Settimana del Romanticismo
Contesto storico
Fine ‘700 – Rivoluzione Industriale (Inghilterra)
‘800 - Innovazioni tecnico-scientifiche
Scoperta degli effetti magnetici e elettrici delle onde
Introduzione della teoria evoluzionistica
Evoluzione
Evoluzione
• progressivo, solitamente lento modificarsi dei viventi nel
corso delle generazioni
• Genera variazione e diversità di tipi portando spesso ad un
aumento di complessità e ad um miglior adattamento al
proprio ambiente di vita.
Il fissismo
 Aristotele (384-322 a.C.): tutti gli organismi
viventi conosciuti sono sempre esistiti e sono
immutabili nel tempo. Li classificò e li dispose nella
Scala Naturae in cui l’uomo occupa il gradino più
alto.
 Linneo (1707-1778): formulò la teoria fissista del
creazionismo secondo cui le forme viventi sono
state create per progetto divino.
Dal creazionismo alle teorie
evoluzionistiche
Nella seconda metà del XVIII secolo
il ritrovamento di nuove specie
viventi e di fossili associati alle
scoperte geologiche indussero alcuni
naturalisti (come Georges Louis
Buffon ed Erasmus Darwin) a:
 mettere in discussione le
certezze secolari
sull’immutabilità dei viventi;
 ipotizzare che i moderni
organismi si fossero originati a
partire da un piccolo numero di
antichissimi antenati.
Catastrofismo
Per conciliare le nuove conoscenze con le idee creazioniste e il
concetto di immutabilità delle specie il paleontologo francese Georges
Cuvier (1769-1832) formulò la teoria del catastrofismo:
 Dio aveva creato un numero di specie superiore a quelle
attualmente viventi;
 catastrofi naturali (inondazioni, terremoti ed eruzioni vulcaniche),
avevano periodicamente distrutto molte delle specie di una
determinata area geografica;
 questa zona veniva poi ripopolata dalle specie provenienti da
regioni circostanti.
L’evoluzione prima di Darwin
J. B. de Lamarck (1744-1829): spiegò le
differenze tra forme fossili e forme viventi
come il risultato di lente trasformazioni subite
nel tempo dagli organismi per adattarsi alle
variazioni ambientali.
Secondo Lamarck, l’adattamento
all’ambiente si otteneva attraverso:
 l’uso e il non uso di determinate
strutture corporee;
 l’ereditarietà dei caratteri acquisiti.
L’evoluzione prima di Darwin
L’uso di un organo del corpo porta l’individuo a modificarsi sviluppando
caratteristiche che gli consentivano di vivere meglio e che venivano
trasmesse ai discendenti.
Charles Darwin
Charles Darwin (1809-1882): nel 1858 Darwin presentò la teoria
evoluzionistica che si basa su tre principi:
 le popolazioni presentano al loro interno
una naturale variabilità (varietà di
caratteristiche);
 le variazioni sono ereditabili;
 la selezione naturale favorisce la
sopravvivenza degli individui più adatti
all’ambiente.
Charles Darwin
La selezione naturale
L’ambiente opera
un’azione di selezione
Lotta per la
sopravvivenza
I più adatti all’ambiente
sopravvivono
SELEZIONE NATURALE
La selezione naturale
All’interno di una
popolazione di
giraffe alcune
presentano il
collo più lungo.
Un cambiamento
climatico provoca
la diminuzione della
vegetazione.
Le giraffe con il collo
più lungo possono
alimentarsi,
sopravvivere e
trasmettere questo
carattere alla prole.
Il viaggio sul Beagle
Nel dicembre del 1831 Darwin intraprese un lungo viaggio che toccò
le coste del Sud America e di molte isole del Pacifico e di cui disse:
“Il viaggio sul Beagle è
stato di gran lunga
l’avvenimento più
importante della mia vita e
quello che ha determinato
tutta la mia carriera.”
“Ho sempre avuto
coscienza che a questo
viaggio io debbo il primo
vero allenamento della mia
intelligenza e la mia prima
istruzione.”
I fringuelli di Darwin
• Sulle isole Galápagos sono presenti 13 specie di fringuelli, che
differiscono per dimensioni e forma del becco a seconda del tipo
di cibo disponibile su ogni isola.
• Darwin ipotizzò che discendessero tutte da un unico antenato
comune: un fringuello appartenente a una specie che viveva
sulle coste sudamericane e che era giunto per caso alle
Galápagos.
• Trovandosi su isole con caratteristiche ambientali diverse, la
specie si era diversificata dando origine a nuove specie di
fringuelli, occupando tutti gli habitat a disposizione.
I fringuelli di Darwin
Le diverse specie di fringuelli di
Darwin hanno abitudini alimentari
differenti pertanto sviluppano
forme diverse del becco.
Le prove a favore dell’evoluzione
La documentazione fossile mostra come gli organismi siano
cambiati nel tempo a partire da organismi più semplici fino a
organismi via via più complessi.
Le prove a favore dell’evoluzione
La selezione artificiale: fin dai tempi più antichi, allevatori e
coltivatori, incrociando gli organismi con le caratteristiche più adatte
alle esigenze di mercato hanno selezionato varietà di piante o razze
di animali molto diverse tra loro, ma tutte derivanti da un’unica specie
selvatica.
Il processo di selezione artificiale, tramite il quale l’uomo sceglie quali
individui saranno rappresentati nella generazione successiva, venne
considerato da Darwin del tutto analogo a quello della selezione
naturale.
Le prove a favore dell’evoluzione
Il caso di Biston betularia è un esempio di selezione naturale
direttamente osservabile.
La massiccia
industrializzazione ha
determinato un drastico
aumento delle farfalle
scure rispetto a quelle
chiare.
Le prove a favore dell’evoluzione
Il crescente fenomeno della
resistenaza ai farmaci da
parte dei batteri è un altro
esempio di selezione naturale
e di evoluzione in atto.
Le prove a favore dell’evoluzione
La distribuzione geografica delle specie: i marsupiali australiani.
 Quando l’Australia si separò dagli altri
continenti circa 200 milioni di anni fa, i
mammiferi più diffusi sulla Terra erano i
marsupiali.
 A causa del suo isolamento, l’Australia
continuò a essere abitata dai
marsupiali, che si differenziarono in
un’enorme varietà di specie,
occupando tutti gli habitat disponibili.
Le prove a favore dell’evoluzione
Omologia delle strutture ossee
Gli arti dei tetrapodi sono
costituiti dalle stesse ossa.
Questa somiglianza si può
spiegare col fatto che essi si
siano evoluti a partire da un
antenato comune le cui
zampe erano costituite dalle
stesse ossa.
Le prove a favore dell’evoluzione
Dagli studi di embriologia
comparata sui vertebrati si
osserva che nelle prime fasi dello
sviluppo gli embrioni:
 sono tutti molto simili;
 presentano le fessure
branchiali che nei pesci danno
origine alle branchie, mentre nei
mammiferi contribuiscono a
formare mascella, mandibola,
orecchio interno, tonsille e
altre ghiandole.
Le prove a favore dell’evoluzione
Oggi la teoria dell’evoluzione trova ulteriore conferma dalle ricerche
di biologia molecolare.
Confrontando le strutture del DNA e delle proteine di moltissimi
organismi, si mettono in luce le somiglianze di molecole appartenenti
a organismi di specie diverse, che risultano così correlati.
Teoria della discendenza comune
Da Darwin in poi gli evoluzionisti sono giunti alla conclusione che gli
organismi viventi sulla Terra sono discendenti dei primi organismi
comparsi negli oceani quasi 4 miliardi di anni fa
L U C A = Last Universal Commmon Ancestor
Ultimo Antenato Comune Universale
Le lacune della teoria di Darwin
La teoria dell’evoluzione per selezione naturale formulata da Darwin
non spiegava:
 come si trasmettono i caratteri ereditari;
 come si origina la variabilità all’interno di una popolazione.
Darwin, infatti, non era a conoscenza del lavoro di Mendel (padre
della genetica) e non disponeva degli strumenti concettuali forniti
dalla genetica moderna.
Mendel
Gregor Johann Mendel (1822-1884)
attraverso una serie di esperimenti
sulle piante di pisello fornì le prime
risposte ai problemi legati
all’ereditarietà.
Il suo lavoro, condotto nel giardino di
un monastero nella città
austroungarica di Brünn (Repubblica
Ceca), e ignorato fin dopo la sua
morte, segnò l’inizio della genetica
moderna.
Gregor Mendel
La teoria sintetica dell’evoluzione
Solo nel secolo scorso fu possibile trovare risposta ad alcuni
problemi che Darwin non era stato in grado di risolvere.
La combinazione della teoria di Darwin con i principi della genetica è
detta:
teoria sintetica
dell’evoluzione