Testo del pressbook originale senza loghi e/o immagini Peter Pan Walt Disney Pictures Presenta Ritorno all’isola che non c’è (Return to Never Land) 1° Regista ROBIN BUDD 2° Regista DONOVAN COOK Prodotto da CHRISTOPHER CHASE MICHELLE ROBINSON DAN ROUNDS Regia Troupe IAN HARROWELL Sceneggiatura TEMPLE MATHEWS Colonna Sonora Originale composta e diretta da JOEL McNEELY Art Director WENDELL LUEBBE Direttore Tecnico CHARLIE LUCE Montaggio ANTHONY F. ROCCO Responsabile di Produzione SHARON MORRILL WALT DISNEY PICTURES ringrazia L’Ospedale Great Ormond Street Children di Londra al quale il Sir James Barrie ha ceduto i diritti di copyright di Peter Pan nel 1929 Un ringraziamento speciale a KEVIN LIMA Direttori Aggiunti Animazione CHARLIE BONIFACIO 1 KEITH INGHAM RYAN O’LOUGHLIN LARRY WHITAKER Produttori Associati CHRIS HENDERSON LIZBETH VELASCO Direttori di Produzione DAN FORSTER KEVIN WADE Materiali scritti aggiunti CARTER CROCKER Supervisione Soggetto DONOVAN COOK FRANK LINTZEN CHARLIE BONIFACIO Storyboard ROGER ALLERS ERIC CHU JOHN FLAGG WARREN LEONHARDT DANIEL LAFRANCE DAVE PEMBERTON BRIAN PIMENTAL ARNA SELZNICK Sheet Timer KEVIN McDONAGH SHAWN SELES MARC SEVIER Direttore Tecnico Troupe GARY PAGE PROGETTAZIONE & SVILUPPO VISIVO Scenografie JOHN KLEBER Csq. Sviluppo Visivo JULIE EBERLEY Creazione Personaggi CHARLIE BONIFACIO Csq. Sopralluoghi TED COLLYER Creazione Suppellettili di Scena ADRIAN OLIX-THATCHER Realizzazione Colore REBECCA BARCLAY LAYOUT Supervisione Layout ALEX NICHOLAS Ass.te Supervisione Layout NICK PILL Artisti Layout KELLY BAIGENT YOSH BARRY MARC CAMELBEKE ABETH DELA CRUZ RICCARDO DURANTE STEPHEN GRANT MAC MONKS VINCENZO NISCO 2 Csq. Fondali Layout Fondali Layout Supervisori Aggiunti Layout Aggiunti Layout STEPHANE PORTAL MARK SONNTAG ADRIAN OLIX-THATCHER DAVIDE VEGA ANDREW WOLF DAVID SKINNER JAK BALLANTINE NICOLE PAPAX WEYLEN TSENG TED COLLYER DERMOT WALSHE MICHAEL BROOKS BLAYNE BURNSIDE ROBERT CHAPLIN BRIAN COUGHLAN BRAD GRAHM JOHN C. HILL KENT MADDEN KEN A. NICHOLLS ANIMAZIONE PERSONAGGI JANE Supervisione Animazione LIANNE HUGHES Aggiunti Animazione SIMON ASHTON ADAM MURPHY ALEXIS STADERMANN MYKE SUTHERLAND Animatori KATHIE O’ROURKE ANDREW BROOKS ANDRIES MARITZ GIE SANTOS DAN O’SULLIVAN DONALD WALKER DONN PATTENDEN Voce Italiana VERONICA PUCCIO Voce Originale HARRIET OWEN PETER PAN Supervisori Animazione ANDREW COLLINS PIETER LOMMERSE Ass.te Animatore MANNY BANADOS Animatori DEBORAH CAMERON NOEL CLEARY JOCELYN SY ROWENA HAMLYN-ASPDEN BERNARD DERRIMAN LILY DELL SID AHEARNE ALAN LAM MICHAEL WARD Voce Italiana ALESSIO DE FILIPPIS Voce Originale BLAYNE WEAVER HOOK Supervisione Animazione BOB BAXTER Animatori DAVIDE BENVENUTI MANUK CHANG 3 RIZALDY VALENCIA ROBERT MASON WARWICK GILBERT MICHAEL BADMAN RANDY GLUSAC MARCO ZANONI CHARLIE LEE JOHN POWER TINA BURKE DANIEL LAFRANCE Voce Italiana CARLO REALI Voce Originale COREY BURTON WENDY Supervisione Animazione RYAN O’LOUGHLIN Ass.ti Animatori KEVIN WOTTON JOZEF SZEKERES Animatori DONNA BROCKOPP ROBERT FOX TOBIAS SCHWARZ Voce Italiana PAOLA VALENTINI Voce Originale KATH SOUCIE Sculture Personaggi RIZALDY VALENCIA JOZEF SZEKERES MYKE SUTHERLAND ANIMAZIONE EFFETTI Supervisione Effetti Speciali DEL LARKIN ADAM PHILLIPS Animazione Effetti Speciali MARVIN PETILLA RUSSELL HEYMAN STEPHEN DEANE DAVID BIRKINSHAW DARREN KEATING JOEL HANCOCK BERT DENNISON TIM BROTHERS Ritocco Effetti Speciali RENE PFITZNER SARAH NEWALL DAVID WILKINSON SIMON RYDER JOSEROEHL DE GUZMAN Animatori Effetti Speciali Aggiunti JEFF ASTOLFO ROBERT COWAN LORENZO DEL BIANCO LOUISE KINER SIMON NORTHWOOD Ass.ti Animatori Effetti Speciali Aggiunti CHRISTOPHER CANN PAUL JOHNSON KAREN KILBRIDE RONALD KILBRIDE KEVIN McGIBBON MAUREEN OLSON GREG PARKER 4 ANIMAZIONE CGI Animatori CGI PAUL HUNT MATT JONES SEAN ASPINALL BRIAN FOSTER PAUL NEALE IAN RICHARDS Layout CGI RICCARDO DURANTE TERRY POSTHUMUS FONDALI Tradizionali & Digitali Supervisione Fondali BEVERLEY McNAMARA Ass.te Supervisione Fondali PIERO SGRO Artisti Fondali BARRY DEAN JERRY LIEW JAMES ZHENG OWEN ROHU POLINA OMELCHUK Artisti Fondali Aggiunti MILANA BORKERT SCOTT CAMERON GABOR CSAKANY DON GAUTHIER IAN HASTINGS CATHY HSU GARY HUNT PETER MONG PATRICK MUYLKENS KENNETH NICE SHANE PARKER MEI TSAO CHRISTINE WALLACE RICHARD ZALOUDEK SJ ZHENG Pittura Digitale GREG FARRUGIA DENISE TANOUS SEAN STEINMULLER WOOJIN CHOI SHAUN SCHELLINGS CHRISTOPHER MATTHEW STAPLES RITOCCO ANIMAZIONE Supervisione Ritocco MICHAEL COMINO ANIMAZIONE INTERCALATORI Supervisione Intercalatori TOM SCHYVENS MICHAEL PATTISON PIETER LOMMERSE PRODUZIONE DIGITALE Direzione Tecnologia Digitale MARTIN CADEN Supervisione Pittura / Realizzazione Colore JENNY NORTH 5 WESLEY CHAMPION Capisquadra Compositori MARK EVANS ELIAS MACUTE DAMIAN TEMPORALE ANDREW COATES PRODUZIONE Supervisori di Produzione KEIJI KISHI BARBARA OLSON Coordinatori di Produzione STEPHANIE BAKER LIBBY WILSON CHRIS McMANUS SERENA GEDDES RENEE CATALDI JULIE PHELAN MONTAGGIO & POSTPRODUZIONE Direttore Postproduzione STEVE ARENAS Montaggio DANIEL LEE MUSICHE “DO YOU BELIEVE IN MAGIC” Testi e Musiche di JOHN SEBASTIAN Interpretate da BBMAK Prodotte da STEPHEN LIPSON BBMAK appare per gentile concessione della Hollywood Records / Telstar Records Ltd. “LA SECONDA STELLA A DESTRA” (“Second Star To The Right)” Musiche e testi originali di SAMMY FAIN e SAMMY CAHN Interpretata da RENATA FUSCO Arrangiamenti originali RANDY PETERSEN e TIM HEINTZ “VORREI” (“I’ll Try”) Musiche e testi originali di JONATHA BROOKE Interpretata da RENATA FUSCO “IL PIANO È FATTO” (“Here We Go Another Plan”) Musiche e testi originali di RANDY ROGEL Interpretata da ENZO GARINEI “PER ESSERE UNO DI NOI” (“So To Be One Of Us”) Musiche e testi originali di THEY MIGHT BE GIANTS Interpretata da VERONICA PUCCIO, FABRIZIO DE FLAVIIS, ALESSIO DE FILIPPIS, GABRIELE PATRIARCA, STEFANO RINALDI, GABRIELLA SCALISE Arrangiamenti originali di MARTIN ERSKINE “ADESSO SEI COME NOI” (“Now that you’re one of us”) Musiche e testi originali di THEY MIGHT BE GIANTS Interpretata da GABRIELE PATRIARCA, VERONICA PUCCIO, ALESSIO DE FILIPPIS, STEFANO RINALDI, LORENA BRANCUCCI, RENATA FUSCO, GABRIELLA SCALISE, VIRGINIA BRANCUCCI 6 CANZONE TITOLI CODA “VORREI” (“I’ll Try”) Musiche e testi originali di JONATHA BROOKE Prodotta da STEWART LEVINE Interpretata da RENATA FUSCO Testo italiano LORENA BRANCUCCI La realizzazione di questo film si è resa possibile grazie all’ispirazione alla versione originale e all’instancabile sforzo degli artisti e animatori coinvolti. VERSIONE INTERNAZIONALE PRODOTTA DA DISNEY CHARACTER VOICES INTERNATIONAL, INC. DOLBY Digital DTS SDDS Prodotto & distribuito su pellicola EASTMAN FILM Stampa TECHNICOLOR CASSETTE E COMPACT DISC DISPONIBILI SU ETICHETTA WALT DISNEY RECORDS Bug COPYRIGHT © 2001 DISNEY ENTERPRISES, INC. TUTTI I DIRITTI RISERVATI QUESTO FILM E' STATO CREATO DA WALT DISNEY PICTURES AND TELEVISION AI SENSI DELLE LEGGI VIGENTI NEL REGNO UNITO. Animazione realizzata dalla WALT DISNEY TELEVISION ANIMATION (AUSTRALIA) PTY. LIMITED WALT DISNEY TELEVISION ANIMATION CANADA Prodotto da WALT DISNEY TELEVISION ANIMATION Distribuito da BUENA VISTA INTERNATIONAL, INC. Durata: 1 ora e 12 minuti Data di uscita: 6 settembre 2002 Ufficio Stampa: Fabiola Bertinotti, Silvia Pavone: 02 290851 Maria Teresa Pantone: 06 330831 7 Note di produzione Walt Disney Pictures prende il volo con “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è”, l’incantevole sequel, divertente e fantasioso di “Peter Pan”, il film Disney del 1953. Prodotto da Walt Disney Television Animation, “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è” racconta le avventure nell’ “Isola che non c’è” della figlia di Wendy, Jane, una ragazzina che non riesce a credere ai racconti della mamma perchè tanto presa dalla tragica situazione della Guerra Lampo che infuria su Londra. Jane dovrà però affrontare le sue paure nel momento in cui verrà erroneamente rapita e portata sull’ “Isola che non c’è” da Capitano Uncino in persona. Peter Pan la salva dalle grinfie dei pirati e cerca di mostrarle le meraviglie dell’ “Isola che non c’è”; tuttavia Jane vuole solo poter ritornare alla realtà della sua casa. Sfortunatamente per lei sarà costretta a volare se vuole tornare indietro e per volare deve di credere. Toccherà a Peter Pan, Campanellino e ai Bimbi Sperduti aiutare Jane a riscoprire quel senso di gioia e meraviglia tipico dell’infanzia, mentre Jane solo dentro di sé può trovare il modo di credere nella magia. “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è” è una toccante rivelazione, per bambini che vanno dai 2 ai 102 anni (!), sull’importanza di trovare in sé l’immaginazione e la forza di fronte alle avversità. Nel corso del film il pubblico avrà l’opportunità di entusiasmarsi nuovamente per gli irresistibili personaggi del film: il giocoso Peter Pan, la piccola Campanellino, i Bimbi Sperduti, lo scellerato e buffo Capitan Uncino, Spugna nonché altri personaggi che compaiono per la prima volta in questo film. I personaggi Peter Pan, il ragazzo che non vuole crescere, è un personaggio birichino, spiritoso e senza problemi come lo ricordiamo noi, ancora il leader dei Bimbi Sperduti e in eterno conflitto con Capitan Uncino. Peter è ovviamente ancora l’oggetto dell’incondizionato affetto di Campanellino. Il mondo è cresciuto intorno a lui: Wendy non è più una bambina, anzi ha due figli, fra cui una ragazzina di nome Jane che non vuole saperne delle sue storie fantastiche. Chi potrà farla ricredere sulla magia della fantasia se non Peter Pan in persona? “Peter Pan è uno dei personaggi più divertenti da scrivere perché tutti noi siamo un po’ dei Peter Pan in un modo o nell’altro”, afferma lo sceneggiatore Temple Mathews. “È facile identificarsi con lui, mi basta chiudere gli occhi e lui prende vita. Bisogna solo entrare in contatto con il bambino che c’è dentro di noi!” Jane è la maggiore dei due figli di Wendy, malgrado la fredda realtà della guerra l’abbia privata di una vera infanzia e della relativa spensieratezza. Il papà di Jane, una volta partito per la guerra, le ha affidato la missione di proteggere il fratellino e Jane ha preso questo compito piuttosto sul serio, rinunciando ai giochi infantili e cercando di dimenticare le proprie emozioni per dedicarsi unicamente alla dura realtà degli adulti. Più il padre si trattiene lontano dalla famiglia, meno Jane riesce a credere nelle bellissime storie che la madre le racconta su Peter Pan. Semplicemente non può permettersi di crederci. Ma tutto questo cambia quando Capitan Uncino per errore la rapisce e la porta sull’ “Isola che non c’è”, il luogo dove la fantasia diventa realtà. È un viaggio lungo ma soprattutto è un viaggio interiore, nel cuore di Jane, alla fine del quale la ragazza scoprirà che tante cose sono possibili, con un po’ di fiducia e un pizzico di polvere magica. “È un viaggio meraviglioso, di comprensione e di recupero del senso della fantasia”, afferma il produttore Chris Chase. “È un viaggio che tutti noi dovremmo poter fare.” Il pirata dal cuore nero… il sinistro furfante… Capitan Uncino è il flagello del mare… e ne è orgoglioso! Sfortunatamente Uncino è ancora intrappolato in una battaglia senza 8 fine con il suo rivale di sempre Peter Pan, e vincere non sembra mai possibile. Questa volta Uncino ha rapito Jane, scambiandola per Wendy, per poter attirare Peter nel suo covo. Ma per tutta l’eternità l’arrogante Capitano sarà il suo peggior nemico. Peter Pan ostacola i suoi vili piani e noi vediamo Uncino lanciarsi come un pazzo verso il tramonto, inseguito da una piovra affamata. “Lui è il più cattivo dei cattivi comici di Disney, è vanitoso ed esagerato e trae grande godimento dalla sua cattiveria, e questo lo rende molto divertente da interpretare”, afferma Corey Burton, la voce originale di Capitan Uncino. La polvere magica più famosa del mondo, Campanellino, ritorna brillante e vivace nonché irascibile e gelosa. È il suo lato cattivello e birichino che mostra inizialmente a Jane fino al momento in cui le due non avranno bisogno l’una dell’altra, perché solo insieme potranno salvare Peter Pan dalle grinfie di Capitan Uncino. “Campanellino è davvero eccezionale in questo film”, spiega Chase. “La sua animazione è bella, il suo personaggio molto ben disegnato e i suoi momenti chiari e divertenti.” Malgrado sia diventata una donna, dalla sua ultima visita all’ “Isola che non c’è”, Wendy conserva molte delle qualità della ragazzina che era. Anche se è passato del tempo da quando era in contatto con quel mondo magico, Wendy non ha mai smesso di credere nella magia. Si è rifiutata di lasciar svanire lo “Spirito Giovanile”, che ha infatti cercato di infondere ai suoi figli, principalmente attraverso fantasiose storie che racconta loro la sera, prima che si addormentino. Il piccolo Danny è affascinato dai suoi racconti ma Jane non si lascia conquistare ma il suo desiderio più grande è proprio quello di riuscire a farla credere nel potere della fantasia. Wendy crede ancora nella magia, in Peter Pan e che tutto possa essere possibile. È davvero ironico che lei, donna adulta, abbia conservato queste convinzioni, mentre sua figlia, una ragazzina, sia invece terribilmente seria e pratica. Il fratellino di Jane, Danny, si crogiola nei racconti su Peter Pan, i pirati e il posto incantato chiamato “Isola che non c’è”. Traendo spunto da queste storie, Danny trabocca di esuberanza giovanile e di fantasia, il mondo delle favole della sera gli regala la dovuta distrazione dalla guerra che infuria intorno. Anche lui spera che la sorellina trovi nel suo cuore la voglia ed il desiderio di giocare. Il fedelissimo primo marinaio di Capitan Uncino, Spugna, va contro tutti gli stereotipi del pirata tradizionale con il suo senso dell’onore e del “fair play”, per quanto distorto possa essere. Il confuso lupo di mare porta comicità all’equipaggio di Capitan Uncino. I seguaci di Peter Pan, i fedeli e spiritosi Bimbi Sperduti, hanno tutti dei nomi buffi che rispecchiano le loro personalità. Come Peter Pan, rimarranno per sempre bambini e per loro il mondo è un enorme parco di divertimenti. A causa della riluttanza di Jane nel credere nel mondo magico delle favole, i Bimbi Sperduti decidono di seguire la massima: “Se non puoi vincerli, fatteli amici”, e far diventare anche Jane “una bimba sperduta”, raccontato in modo incredibile nella bella sequenza musicale del film, “Per essere uno di noi” (“So to be one of us”). Origini del film Per creare un sequel cinematografico del classico Disney del 1953, si è iniziato con lo stabilire l’ingrediente essenziale tipico dei film degli Studios: una bella storia. Bisognava trovare un’estensione logica e naturale della favola originale che consentisse al pubblico di rivisitare i personaggi principali e minori ma attraverso un’esperienza del tutto nuova. 9 “La storia è sempre la cosa più importante, e lo scopo è quello di offrire un’esperienza che porti avanti dei personaggi che hanno già conquistato le passate generazioni, regalando al pubblico la possibilità di trascorrere altro tempo con loro”, dice Sharon Morrill, vice presidente di Walt Disney Television Animation e dirigente responsabile della produzione. “Nel raggiungere quell’obiettivo, bisogna assicurarsi che il film resti fedele al tono e allo spirito dell’originale, creando al tempo stesso un’atmosfera di freschezza, un sentimento che il pubblico di oggi e di domani saprà apprezzare.” “È difficile realizzare un sequel di un classico animato”, ammette il produttore Chase. “Abbiamo fatto il possibile per assicurarci che ogni singola inquadratura fosse quella giusta, conferendogli il tocco del film classico.” La troupe era in difficoltà nel creare un sequel al classico Disney; ha compiuto un grande sforzo per rendere omaggio all’originale, cercando di trovare per i personaggi ed il pubblico nuove avventure e nuove emozioni. La protagonista, Jane, ad sesempio, doveva essere una via di mezzo fra le illustrazioni tradizionali e uno stile più moderno, compito affidato al disegnatore Charlie Bonifacio con un bellisimo risultato. “Il sequel sa dare vita intelligentemente ad aspetti diversi rispetto all’originale”, spiega il 2° regista Donovan Cook. “Il primo film racconta di una ragazzina che ha paura di crescere ma che impara che non bisogna rinunciare alla propria giovinezza solo perché si diventa grandi. Nel nostro sequel Jane impara che non bisogna voltare le spalle alla propria giovinezza anche se si cresce e si diventa più responsabili. È fondamentalmente la stessa morale, vista da una prospettiva diversa.” Eppure l’idea ha presentato le sue difficoltà. “Uno dei più grandi problemi è stato quello di spiegare come mai una ragazza tanto immersa nella sua routine vorrebbe recarsi sull’ ‘Isola che non c’è’ ”, continua Cook. Fra i cambiamenti più importanti tra l’originale ed il sequel c’è l’introduzione di un nuovo nemico per Capitan Uncino... Negli anni che intercorrono tra la visita di Wendy e l’arrivo di Jane, non molto è cambiato sull’ ‘Isola che non c’è’, con una sola eccezione: il coccodrillo, la comica piaga dell’esistenza di Capitan Uncino, ha preso il largo verso mari più azzurri… solo per essere sostituito da una piovra enorme e mostruosa, anche lei golosa di pirati, in particolare di un pirata con un uncino al posto della mano… Così come accadeva con il coccodrillo, la piovra presenta un buffo particolare che avverte Uncino del suo avvicinarsi: infatti questa creatura marina ama far schioccare le ventose dei suoi tentacoli come qualcuno che schiocca arrogantemente le dita. “L’invenzione della piovra ci ha dato un nuovo modo per tormentare Capitan Uncino con un ennesimo nemico marino”, spiega la Morrill. Alla fine la squadra ha dovuto scegliere un finale. La discussione si divideva fra il dolce incontro di Peter Pan con Wendy, ormai cresciuta, e il ritorno del padre di Jane dalla guerra. Fondamentalmente il finale del film raggiunge un climax emotivo che offre una soluzione e una speranza per tutti. “Penso che abbiamo fatto la cosa giusta”, aggiunge Chase. “Jane vive questa straordinaria avventura, impara qualcosa di se stessa, e quando torna a casa, anche suo padre ritorna: il pubblico a quel punto sa che la loro vita sarà migliore. È un approccio bello, ottimista, rivolto al futuro.” Direzione artistica ed effetti visivi La troupe ha tratto il massimo da Disney Animation Research Library, studiando il materiale di ricerca del film originale con grande entusiasmo. Dai bozzetti di Frank Thomas di Capitan Uncino ai disegni di Peter Pan realizzati da Milt Kahl, gli animatori di “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è” hanno avuto degli ottimi spunti da cui partire. La troupe di Budd ha tratto particolare ispirazione dai disegni di Kahl di Peter Pan che fruga nella cassapanca di giocattoli. 10 “È stata una vera e propria scoperta perché Milt Kahl ha disegnato Peter come un bambino non bello nel senso classico del termine, anzi è un po’ scialbo, se vogliamo ma è comunque un personaggio che conquista grazie al suo brio”, spiega il regista Robin Budd. “Peter ha un aspetto del tutto normale, con un naso un po’ a patata e questo lo rende difficile da disegnare. Tuttavia i disegni di Kahl lo hanno reso molto reale e ne sottolineano lo spirito fanciullesco. Trovare quel disegno per noi è stata una benedizione.” Inoltre l’art director Wendell Luebbe ha cercato di ottenere una copia del film originale che era stato restaurato. La troupe ne ha studiato meticolosamente le sfumature della presentazione, in particolare la messa in scena e l’illuminazione cinematografica, per meglio comprendere quali erano gli obiettivi artistici in questo nuovo film. “La novità è che i personaggi hanno una silhouette illuminata e questo crea un effetto sorprendente quando si trovano su uno sfondo molto scuro. Questo mi ha davvero aiutato ad aggiungere la magica qualità di Peter Pan.” Nonostante i progressi tecnologici della cinematografia dal 1953 al 2002, i filmmaker hanno cercato il giusto equilibrio. Tanto per cominciare hanno dovuto decidere quando le immagini computerizzate non dovevano interferire con il vecchio stile di produzione. Le moderne cineprese, molto più complesse di quelle degli anni ‘50, hanno consentito alla troupe di “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è” di esplorare la nuova animazione, creando movimenti al tempo stesso organici e dinamici. Walt Disney Animation Australia ha colto al volo l’occasione. Una collaborazione di 15 anni con Walt Disney Television Animation ha dato vita a numerose serie televisive e ad alcuni dei più popolari video animati fra cui “The Lion King 2: Simba’s Pride” (Il Re Leone II: Il Regno di Simba) e “The Little Mermaid II: Return of the Sea” (La Sirenetta II: Ritorno agli abissi). La produzione di “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è” rappresenta la prima distribuzione cinematografica dello studio australiano. Ironicamente, l’elemento magico rappresentativo della storia – la polvere magica – è diventato uno dei punti focali dell’interferenza del computer. Nel creare la polvere di Campanellino, i filmmaker hanno scoperto che il computer offriva più luminosità e volume, nonché una maggiore definizione. La bidimensionalità invece forniva un aspetto più organico ma il processo richiedeva moltissimo tempo. Alla fine la soluzione stata trovata attraverso la combinazione dei due processi. La troupe ha trovato nuovi metodi per utilizzare le pennellate grezze con le creazioni tridimensionali, riuscendo a dare la sensazione di un fondale dipinto a mano all’interno di immagini generate al computer. “L’obiettivo è sempre stato quello di conservare l’aspetto originale del film”, dice il regista. “D’altro canto, è meraviglioso avere il supporto del computer. Abbiamo costruito il Jolly Roger in 3D perché la storia voleva che la nave volasse a mezz’aria. Non potevamo farlo in altro modo se non con il computer.” Eppure, Budd e Luebbe hanno optato per soluzioni completamente diverse per il viaggio di Jane a l’ “Isola che non c’è”. Nell’originale, Peter Pan guida i suoi ospiti al di là delle nuvole di Londra, atterrando con loro sulla terra della magia. Per “PETER PAN Ritorno all’isola che non c’è” i filmmaker hanno scelto di condurre il pubblico attraverso un caleidoscopio luminoso e variopinto che ricorda l’apertura televisiva di “The Wonderful World of Disney”. “Al contrario del film originale pensavo che avremmo potuto davvero elaborare quel momento”, ricorda Budd. “Wendell riteneva che il viaggio, non essendo fisicamente possibile, doveva essere realizzato come un viaggio nella fantasia.” L’effetto visualizza Jolly Roger che fluttua attraverso il fiorire di immagini che rendono omaggio alle icone del film originale, compresi simboli di pirati, Indiani, sirenette, ecc. 11 “La scena non riguarda veramente il racconto, è solo visivamente divertente ma credo che rimanga fedele allo spirito di Peter Pan perché il pubblico si diverte”, afferma Budd. “Le immagini sono molto anni ‘50. Siamo rimasti molto fedeli allo stile della leggendaria artista cromatica Mary Blair. Abbiamo infatti studiato le sue immagini per trovare un’ispirazione e quindi cercato di renderle omaggio attraverso il caleidoscopio.” La musica E alle immagini si accompagnano i suoni. Il compositore Joel McNeely è stato incaricato di comporre una colonna sonora che al tempo stesso rendesse omaggio al film originale e, cosa più importante, conferisse a “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è” un’identità musicale propria. “Il film aveva bisogno di una colonna sonora ‘atemporale’, piena di emozioni, divertimento e che esaltasse le varie fasi della commedia e dell’azione”, spiega Matt Walzer, senior vice presidente della musica a Walt Disney Television Animation. McNeely ha iniziato a comporre dopo aver visto una versione non definitiva del film insieme al regista, ai produttori e ai dirigenti dell’animazione televisiva; in seguito il gruppo ha deciso dove inserire la musica. Le discussioni vertevano sullo stile della musica, sulle emozioni da trasmettere e sulle necessità tematiche del film. McNeely si è messo al lavoro seguendo la sua solita tabella di marcia, e cioè 12 ore al giorno, sette giorni su sette. Otto giorni dopo, McNeely è riemerso con la dinamica e toccante colonna sonora di “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è”, che è stata registrata da un’orchestra di 90 elementi nei famosi Abbey Road Studios di Londra. “La musica è totalmente originale, ad eccezione di un paio di cose che volevamo riprendere dal primo film”, spiega Budd. “Joel ha saputo catturare alla perfezione i sentimenti di Jane in tutta la colonna sonora; inoltre Joel ha scritto un piccolo ‘riff’ nella melodia che può essere usato in scene diverse, e trasmette ogni emozione di Jane. Sono rimasto davvero colpito.” McNeely ha creato dei “temi” musicali per ogni personaggio, conservando e dando rilievo a quelli che compaiono già nel film originale. Peter Pan conserva lo stesso motivo melodico e Campanellino il suo brano di musica più veloce. Tuttavia McNeely ha riunito una varietà di temi che vanno dal “tema principale”, che riflette il viaggio, al “tema domestico”, previsto per i momenti più calmi e riflessivi del film. “Joel ha capito benissimo l’essenza del film”, dice la responsabile di produzione Sharon Morrill. “Quello che chiamiamo ‘tema domestico’ e ‘tema del volo’ centrano l’obiettivo. Il ‘tema domestico’ riflette davvero il cuore, mentre il tema del volo è pieno della magia dell’immaginazione. Lui ha reso il film grandioso, senza dimenticare i momenti più intimi.” La piovra presenta vari motivi musicali che riflettono il suo lato comico e pretenzioso, dando vita ad un tema eccessivo, minaccioso eppure sciocco. Capitan Uncino anche ha ricevuto un trattamento musicale a metà strada fra lo spaventoso e il buffo, con l’utilizzo di una tuba per aumentarne l’effetto. McNeely ha reso omaggio al compositore del film Erich Wolfgang Korngold, leggendarie le sue composizioni con i “temi d’azione”. Spiega McNeely: “Sono molto importanti l’abilità e lo stile dell’orchestra, nonché la cura del dettaglio della colonna sonora.” McNeely ha superato se stesso con un’overture che accompagna la bellissima sequenza di apertura in cui Campanellino vola fra le nuvole e la sua silhouette viene illuminata dall’interno della vaporosa nuvoletta bianca, diventando l’icona del vecchio film. McNeely ha scritto un’overture che presenta le caratteristiche tematiche musicali del film originale per rappresentare ogni immagine, da “Following the Leader”, riferita ai Bimbi Sperduti, a “Never Smile at a Crocodile” per l’immagine del comico rettile. È l’unica sequenza del film in cui la musica è stata composta prima dell’animazione. 12 La cura del dettaglio di McNeely si è espressa al massimo nel sincronizzare il ritmo dell’animazione a livello millesimale. “L’animazione deve avere una certa velocità affinché l’occhio possa percepirla nel modo giusto”, dice McNeely. “Nell’animazione la musica commenta costantemente l’azione sullo schermo, quindi il dettaglio è molto importante.” “Joel è fenomenale nel sottolineare l’emozione sullo schermo”, dice Matt Walzer. “La musica di Joel ci aiuta a ritrovare il bambino dentro di noi che sa pensare come Peter Pan, specialmente al giorno d’oggi.” Come padre di due bambini piccoli, McNeely ha accettato con entusiasmo l’opportunità di comporre musica per un film per bambini. “Ho trascorso la parte migliore degli ultimi cinque anni facendo film d’azione e di avventura e sono stanco di dover proibire ai miei bambini di entrare nella stanza mentre lavoro”, racconta McNeely. “Sono contento che il film si rivolga a loro e sono contento di fare qualcosa con tanto piacere.” Il curriculum musicale di McNeely è un ibrido di generi: ha iniziato come musicista jazz, concentrandosi sul sassofono. Si è ritrovato a lavorare con Bernstein, che prontamente lo ha esortato a laurearsi in composizione nella rinomata Eastman School of Music. Sua moglie, Margaret Batjer, è una concertista della Los Angeles Chamber Orchestra nonché una famosa solista internazionale. McNeely ha composto la colonna sonora di oltre 35 film e serie televisive. Ha diretto oltre 30 album di musica di film classici compresa un’intera collezione di lavori del noto compositore di Hitchcock, Bernard Herrmann, per la Varese Records. Ha vinto il Gramophone Award per la colonna sonora di “Vertigo” (La donna che visse due volte). Le canzoni La sezione musicale di Walt Disney Television Animation si è impegnata oltre il credibile per trovare una combinazione eclettica di talenti che scrivessero e registrassero le canzoni contenute in “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è”. Durante l’inizio del film, nella versione originale (nella versione italiana spicca la bellissima voce di Renata Fusco), Jonatha Brooke si esibisce in un’amabile e personalissima interpretazione di “Second Star to the Right” (Seconda Stella a Destra) di Sammy Cahn e Sammy Fain, per poi concentrarsi sui pensieri di Jane con “I’ll Try” (Vorrei), un pezzo originale da lei composto. La produzione aveva incontrato Brooke per discutere la scena e lo stile musicale da adottare e lei, il giorno successivo, era tornata con testi e musica che erano semplicemente perfetti. Essendo cresciuta guardando i suoi film, la Brooke è molto orgogliosa del suo contributo a Disney. Jonatha Brooke ha iniziato la sua carriera negli anni ‘80, esibendosi in un duo chiamato The Story. Oltre ad amministrare la sua carriera, a scrivere canzoni ed a esibirsi in spettacoli dal vivo, Brooke gestisce un diario dei suoi concerti sul suo sito Web www.jonathabrooke.com che utilizza per mantenere un costante contatto con i suoi affezionati fan. They Might Be Giants hanno scritto le parole e la musica delle canzoni “So To Be One Of Us / Now That You’re One Of Us” (Per essere uno di noi / Adesso sei uno di noi), tema di una delle scene più allegre del film. Sin dall’inizio della loro carriera vent’anni fa, John Flansburgh e John Linnell, come They Might Be Giants, si sono guadagnati una folta schiera di ammiratori grazie alla loro originalissima musica e nel 2000, sono entrati nella lista dei primi dieci artisti più richiesti in internet. Per mantenersi in linea con il tema musicale del film originale, è stato deciso che la canzone ideale sarebbe stata uno dei maggiori successi del 1965, “Do You Believe in Magic”, dei Lovin’ Spoonful. I BBMak, artisti della Hollywood Records, hanno firmato il contratto per registrare il pezzo. I BBMak sono composti da Christian Anthony Burns, 13 Stephen McNally e Mark Barry e sono un gruppo di grande successo in Gran Bretagna. La famosa band, oltre a produrre la propria musica, è originale sia nelle armonie dall’intonazione perfetta, che nelle canzoni in stile pop con la chitarra come strumento principale. Walker è andato a Woodstock per ottenere il permesso dell’autore della canzone, John Sebastian. Disney stessa era inconsapevole di quanto la canzone fosse perfetta per il soggetto di Peter Pan. D’altra parte, John Sebastian ha affermato che la sua ispirazione principale nella scrittura della canzone “Do You Believe in Magic” viene proprio dal personaggio di J.M. Barrie. Per quanto la canzone parli di magia e di musica, il suo tema essenziale è basato sul concetto di rendere reale ciò in cui si crede, un concetto nato dal suo amore per Peter Pan. “Anche se è stata scritta con un soggetto riguardante la musica, la canzone è fortemente legata a Peter Pan”, dice Sebastian. “L’intera metafora di credere in qualcosa abbastanza convinzione da renderlo reale ha origini ben più lontane, ed appartiene a J.M. Barrie molto di più che a John Sebastian.” Sebastian ha riscritto alcune parti del testo della canzone per renderla perfetta per il film. Quando la canzone è stata registrata, Sebastian è stato collegato telefonicamente con la sessione così che egli potesse suonare sulla traccia con una speciale armonica elettronica. Sebastian ha informato i produttori che quello strumento sarebbe stato essenziale per dare vita alla canzone. Sebastian aggiunge: “Nella traccia originale, il suono era molto forte e il pianoforte nascondeva l’armonica. Ho semplicemente informato la produzione che la nuova combinazione di armonica elettronica e di piano avrebbe aggiunto al pezzo un suono originalissimo. E loro sono stati d’accordo.” Anche il tempismo è stato perfetto: la canzone era stata registrata in Re Maggiore e Sebastian aveva appena ricevuto lo strumento che riproduceva perfettamente quella tonalità. Cast tecnico Dopo 17 anni, Walt Disney Television Animation rimane ai vertici come leader nella produzione di film d’animazione di altissima qualità, di film cinematografici, di produzioni per il mercato home video e di serie televisive e speciali. David Stainton ne è il Presidente, mentre Sharon Morrill, svolge il ruolo di vice presidente esecutivo ed è stata a capo della produzione di “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è”. Questo è il sesto film realizzato dalla divisione, che segue a grandi successi come “A Goofy Movie” (Pippo - il Film), “Doug’s First Movie”, “The Tigger Movie” (T Come Tigro) e “Recess: School’s Out!” (Ricreazione la scuola è finita). Pioniera nell’industria del mercato video, Walt Disney Television Animation ha creato pietre miliari come “The Lion King II: Simba’s Pride” (Il Re Leone II: Il Regno di Simba), “The Little Mermaid II: Return to the Sea” (La sirenetta II: Ritorno agli Abissi) e “Lady and the Tramp II: Scamp’s Adventure” (Lilli e il Vagabondo II: Il Cucciolo Ribelle). Tra le ultime uscite troviamo “Cinderella II : Dreams Come True” (Cenerentola II: Quando i Sogni diventano Realtà) Hunchback of Notre Dame II” (Il Gobbo di Notre Dame II – Il Segreto della Campana). Alla divisione va senz’altro attribuito il merito di aver continuato la produzione di Winnie the Pooh con Disney Video Premiere e la realizzazione di quattro special televisivi, con il tema delle stagioni che hanno ricevuto moltissimi premi, eccellenti critiche e un alto livello di ascolti. Nel 1997, la divisione ha anche ricevuto una candidatura all’Oscar per il miglior cortometraggio animato con “Redux Riding Hood”, che era parte della serie di corti animati rinominata “Twisted Fairy Tales”. 14 Walt Disney Television Animation ha prodotto il maggior numero di episodi animati per la tv di qualsiasi altra società nel settore. Tra i suoi lavori spiccano la serie “Recess” (Disney’s Ricreazione) già vincitrice di un Oscar, “Disney’s House of the Mouse” (House of the Mouse - Il topo club), “Teacher’s Pet” (Disney’s Teacher’s Pet – Un cane... di classe), il film uscito direttamente in video realizzato con la Pixar “Buzz Lightyear of Star Command” (Buzz Lightyear da Comando Stellare) ed il famoso “Legend of Tarzan” (Disney’s La leggenda di Tarzan). Le serie prodotte da Walt Disney Television Animation sono trasmesse sette giorni alla settimana su diverse reti di trasmissione o per la tv via cavo, inclusa ABC Television Network (durante il programma “Disney’s One Saturday Morning”), Toon Disney e, in tutto il territorio mondiale attraverso la distribuzione internazionale di Buena Vista. La prossima serie targata WDTVA sarà “Disney’s Kim Possible”. ROBIN BUDD (Regia) Ha iniziato a lavorare a “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è” nell’ottobre del 1997. Già regista della serie televisiva animata “Beetlejuice” e vincitore di un Emmy, con al suo attivo lavori per la televisione e sviluppo dei film a Nelvana (una casa di produzione cinematografica canadese specializzata in animazione), ha preferito impegnarsi verso un tipo di narrazione più complessa. Nel 1997, Robin Budd è stato il regista della parte animata del film “Pippi Longstockings” (Pippi Calzelunghe), ed ha collaborato, dal 1994 al 1996, al film animato di Clive Barker, “The Thief of Always”, realizzato per Paramount Pictures e Nelvana. Ha anche diretto la sequenza animata dei titoli di testa della serie televisiva “Sam and Max” ed ha curato la regia dell’animazione di “Little Nemo”, il bellissimo film di Ray Bradbury tratto dal personaggio di Windsor McKay. DONOVAN COOK (2° Regista) Con Robin Budd ha cercato di mantenere integro il processo di realizzazione del film rispetto alla progettazione, curandone insieme a lui ogni aspetto concettuale, lo sviluppo, gli storyboard e i vari stadi di registrazione. Cook è stato il regista di tre serie televisive, “Nightmare Ned” per WDTVA, l’acclamato “Duckman” per USA Network ed il divertentissimo “2 Stupid Dogs”. Cook ha fatto il suo ingresso professionale nell’animazione come assistente di produzione nel film Disney del 1989 “The Little Mermaid” (La Sirenetta), che ottenne un grandissimo successo. Attualmente Cook sta curando la regia di un progetto di Walt Disney Television Animation che ruota intorno a tre personaggi chiave: Topolino, Paperino e Pippo. CRISTOPHER CHASE, MICHELLE PAPPALARDO-ROBINSON e DAN ROUNDS (Produttori) Sono i produttori di “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è”. Cristopher Chase ha aggiunto le sue ottime referenze al progetto, data la sua esperienza di sette anni nel settore di sviluppo di film per Dreyfuss & James Productions più i successivi dieci per conto di Disney. Recentemente è stato produttore associato di “Tarzan”, rivelatosi un successo di enormi proporzioni ed è stato il manager di produzione di “Runaway Brain”, che ha avuto una candidatura all’Oscar nel 1996 come miglior Cortometraggio Animato, scelto ed usato, poi, per l’apertura del Festival di Cannes dello stesso anno. Michelle Pappalardo-Robinson ha iniziato la sua carriera 12 anni fa a Walt Disney Television Animation come assistente di produzione del film “The New Adventures of Winnie the Pooh” (Le Nuove Avventure di Winnie the Pooh). È stata manager di 15 produzione anche in “Aladdin and the King of Thieves” (Aladdin e il Re dei Ladri), che è uno dei progetti che, nel 1994, hanno accompagnato il lancio di Video Premiere, la divisione che si occupa esclusivamente di prodotti destinati al mercato home video. Attualmente sta producendo il film “Piglet’s Big Movie” che verrà distribuito prossimamente in video. Dan Rounds è stato produttore di due delle più notevoli creazioni Disney: “The Prince and the Pauper” (Il Principe e il Povero) con Topolino, distribuito nelle sale cinematografiche nel 1990, e “A Goofy Movie”, del 1995, la prima distribuzione nelle sale cinematografiche di Walt Disney Television Animation. TEMPLE MATHEWS (Sceneggiatura) Tra i suoi lavori troviamo moltissima televisione, film e video inclusa la commedia “Off the Mark”, da lui scritta e prodotta. Ma è stato il soggetto di “Lucy’s Moon” che ha catturato l’attenzione di Disney più di cinque anni fa, ed ha portato Mathews ad essere oggi lo sceneggiatore di “PETER PAN - Ritorno all’isola che non c’è”. Dalla bozza della storia, presentata nel 1997, Mathews ha visto l’evoluzione del film mentre scriveva altri lavori, incluso il campione di vendite di Disney Video Premiere, “The Little Mermaid II: Return to the Sea” (La Sirenetta II: Ritorno agli Abissi). Mathews afferma: “La cosa buona di un progetto come questo è che gli artisti che disegnano questi personaggi dando loro vita, sono persone inventive e romantiche che si innamorano dei personaggi. E ti rendi conto che ogni tuo sforzo è giustificato quando ti trovi di fronte all’incantevole risultato finale.” 16