RitornoAll`isola - Rete Civica di Milano

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Testo del pressbook originale senza loghi e/o immagini
Peter Pan
Walt Disney Pictures
Presenta
Ritorno all’isola che non c’è
(Return to Never Land)
1° Regista
ROBIN BUDD
2° Regista
DONOVAN COOK
Prodotto da
CHRISTOPHER CHASE
MICHELLE ROBINSON
DAN ROUNDS
Regia Troupe
IAN HARROWELL
Sceneggiatura
TEMPLE MATHEWS
Colonna Sonora Originale composta e diretta da
JOEL McNEELY
Art Director
WENDELL LUEBBE
Direttore Tecnico
CHARLIE LUCE
Montaggio
ANTHONY F. ROCCO
Responsabile di Produzione
SHARON MORRILL
WALT DISNEY PICTURES ringrazia
L’Ospedale Great Ormond Street Children di Londra al quale il Sir James Barrie
ha ceduto i diritti di copyright di Peter Pan nel 1929
Un ringraziamento speciale a
KEVIN LIMA
Direttori Aggiunti Animazione
CHARLIE BONIFACIO
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KEITH INGHAM
RYAN O’LOUGHLIN
LARRY WHITAKER
Produttori Associati
CHRIS HENDERSON
LIZBETH VELASCO
Direttori di Produzione
DAN FORSTER
KEVIN WADE
Materiali scritti aggiunti
CARTER CROCKER
Supervisione Soggetto
DONOVAN COOK
FRANK LINTZEN
CHARLIE BONIFACIO
Storyboard
ROGER ALLERS
ERIC CHU
JOHN FLAGG
WARREN LEONHARDT
DANIEL LAFRANCE
DAVE PEMBERTON
BRIAN PIMENTAL
ARNA SELZNICK
Sheet Timer
KEVIN McDONAGH
SHAWN SELES
MARC SEVIER
Direttore Tecnico Troupe
GARY PAGE
PROGETTAZIONE & SVILUPPO VISIVO
Scenografie JOHN KLEBER
Csq. Sviluppo Visivo JULIE EBERLEY
Creazione Personaggi CHARLIE BONIFACIO
Csq. Sopralluoghi TED COLLYER
Creazione Suppellettili di Scena ADRIAN OLIX-THATCHER
Realizzazione Colore REBECCA BARCLAY
LAYOUT
Supervisione Layout ALEX NICHOLAS
Ass.te Supervisione Layout NICK PILL
Artisti Layout KELLY BAIGENT
YOSH BARRY
MARC CAMELBEKE
ABETH DELA CRUZ
RICCARDO DURANTE
STEPHEN GRANT
MAC MONKS
VINCENZO NISCO
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Csq. Fondali Layout
Fondali Layout
Supervisori Aggiunti Layout
Aggiunti Layout
STEPHANE PORTAL
MARK SONNTAG
ADRIAN OLIX-THATCHER
DAVIDE VEGA
ANDREW WOLF
DAVID SKINNER
JAK BALLANTINE
NICOLE PAPAX
WEYLEN TSENG
TED COLLYER
DERMOT WALSHE
MICHAEL BROOKS
BLAYNE BURNSIDE
ROBERT CHAPLIN
BRIAN COUGHLAN
BRAD GRAHM
JOHN C. HILL
KENT MADDEN
KEN A. NICHOLLS
ANIMAZIONE PERSONAGGI
JANE
Supervisione Animazione LIANNE HUGHES
Aggiunti Animazione SIMON ASHTON
ADAM MURPHY
ALEXIS STADERMANN
MYKE SUTHERLAND
Animatori KATHIE O’ROURKE
ANDREW BROOKS
ANDRIES MARITZ
GIE SANTOS
DAN O’SULLIVAN
DONALD WALKER
DONN PATTENDEN
Voce Italiana VERONICA PUCCIO
Voce Originale HARRIET OWEN
PETER PAN
Supervisori Animazione ANDREW COLLINS
PIETER LOMMERSE
Ass.te Animatore MANNY BANADOS
Animatori DEBORAH CAMERON
NOEL CLEARY
JOCELYN SY
ROWENA HAMLYN-ASPDEN
BERNARD DERRIMAN
LILY DELL
SID AHEARNE
ALAN LAM
MICHAEL WARD
Voce Italiana ALESSIO DE FILIPPIS
Voce Originale BLAYNE WEAVER
HOOK
Supervisione Animazione BOB BAXTER
Animatori DAVIDE BENVENUTI
MANUK CHANG
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RIZALDY VALENCIA
ROBERT MASON
WARWICK GILBERT
MICHAEL BADMAN
RANDY GLUSAC
MARCO ZANONI
CHARLIE LEE
JOHN POWER
TINA BURKE
DANIEL LAFRANCE
Voce Italiana CARLO REALI
Voce Originale COREY BURTON
WENDY
Supervisione Animazione RYAN O’LOUGHLIN
Ass.ti Animatori KEVIN WOTTON
JOZEF SZEKERES
Animatori DONNA BROCKOPP
ROBERT FOX
TOBIAS SCHWARZ
Voce Italiana PAOLA VALENTINI
Voce Originale KATH SOUCIE
Sculture Personaggi
RIZALDY VALENCIA
JOZEF SZEKERES
MYKE SUTHERLAND
ANIMAZIONE EFFETTI
Supervisione Effetti Speciali DEL LARKIN
ADAM PHILLIPS
Animazione Effetti Speciali MARVIN PETILLA
RUSSELL HEYMAN
STEPHEN DEANE
DAVID BIRKINSHAW
DARREN KEATING
JOEL HANCOCK
BERT DENNISON
TIM BROTHERS
Ritocco Effetti Speciali RENE PFITZNER
SARAH NEWALL
DAVID WILKINSON
SIMON RYDER
JOSEROEHL DE GUZMAN
Animatori Effetti Speciali Aggiunti JEFF ASTOLFO
ROBERT COWAN
LORENZO DEL BIANCO
LOUISE KINER
SIMON NORTHWOOD
Ass.ti Animatori Effetti Speciali Aggiunti CHRISTOPHER CANN
PAUL JOHNSON
KAREN KILBRIDE
RONALD KILBRIDE
KEVIN McGIBBON
MAUREEN OLSON
GREG PARKER
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ANIMAZIONE CGI
Animatori CGI PAUL HUNT
MATT JONES
SEAN ASPINALL
BRIAN FOSTER
PAUL NEALE
IAN RICHARDS
Layout CGI RICCARDO DURANTE
TERRY POSTHUMUS
FONDALI
Tradizionali & Digitali
Supervisione Fondali BEVERLEY McNAMARA
Ass.te Supervisione Fondali PIERO SGRO
Artisti Fondali BARRY DEAN
JERRY LIEW
JAMES ZHENG
OWEN ROHU
POLINA OMELCHUK
Artisti Fondali Aggiunti MILANA BORKERT
SCOTT CAMERON
GABOR CSAKANY
DON GAUTHIER
IAN HASTINGS
CATHY HSU
GARY HUNT
PETER MONG
PATRICK MUYLKENS
KENNETH NICE
SHANE PARKER
MEI TSAO
CHRISTINE WALLACE
RICHARD ZALOUDEK
SJ ZHENG
Pittura Digitale GREG FARRUGIA
DENISE TANOUS
SEAN STEINMULLER
WOOJIN CHOI
SHAUN SCHELLINGS
CHRISTOPHER MATTHEW STAPLES
RITOCCO ANIMAZIONE
Supervisione Ritocco
MICHAEL COMINO
ANIMAZIONE INTERCALATORI
Supervisione Intercalatori
TOM SCHYVENS
MICHAEL PATTISON
PIETER LOMMERSE
PRODUZIONE DIGITALE
Direzione Tecnologia Digitale MARTIN CADEN
Supervisione Pittura / Realizzazione Colore JENNY NORTH
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WESLEY CHAMPION
Capisquadra Compositori MARK EVANS
ELIAS MACUTE
DAMIAN TEMPORALE
ANDREW COATES
PRODUZIONE
Supervisori di Produzione KEIJI KISHI
BARBARA OLSON
Coordinatori di Produzione STEPHANIE BAKER
LIBBY WILSON
CHRIS McMANUS
SERENA GEDDES
RENEE CATALDI
JULIE PHELAN
MONTAGGIO & POSTPRODUZIONE
Direttore Postproduzione STEVE ARENAS
Montaggio DANIEL LEE
MUSICHE
“DO YOU BELIEVE IN MAGIC”
Testi e Musiche di JOHN SEBASTIAN
Interpretate da BBMAK
Prodotte da STEPHEN LIPSON
BBMAK appare per gentile concessione della Hollywood Records / Telstar Records Ltd.
“LA SECONDA STELLA A DESTRA”
(“Second Star To The Right)”
Musiche e testi originali di SAMMY FAIN e SAMMY CAHN
Interpretata da RENATA FUSCO
Arrangiamenti originali RANDY PETERSEN e TIM HEINTZ
“VORREI”
(“I’ll Try”)
Musiche e testi originali di JONATHA BROOKE
Interpretata da RENATA FUSCO
“IL PIANO È FATTO”
(“Here We Go Another Plan”)
Musiche e testi originali di RANDY ROGEL
Interpretata da ENZO GARINEI
“PER ESSERE UNO DI NOI”
(“So To Be One Of Us”)
Musiche e testi originali di THEY MIGHT BE GIANTS
Interpretata da VERONICA PUCCIO, FABRIZIO DE FLAVIIS, ALESSIO DE FILIPPIS, GABRIELE
PATRIARCA, STEFANO RINALDI, GABRIELLA SCALISE
Arrangiamenti originali di MARTIN ERSKINE
“ADESSO SEI COME NOI”
(“Now that you’re one of us”)
Musiche e testi originali di THEY MIGHT BE GIANTS
Interpretata da GABRIELE PATRIARCA, VERONICA PUCCIO, ALESSIO DE FILIPPIS, STEFANO
RINALDI, LORENA BRANCUCCI, RENATA FUSCO, GABRIELLA SCALISE, VIRGINIA
BRANCUCCI
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CANZONE TITOLI CODA
“VORREI”
(“I’ll Try”)
Musiche e testi originali di JONATHA BROOKE
Prodotta da STEWART LEVINE
Interpretata da RENATA FUSCO
Testo italiano LORENA BRANCUCCI
La realizzazione di questo film si è resa possibile grazie all’ispirazione alla versione originale e
all’instancabile sforzo degli artisti e animatori coinvolti.
VERSIONE INTERNAZIONALE PRODOTTA DA
DISNEY CHARACTER VOICES INTERNATIONAL, INC.
DOLBY Digital DTS
SDDS
Prodotto & distribuito su pellicola EASTMAN FILM
Stampa TECHNICOLOR
CASSETTE E COMPACT DISC DISPONIBILI SU ETICHETTA
WALT DISNEY RECORDS Bug
COPYRIGHT © 2001 DISNEY ENTERPRISES, INC.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
QUESTO FILM E' STATO CREATO DA WALT DISNEY PICTURES AND TELEVISION AI SENSI
DELLE LEGGI VIGENTI NEL REGNO UNITO.
Animazione realizzata dalla
WALT DISNEY TELEVISION ANIMATION
(AUSTRALIA) PTY. LIMITED
WALT DISNEY TELEVISION ANIMATION CANADA
Prodotto da
WALT DISNEY TELEVISION ANIMATION
Distribuito da
BUENA VISTA INTERNATIONAL, INC.
Durata: 1 ora e 12 minuti
Data di uscita: 6 settembre 2002
Ufficio Stampa:
Fabiola Bertinotti, Silvia Pavone: 02 290851
Maria Teresa Pantone: 06 330831
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Note di produzione
Walt Disney Pictures prende il volo con “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è”,
l’incantevole sequel, divertente e fantasioso di “Peter Pan”, il film Disney del 1953.
Prodotto da Walt Disney Television Animation, “PETER PAN - Ritorno all’isola che
non c’è” racconta le avventure nell’ “Isola che non c’è” della figlia di Wendy, Jane, una
ragazzina che non riesce a credere ai racconti della mamma perchè tanto presa dalla
tragica situazione della Guerra Lampo che infuria su Londra.
Jane dovrà però affrontare le sue paure nel momento in cui verrà erroneamente rapita
e portata sull’ “Isola che non c’è” da Capitano Uncino in persona. Peter Pan la salva
dalle grinfie dei pirati e cerca di mostrarle le meraviglie dell’ “Isola che non c’è”; tuttavia
Jane vuole solo poter ritornare alla realtà della sua casa. Sfortunatamente per lei sarà
costretta a volare se vuole tornare indietro e per volare deve di credere. Toccherà a Peter
Pan, Campanellino e ai Bimbi Sperduti aiutare Jane a riscoprire quel senso di gioia e
meraviglia tipico dell’infanzia, mentre Jane solo dentro di sé può trovare il modo di
credere nella magia.
“PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è” è una toccante rivelazione, per bambini
che vanno dai 2 ai 102 anni (!), sull’importanza di trovare in sé l’immaginazione e la
forza di fronte alle avversità. Nel corso del film il pubblico avrà l’opportunità di
entusiasmarsi nuovamente per gli irresistibili personaggi del film: il giocoso Peter Pan,
la piccola Campanellino, i Bimbi Sperduti, lo scellerato e buffo Capitan Uncino, Spugna
nonché altri personaggi che compaiono per la prima volta in questo film.
I personaggi
Peter Pan, il ragazzo che non vuole crescere, è un personaggio birichino, spiritoso e
senza problemi come lo ricordiamo noi, ancora il leader dei Bimbi Sperduti e in eterno
conflitto con Capitan Uncino. Peter è ovviamente ancora l’oggetto dell’incondizionato
affetto di Campanellino. Il mondo è cresciuto intorno a lui: Wendy non è più una
bambina, anzi ha due figli, fra cui una ragazzina di nome Jane che non vuole saperne
delle sue storie fantastiche. Chi potrà farla ricredere sulla magia della fantasia se non
Peter Pan in persona?
“Peter Pan è uno dei personaggi più divertenti da scrivere perché tutti noi siamo un po’
dei Peter Pan in un modo o nell’altro”, afferma lo sceneggiatore Temple Mathews. “È
facile identificarsi con lui, mi basta chiudere gli occhi e lui prende vita. Bisogna solo
entrare in contatto con il bambino che c’è dentro di noi!”
Jane è la maggiore dei due figli di Wendy, malgrado la fredda realtà della guerra l’abbia
privata di una vera infanzia e della relativa spensieratezza. Il papà di Jane, una volta
partito per la guerra, le ha affidato la missione di proteggere il fratellino e Jane ha preso
questo compito piuttosto sul serio, rinunciando ai giochi infantili e cercando di
dimenticare le proprie emozioni per dedicarsi unicamente alla dura realtà degli adulti.
Più il padre si trattiene lontano dalla famiglia, meno Jane riesce a credere nelle
bellissime storie che la madre le racconta su Peter Pan. Semplicemente non può
permettersi di crederci. Ma tutto questo cambia quando Capitan Uncino per errore la
rapisce e la porta sull’ “Isola che non c’è”, il luogo dove la fantasia diventa realtà. È un
viaggio lungo ma soprattutto è un viaggio interiore, nel cuore di Jane, alla fine del quale
la ragazza scoprirà che tante cose sono possibili, con un po’ di fiducia e un pizzico di
polvere magica.
“È un viaggio meraviglioso, di comprensione e di recupero del senso della fantasia”,
afferma il produttore Chris Chase. “È un viaggio che tutti noi dovremmo poter fare.”
Il pirata dal cuore nero… il sinistro furfante… Capitan Uncino è il flagello del mare… e
ne è orgoglioso! Sfortunatamente Uncino è ancora intrappolato in una battaglia senza
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fine con il suo rivale di sempre Peter Pan, e vincere non sembra mai possibile. Questa
volta Uncino ha rapito Jane, scambiandola per Wendy, per poter attirare Peter nel suo
covo. Ma per tutta l’eternità l’arrogante Capitano sarà il suo peggior nemico. Peter Pan
ostacola i suoi vili piani e noi vediamo Uncino lanciarsi come un pazzo verso il
tramonto, inseguito da una piovra affamata.
“Lui è il più cattivo dei cattivi comici di Disney, è vanitoso ed esagerato e trae grande
godimento dalla sua cattiveria, e questo lo rende molto divertente da interpretare”,
afferma Corey Burton, la voce originale di Capitan Uncino.
La polvere magica più famosa del mondo, Campanellino, ritorna brillante e vivace
nonché irascibile e gelosa. È il suo lato cattivello e birichino che mostra inizialmente a
Jane fino al momento in cui le due non avranno bisogno l’una dell’altra, perché solo
insieme potranno salvare Peter Pan dalle grinfie di Capitan Uncino.
“Campanellino è davvero eccezionale in questo film”, spiega Chase. “La sua animazione
è bella, il suo personaggio molto ben disegnato e i suoi momenti chiari e divertenti.”
Malgrado sia diventata una donna, dalla sua ultima visita all’ “Isola che non c’è”,
Wendy conserva molte delle qualità della ragazzina che era. Anche se è passato del
tempo da quando era in contatto con quel mondo magico, Wendy non ha mai smesso di
credere nella magia. Si è rifiutata di lasciar svanire lo “Spirito Giovanile”, che ha infatti
cercato di infondere ai suoi figli, principalmente attraverso fantasiose storie che
racconta loro la sera, prima che si addormentino. Il piccolo Danny è affascinato dai suoi
racconti ma Jane non si lascia conquistare ma il suo desiderio più grande è proprio
quello di riuscire a farla credere nel potere della fantasia. Wendy crede ancora nella
magia, in Peter Pan e che tutto possa essere possibile. È davvero ironico che lei, donna
adulta, abbia conservato queste convinzioni, mentre sua figlia, una ragazzina, sia
invece terribilmente seria e pratica.
Il fratellino di Jane, Danny, si crogiola nei racconti su Peter Pan, i pirati e il posto
incantato chiamato “Isola che non c’è”. Traendo spunto da queste storie, Danny
trabocca di esuberanza giovanile e di fantasia, il mondo delle favole della sera gli regala
la dovuta distrazione dalla guerra che infuria intorno. Anche lui spera che la sorellina
trovi nel suo cuore la voglia ed il desiderio di giocare.
Il fedelissimo primo marinaio di Capitan Uncino, Spugna, va contro tutti gli stereotipi
del pirata tradizionale con il suo senso dell’onore e del “fair play”, per quanto distorto
possa essere. Il confuso lupo di mare porta comicità all’equipaggio di Capitan Uncino.
I seguaci di Peter Pan, i fedeli e spiritosi Bimbi Sperduti, hanno tutti dei nomi buffi che
rispecchiano le loro personalità. Come Peter Pan, rimarranno per sempre bambini e per
loro il mondo è un enorme parco di divertimenti. A causa della riluttanza di Jane nel
credere nel mondo magico delle favole, i Bimbi Sperduti decidono di seguire la
massima: “Se non puoi vincerli, fatteli amici”, e far diventare anche Jane “una bimba
sperduta”, raccontato in modo incredibile nella bella sequenza musicale del film, “Per
essere uno di noi” (“So to be one of us”).
Origini del film
Per creare un sequel cinematografico del classico Disney del 1953, si è iniziato con lo
stabilire l’ingrediente essenziale tipico dei film degli Studios: una bella storia.
Bisognava trovare un’estensione logica e naturale della favola originale che consentisse
al pubblico di rivisitare i personaggi principali e minori ma attraverso un’esperienza del
tutto nuova.
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“La storia è sempre la cosa più importante, e lo scopo è quello di offrire un’esperienza che
porti avanti dei personaggi che hanno già conquistato le passate generazioni, regalando
al pubblico la possibilità di trascorrere altro tempo con loro”, dice Sharon Morrill, vice
presidente di Walt Disney Television Animation e dirigente responsabile della
produzione. “Nel raggiungere quell’obiettivo, bisogna assicurarsi che il film resti fedele al
tono e allo spirito dell’originale, creando al tempo stesso un’atmosfera di freschezza, un
sentimento che il pubblico di oggi e di domani saprà apprezzare.”
“È difficile realizzare un sequel di un classico animato”, ammette il produttore Chase.
“Abbiamo fatto il possibile per assicurarci che ogni singola inquadratura fosse quella
giusta, conferendogli il tocco del film classico.”
La troupe era in difficoltà nel creare un sequel al classico Disney; ha compiuto un
grande sforzo per rendere omaggio all’originale, cercando di trovare per i personaggi ed
il pubblico nuove avventure e nuove emozioni. La protagonista, Jane, ad sesempio,
doveva essere una via di mezzo fra le illustrazioni tradizionali e uno stile più moderno,
compito affidato al disegnatore Charlie Bonifacio con un bellisimo risultato.
“Il sequel sa dare vita intelligentemente ad aspetti diversi rispetto all’originale”, spiega il
2° regista Donovan Cook. “Il primo film racconta di una ragazzina che ha paura di
crescere ma che impara che non bisogna rinunciare alla propria giovinezza solo perché si
diventa grandi. Nel nostro sequel Jane impara che non bisogna voltare le spalle alla
propria giovinezza anche se si cresce e si diventa più responsabili. È fondamentalmente
la stessa morale, vista da una prospettiva diversa.”
Eppure l’idea ha presentato le sue difficoltà. “Uno dei più grandi problemi è stato quello
di spiegare come mai una ragazza tanto immersa nella sua routine vorrebbe recarsi sull’
‘Isola che non c’è’ ”, continua Cook.
Fra i cambiamenti più importanti tra l’originale ed il sequel c’è l’introduzione di un
nuovo nemico per Capitan Uncino... Negli anni che intercorrono tra la visita di Wendy e
l’arrivo di Jane, non molto è cambiato sull’ ‘Isola che non c’è’, con una sola eccezione: il
coccodrillo, la comica piaga dell’esistenza di Capitan Uncino, ha preso il largo verso
mari più azzurri… solo per essere sostituito da una piovra enorme e mostruosa, anche
lei golosa di pirati, in particolare di un pirata con un uncino al posto della mano… Così
come accadeva con il coccodrillo, la piovra presenta un buffo particolare che avverte
Uncino del suo avvicinarsi: infatti questa creatura marina ama far schioccare le
ventose dei suoi tentacoli come qualcuno che schiocca arrogantemente le dita.
“L’invenzione della piovra ci ha dato un nuovo modo per tormentare Capitan Uncino con
un ennesimo nemico marino”, spiega la Morrill.
Alla fine la squadra ha dovuto scegliere un finale. La discussione si divideva fra il dolce
incontro di Peter Pan con Wendy, ormai cresciuta, e il ritorno del padre di Jane dalla
guerra. Fondamentalmente il finale del film raggiunge un climax emotivo che offre una
soluzione e una speranza per tutti.
“Penso che abbiamo fatto la cosa giusta”, aggiunge Chase. “Jane vive questa
straordinaria avventura, impara qualcosa di se stessa, e quando torna a casa, anche
suo padre ritorna: il pubblico a quel punto sa che la loro vita sarà migliore. È un approccio
bello, ottimista, rivolto al futuro.”
Direzione artistica ed effetti visivi
La troupe ha tratto il massimo da Disney Animation Research Library, studiando il
materiale di ricerca del film originale con grande entusiasmo. Dai bozzetti di Frank
Thomas di Capitan Uncino ai disegni di Peter Pan realizzati da Milt Kahl, gli animatori
di “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è” hanno avuto degli ottimi spunti da cui
partire. La troupe di Budd ha tratto particolare ispirazione dai disegni di Kahl di Peter
Pan che fruga nella cassapanca di giocattoli.
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“È stata una vera e propria scoperta perché Milt Kahl ha disegnato Peter come un
bambino non bello nel senso classico del termine, anzi è un po’ scialbo, se vogliamo ma è
comunque un personaggio che conquista grazie al suo brio”, spiega il regista Robin
Budd. “Peter ha un aspetto del tutto normale, con un naso un po’ a patata e questo lo
rende difficile da disegnare. Tuttavia i disegni di Kahl lo hanno reso molto reale e ne
sottolineano lo spirito fanciullesco. Trovare quel disegno per noi è stata una
benedizione.”
Inoltre l’art director Wendell Luebbe ha cercato di ottenere una copia del film
originale che era stato restaurato. La troupe ne ha studiato meticolosamente le
sfumature della presentazione, in particolare la messa in scena e l’illuminazione
cinematografica, per meglio comprendere quali erano gli obiettivi artistici in questo
nuovo film.
“La novità è che i personaggi hanno una silhouette illuminata e questo crea un effetto
sorprendente quando si trovano su uno sfondo molto scuro. Questo mi ha davvero aiutato
ad aggiungere la magica qualità di Peter Pan.”
Nonostante i progressi tecnologici della cinematografia dal 1953 al 2002, i filmmaker
hanno cercato il giusto equilibrio. Tanto per cominciare hanno dovuto decidere quando
le immagini computerizzate non dovevano interferire con il vecchio stile di produzione.
Le moderne cineprese, molto più complesse di quelle degli anni ‘50, hanno consentito
alla troupe di “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è” di esplorare la nuova
animazione, creando movimenti al tempo stesso organici e dinamici. Walt Disney
Animation Australia ha colto al volo l’occasione. Una collaborazione di 15 anni con Walt
Disney Television Animation ha dato vita a numerose serie televisive e ad alcuni dei più
popolari video animati fra cui “The Lion King 2: Simba’s Pride” (Il Re Leone II: Il Regno
di Simba) e “The Little Mermaid II: Return of the Sea” (La Sirenetta II: Ritorno agli
abissi). La produzione di “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è” rappresenta la
prima distribuzione cinematografica dello studio australiano.
Ironicamente, l’elemento magico rappresentativo della storia – la polvere magica – è
diventato uno dei punti focali dell’interferenza del computer. Nel creare la polvere di
Campanellino, i filmmaker hanno scoperto che il computer offriva più luminosità e
volume, nonché una maggiore definizione. La bidimensionalità invece forniva un
aspetto più organico ma il processo richiedeva moltissimo tempo. Alla fine la soluzione
stata trovata attraverso la combinazione dei due processi.
La troupe ha trovato nuovi metodi per utilizzare le pennellate grezze con le creazioni
tridimensionali, riuscendo a dare la sensazione di un fondale dipinto a mano all’interno
di immagini generate al computer.
“L’obiettivo è sempre stato quello di conservare l’aspetto originale del film”, dice il
regista. “D’altro canto, è meraviglioso avere il supporto del computer. Abbiamo costruito il
Jolly Roger in 3D perché la storia voleva che la nave volasse a mezz’aria. Non potevamo
farlo in altro modo se non con il computer.”
Eppure, Budd e Luebbe hanno optato per soluzioni completamente diverse per il
viaggio di Jane a l’ “Isola che non c’è”. Nell’originale, Peter Pan guida i suoi ospiti al di là
delle nuvole di Londra, atterrando con loro sulla terra della magia. Per “PETER PAN Ritorno all’isola che non c’è” i filmmaker hanno scelto di condurre il pubblico
attraverso un caleidoscopio luminoso e variopinto che ricorda l’apertura televisiva di
“The Wonderful World of Disney”.
“Al contrario del film originale pensavo che avremmo potuto davvero elaborare quel
momento”, ricorda Budd. “Wendell riteneva che il viaggio, non essendo fisicamente
possibile, doveva essere realizzato come un viaggio nella fantasia.”
L’effetto visualizza Jolly Roger che fluttua attraverso il fiorire di immagini che rendono
omaggio alle icone del film originale, compresi simboli di pirati, Indiani, sirenette, ecc.
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“La scena non riguarda veramente il racconto, è solo visivamente divertente ma credo
che rimanga fedele allo spirito di Peter Pan perché il pubblico si diverte”, afferma Budd.
“Le immagini sono molto anni ‘50. Siamo rimasti molto fedeli allo stile della leggendaria
artista cromatica Mary Blair. Abbiamo infatti studiato le sue immagini per trovare
un’ispirazione e quindi cercato di renderle omaggio attraverso il caleidoscopio.”
La musica
E alle immagini si accompagnano i suoni. Il compositore Joel McNeely è stato
incaricato di comporre una colonna sonora che al tempo stesso rendesse omaggio al
film originale e, cosa più importante, conferisse a “PETER PAN - Ritorno all’isola che
non c’è” un’identità musicale propria.
“Il film aveva bisogno di una colonna sonora ‘atemporale’, piena di emozioni,
divertimento e che esaltasse le varie fasi della commedia e dell’azione”, spiega Matt
Walzer, senior vice presidente della musica a Walt Disney Television Animation.
McNeely ha iniziato a comporre dopo aver visto una versione non definitiva del film
insieme al regista, ai produttori e ai dirigenti dell’animazione televisiva; in seguito il
gruppo ha deciso dove inserire la musica. Le discussioni vertevano sullo stile della
musica, sulle emozioni da trasmettere e sulle necessità tematiche del film. McNeely si è
messo al lavoro seguendo la sua solita tabella di marcia, e cioè 12 ore al giorno, sette
giorni su sette. Otto giorni dopo, McNeely è riemerso con la dinamica e toccante
colonna sonora di “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è”, che è stata registrata
da un’orchestra di 90 elementi nei famosi Abbey Road Studios di Londra.
“La musica è totalmente originale, ad eccezione di un paio di cose che volevamo
riprendere dal primo film”, spiega Budd. “Joel ha saputo catturare alla perfezione i
sentimenti di Jane in tutta la colonna sonora; inoltre Joel ha scritto un piccolo ‘riff’ nella
melodia che può essere usato in scene diverse, e trasmette ogni emozione di Jane. Sono
rimasto davvero colpito.”
McNeely ha creato dei “temi” musicali per ogni personaggio, conservando e dando
rilievo a quelli che compaiono già nel film originale. Peter Pan conserva lo stesso motivo
melodico e Campanellino il suo brano di musica più veloce. Tuttavia McNeely ha riunito
una varietà di temi che vanno dal “tema principale”, che riflette il viaggio, al “tema
domestico”, previsto per i momenti più calmi e riflessivi del film.
“Joel ha capito benissimo l’essenza del film”, dice la responsabile di produzione Sharon
Morrill. “Quello che chiamiamo ‘tema domestico’ e ‘tema del volo’ centrano l’obiettivo. Il
‘tema domestico’ riflette davvero il cuore, mentre il tema del volo è pieno della magia
dell’immaginazione. Lui ha reso il film grandioso, senza dimenticare i momenti più
intimi.”
La piovra presenta vari motivi musicali che riflettono il suo lato comico e pretenzioso,
dando vita ad un tema eccessivo, minaccioso eppure sciocco. Capitan Uncino anche ha
ricevuto un trattamento musicale a metà strada fra lo spaventoso e il buffo, con
l’utilizzo di una tuba per aumentarne l’effetto.
McNeely ha reso omaggio al compositore del film Erich Wolfgang Korngold, leggendarie
le sue composizioni con i “temi d’azione”.
Spiega McNeely: “Sono molto importanti l’abilità e lo stile dell’orchestra, nonché la cura
del dettaglio della colonna sonora.”
McNeely ha superato se stesso con un’overture che accompagna la bellissima sequenza
di apertura in cui Campanellino vola fra le nuvole e la sua silhouette viene illuminata
dall’interno della vaporosa nuvoletta bianca, diventando l’icona del vecchio film.
McNeely ha scritto un’overture che presenta le caratteristiche tematiche musicali del
film originale per rappresentare ogni immagine, da “Following the Leader”, riferita ai
Bimbi Sperduti, a “Never Smile at a Crocodile” per l’immagine del comico rettile. È
l’unica sequenza del film in cui la musica è stata composta prima dell’animazione.
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La cura del dettaglio di McNeely si è espressa al massimo nel sincronizzare il ritmo
dell’animazione a livello millesimale. “L’animazione deve avere una certa velocità
affinché l’occhio possa percepirla nel modo giusto”, dice McNeely. “Nell’animazione la
musica commenta costantemente l’azione sullo schermo, quindi il dettaglio è molto
importante.”
“Joel è fenomenale nel sottolineare l’emozione sullo schermo”, dice Matt Walzer. “La
musica di Joel ci aiuta a ritrovare il bambino dentro di noi che sa pensare come Peter
Pan, specialmente al giorno d’oggi.”
Come padre di due bambini piccoli, McNeely ha accettato con entusiasmo l’opportunità
di comporre musica per un film per bambini. “Ho trascorso la parte migliore degli ultimi
cinque anni facendo film d’azione e di avventura e sono stanco di dover proibire ai miei
bambini di entrare nella stanza mentre lavoro”, racconta McNeely. “Sono contento che il
film si rivolga a loro e sono contento di fare qualcosa con tanto piacere.”
Il curriculum musicale di McNeely è un ibrido di generi: ha iniziato come musicista
jazz, concentrandosi sul sassofono. Si è ritrovato a lavorare con Bernstein, che
prontamente lo ha esortato a laurearsi in composizione nella rinomata Eastman School
of Music. Sua moglie, Margaret Batjer, è una concertista della Los Angeles Chamber
Orchestra nonché una famosa solista internazionale.
McNeely ha composto la colonna sonora di oltre 35 film e serie televisive. Ha diretto
oltre 30 album di musica di film classici compresa un’intera collezione di lavori del noto
compositore di Hitchcock, Bernard Herrmann, per la Varese Records. Ha vinto il
Gramophone Award per la colonna sonora di “Vertigo” (La donna che visse due volte).
Le canzoni
La sezione musicale di Walt Disney Television Animation si è impegnata oltre il
credibile per trovare una combinazione eclettica di talenti che scrivessero e
registrassero le canzoni contenute in “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è”.
Durante l’inizio del film, nella versione originale (nella versione italiana spicca la
bellissima voce di Renata Fusco), Jonatha Brooke si esibisce in un’amabile e
personalissima interpretazione di “Second Star to the Right” (Seconda Stella a Destra)
di Sammy Cahn e Sammy Fain, per poi concentrarsi sui pensieri di Jane con “I’ll Try”
(Vorrei), un pezzo originale da lei composto. La produzione aveva incontrato Brooke per
discutere la scena e lo stile musicale da adottare e lei, il giorno successivo, era tornata
con testi e musica che erano semplicemente perfetti.
Essendo cresciuta guardando i suoi film, la Brooke è molto orgogliosa del suo
contributo a Disney.
Jonatha Brooke ha iniziato la sua carriera negli anni ‘80, esibendosi in un duo
chiamato The Story. Oltre ad amministrare la sua carriera, a scrivere canzoni ed a
esibirsi in spettacoli dal vivo, Brooke gestisce un diario dei suoi concerti sul suo sito
Web www.jonathabrooke.com che utilizza per mantenere un costante contatto con i
suoi affezionati fan.
They Might Be Giants hanno scritto le parole e la musica delle canzoni “So To Be One Of
Us / Now That You’re One Of Us” (Per essere uno di noi / Adesso sei uno di noi), tema
di una delle scene più allegre del film.
Sin dall’inizio della loro carriera vent’anni fa, John Flansburgh e John Linnell, come
They Might Be Giants, si sono guadagnati una folta schiera di ammiratori grazie alla
loro originalissima musica e nel 2000, sono entrati nella lista dei primi dieci artisti più
richiesti in internet.
Per mantenersi in linea con il tema musicale del film originale, è stato deciso che la
canzone ideale sarebbe stata uno dei maggiori successi del 1965, “Do You Believe in
Magic”, dei Lovin’ Spoonful. I BBMak, artisti della Hollywood Records, hanno firmato il
contratto per registrare il pezzo. I BBMak sono composti da Christian Anthony Burns,
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Stephen McNally e Mark Barry e sono un gruppo di grande successo in Gran Bretagna.
La famosa band, oltre a produrre la propria musica, è originale sia nelle armonie
dall’intonazione perfetta, che nelle canzoni in stile pop con la chitarra come strumento
principale.
Walker è andato a Woodstock per ottenere il permesso dell’autore della canzone, John
Sebastian. Disney stessa era inconsapevole di quanto la canzone fosse perfetta per il
soggetto di Peter Pan. D’altra parte, John Sebastian ha affermato che la sua ispirazione
principale nella scrittura della canzone “Do You Believe in Magic” viene proprio dal
personaggio di J.M. Barrie. Per quanto la canzone parli di magia e di musica, il suo
tema essenziale è basato sul concetto di rendere reale ciò in cui si crede, un concetto
nato dal suo amore per Peter Pan.
“Anche se è stata scritta con un soggetto riguardante la musica, la canzone è fortemente
legata a Peter Pan”, dice Sebastian. “L’intera metafora di credere in qualcosa
abbastanza convinzione da renderlo reale ha origini ben più lontane, ed appartiene a
J.M. Barrie molto di più che a John Sebastian.”
Sebastian ha riscritto alcune parti del testo della canzone per renderla perfetta per il
film. Quando la canzone è stata registrata, Sebastian è stato collegato telefonicamente
con la sessione così che egli potesse suonare sulla traccia con una speciale armonica
elettronica. Sebastian ha informato i produttori che quello strumento sarebbe stato
essenziale per dare vita alla canzone.
Sebastian aggiunge: “Nella traccia originale, il suono era molto forte e il pianoforte
nascondeva l’armonica. Ho semplicemente informato la produzione che la nuova
combinazione di armonica elettronica e di piano avrebbe aggiunto al pezzo un suono
originalissimo. E loro sono stati d’accordo.”
Anche il tempismo è stato perfetto: la canzone era stata registrata in Re Maggiore e
Sebastian aveva appena ricevuto lo strumento che riproduceva perfettamente quella
tonalità.
Cast tecnico
Dopo 17 anni, Walt Disney Television Animation rimane ai vertici come leader nella
produzione di film d’animazione di altissima qualità, di film cinematografici, di
produzioni per il mercato home video e di serie televisive e speciali. David Stainton ne è
il Presidente, mentre Sharon Morrill, svolge il ruolo di vice presidente esecutivo ed è
stata a capo della produzione di “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è”. Questo
è il sesto film realizzato dalla divisione, che segue a grandi successi come “A Goofy
Movie” (Pippo - il Film), “Doug’s First Movie”, “The Tigger Movie” (T Come Tigro) e
“Recess: School’s Out!” (Ricreazione la scuola è finita).
Pioniera nell’industria del mercato video, Walt Disney Television Animation ha creato
pietre miliari come “The Lion King II: Simba’s Pride” (Il Re Leone II: Il Regno di Simba),
“The Little Mermaid II: Return to the Sea” (La sirenetta II: Ritorno agli Abissi) e “Lady
and the Tramp II: Scamp’s Adventure” (Lilli e il Vagabondo II: Il Cucciolo Ribelle). Tra le
ultime uscite troviamo “Cinderella II : Dreams Come True” (Cenerentola II: Quando i
Sogni diventano Realtà) Hunchback of Notre Dame II” (Il Gobbo di Notre Dame II – Il
Segreto della Campana).
Alla divisione va senz’altro attribuito il merito di aver continuato la produzione di
Winnie the Pooh con Disney Video Premiere e la realizzazione di quattro special
televisivi, con il tema delle stagioni che hanno ricevuto moltissimi premi, eccellenti
critiche e un alto livello di ascolti.
Nel 1997, la divisione ha anche ricevuto una candidatura all’Oscar per il miglior
cortometraggio animato con “Redux Riding Hood”, che era parte della serie di corti
animati rinominata “Twisted Fairy Tales”.
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Walt Disney Television Animation ha prodotto il maggior numero di episodi animati per
la tv di qualsiasi altra società nel settore. Tra i suoi lavori spiccano la serie “Recess”
(Disney’s Ricreazione) già vincitrice di un Oscar, “Disney’s House of the Mouse”
(House of the Mouse - Il topo club), “Teacher’s Pet” (Disney’s Teacher’s Pet – Un cane...
di classe), il film uscito direttamente in video realizzato con la Pixar “Buzz Lightyear of
Star Command” (Buzz Lightyear da Comando Stellare) ed il famoso “Legend of Tarzan”
(Disney’s La leggenda di Tarzan).
Le serie prodotte da Walt Disney Television Animation sono trasmesse sette giorni alla
settimana su diverse reti di trasmissione o per la tv via cavo, inclusa ABC Television
Network (durante il programma “Disney’s One Saturday Morning”), Toon Disney e, in
tutto il territorio mondiale attraverso la distribuzione internazionale di Buena Vista. La
prossima serie targata WDTVA sarà “Disney’s Kim Possible”.
ROBIN BUDD
(Regia)
Ha iniziato a lavorare a “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è” nell’ottobre del
1997. Già regista della serie televisiva animata “Beetlejuice” e vincitore di un Emmy,
con al suo attivo lavori per la televisione e sviluppo dei film a Nelvana (una casa di
produzione cinematografica canadese specializzata in animazione), ha preferito
impegnarsi verso un tipo di narrazione più complessa.
Nel 1997, Robin Budd è stato il regista della parte animata del film “Pippi
Longstockings” (Pippi Calzelunghe), ed ha collaborato, dal 1994 al 1996, al film
animato di Clive Barker, “The Thief of Always”, realizzato per Paramount Pictures e
Nelvana. Ha anche diretto la sequenza animata dei titoli di testa della serie televisiva
“Sam and Max” ed ha curato la regia dell’animazione di “Little Nemo”, il bellissimo film
di Ray Bradbury tratto dal personaggio di Windsor McKay.
DONOVAN COOK
(2° Regista)
Con Robin Budd ha cercato di mantenere integro il processo di realizzazione del film
rispetto alla progettazione, curandone insieme a lui ogni aspetto concettuale, lo
sviluppo, gli storyboard e i vari stadi di registrazione. Cook è stato il regista di tre serie
televisive, “Nightmare Ned” per WDTVA, l’acclamato “Duckman” per USA Network ed il
divertentissimo “2 Stupid Dogs”. Cook ha fatto il suo ingresso professionale
nell’animazione come assistente di produzione nel film Disney del 1989 “The Little
Mermaid” (La Sirenetta), che ottenne un grandissimo successo. Attualmente Cook sta
curando la regia di un progetto di Walt Disney Television Animation che ruota intorno a
tre personaggi chiave: Topolino, Paperino e Pippo.
CRISTOPHER CHASE, MICHELLE PAPPALARDO-ROBINSON e DAN ROUNDS
(Produttori)
Sono i produttori di “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è”.
Cristopher Chase ha aggiunto le sue ottime referenze al progetto, data la sua
esperienza di sette anni nel settore di sviluppo di film per Dreyfuss & James
Productions più i successivi dieci per conto di Disney. Recentemente è stato produttore
associato di “Tarzan”, rivelatosi un successo di enormi proporzioni ed è stato il
manager di produzione di “Runaway Brain”, che ha avuto una candidatura all’Oscar
nel 1996 come miglior Cortometraggio Animato, scelto ed usato, poi, per l’apertura del
Festival di Cannes dello stesso anno.
Michelle Pappalardo-Robinson ha iniziato la sua carriera 12 anni fa a Walt Disney
Television Animation come assistente di produzione del film “The New Adventures of
Winnie the Pooh” (Le Nuove Avventure di Winnie the Pooh). È stata manager di
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produzione anche in “Aladdin and the King of Thieves” (Aladdin e il Re dei Ladri), che è
uno dei progetti che, nel 1994, hanno accompagnato il lancio di Video Premiere, la
divisione che si occupa esclusivamente di prodotti destinati al mercato home video.
Attualmente sta producendo il film “Piglet’s Big Movie” che verrà distribuito
prossimamente in video.
Dan Rounds è stato produttore di due delle più notevoli creazioni Disney: “The Prince
and the Pauper” (Il Principe e il Povero) con Topolino, distribuito nelle sale
cinematografiche nel 1990, e “A Goofy Movie”, del 1995, la prima distribuzione nelle
sale cinematografiche di Walt Disney Television Animation.
TEMPLE MATHEWS
(Sceneggiatura)
Tra i suoi lavori troviamo moltissima televisione, film e video inclusa la commedia “Off
the Mark”, da lui scritta e prodotta. Ma è stato il soggetto di “Lucy’s Moon” che ha
catturato l’attenzione di Disney più di cinque anni fa, ed ha portato Mathews ad essere
oggi lo sceneggiatore di “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è”. Dalla bozza
della storia, presentata nel 1997, Mathews ha visto l’evoluzione del film mentre scriveva
altri lavori, incluso il campione di vendite di Disney Video Premiere, “The Little
Mermaid II: Return to the Sea” (La Sirenetta II: Ritorno agli Abissi).
Mathews afferma: “La cosa buona di un progetto come questo è che gli artisti che
disegnano questi personaggi dando loro vita, sono persone inventive e romantiche che si
innamorano dei personaggi. E ti rendi conto che ogni tuo sforzo è giustificato quando ti
trovi di fronte all’incantevole risultato finale.”
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