Scuola Elementare «D. Alighieri»
IIS «Levi – Ponti»
Conoscere per imparare
Classe: 5A
Insegnanti:
Roberta S.
Mariagrazia Q.
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Martedì 21 aprile 2015 la classe 5A si è recata
all’Istituto IIS «Levi – Ponti» per svolgere una
esperienza di laboratorio riguardante:
L’APPARATO DIGERENTE
Sono le 13.30 e noi di quinta A ci mettiamo in
cammino per raggiungere l’Istituto Tecnico
Industriale Primo Levi, una scuola che porta il
nome dell’autore di una poesia che abbiamo
studiato, “Se questo è un uomo”.
Portiamo con noi del fiele di pollo e del pane:
chissà a che cosa serviranno?
Fa caldissimo e non vediamo l’ora di
arrivare…
Ci siamo: all’ingresso veniamo accolti dalla
professoressa De Marchi, che ci fa da guida
fino ad un laboratorio dove sono già in attesa
due studenti in camice bianco, Alessandro e
Diego.
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Ci viene chiesto se ricordiamo qualcosa sul funzionamento dell’apparato digerente: la risposta è
un deciso sì.
Eseguiamo quasi in coro un ripasso sotto la guida di Alessandro, di Diego e di un modello di
corpo umano:
“La digestione comincia in bocca e si conclude con l’espulsione delle feci…”
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Ma qual è lo scopo della digestione?
Ridurre gli alimenti in particelle assimilabili, cioè…
• I carboidrati in glucosio
• Le proteine in amminoacidi
• I lipidi in glicerina e acidi grassi
Invece sali minerali, vitamine e acqua sono
direttamente assimilabili dall’organismo.
Per dimostrare come ciò sia vero, sono stati condotti
tre esperimenti.
I°ESPERIMENTO: dai carboidrati al glucosio
Ci viene dato un pezzettino di pane da succhiare e
tenere in bocca il più possibile.
Il pane è salato, eppure si sente un sapore dolce:
sono i valori dell’amido che si staccano, si rompono
i legami (l’amido si può immaginare come un treno
dai vagoni tutti uguali).
Gli enzimi hanno trasformato il glucosio contenuto
nel pane in zuccheri.
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II°ESPERIMENTO: Dalle proteine agli amminoacidi
Da una porzione di carne (fegato) rossa, lucente,
morbida, si taglia un pezzettino che si introduce in
una provetta nella quale si aggiunge acido
cloridrico.
La carne diventa scura o grigiastra, non è più
lucente, cambia colore e consistenza. È quello che
succede nello stomaco quando si introducono le
proteine.
Nella provetta si versa un enzima chiamato pepsina
che, assieme all’acido, aiuterà la carne a
disgregarsi.
Si agita il tutto per favorire tale processo.
Si ottiene una soluzione torbida (lo stesso avviene
nel nostro stomaco).
Voilà! Le proteine, che possiamo immaginare simili
a vagoni tutti diversi, sono state digerite.
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Lo stomaco è un ambiente acido.
Per dimostrare tale affermazione si immerge nella
provetta una cartina tornasole che immediatamente
si colora di rosso (indice di ambiente acido).
Dimostrazione della cartina tornasole: (PH)
Nello stomaco (ambiente acido) si colora di rosso.
Nel duodeno (ambiente basico) si colora di
verde/blu.
Nell’acqua distillata (ambiente neutro) diventa
verde molto chiaro.
La soluzione torbida prodotta nello stomaco entra
nell’intestino dove il suo PH, da acido, diventa
basico.
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Aggiungendo
bicarbonato di sodio
alla soluzione torbida e
acida, si sviluppa
anidride carbonica;
l’ambiente (intestino)
avrà un PH basico e la
cartina tornasole
diventerà verde.
Nell’intestino
interviene la bile (un
liquido amaro, basico,
di colore gialloverdastro, secreto dal
fegato e immagazzinato
nella cistifellea), che
aiuta a disgregare i
grassi.
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III°ESPERIMENTO: digestione dei grassi
In una provetta si versano acqua distillata e olio d’oliva.
Agitando il contenitore, i due componenti tornano a separarsi: la parte oleosa rimane a galla perché è più leggera.
In una seconda provetta, oltre ad acqua e olio, si introduce la bile: i grassi stavolta si emulsionano.
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Questo sì è
fare scienze!!!
Grazie prof,
grazie ragazzi,
grazie Istituto
Levi-Ponti.
I ragazzi della quinta A
Scuola Primaria Dante Alighieri,
Istituto Comprensivo G. Gabrieli, Mirano
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