Cittadinanza attiva

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Cittadinanza attiva.
Destinatari del corso.
I destinatari del corso non sono una particolare classe o categoria di cittadini, ma tutti coloro che
risultano esposti, in maniera attiva o passiva, al flusso mediatico.
Credo che in particolare i genitori, il cui compito primario è aiutare i propri figli a distinguere quanto
l’immagine televisiva sia una rappresentazione della realtà, ma non la realtà stessa, possano trarre
da questo corso utili insegnamenti per proteggere la propria prole, “addestrandola” ad un consumo critico
e consapevole.
Cercare dunque di capire i meccanismi di funzionamento dei processi di comunicazione che investono
gli utenti non è una semplice operazione intellettuale.
E’ invece il tentativo di arrivare preparati alla lettura critica di un fenomeno che ormai avvolge tutte le
comunità, ne siano o meno consapevoli i singoli.
La loro volontà prescinde completamente dallo svolgersi del fenomeno, né può arrestarlo in alcun modo.
Gli individui non hanno “sovranità”singola su fenomeni globali, ed apparentemente impersonali, come la
diffusione mediatica.
Competenze di base da sviluppare;
E’ noto infatti come il linguaggio televisivo, spesso mischiato a quello pubblicitario sempre più diffuso
ed invasivo, secondo alcuni autori quali Sartori abbia modificato ed impoverito in maniera radicale
l’apparato cognitivo dell’homo sapiens, tramutandolo in homo videns.
Ma è chiaro che la perdita della cultura scritta non è affatto compensata automaticamente da una
corrispondente ed immediata cultura audiovisiva.
Ne deriva un quadro preoccupante, così dipinto dal sociologo Franco Ferrarotti:
” quanto all’homo videns, la lettura lo stanca. Preferisce il significato contratto e fulmineo dell’immagine
sintetica. Ne è affascinato e sedotto. Rinuncia al vincolo logico, alla sequenza ragionata, alla
riflessione…………cede all’impulso caldo, emotivamente coinvolgente…..quel modo di vita che è
tipico dell’infante, che mangia quando gli va se avverte sconforto, dorme, si sveglia, soddisfa i suoi
bisogni a caso”.
Per questa vincolante ragione dunque, secondo Sartori, “la cultura audiovisiva è incolta, quindi non è
cultura”.
Il quadro qui brevemente delineato appare dunque ideale per sviluppare un’azione, continuativa e
meditata, di “lifelong learning”, di formazione permanente che segua di pari passo lo sviluppo
mediatico contemporaneo, spesso talmente rapido da risultare spiazzante e traumatizzante, soprattutto
per le generazioni adulte, prive di un adeguato approccio.
La proposta di un corso primario di apprendimento delle tecniche di informazione e disinformazione
nasce dall’intento di fornire ai cittadini diritti democratici fondamentali, che consentano una piena e
consapevole partecipazione del singolo alla vita della sua collettività, sia essa statuale, regionale,
comunale o locale.
Nelle democrazie occidentali avanzate il flusso mediatico che investe il cittadino è ormai divenuto
imponente, ma mentre la comunicazione è aumentata, non sempre l’informazione l’ha seguita di
pari passo.
Anzi spesso si è verificato il fenomeno contrario; ad un aumento dell’intrattenimento, della fiction, della
presenza pubblicitaria, non è corrisposto un adeguato sviluppo dell’approfondimento e
dell’informazione.
Competenze tecnico professionali da sviluppare
Si tratta dunque di posizionarsi con cautela e consapevolezza di fronte ad una conquista della modernità
che è fonte di grandi opportunità, ma che può nascondere anche rischi e pericoli.
Quanto alla grande espansione della stampa locale, fenomeno spesso mitizzato ed enfatizzato come
segno di vitalità del mondo editoriale e giornalistico, spesso dietro ad esso si nascondono fenomeni di
bassa qualità giornalistica e di eccessiva contiguità con le istituzioni, che non rendono al cittadino il
servizio necessario alla sua consapevolezza.
Dunque questo ambito necessita di particolari attenzioni, in quanto il legame tra medium e territorio
conferisce particolare vitalità e significanza al primo, a patto di esercitare pienamente le proprie funzioni.
Obiettivi del corso;
Mai come in questo momento il concetto di “cittadinanza attiva”dev’essere applicato al cittadino
consumatore di notizie e di immagini, ma spesso lasciato solo in presenza di un’offerta mediatica
ridondante, confusa, troppo ricca e disordinata per risultare “nutriente”, talvolta pericolosa per la sua
pervasività.
Inoltre, poiché l’evoluzione dei sistemi mediatici è continua, favorita da evoluzioni tecniche di rapidità e
sconvolgente novità, mai come in questo caso l’apprendimento del cittadino dev’essere continuamente
aggiornato, affinato, perfezionato.
L’articolazione modulare del corso sarà la seguente:
Modulo 1
Segmento 1 : come nasce e da dove viene la notizia.
Segmento 2 : il “gate keeper”.
Segmento 3: Cos’è la notiziabilità.
Segmento 4 : Differenza tra informazione, comunicazione e pubblicità.
Segmento 5: il flusso dei valori/notizia.
UFC2: Modulo 2
Segmento 1: Le agenzie di stampa.
Segmento 2 : l’effetto “agenda setting”
Segmento 3 : Le concessionarie di pubblicità.
Segmento 4 : come si diventa giornalista.
Segmento 5: Professionisti e pubblicisti
UFC3 : Modulo 3
Segmento 1 : cosa viene insegnato ai giornalisti.
Segmento 2: come funzionano gli uffici stampa.
Segmento 3: funzioni e compiti dell’Ordine dei giornalisti. :
Segmento 4: le carte deontologiche
Segmento 5 : “la falena e la fiamma”
UFC4: Modulo 4
Segmento
Segmento
Segmento
Segmento
Segmento
1: storia dei mass media valdostani dal 1945 al 1980.
2 : storia dei media valdostani dal 1980 al 2005.
3 : la Rai valdostana.
4 : le agenzie di stampa valdostane.
5 : radio e televisioni private operanti in Vda.
UFC5: Modulo 5
Segmento 1 : elementi di marketing politico nella società dello spettacolo.
Segmento 2: immagini e simboli.
Segmento 3 : Come costruire un immaginario collettivo influenzando le emozioni.
Segmento 4 : la ripetizione del messaggio
Segmento 5 : l’appartenenza è decisa dai gusti, non dalle idee.
Il corso avrà una durata totale di circa 25 ore, all’interno delle quali verranno effettuate dai
partecipanti prove pratiche di scrittura e fotografia, nonchè pubbliche letture comparative e di confronto
fra giornali.
In materia di selezione ed orientamento dei candidati è prevista una prova pratica preliminare, intesa a
dimostrare come il giornalista sia solo un mediatore tra la fonte della notizia e il lettore, e che quindi ogni
mediazione...... mediatica risulta diversa, a seconda della personalità e delle capacità del soggetto.
Ogni partecipante dovrà descrivere, nell’ambito dello stesso numero di righe tipografiche, una scenetta
mimata in classe.
Si discuterà quindi sul perché tale esperimento non dia mai due descrizioni identiche.
Analogo metodo verrà usato con la fotografia: usando a turno solo una macchina fotografica, verrà
chiesto ad ogni candidato di ritrarre lo stesso soggetto.
Anche in questo caso verranno analizzate le ragioni delle probabilissime diversità nei risultati delle
immagini realizzate.
Tale approccio ha il compito di dimostrare come non esista un’unica obbiettività giornalistica, ma solo
punti di vista differenti.
E’ prevista la proiezione di film attinenti ai temi in discussione.
Si cercherà in ogni caso di privilegiare una metodologia di “didattica attiva”, in maniera che i
partecipanti entrino nel meccanismo del lavoro quotidiano dell’operatore mediatico, e ne colgano dal
vivo limiti, opportunità e condizionamenti pratici.
Si allega inoltre un elenco indicativo dei testi adottati, cui il docente farà costante riferimento durante le
lezioni, presentandone e sintetizzando gli elementi più significativi.
Mauro Wolf: “Teoria delle comunicazioni di massa.” Ediz Bompiani.
Alessandro Amadori: “Mi consenta”. Ediz Scheiwiller.
Alessandro Amadori:”Mi consenta 2”. Ediz Scheiwiller
Guy Debord: “La società dello spettacolo”. Ediz Baldini & Castoldi.
Paolo Murialdi: “ Storia del giornalismo italiano”. Ediz Il Mulino.
Karl Popper: ”Cattiva maestra televisione”. Ediz Donzelli.
Carlo Maria Martini: “Il lembo del mantello” Ediz Centro Ambrosiano.
Giovanni Sartori : “Homo videns”. Ediz Laterza.
Giuseppe Altamore. "i padroni delle notizie ( come la pubblicità occulta uccide l'informazione)".
Ediz Bruno Mondadori.
Giorgio Triani:"Sedotti e comprati". Ediz Eleutera
Paolo Bianchi- Sabrina Giannini: "La Repubblica delle marchette". Ediz Eretica.
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