Carosello
Nunziatello
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“Dopo Carosello tutti a nanna !” dicevano le buone mammine di una volta… Per qualcuno
di noi Anziani fu il modo per scoprire la pubblicita’: un modo quasi indolore, con il
messaggio promozionale inserito come era nel “codino” di una fiction ogni volta diversa:
altro che gli spot di oggi, monocordi e sempre uguali, ossessivamente ripetuti sino alla
nausea ! Abbiamo pensato di fare una operazione culturale interessante, riproponendo ai
nostri fedeli lettori alcuni fra i Caroselli di maggior successo… ovviamente, lo abbiamo
fatto in chiave Nunziatellica, assegnando a ciascun personaggio le caratteristiche peculiari
di alcuni fra i piu’ noti personaggi del nostro microcoso WebEx…
Accomodatevi nella poltrona preferita, ed abbandonatevi ad una cavalcata nella memoria,
o Anziani immarcescibili… e voi, Kap’s che non conosceste la magia del siparietto, al cuore
vi stringo, a meditare vi spingo mentre questo dono vi pingo… PONGO (mannaggia alla
rima con Gringo!)…
Jo Condor
Jo Condor (un avvoltoio vestito da militare, con un mirino sulla punta del becco), insieme con il
fedele Secondor, disturba la vita della Valle Felice, distruggendo cose amate da tutti gli abitanti.
Alla fine i bambini chiedono aiuto al Gigante cantando “Gigante, pensaci tu!”. Interviene allora
il Gigante Amico che ristabilisce la pace e punisce “quel briccone di Jo Condor”. Jo Condor
dice la battuta “E che c’ho scritto, Jo Condor?”. Il Gigante lo prende per la coda e lo butta via
mentre il condor grida “Ma mi lasci… non c’ho la mutua, non c’ho il paracadute!”. Qui la
allegoria e’ smaccata e l’anticipazione premonitrice addirittura sconcertante, a cominciare
dalle iniziali: Jo infatti sta a Joseph come Peppino sta a Giuseppe… Pensate alla scena:
piange il piccolo campagnolo Mariolino, cui il briccone Jo Condor ha sottratto il
giornaletto, strillano gli altri abitanti della Valle privati delle irregolari variazioni
matricolari… E Jo se la ride col fedele Secondor… Ma ecco, da dietro la collina, spunta
provvido il castigamatti: “Gigante, pensaci tu….!”
Il Pianeta Papalla
Un cartone animato ambientato sul pianeta Papalla inventato dal pubblicitario Armando Testa nel 1966.
Sul pianeta molto avanzato e in pieno benessere (figurarsi che la terra non produce spighe di grano ma
direttamente spaghetti) vivono le papallesi, tutte a forma di palla. Sono loro a scegliersi il marito,
rigorosamente a palla anche lui. E nonostante siano così tecnologicamente evoluti importano dalla terra
gli apparecchi Philco (due papallesi si sposano "....e adesso aspettano un Philco!") Chiara metafora
della Australia, terra felix in cui vive e prospera il Policanus Italicus, dalle enormi forme
rotondeggianti. Nella societa’ matriarcale australe dominano le Megan, le Elle, le Nicole…
apparentemnte, almeno, perche’ in realta’ amano farsi inquadrare militarmente dal nostro
(vedere il video per credere…). Ma anche in tale idilliaco e remoto Bengodi, aspettano
ancora che qualche Philco di buonamamma provveda ad aggiustargli il sistema
informatico…
Calimero
Calimero, il pulcino nero, è maltrattato da tutti: 'Uh, che maniere!...Qui fanno sempre così perché loro
sono grandi e io sono piccolo e nero... è un' ingiustizia però!" 'No Calimero, tu non sei nero, sei
solo sporco....'. Calimero viene immerso in una tinozza di acqua saponata e: "Uh, Ava, come lava!".
Pubblicità del detersivo della Mira Lanza. Avrete senz’altro tutti riconosciuto Marchettiello
nostro, uso a cantar controcorrente ed a cacciarsi in ogni sorta di pasticcio cyber… Non
pochi se la legano al dito e promettono fuoco e fiamme… ma per fortuna all’ultimo tuffo
c’e’ sempre l’Onderosina Volante che interviene, appunto con… un tuffo nella tinozza
spumeggiante di Mira Lanza ! E puffete!, il nostro emerge piu’ candido che mai e
ricomncia a fa’ ava come lava…
Caballero e Carmencita
"Nella Pampa sconfinata, dove le pistole dettano legge, va il Caballero misterioso in cerca della
bellissima donna che ha visto sul giornale. S'ode un grido nella Pampa: Carmencita abita qui?" Il
Caballero alla fine conquista la sua bella e le dice 'Carmencita, sei già mia, chiudi il gas e vieni via'. È
la pubblicità del caffè Paulista… L’edizione 1969 della Enciclopedia Marinara recita alla voce
Carmencita : termine marinaresco con il quale la ciurma chiama la spilletta del collegio
militare, i cui ex allievi
Mano di Fata…
"Capitano, lo possiamo torturare ?" dice un pirata (Mano di fata) con forte accento siciliano al suo
comandante.
"Ma cosa vuoi torturare tu? Porta pazienza...." risponde il flemmatico capitano (Salomone il pirata
pasticcione) in piemontese. Slogan dell'Amarena Fabbri. Alla realizzazione del filmato pubblicitario
collaborano il famoso fumettista Bonvi e il cantautore Francesco Guccini, autore di alcune sceneggiature.