GERUSALEMME, UNA STELLA PER IL NOSTRO CAMMINO La proposta di un’attenzione annuale unitaria è alla prima esperienza; per questo ci risultava quasi più facile dire cosa non è piuttosto che cosa è. Non è un nuovo tema da approfondire, non è neppure una iniziativa precisa, ben definita quanto ai tempi e ai luoghi e allo svolgimento. È sostanzialmente uno sguardo in avanti: mentre ci si dedica con immutata passione al servizio dei fratelli nella comunità cristiana e nella società, si alza il capo, si guarda avanti, per intuire le necessità e le prospettive che interpellano la vita e la missione della Chiesa e per orientare il cammino e le proposte dell’associazione nell’immediato futuro. Un canto di Pierangelo Comi ci offre una bella immagine: “Se tu vuoi tracciare dritto il tuo solco, il tuo carro attaccherai al tiro di una stella”. Abbiamo cercato una stella, un’immagine carica di significato simbolico che potesse aiutarci ad avere questa attenzione comune, a tracciare dei solchi diritti e ordinati. Sollecitati anche dalla lettura della Tertio Millennio Adveniente abbiamo identificato questa immagine-guida in Gerusalemme, la città santa amata da ebrei, cristiani e musulmani, luogo dagli alti significati, che solo la fede permette di intuire, ma anche realtà estremamente concreta, attuale, che mette alla prova la speranza e la pazienza di tante persone. Alziamo lo sguardo, guardiamo a Gerusalemme e ci sarà più facile scoprire il valore del cammino che stiamo facendo, i prossimi passi e i necessari aggiustamenti di rotta. Il simbolo ci è sembrato particolarmente appropriato proprio perché richiama le due prospettive fondamentali dell’attenzione annuale. Gerusalemme è la città dove Gesù ha dato la sua bella testimonianza al Padre (1Tim 6,13), la città dove l’annuncio del Crocifisso Risorto ha cominciato a risuonare per diffondersi fino ai confini del mondo (sal 19) e ricondurre a unità le tante lingue che rendono difficile l’intesa tra gli uomini (At 2,6-12): Gerusalemme è la città dell’annuncio. Ma contemporaneamente essa è la città dove da secoli, e oggi in maniera particolarmente drammatica, la speranza di intesa, di concordia, di pace è continuamente disattesa e contrastata. Eppure anche oggi, proprio in un contesto sfavorevole, la speranza dei Profeti trova persone che diventano segno, tracciano i percorsi possibili del fare pace: sì, davvero Gerusalemme è anche la città del dialogo. Proviamo allora ad approfondire, nelle due schede che seguono, la carica simbolica di questa città secondo entrambe le prospettive. Il primo contributo si soffermerà sulla Gerusalemme della fede, dell’annuncio. Il successivo sulla Gerusalemme terra della profezia del dialogo. DISCLAIMER Questo articolo è tratto dalla Guida all’Attenzione Annuale 1996-1997 “Ponti e Arcobaleni” di proprietà dell’editrice Associazione Azione Cattolica Italiana. Tutti i diritti sono riservati. È consentita la diffusione per via telematica esclusivamente nella versione integrale qui presente, corredata da questo paragrafo, e in assenza di fini di lucro. La riproduzione mediante altri mezzi di comunicazione, compresa la stampa, è possibile solo previo accordo con l’editore: Azione Cattolica Italiana, via Aurelia 481, 00165 ROMA. tel. 06/66.31.545 e-mail: [email protected] oppure [email protected]