Commenti Riassuntivi sui Libri Dottrinari
giugno ‘01
Settore Appoggio
COMMENTI
RIASSUNTIVI
SUI LIBRI
DOTTRINARI
DEL
MOVIMENTO
UMANISTA
A cura del Settore Appoggio
Commenti Riassuntivi sui Libri Dottrinari
giugno ‘01
Settore Appoggio
Esperienze Guidate
TUTTI I RACCONTI
Le Esperienze Guidate (E.G.) sono piccoli racconti o narrazioni dove " l'operatore" (chi legge o chi
ne ascolta la lettura)
diventa l'attore, il personaggio principale; esistono in questi brevi racconti
NARRAZIONI
"nodi" conflittuali dove l'operatore ha la possibilità di trasformare i "climi" e le "tensioni" relativi a
La Morte
tali nodi. Ci sono E.G.
che sviluppano relazioni con il passato, con il presente, con il futuro e con il
"Credo
di
essere
in
un
teatro.sono dei "percorsi"
senso della vita. In sostanza
Tutto è immerso
per
i differenti "tempi della coscienza" che
TUTTI I RACCONTI
nell'oscurità. Poco a poco la
usano
allegoriche
già costruite e
scenascene
comincia
ad
successivamente
dall'operatore". Vi
NARRAZIONI
illuminarsi ma io "ricreate"
vi sono
Il Bambino
dentro.
L'ambiente
sembra
è sempre una "entrata", un "argomento", una
Attraverso
la
figura
di
un
prestigiatore
si
apre
un filone
un
set
cinematografico.
Qua
"scena principale" del conflitto ed una "uscita".
di irrazionalità che permette di entrare nella
e là luci di torce, sul fondo
dimensione del meraviglioso, propizio al ricordo
una gigantesca bilancia a
Fintanto
che si continui a considerare le
infantile…
due bracci…"
Il Nemico
La Nostalgia
immagini
come una semplice "copia" della
Dopo le prime scene di "paralisi" di persone ed
"Le luci colorate scintillano al
oggetti, si crea un clima di riconciliazione con un
ritmo della musica.
percezione,
fintantoHo
che si continui a credere
"offensore" , dove stavolta chi "perdona" viene a
davanti a me la persona che
trovarsi in una posizione di superiorità…
è
stata
il
mio
grande
amore.
che la coscienza mantenga generalmente un
Balliamo lentamente ed ogni
T U T T I I R A C C O N T I Il Grande Errore
atteggiamento
di fronte al mondo
Attraverso situazioni surreali che rimandano a note
flash mi rivela "passivo"
i dettagli del
opere e a noti personaggi della letteratura
suo viso o del suo corpo"
rispondendo
ad esso
come
contemporanea, ci si trova in unGIOCHI
deserto DI
adIMMAGINI
espiare
(…) " Rimango
in pace
con un
il suo "riflesso ",
Le Maschere
una "presunta colpa"….
passato presente in me. Il
non
potremmo rispondere a molte domande
Sono molti gli aspetti che ricordano Alice nel Paese delleLa
Meraviglie
Coppia eIdeale
mio cuore è aperto ai ricordi
Attraverso
lo
Specchio
di
Carrol.
Attraverso
la
storia
di
una
festa
mascherata
Attraverso
la
bocca
di
Gargantua,
enorme
gigante in ci
dei beialmomenti"
riferite
suo funzionamento, domande
che
si immerge
in un mondo dove le difficoltà che si presentano nei trasformismi in
un parco giochi, si arriva in un luogo pieno di immagini
Il Festival
genere riflettono sia i problemi che l’individuo ha con la propria persona, con
oleografiche,
dove ricostruire il "lui" o la "lei"
L'ambientazione
possono
scaturire visionaria
anche in rapporto alla
lettura di sé, sia i problemi
l’immagine
che questa immagine incontra quando viene
desiderata,
ma
come
Orfeo
nell'Ade alla fine non devi
crea la situazione per uno
confrontata con quella di altri individui.
distato
questi
brevi racconti,
ma soprattutto,
guardarti indietro….
di "percezione
aperta",
Lenon
Nuvole
Il Risentimento
senza ricorrere (come alcuni
In tutta l'esperienza c'è un sottofondo gaio e burlesco, dove
da un
potremmo
rispondere
adsia
altre domande,
in
supermercato
si arriva
Traacittà
volteggiare
classiche,
su dicanali
una nuvola,
e ponti,
e dove
barche
si lavora
sospese
con
erroneamente
pensano
immagini di rilassamento
mentale
e con
sensazioni
di "avere
davanti a isole,
sé tutto
nell'acqua,
mari
immobili,
manti
che bruciano,
l'unica possibilità) a droghe o
verità
fondamentali.
il tempo del mondo"…
spettri e cori di donne, il racconto , costruito su un
ad altri procedimenti più o
Il Minatore
ricchissimo
e complesso gioco di immagini, porta a
meno
dissocianti.
Per noi l'immagine è un modo attivo diAmbientato
porsi, dain una miniera, alla fine
sbuca un curioso gnomo delle profondità e
situazioni
di riconciliazione … con chi?
L'agonia
tutto il racconto risulta essere una allegoria che corrisponde alla traduzione in
Questa
esperienza
è
ispirata
parte della coscienza (come struttura),immagini visive di impulsi cenestesici viscerali. La Protettrice della Vita
Si ispira alla carta 21 dei Tarocchi. C'è una donna,
al capitolo XIV de Lo
La Discesa
"nel-mondo".
Sguardo Interno (La Guida al
una musa
in una
grotta,
su di un'isola
tropicale,
Da una barca in mare aperto
si scende
tra relitti
e correnti
sotterranee,
sempre
Cammino Interno); parla del
una fonte
acqua paure
similediad
un elisir…
tutti questi
più giù… gioco dic'è
situazioni
chedi
riflettono
luoghi
stretti, timori
sul
Lacorpo
coscienza
può agireinsul
corpo e sul proprio autocontrollo
elementi hanno
ecc. il comune scopo di esaltare la
e del momento
cui,corpo e sulpassato
La
Salita
riconciliazione con il proprio corpo
venendo a mancare (o per
"nel-mondo",
grazie all'intenzionalità Questa
che si volta si sale, in un modo abbastanza avventuroso,
con unche
elicottero
e ci
L'Azione
Salva
altri liberandosi) si possono
si butta con un paracadute…esercizi
immaginativi
dove
sistraordinaria
possono incontrare
Ci
si
trova
in
una
situazione
vitale
e
di
aprire
porte
da
cui
passa
dirige fuori di sé e non risponde semplicemente
situazioni di ansia, di paura di non arrivare agli obiettivi, ed altro ancora….
grande emergenza, attraverso un'indefinizione del
qualcosa di un "di fuori" che
Lo Slittino
tempo,
dello spazio, tagliando le connessioni con le
è un
adforse
un per
sé"al
o di
adlà".
un in sé naturale, riflesso
e
In una bella giornata in mezzo alle nevi, si scende a valle con uno slittino fino
persone,
e anche
lasciandoci
in balia
di forze
La Ripetizione
ad un funambolico tunnel, ealtre
alla fine
si riesce
a risalire!
Spostamenti
meccanico.
L'immagine
agisce in una troppo
struttura
incontrollabili
(caldo,
terremoti,presentarsi
fenomenialla
astronomici,
Ci si trova in
una strada buia
veloci, repentini
o "travolgenti"
potrebbero
nostra
clima didiimpedimenti,
guerra, un gigante
e di lampione in lampione, ci
immaginazione così come situazioni
lentezza armato…ecc)
e di mancanza di
spazio-temporale
in una
interna
Le False Speranze
si imbatte sempreecon
la "spazialità"agilità…mentale.
Avanzamenti e retrocessioni
"Lasciate ogni speranza, voi che entrate"… si legge
stessa persona e un orologio
che
chiamiamo, appunto, "spazio di Fuori e dentro di unaall'ingresso
strana casa ci
mette
a fare
bizzarri esercizi
con
specchi
di siuno
studio
medico…
viaggio
intorno
invece di mandare le lancette
e sedili semoventi. In realtà si sperimenta
la precisione
dei
movimenti
mentali e
alle
proprie
false
e/o
genuine
speranze
avanti
le
fa
tornare
indietro,
rappresentazione".
si raffrontano a situazioni di ordine/disordine mentale e di calma/impulsività
Il Viaggio
fino a quando…
nella vita quotidiana.
Si
sale
su
un
altipiano
e
poi
ci
si
sposta
nello
spazio
svolgimento
del "nodo"
LeLodiverse
e complesse
funzioni espletate
L'Animale
attraverso
una
bolla
d'aria
"…sento
aumentare
arriva insieme alla
La "fobia" verso un animale, o verso un "essere" immaginario, ci richiama la
dall'immagine
dipendono,
dalla
velocità.diLetimori
chiare
stelle cambiano
colore,
finoche
a
sensazione "…di
essere sulgeneralmente,
subito
alla memoria sensazioni
irrazionali
eccessivi. Meno
male
scomparire
nel buio
totale…" Alla fine si discende, si
punto di scoprire qualcosa di
arriva un'ambulanza
e due infermieri
che…
Lo Spazzacamino
ritorna al mondo "… con le fronte e le mani
decisivo".
Questo umile lavoratore in realtà ci farà da guida calma e sicura
verso una
luminose…"
pratica di lavoro personale che, sviluppata più ampiamente nel libro
La Morte
"Autoliberazione" (L.A. Amman)
il nome
Catarsi.Tutto è immerso
"Credo prende
di essere
in undi teatro.
nell'oscurità. Poco a poco la scena comincia ad
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Settore Appoggio
posizione che essa assume in tale spazialità. La piena giustificazione di quanto stiamo affermando si
trova nella stessa teoria che è spiegata nel lavoro "Psicologia dell'immagine" al quale rimandiamo.
Ma se, attraverso quelli che per alcuni osservatori possono essere considerati "divertimenti letterari",
se attraverso queste narrazioni o racconti siamo riusciti a mostrare le applicazioni pratiche di una
concezione più ampia, allora non staremo considerando questo scritto dal punto di vista letterario, e
dunque un semplice libro di racconti in prima persona, ma da quello delle idee da cui esso deriva.
Umanizzare la Terra
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giugno ‘01
Settore Appoggio
I tre libri che formano il corpo di Umanizzare la Terra, sono tre momenti posti in sequenza che
vanno dall'interiorità più profonda, dal mondo dei sogni e dei simboli, fino ai "paesaggi esterni" e al
paesaggio umano.
Si tratta di un percorso, di uno slittamento del punto di vista che partendo da ciò che è più intimo e
personale conclude con l'apertura al mondo interpersonale, sociale e storico.
LO SGUARDO
INTERNO
Il primo libro, intitolato "lo
Sguardo Interno", tratta il
"senso della vita".
L'argomento principale che
viene qui studiato è "lo stato
(interno) di contraddizione"
e si spiega che il "registro"
(il vissuto, la sensazione
interna) che si ha della
contraddizione è la
sofferenza; si spiega che il
superamento della
sofferenza mentale è
possibile nella misura in cui
si orienta la propria vita in
azioni non contraddittorie e
che queste azioni sono
quelle che vanno più in là di
ciò che è "strettamente
personale" e si dirigono
positivamente ad altre
persone. Riassumendo: "lo
Sguardo Interno" parla del
superamento della
sofferenza mentale,
superamento diretto verso il
mondo sociale, verso il
mondo delle altre persone,
sempre che le azioni attuate
siano "registrate" come "non
contraddittorie". Il testo di
questo libro risulta un po’
"oscuro", a causa della
grande quantità di allegorie
e simboli che appaiono sotto
forma di "cammini",
"dimore", e "paesaggi
estranei" per i quali possono
transitare le persone a
seconda della situazione in
cui si trovano a vivere.
IL PAESAGGIO
INTERNO
In questo libro viene
affermata la libertà della
vita umana, libertà dentro
condizioni, ma comunque
libertà. Inoltre si afferma
che l’essenza stessa della
vita umana è libertà e che
questa libertà rifiuta
l'assurdo, il non-senso e ciò
che viene accettato come
"verità stabilita ed assoluta",
questo anche quando sia
"l'assurdo" che le "certezze"
siano riferite alla Natura e
alla Naturalezza.
Questa lotta contro ciò che è
prestabilito, contro il dolore
e la sofferenza, contro le
avversità poste davanti a
l'essere umano dalla natura,
è ciò che ha permesso lo
sviluppo della società e della
civilizzazione. In questo
modo la vita umana non è
cresciuta grazie al dolore e
alla sofferenza ma, al
contrario, si è predisposta
affinché potesse vincerli
entrambe.
La decisione di ampliare la
propria libertà non permane
nel singolo individuo
giacché egli non possiede
una "natura fissa" ma è
incluso in una dinamica
storica e sociale e per
questo, l'individuo deve
responsabilizzarsi, agire e
realizzare per la società e per
tutti gli esseri umani.
A proposito di quanto finora
scritto, nel capitolo VII si
dice:" Creatore di mille
nomi, costruttore di
significati, trasformatore del
mondo…. I padri e i padri
dei tuoi padri continuano in
te. Non sei una meteora che
cade, ma una freccia
luminosa che vola verso i
cieli. Sei il senso del mondo
e quando chiarisci il tuo
senso illumini la Terra.
Quando perdi il tuo senso la
Terra si oscura e l'abisso si
apre."
E più avanti:" Ti dirò qual è
il senso della tua vita qui:
umanizzare la terra. Che
cosa significa umanizzare la
terra? Significa superare il
dolore e la sofferenza,
imparare senza limiti, amare
la realtà che costruisci." (…)
"Non compirai la tua
missione se non userai le tue
forze per vincere il dolore e
la sofferenza in coloro che ti
circondano. E se farai in
modo che anch'essi, a loro
volta, intraprendano il
compito di umanizzare il
mondo, si aprirà il loro
destino verso una vita
nuova."
Riassumendo, Il Paesaggio
Interno tratta il senso della
vita in riferimento alla lotta
contro il nichilismo, lotta
che si svolge all'interno di
ogni essere umano e nella
vita sociale; inoltre esorta ad
una conversione di questa
vita verso attività come la
militanza al servizio
dell'umanizzazione del
mondo.
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IL PAESAGGIO UMANO
Il terzo libro, Il Paesaggio
Umano, è dedicato nei suoi
primi capitoli a far
comprendere i significati di
"paesaggio" e di "sguardo
che si riferisce a quel
paesaggio", discutendo sul
modo di guardare il mondo e
di valutare i valori vigenti.
C'è, in questo scritto, una
revisione del significato del
proprio corpo e di quello
degli altri, una revisione del
significato di soggettività e
del curioso fenomeno
consistente
nell'appropriazione della
soggettività di altri.
Di conseguenza, si sviluppa
uno studio dell'intenzione
frammentato in brevi
capitoli: l'intenzione
nell'educazione; l'intenzione
nel modo in cui si tratta di
Storia; l'intenzione nelle
ideologie, nella violenza,
nella Legge, nello Stato e
nella Religione. Questo non
è, come è stato detto, un
libro semplicemente
"contestatore" perché anche
propone nuovi modelli
rispetto a ciascun argomento
e situazione che va
criticando. Il Paesaggio
Umano tratta il dare
fondamento all'azione nel
mondo ridando un nuovo
orientamento ai significati e
alle interpretazioni dei
valori e delle istituzioni che
sembrano oggi
definitivamente accettati.
Riguardo al concetto di
paesaggio: esso costituisce
una parte fondamentale del
nostro sistema di pensiero
come successivamente si è
giugno ‘01
potuto vedere in altre
produzioni come Psicologia
dell'Immagine e Discussioni
Storiologiche.
Senza dubbio, nel libro di
cui stiamo trattando, l'idea di
"paesaggio" è più
modestamente spiegata e
dentro un contesto di un
opera in cui appare senza la
pretesa di una esposizione
rigorosa.
Detto ciò, in questa si
definisce:" Paesaggio
esterno è ciò che percepiamo
delle cose; paesaggio
interno è ciò che filtriamo di
esse con il setaccio del
nostro mondo interno.
Questi paesaggi sono una
cosa sola e conformano la
nostra inscindibile visione
della realtà."
Questo concetto possiede
però maggior ampiezza in
quanto il "paesaggio" non è
solamente il mondo
"naturale" che ci appare
davanti agli occhi ma anche
ciò che è umano, ciò che
appartiene alla "realtà
sociale". E' certo che ogni
persona "interpreta" gli altri
"guardandoli" attraverso la
propria situazione biografica
e attribuisce agli altri e a ciò
che vede più di quello che
percepisce. Per questo mai
vediamo la realtà dell'altra
persona secondo quella che
essa è in sé, ma possediamo
degli altri uno schema, una
interpretazione che proviene
dal nostro "paesaggio
interno".
Il paesaggio interno si
sovrappone a quello esterno
che non solamente è naturale
ma anche sociale e umano.
Chiaramente succede che la
società cambia e che le
Settore Appoggio
generazioni si succedano e,
quindi, quando ad una
generazione le tocca di agire
lo fa cercando di imporre
valori ed interpretazioni di
in un'altra epoca, in accordo
alle credenze e ai valori di
quando queste generazioni
hanno ricevuto la loro
formazione. Le cose
procedono relativamente
bene in momenti storici
stabili, ma in momenti come
quelli attuali, momenti
molto dinamici, le distanze
generazionali si accentuano
nel momento che il mondo
cambia continuamente sotto
i nostri piedi. Verso dove si
dirigerà il nostro "sguardo"?
Cosa dobbiamo imparare a
"guardare"? Non è strano
che di questi tempi si fa
sempre più frequente e
popolare l'idea di "dirigersi
verso un nuovo modo di
pensare." Oggi bisogna
"pensare rapido"; tutto
quello che credevamo fino a
ieri essere una realtà
immutabile, oggi già non lo
crediamo più. Stando così le
cose, amici, non possiamo
pensare più di restare fissi
con uno "sguardo" che non
si faccia dinamico e non si
universalizzi, e rimarrà uno
"sguardo" inadeguato se
questo "sguardo" non
diventa valido per tutti gli
esseri umani.
Dobbiamo comprendere che
i concetti di "paesaggio" e di
"sguardo" possono servirci
per avanzare verso questo
tanto annunciato "nuovo
modo di pensare", modo che
questo processo di
mondializzazione crescente
ed accelerato esige.
Commenti Riassuntivi sui Libri Dottrinari
Però tornando al tema del
terzo libro, tornando al
"Paesaggio Umano",
possiamo dire che temi
come "le istituzioni", "la
Legge", "lo Stato",
diventano rilevanti e che "la
formazione del paesaggio
umano", "l'educazione
ricevuta", "le ideologie
vigenti" e "la concezione del
momento storico in cui
viviamo", sono altrettanti
fattori da tenere in debito
conto. Di tutto questo si
parla in questo terzo libro,
giugno ‘01
non semplicemente per
criticare gli aspetti dannosi
di questa realtà sociale ed
umana, ma per proporre un
modo speciale di osservarla,
per aiutare il nostro
"sguardo" a cercare altri
"oggetti", per imparare a
guardare in un modo nuovo.
Concludendo i commenti,
ripetiamo che questi tre
libri, che formano il corpo
di Umanizzare la Terra,
sono tre momenti posti in
sequenza che vanno
dall'interiorità più
Settore Appoggio
profonda, dal mondo dei
sogni e dei simboli, fino ai
"paesaggi esterni" e al
paesaggio umano.
Si tratta di un percorso, di
uno slittamento del punto
di vista che partendo da
ciò che è più intimo e
personale conclude con
l'apertura al mondo
interpersonale, sociale e
storico.
Contributi al Pensiero
Contributi al pensiero ("Psicologia dell'immagine" più "Discussioni Storiologiche") si presenta a
noi come una struttura nella quale le categorie di spazio e di tempo sono riviste da un'ottica senza
antecedenti.
In questa opera entra in gioco non solamente una visione concettuale ma anche la giustificazione
dell'azione umana acquista un senso differente, d'accordo a risposte che si danno alle domande sulle
due categorie fondamentali.
Vedremo come entrambi gli studi si allacciano fra di loro, mirando allo stesso obiettivo, quello di
gettare le basi per la costruzione di una teoria generale dell'azione umana, oggi come oggi non
sufficientemente fondamentata.
PSICOLOGIA
DELL'IMMAGINE
Si espone una nuova teoria
su quello che l'autore
chiama "spazio di
rappresentazione", "spazio"
che sorge ad evidenziare gli
oggetti rappresentati (e non
solamente percepiti) e senza
il quale non si può
comprendere come può
essere che la coscienza si
diriga verso il mondo e
riesca a distinguere tra quelli
che chiamiamo "Mondo
Esterno" e "Mondo Interno".
D'altra parte, se la
percezione rende evidenti i
fenomeni a chi li
percepisce… in che luogo si
pone (si ubica) esso rispetto
a detti fenomeni? Perché se
si dicesse che ci si ubica
nella spazialità esterna,
essendo "esterno" il
fenomeno percepito, come
po’ essere che si muove il
proprio corpo "dal di
dentro", guidandolo verso
questa esteriorità? Mediante
la percezione si può spiegare
come il dato
(l'informazione) arriva alla
coscienza, però non si può,
per questo, giustificare il
movimento che la coscienza
imprime al corpo. Può il
corpo agire nel mondo
esterno se non esiste una
rappresentazione di tutti e
due questi termini (corpo e
mondo esterno)?
Ovviamente no. Questa
rappresentazione, pertanto,
Commenti Riassuntivi sui Libri Dottrinari
si svolge in qualche "luogo"
della coscienza. Però, in che
senso si può parlare di
"Luogo" o "Colore" od
"Estensione" della
coscienza?
Queste sono alcune delle
difficoltà che si affrontano
con successo nel presente
saggio, il cui obiettivo è
quello di sostenere le
seguenti tesi:
1- L'immagine è un modo
"attivo" della coscienza
di stare nel mondo e
dunque la coscienza non
è passiva come hanno
sostenuto le teorie
precedenti;
2- Questo modo "attivo"
non può essere
indipendente da una
"spazialità" interna;
3- Le numerose funzioni
che compie l'immagine
dipendono dalla
"posizione" che essa
assume in quella spazialità".
Se ciò che sostiene l'autore è
corretto, vuol dire che
l'azione dell'essere umano
va reinterpretata. Non
sarebbe più un'idea, od una
supposta "volontà", o la
stessa "necessità obiettiva"
quella che muoverebbe il
corpo verso le cose, ma
"l'immagine" e la
"posizione" di questa nello
"spazio di
rappresentazione". Le idee e
la necessità oggettiva
potranno orientare le attività
nella misura in cui si vadano
a porre, in qualità di
immagini ed in una
prospettiva di
rappresentazione, in un
"paesaggio interno"
adeguato e corrispondente.
Ma non solamente le
giugno ‘01
necessità o le idee potranno
così orientare le nostre
azioni, anche le credenze
(ciò che uno crede) e le
emozioni lo potranno, se
convertite in immagini.
Le conseguenze che
derivano da ciò sono enormi
e l'autore pare farcele
presagire nella parte
conclusiva del suo lavoro
con queste parole:
"Se le immagini permettono
di riconoscere e di agire,
allora individui e popoli
tenderanno a trasformare il
mondo in modi diversi a
seconda di come il loro
paesaggio risulti strutturato
e a seconda delle loro
necessità (o di ciò che
considerino le loro
necessità)".
DISCUSSIONI
STORIOLOGICHE
Si passano in rivista le
diverse concezioni di Storia
che l'autore "ingloba" sotto
la designazione di "Storie
senza temporalità". E si
domanda: "Perché fino ad
oggi si è descritta la Storia
considerando l'essere umano
come epifenomeno o come
semplice polo di
trasmissione che compie la
funzione di <paziente> di
fattori estrinsechi ? Chi ha
motivato la mancanza di
sufficienti spiegazioni sulla
"temporalità" e sulla sua
esatta natura?
L'autore spiega che la
"Storiologia" diventerà una
scienza solo quando si darà
una risposta a queste
domande e si definiscano i
"pre-requisiti" necessari a
tutto il discorso storico per
Settore Appoggio
arrivare a comprendere: "Di
quale storicità e di quale
temporalità stiamo
parlando?"
Nell'introduzione di
quest'opera si dice:
"Abbiamo fissato come
obiettivo del nostro lavoro il
chiarimento dei requisiti
preliminari necessari per
dare fondamento alla
Storiologia. E' chiaro che
disporre di un sapere
cronologico sugli
avvenimenti storici non è
ragione sufficiente per
avanzare pretese di
scientificità..." La
storiologia non può
prescindere dalla
comprensione della struttura
della vita umana giacché lo
"storiologo", anche quando
voglia fare della semplice
storia naturale, si vedrà
costretto a strutturarla a
partire da un'ottica e con
un'interpretazione umana.
Ma proprio la vita umana è
storicità, temporalità e nella
comprensione di questa
temporalità sta la chiave di
tutta la costruzione storica.
Ma come si succedono tra di
loro i vari avvenimenti
storici? Sono le generazioni,
con le loro accumulazioni
temporali, gli agenti di tutto
il processo storico e anche
quando queste coesistano in
uno stesso "momento",
i"paesaggi di formazione",
lo sviluppo e le lotte sono
differenti tra loro, giacché
alcune sono nate prima di
altre. Apparentemente esse
vivono nello stesso tempo
storico (come succede al
bambino e all'anziano), però
anche coesistendo
rappresentano paesaggi e
giugno ‘01
Commenti Riassuntivi sui Libri Dottrinari
accumulazioni temporali
differenti. D'altra parte, le
generazioni nascono una
dopo l'altra in un continuum
biologico, ma però si
caratterizzano per la loro
Settore Appoggio
costituzione sociale e
temporale.
Miti Radici Universali
(dalla presentazione fatta dall'autore stesso
presso Centro Culturale S. Martin, Buenos Aires, Argentina,il 18 Aprile 1991)
Mi sono avvicinato ai miti di differenti culture con una intenzione più prossima a quella propria della
psicologia sociale che non a quella che motiva le religioni comparate, l'etnologia o l'antropologia.
La domanda che mi sono posto è questa: perché non rivedere i sistemi di ideazione più antichi che
non ci coinvolgono direttamente in modo da poter apprendere, proprio a questa distanza, qualcosa di
più su noi stessi? Perché non introdurci in un mondo di credenze a noi estranee che hanno
accompagnato altri modi di porsi nei confronti della vita? Perché non essere il più possibile flessibili
e cercare di comprendere, grazie a questo tipo di riferimenti, come mai le nostre credenze
fondamentali oggi vacillino? Sono state queste le inquietudini che mi hanno motivato a prendere in
esame varie produzioni mitologiche.
Naturalmente, per cercare di
arrivare alla base delle
credenze che hanno operato
in tempi e luoghi tanto
differenti, avrei potuto
utilizzare, come filo
conduttore, la storia delle
istituzioni, o quella delle
idee, o quella dell'arte; in
nessun caso, però, avrei
avuto a disposizione
fenomeni tanto puri e diretti
quanto quelli che ci offre la
mitologia(…)
Mi riferisco a ciò che
chiamo "mito radice",
termine questo con cui
indico quel nucleo di
ideazione mitico che,
nonostante le deformazioni
e le trasformazioni dello
scenario nel quale ha
dispiegato la sua azione e
nonostante la variazione dei
nomi, dei personaggi e degli
attributi secondari di questi
ultimi, è passato di popolo in
popolo conservando più o
meno intatto il suo
argomento centrale e grazie
a ciò è riuscito a raggiungere
una dimensione universale.
Il doppio carattere di
"radice" e di "universale" ha
costituito il mio criterio
centrale di scelta e sulla base
di esso ho individuato alcuni
miti che rispondessero
appunto a queste due
condizioni(…)
1.
Nei sogni come nella
vita quotidiana appaiono
immagini che sono
l'espressione in forma
allegorica di tensioni
profonde; nella vita
quotidiana non si presta però
troppa attenzione a tali
fenomeni: in questo caso si
tratta delle attività
fantastiche (i sogni ad occhi
aperti) e delle divagazioni le
quali, trasformandosi in
immagini, trasportano
cariche psichiche che
svolgono funzioni molto
importanti per la vita.
2. Le immagini permettono
di muovere il corpo in
direzioni specifiche. Ma
non esistono soltanto
immagini di tipo visivo:
a ciascun senso esterno
corrisponde un diverso
tipo di immagine. Le
immagini, attivando il
corpo, permettono alla
giugno ‘01
Commenti Riassuntivi sui Libri Dottrinari
coscienza di aprirsi al
mondo. Ma esistono
anche sensi interni e
quindi anche immagini
ad essi correlative, la cui
carica si dispiega verso
l'interno, e che pertanto
fanno diminuire o
aumentare le tensioni
nell'intracorpo.
3.
La biografia, vale a
dire la memoria globale di
una persona, agisce
anch'essa attraverso
immagini che risultano
associate alle tensioni ed ai
climi affettivi insieme ai
quali erano state "impresse"
nella memoria.
4.
L'azione della
memoria biografica è
continua, ininterrotta in
ciascuno di noi; pertanto,
percepire qualcosa non
significa captare
passivamente il mondo che
ci si presenta: in ogni nuova
percezione è sempre
presente l'azione delle
immagini biografiche che
funzionano come una sorta
di "paesaggio" costruitosi
nel passato.
Questo significa che quando
svolgiamo le nostre attività
quotidiane, "copriamo"
sempre il mondo con i nostri
sogni ad occhi aperti, le
nostre compulsioni e le
nostre aspirazioni più
profonde.
5.
Il comportamento,
tanto quello attivo che
quello inibito nei confronti
nel mondo, è sempre
strettamente correlato alle
immagini, per cui la
trasformazione di queste
costituisce un elemento
chiave nella dinamica dei
cambiamenti di condotta. Se
risulta possibile trasformare
le immagini e trasferire le
cariche psichiche ad esse
associate, una tale
trasformazione sarà
necessariamente
accompagnata da
cambiamenti di condotta.
Settore Appoggio
6.
Nei sogni
propriamente detti e nei
sogni ad occhi aperti, nelle
opere d'arte come nei miti,
compaiono immagini che
corrispondono alle tensioni
vitali e alle "biografie",
siano esse individuali o di
popoli interi. Tali immagini
hanno la capacità di
determinare l'orientamento
della condotta, anch'essa
individuale o collettiva a
seconda del caso (…)
Lettere ai miei amici
Che sta succedendo nel mondo, con questa incredibile accelerazione negli avvenimenti?
Che conseguenze portano gli avvenimenti dei nostri giorni?
Che faremo di fronte al cambiamento di valori, significati e comportamenti?
In che maniera ci riguarderanno le trasformazioni economiche e tecnologiche?
Commenti Riassuntivi sui Libri Dottrinari
giugno ‘01
Settore Appoggio
Hanno un qualche significato le aspirazioni delle società e degli individui nella meccanica degli
avvenimenti attuali?
A queste e ad altre domande si dà risposta nelle dieci lettere aperte del libro Lettere ai miei amici
LE 10 LETTERE
PRIMA LETTERA
La situazione in cui ci è toccato vivere. La disintegrazione delle isitituzioni e la crisi della solidarietà. I
nuovi tipi di sensibilità e di comportamento che si profilano nel mondo di oggi. I criteri di azione.
SECONDA LETTERA
I fattori di cambiamento del mondo attuale e le posizioni che abitualmente si assumono di fronte a tale
cambiamento.
TERZA LETTERA
Caratteristiche del cambiamento e della crisi in relazione all'ambiente in cui viviamo.
QUARTA LETTERA
Fondamento delle opinioni esposte nelle Lettere sulle questioni più generali della vita umana, le loro
necessità ed i progetti di base. Il mondo naturale e sociale. La concentrazione del potere, la violenza e
lo Stato.
QUINTA LETTERA
La libertà umana, l'intenzione e l'azione. Il senso etico della pratica sociale e della militanza, i suoi difetti
più comuni.
SESTA LETTERA
Esposizione delle idee dell'Umanesimo (vedi anche opuscolo "Documento del Movimento Umanista")
SETTIMA LETTERA
La Rivoluzione sociale
OTTAVA LETTERA
Le forze armate
NONA LETTERA
I Diritti Umani
DECIMA LETTERA
La destrutturazione generale. L'applicazione della comprensione globale all'azione minima concreta.
Tutti i libri descritti, più la raccolta (con altre opere incluse) OPERE COMPLETE (di Silo),
più altri libri ed opuscoli di riferimento
per il Movimento Umanista li trovate editi dalla
casa editrice Multimage www.umanisti.it /multimage