Un corretto stile di vita aiuta a prevenire i tumori

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“IL TUMORE: PRENDIAMOLO PER LA GOLA”
Alimentazione per aiutare a guarire e prevenire il cancro.
Incontro sui benefici di una corretta alimentazione prima
e dopo un intervento oncologico.
Scopo di questo incontro non è dispensare consigli
ma presentare una pratica attiva che è anche clinica;
oggi infatti grazie a risultati di studi scientifici parliamo di
prevenzione alimentare dei tumori
Occorre una nuova consapevolezza alimentare, che insegni e stimoli
ad uno stile di vita più corretto cominciando da una migliore
conoscenza del cibo che ogni giorno mangiamo e una attenzione alla
quantità che ne ingeriamo.
Vogliamo sensibilizzare le persone al concetto di alimentazione sana
che vuol dire: imparare a conoscere i prodotti; fare una spesa
consapevole; saper scegliere evitando eccessi di quantità e il cibo
spazzatura che caratterizza l’ambiente moderno.
Non tutti gli alimenti sono nutrienti, cioè indispensabili
all’organismo.
Occorre fare una distinzione tra alimentazione e nutrizione.
L’alimentazione umana non è semplice nutrizione, ci sono almeno
tre aspetti fondamentali che entrano in questo processo:
• Quantitativo: bisogna imparare a dosare la quantità di cibo
poiché sia dosi eccessive che insufficienti portano disturbi e
malattie.
• Qualitativo: una dieta impropria porta a malnutrizione, obesità e
malattie neoplastiche.
•
Culturale: molti alimenti servono a soddisfare solo la vista,
l’olfatto e il gusto, cioè la gola e molte abitudini alimentari fanno
solo parte della nostra vita culturale. Ci affezioniamo alle nostre
abitudini fino a farle diventare rituali e manie della vita
quotidiana.
Secondo l’ AIRC (Associazione italiana per la ricerca sul
cancro) i fattori che si sono dimostrati associati a un
maggior rischio di cancro sono il sovrappeso e l’obesità
(specialmente quella addominale):
infatti le persone con un BMI sopra 25 o con un giro vita
superiore a 80 cm (per le donne) hanno un maggior rischio
di ammalarsi di tumori della mammella (dopo la
menopausa), dell’endometrio, del rene, dell’esofago,
dell’intestino, del pancreas e della cistifellea.
Prevenzione
alimentare:
capire per
cambiare
Il legame tra
cibo e salute
Di cosa ha
bisogno il
nostro
corpo
Il piatto
sano
Il corretto
stile di vita
aiuta a
prevenire
Prevenzione alimentare:
capire per cambiare
<<…è difficile cambiare ma si può!
Anche la struttura più mastodontica…>>
(Prof. Franco Berrino)
Proporsi di cambiare abitudini alimentari
è possibile ma per aspirare a delle
trasformazioni occorre capire
Per operare un cambiamento
è necessario:
 Comprendere che siamo fatti di ciò che mangiamo. Il nostro corpo è costituito
da cellule e il materiale con cui si compongono e si ricompongono proviene dal
cibo che ingeriamo.
Ribadendo queste semplici informazioni, sarà più facile, comprendere
l’importanza di collocare i cibi nell’ambito delle stagioni e la necessità di variare
l’alimentazione.
 Comprendere che, così come accade per una macchina, se mettiamo nel nostro
corpo cibo di scarsa qualità, il suo funzionamento sarà peggiore. Si tratta di
CAPIRE la differenza tra cibo buono e cibo cattivo.
Il vero problema qui sta soprattutto nelle proprie convinzioni culturali: un carnivoro penserà
che la carne è un cibo buono, un vegetariano che è un cibo cattivo. In questa sede non
vogliamo prendere posizioni nei confronti di modelli dietetici particolari ma vogliamo
considerare cibi sani, quelli non eccessivamente manipolati dall’uomo, valutando il terreno in
cui sono stati coltivati e tutte le successive elaborazioni che l’uomo può fare per conservarli,
insaporirli, colorarli, cucinarli.
 Acquisire strumenti sufficienti per comprendere che un cibo cattivo e uno stile
di vita poco corretto sono la base dell’insorgere del tumore.
Il legame tra cibo e salute:
alimentazione e tumore
Partiamo da un cardine
fondamentale:
è importante agire sulla scarsa
consapevolezza del rapporto tra cibo
e salute.
Una corretta alimentazione può ridurre sia il rischio di
insorgenza di tumori sia di recidive oncologiche.
Come detto, numerosi studi dimostrano che uno dei principali fattori di rischio
di diversi tumori è il sovrappeso/obesità, per questo è importante seguire
un’alimentazione adeguata e adottare un corretto stile di vita (fare attività fisica,
non fumare, ecc.).
Gli studi
l'American Institute for Cancer Research ha calcolato che le cattive abitudini
alimentari sono responsabili di circa tre tumori su dieci.
In alcuni casi ciò dipende dalla presenza in alcuni cibi di sostanze che favoriscono lo
sviluppo della malattia:
più in generale gli studi epidemiologici hanno dimostrato che
un'alimentazione ricca di grassi e proteine animali favorisce la
comparsa della malattia, mentre la preferenza per gli alimenti ricchi di fibre,
vitamine e oligoelementi, come cereali integrali, legumi e verdure, sembra avere
un effetto protettivo.
l'European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC) ha indagato le
conseguenze per la salute delle abitudini alimentari degli europei e ha messo in evidenza
che l'azione del cibo sul rischio di cancro è molto estesa. il tipo di alimentazione influisce
infatti sullo stato di infiammazione che può predisporre a ogni forma di cancro e
sull'equilibrio ormonale che può favorire o ostacolare lo sviluppo dei tumori del seno,
dell'ovaio e della superficie interna dell'utero (endometrio) nella donna
Qualità del cibo
Una dieta sana ed equilibrata evita per esempio che si creino nel
sangue eccessivi livelli di insulina e di altri ormoni, come l'ormone
della crescita, che favoriscono la proliferazione delle cellule.
Altri alimenti hanno un'azione antinfiammatoria, che potrebbe
intervenire nelle prime fasi della genesi di molti tumori.
Altri ancora, come la soia, contengono sostanze naturali che
competono con gli ormoni sessuali riducendo il rischio dei tumori
che dipendono da queste sostanze, come quello della superficie
interna dell'utero.
Tutti questi meccanismi contribuiscono, in varia misura, a tenere a bada la
formazione dei tumori, come viene messo in luce dai primi risultati del Progetto
DIANA.
Quantità del cibo
Altro fattore che connette il cibo alla salute è la sua quantità o meglio, il suo
eccesso.
Per motivi culturali mangiamo davvero tanto, troppo rispetto alle
nostre esigenze, e mangiamo in maniera disordinata se poi leghiamo
questo alla clamorosa riduzione di attività fisica, il gioco è fatto.
Le conseguenze sono il sovrappeso, prima, e l’obesità, poi, condizioni che si
riscontrano in maniera spaventosamente crescente.
Quantità del cibo
Molte ricerche si sono soffermate sul legame tra il cancro e l'obesità , tanto
che gli esperti dell'International Agency for Research on Cancer (IARC) ritengono
che dall'eccesso di peso, conseguenza di un'alimentazione sbilanciata e dalla
scarsa attività fisica, possa dipendere dal 25 al 30 per cento di alcuni dei tumori
più comuni, come quelli del colon e del seno.
Secondo gli studi epidemiologici, gli obesi hanno maggiori probabilità,
rispetto a chi ha un peso normale, di ammalarsi e soprattutto le
donne, dopo la menopausa, hanno un rischio aumentato al seno e
alla superficie interna dell'utero
Talvolta la taglia non incide solo sul rischio di ammalarsi,
ma anche sull'andamento della malattia stessa e sulle
possibilità di trattamento
Di cosa ha bisogno il nostro corpo?
L’alimentazione quotidiana dovrebbe privilegiare:
Le sostanze essenziali per la sopravvivenza sono l’acqua e i nutrienti, cioè
carboidrati, proteine, lipidi, vitamine e sali minerali.
Altre sostanze ricavate dalla digestione degli alimenti, come le fibre e numerosi
composti presenti in quantità minime, non sono essenziali ma contribuiscono al
buon funzionamento dell’organismo.
Molti degli alimenti che fanno parte delle nostre abitudini alimentari (il pane
bianco, la farina 00, i dolci di pasticceria, le patate) rientrano tra i cibi detti ad
“alto indice glicemico” (determinano un rapido aumento del livello di glucosio nel
sangue), altri alimenti (lo zucchero e il latte) stimolano direttamente la produzione
di insulina. Gli alimenti ricchi di grassi animali, infine, (le carni rosse, il burro e i
formaggi) ostacolano il funzionamento dell’insulina, mantenendo alti i livelli di
glicemia (glucosio nel sangue). Zuccheri, farine raffinate e grassi animali
dovrebbero essere consumati solo occasionalmente.
Di cosa ha bisogno il nostro corpo?
L’alimentazione quotidiana dovrebbe privilegiare:
Un'alimentazione sana, che tenga alla larga il rischio tumore e
recidive, richiede soprattutto di ridurre drasticamente
l'apporto di grassi e proteine animali, favorendo
invece l'assunzione di cibi ricchi di vitamine e fibre.
Per questo occorre portare a tavola almeno cinque porzioni di
frutta e verdura al giorno;
privilegiare nella scelta di cereali, pane pasta e riso quelli
integrali e abbinarli sempre a un po' di legumi.
Di cosa ha bisogno il nostro corpo?
L’alimentazione quotidiana dovrebbe privilegiare:
cereali
non industrialmente raffinati (riso integrale, miglio, farro, orzo, ma anche la
pasta italiana di grano duro), perché cedono glucosio più lentamente che non le farine
raffinate;
legumi (lenticchie, ceci, piselli, fagioli, compresi quelli di soia) perché rallentano
la velocità di assorbimento del glucosio, forniscono proteine di buona qualità e aiutano a
tener basso il colesterolo; i piatti che associano cereali e legumi, tipici della cucina
tradizionale di molte popolazioni del mondo, permettono di sopperire anche al
fabbisogno calorico e proteico, limitando al massimo l'apporto di grassi presenti nei cibi
con proteine animali.
Un posto d'onore, tra i legumi, merita la soia, che può essere consumata in varie forme,
dalle fave alla farina, dal latte di soia al tofu, fino alla soia fermentata nota con il nome di
miso, usata per insaporire le zuppe giapponesi. Tutti questi prodotti, detti fitoestrogeni,
contengono isoflavoni, sostanze che assomigliano agli estrogeni, ne prendono il posto sui
recettori delle cellule, ma non inducono gli stessi effetti biologici: per questo consumarne
regolarmente, fin dalla giovane età, riduce il rischio di tumore all’endometrio e al seno
nella donna.
Di cosa ha bisogno il nostro corpo?
L’alimentazione quotidiana dovrebbe privilegiare:
• verdure (in particolare verdure a radice e a foglia) perché ricche di svariate
sostanze protettive contro il cancro quali vitamina C, vitamina E, beta-carotene e
altri carotenoidi, vari polifenoli che sono un gruppo eterogeneo di sostanze
naturali, particolarmente note per la loro azione positiva sulla salute umana (a
volte sono indicati con il termine vitamina P);
• olio di oliva extravergine, come condimento;
• frutta (in particolare i frutti di bosco) e poche arance;
• frutta secca (serve anche come dolcificante) e semi oleaginosi (noci, nocciole,
mandorle, girasole, zucca e lino) ricchi di calcio e di grassi che favoriscono il buon
funzionamento dell’insulina, da assumere in modica quantità
pesce azzurro (alici, salmone, sgombri, ecc.) in quanto il suo grasso ha proprietà
antinfiammatorie e antitumorali ed è una buona fonte di calcio e di vitamina D;
rappresenta una valida alternativa alla carne.
Da evitare
Da evitare, come detto, soprattutto le carni rosse
(manzo, maiale e agnello) e quelle lavorate a livello
industriale, oltre a quelle conservate nel sale come i
salumi.
Un eccessivo apporto di carni rosse mette a rischio
soprattutto l'intestino, ma varie ricerche mostrano che
aumenta la possibilità di sviluppare anche altre forme di
cancro.
Il piatto sano
Harvard School of Public Health
notare la sua composizione nel complesso, rappresentata per almeno 2/3 da
alimenti di origine vegetale.
1° principio:
Un piatto sano dovrebbe essere composto per
metà da frutta e verdura
 Prediligi prodotti freschi e di stagione, variandone il più
possibile i colori.
 Le verdure non rappresentano solo un contorno, ad esempio
puoi sgranocchiare della verdura fresca mentre apparecchi la
tavola, ti aiuterà a tenere a bada il senso di fame, oppure
aggiungerla ai primi piatti e ai secondi per comporre ricette
colorate, salutari e sazianti.
 Anche la frutta può rappresentare un ingrediente di ricette
dolci e salate, o essere aggiunta a insalate
2° principio:
Cereali e derivati integrali dovrebbero essere
presenti ad ogni pasto
 Prediligi i cereali in chicco, come orzo, farro, grano
saraceno, riso integrale considerando che una porzione
media equivale a circa 80 grammi.
 Ogni volta che ti è possibile cerca di consumare sia il pane
che la pasta integrali.
 Quando acquisti prodotti integrali assicurati che il primo
ingrediente della lista sia la farina integrale.
3° principio:
La varietà è fondamentale anche per le fonti di
proteine
 Consuma il pesce, in particolare pesce azzurro,
importante fonte di grassi essenziali, 3 volte alla
settimana.
 I legumi rappresentano un’ottima fonte proteica ricca di
fibra. Uniscili ad una porzione di cereali in freschi piatti
unici o in calde zuppe, almeno 3 volte alla settimana.
 Altre fonti proteiche, da consumare ognuna max 2 volte
alla settimana, possono essere la carne bianca, le uova
e i latticini (meglio freschi e magri).
Limita il consumo di carne rossa (manzo, maiale,
agnello) ed evita i salumi
4° principio:
Condimento principe: olio extravergine d’oliva
 Prediligi l’utilizzo dell’olio extravergine a
crudo.
 Se utilizzi gli oli di semi, acquista quelli spremuti a
freddo.
 Insaporisci i tuoi piatti con spezie ed erbe
aromatiche, per arricchire di sapore e di salute il
tuo pasto evitando il sale
Un corretto stile di vita aiuta a
prevenire i tumori
10 raccomandazioni basate sui risultati della ricerca scientifica sul rapporto fra alimentazione e tumori
Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) 2007
1. Mantenersi snelli per tutta la vita.
Come si calcola il proprio peso giusto?
Attraverso l’Indice di massa corporea (BMI = peso in Kg diviso per l’altezza
in metri elevata al quadrato), che dovrebbe essere compreso
nell’intervallo considerato normale (fra 18,5 e 24,9 secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS).
2. Mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni.
In pratica è sufficiente un impegno fisico pari a una
camminata veloce per almeno mezz’ora al giorno; sarà utile
prolungare l’esercizio fisico fino ad un’ora o praticare uno
sport o un lavoro più impegnativo.
Un corretto stile di vita aiuta a
prevenire i tumori
10 raccomandazioni basate sui risultati della ricerca scientifica sul rapporto fra alimentazione e tumori
Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) 2007
3. Limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica ed
evitare il consumo di bevande zuccherate.
Sono generalmente ad alta densità calorica i cibi industrialmente raffinati,
precotti e preconfezionati, che contengono elevate quantità di zucchero e
grassi, quali i cibi comunemente serviti nei fast food.
4. Basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi
di provenienza vegetale, con cereali non industrialmente
raffinati e legumi in ogni pasto e un’ampia varietà di verdure
e frutta.
Sommando verdure e frutta sono raccomandate almeno cinque porzioni
al giorno (per circa 600g); fra le verdure non devono essere contate le
patate.
Un corretto stile di vita aiuta a
prevenire i tumori
10 raccomandazioni basate sui risultati della ricerca scientifica sul rapporto fra alimentazione e tumori
Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) 2007
5. Limitare il consumo di carni rosse ed evitare il consumo di
carni conservate.
Le carni rosse comprendono le carni ovine, suine e bovine, compreso il
vitello. Per chi è abituato a man¬giarne si raccomanda di non superare i
500 grammi alla settimana.
6. Limitare il consumo di bevande alcoliche.
Per chi ne consuma si raccomanda di limitarsi ad una quantità pari ad un
bicchiere di vino (da 120 ml) al giorno per le donne e due per gli uomini,
solamente durante i pasti. La quantità di alcol contenuta in un bicchiere di
vino è circa pari a quella contenuta in una lattina di birra e in un
bicchierino di un distillato o di un liquore
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10 raccomandazioni basate sui risultati della ricerca scientifica sul rapporto fra alimentazione e tumori
Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) 2007
7. Limitare il consumo di sale (non più di 5 g al giorno) e di
cibi conservati sotto sale.
Evitare cibi contaminati da muffe (in particolare cereali e legumi).
8. Assicurarsi un apporto sufficiente di tutti i nutrienti
essenziali attraverso il cibo (no integratori)
Di qui l’importanza della varietà. L’assunzione di supplementi alimentari
(vitamine o minerali) per la prevenzione del cancro è invece sconsigliata.
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10 raccomandazioni basate sui risultati della ricerca scientifica sul rapporto fra alimentazione e tumori
Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) 2007
9. Allattare i bambini al seno per almeno sei mesi
10. Nei limiti dei pochi studi disponibili sulla
prevenzione delle recidive, le raccomandazioni per la
prevenzione alimentare del cancro valgono anche per
chi si è già ammalato.
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