Carosello Nunziatello http://www.sipra.it/eventi/carosello/ram/sigla.ra(22 Kb c.a.) “Dopo Carosello tutti a nanna !” dicevano le buone mammine di una volta… Per qualcuno di noi Anziani fu il modo per scoprire la pubblicita’: un modo quasi indolore, con il messaggio promozionale inserito come era nel “codino” di una fiction ogni volta diversa: altro che gli spot di oggi, monocordi e sempre uguali, ossessivamente ripetuti sino alla nausea ! Abbiamo pensato di fare una operazione culturale interessante, riproponendo ai nostri fedeli lettori alcuni fra i Caroselli di maggior successo… ovviamente, lo abbiamo fatto in chiave Nunziatellica, assegnando a ciascun personaggio le caratteristiche peculiari di alcuni fra i piu’ noti personaggi del nostro microcoso WebEx… Accomodatevi nella poltrona preferita, ed abbandonatevi ad una cavalcata nella memoria, o Anziani immarcescibili… e voi, Kap’s che non conosceste la magia del siparietto, al cuore vi stringo, a meditare vi spingo mentre questo dono vi pingo… PONGO (mannaggia alla rima con Gringo!)… Jo Condor Jo Condor (un avvoltoio vestito da militare, con un mirino sulla punta del becco), insieme con il fedele Secondor, disturba la vita della Valle Felice, distruggendo cose amate da tutti gli abitanti. Alla fine i bambini chiedono aiuto al Gigante cantando “Gigante, pensaci tu!”. Interviene allora il Gigante Amico che ristabilisce la pace e punisce “quel briccone di Jo Condor”. Jo Condor dice la battuta “E che c’ho scritto, Jo Condor?”. Il Gigante lo prende per la coda e lo butta via mentre il condor grida “Ma mi lasci… non c’ho la mutua, non c’ho il paracadute!”. Qui la allegoria e’ smaccata e l’anticipazione premonitrice addirittura sconcertante, a cominciare dalle iniziali: Jo infatti sta a Joseph come Peppino sta a Giuseppe… Pensate alla scena: piange il piccolo campagnolo Mariolino, cui il briccone Jo Condor ha sottratto il giornaletto, strillano gli altri abitanti della Valle privati delle irregolari variazioni matricolari… E Jo se la ride col fedele Secondor… Ma ecco, da dietro la collina, spunta provvido il castigamatti: “Gigante, pensaci tu….!” Il Pianeta Papalla Un cartone animato ambientato sul pianeta Papalla inventato dal pubblicitario Armando Testa nel 1966. Sul pianeta molto avanzato e in pieno benessere (figurarsi che la terra non produce spighe di grano ma direttamente spaghetti) vivono le papallesi, tutte a forma di palla. Sono loro a scegliersi il marito, rigorosamente a palla anche lui. E nonostante siano così tecnologicamente evoluti importano dalla terra gli apparecchi Philco (due papallesi si sposano "....e adesso aspettano un Philco!") Chiara metafora della Australia, terra felix in cui vive e prospera il Policanus Italicus, dalle enormi forme rotondeggianti. Nella societa’ matriarcale australe dominano le Megan, le Elle, le Nicole… apparentemnte, almeno, perche’ in realta’ amano farsi inquadrare militarmente dal nostro (vedere il video per credere…). Ma anche in tale idilliaco e remoto Bengodi, aspettano ancora che qualche Philco di buonamamma provveda ad aggiustargli il sistema informatico… Calimero Calimero, il pulcino nero, è maltrattato da tutti: 'Uh, che maniere!...Qui fanno sempre così perché loro sono grandi e io sono piccolo e nero... è un' ingiustizia però!" 'No Calimero, tu non sei nero, sei solo sporco....'. Calimero viene immerso in una tinozza di acqua saponata e: "Uh, Ava, come lava!". Pubblicità del detersivo della Mira Lanza. Avrete senz’altro tutti riconosciuto Marchettiello nostro, uso a cantar controcorrente ed a cacciarsi in ogni sorta di pasticcio cyber… Non pochi se la legano al dito e promettono fuoco e fiamme… ma per fortuna all’ultimo tuffo c’e’ sempre l’Onderosina Volante che interviene, appunto con… un tuffo nella tinozza spumeggiante di Mira Lanza ! E puffete!, il nostro emerge piu’ candido che mai e ricomncia a fa’ ava come lava… Caballero e Carmencita "Nella Pampa sconfinata, dove le pistole dettano legge, va il Caballero misterioso in cerca della bellissima donna che ha visto sul giornale. S'ode un grido nella Pampa: Carmencita abita qui?" Il Caballero alla fine conquista la sua bella e le dice 'Carmencita, sei già mia, chiudi il gas e vieni via'. È la pubblicità del caffè Paulista… L’edizione 1969 della Enciclopedia Marinara recita alla voce Carmencita : termine marinaresco con il quale la ciurma chiama la spilletta del collegio militare, i cui ex allievi Mano di Fata… "Capitano, lo possiamo torturare ?" dice un pirata (Mano di fata) con forte accento siciliano al suo comandante. "Ma cosa vuoi torturare tu? Porta pazienza...." risponde il flemmatico capitano (Salomone il pirata pasticcione) in piemontese. Slogan dell'Amarena Fabbri. Alla realizzazione del filmato pubblicitario collaborano il famoso fumettista Bonvi e il cantautore Francesco Guccini, autore di alcune sceneggiature.