla base di un accordo bilaterale del dicembre 2005, ha cancellato il debito nei confronti dell’Italia; ha pagato regolarmente nel giugno del 2006 quanto restava del debito residuo verso il Club di Parigi e nel marzo 2007 verso il Club di Londra. Ad inizio dicembre 2008 la Banca Mondiale ha concesso un prestito di 780 milioni di dollari per la realizzazione di tre progetti in diversi settori dell’economia e che interessano vari stati nigeriani. La presenza dell’imprenditoria italiana si concentra nel settore petrolifero e del gas, delle costruzioni e dei servizi (trasporti, import-export, società subappaltatrici di infrastrutture per le società petrolifere e del gas). Le società italiane presenti in Nigeria risultano essere attualmente 112, di cui 26 operano nei quattro Stati del Delta del Niger. AMB. FRANSONI: GIORDANIA MERCATO DI NUOVE PROSPETTIVE (NoveColonne ATG) Roma - Il ruolo della Giordania tra la Regione del Golfo ed i Paesi del Sud del Mediterraneo è al centro di un’intervista all’Ambasciatore italiano ad Amman, Francesco Fransoni pubblicata nel numero di giugno della newsletter di Diplomazia economica italiana. “Il Paese – sottolinea l’Ambasciatore – ha tutte le carte in regola per consolidare il suo ruolo di hub tra Regione del Golfo e i Paesi del Sud del Mediterraneo. La Giordania rappresenta un'isola di stabilità in un'area del mondo particolarmente tormentata, e non è poco”. Una stabilità - aggiunge l’Ambasciatore - che si estende alla sfera politica, economica, e sociale. "Il Paese è indubbiamente avvantaggiato dal fatto di possedere infrastrutture di base efficienti, dai telefoni ai collegamenti aerei all'accoglienza, in un contesto urbano vivibile, ordinato e ben attrezzato. A ciò si aggiunge un sistema legale affidabile e stabile", sostiene Fransoni che rileva ancora: "Una parte significativa del merito è da attribuire anche al ruolo svolto da una monarchia fortemente orientata verso le riforme economiche ed attenta a evitare disuguaglianze eccessive. Il re in Giordania non si limita a seguire molto da vicino l'andamento e la gestione dell'economia del Paese, ma è provvisto anche di una notevole competenza in materia".