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Data:
Friday 19 October 2012 - 18:26
Oggetto
Viaggia a pieno regime la macchina organizzativa di Fondazione Bano
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Messaggi:
Viaggia a pieno regime la macchina organizzativa di Fondazione Bano di Padova che sta lavorando alla
realizzazione della più importante mostra finora mai dedicata a Giuseppe De Nittis (1846-1884)
Alle corse di Auteil - sulla seggiola, 1883
Dal 19 gennaio al 26 maggio 2013, Palazzo Zabarella di Padova, infatti, accoglierà 120
capolavori di uno dei protagonisti assoluti della pittura dell’Ottocento europeo, provenienti
dai più prestigiosi musei e collezioni pubbliche italiane e francesi.
La grande rassegna, promossa da Fondazione Bano di Padova, è curata da Emanuela Angiuli e
Fernando Mazzocca ed è un’ulteriore tappa del progetto espositivo pluriennale sulla pittura
dell’Ottocento italiano, che in passato ha già rivolto l’attenzione, tra gli altri, su Hayez,
Boldini, Signorini.
Prendendo avvio da quanto emerso dalla celebrazione che, tra la fine del 2010 e l’inizio del
2011, il Petit Palais di Parigi ha dedicato all’artista, la mostra segnerà una svolta negli studi e
nella valorizzazione internazionale del pittore pugliese, grazie anche al recupero di lavori non
presenti in quella occasione, alcuni dei quali ignoti alla critica, altri assenti dall’Italia da molto
tempo, come quelli che appartengono al ciclo delle vedute londinesi.
Le opere arriveranno dalle maggiori istituzioni francesi, tra cui il Petit Palais di Parigi, il Musée
Carnavalet di Parigi, il Musée des Beaux-Arts di Reims, e dai più importanti musei e gallerie
pubbliche italiane: oltre alla Pinacoteca De Nittis di Barletta, che possiede la straordinaria
raccolta di dipinti rimasti nell’atelier dell’artista dopo la sua morte precoce, l’elenco dei
prestatori può contare sull’apporto della Pinacoteca Provinciale "C. Giaquinto" di Bari, della
Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze, delle Raccolte Frugone di Genova, della
Galleria d’Arte Moderna di Milano, del Museo di Capodimonte di Napoli, della Galleria d’Arte
Moderna Ricci Oddi di Piacenza, del Civico Museo Revoltella - Galleria d'Arte Moderna di
Trieste, della Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca’ Pesaro di Venezia. Incisivo è stato il
contributo di prestigiose raccolte private, di storici collezionist i di De Nittis, da cui provengono i
dipinti meno noti, capolavori assoluti riproposti al pubblico in questa occasione.
Giuseppe De Nittis è la figura più rilevante degli artisti che vivevano a Parigi nella seconda metà
del XIX secolo. La sua statura internazionale si deve al fatto che ha saputo reggere il confronto
con Manet, Degas e con gli Impressionisti con cui ha condiviso, pur nella diversità del
linguaggio pittorico, l’aspirazione a rivoluzionare l’idea stessa della pittura, scardinando una
volta per sempre la gerarchia dei generi nel raggiungimento di quell’autonomia dell’arte che sta
alla base della modernità.
Interprete della vita moderna, De Nittis s’interessa all’attività dei boulevard, ai cantieri parigini,
alle corse dei cavalli ad Auteuil o a Longchamp, molto attento a osservare le toilette delle
signore e i modi del pubblico elegante. È un paesaggista sensibile, abile a tradurre i contrasti
luminosi del suo paese natale con i cieli brumosi dell’Ile de France o con le nebbie londinesi.
www.fondazionebano.it
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