L’ ISLAM (“sottomissione” a un unico Dio, ALLAH”) All’inizio della storia dell’Islam troviamo il profeta Maometto (Muhammad), nato a La Mecca nel 570 circa. Egli perse sia il padre che la madre,e rimase orfano a soli 6 anni. Vent’anni dopo sposò Khadija, ricca vedova amministratrice de La Mecca, espandendo il raggio d’azione del suo lavoro di mercante in tutta l’Arabia. Nel corso dei suoi viaggi, Maometto ebbe l’ occasione di entrare a contatto con le comunità ebraiche e cristiane. La carriera profetica di Maometto iniziò nel 610 quando, a 40 anni, decise di ritirarsi sul monte Hirà, durante il mese di Ramadan, dove ricevette delle rivelazioni dall’arcangelo Gabriele, mandato da Allah. Fu qui che maturò la sua religione monoteista, incentrata sul culto di Allah di cui egli si proclamò il profeta. Le sue visioni vennero poi raccolte in un libro, che divenne il libro sacro degli arabi musulmani: il Corano (al-Qur’ān). Al suo interno, le rivelazioni sono divise in 114 capitoli,detti sūre, a loro volta divise in 6236 versetti (sing. āya; pl. Āyyāt) . Quasi tutte le sūre iniziano con la “formula”:- Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso (in “arabo”: Bi-smі llāh al-Rahmāni al-Rahīm). Il Corano si apre con la sūra Al-fātiha, ovvero “sūra aprente”, perché apre l’elenco delle 114 sūre). Il Corano oltre ai culti, espone anche le norme giuridiche, dette Shari’a, che riguardano il diritto penale. بسم هللا الرحمن الرحيم Iniziò così la predicazione di Maometto, che inizialmente incontrò molte ostilità. Questa nuova religione trovò seguaci tra i più poveri perché prometteva nell'aldilà tutto ciò che nella vita terrena gli era stato privato. La religione di Maometto costituiva una sfida alla società araba: il monoteismo condanna il culto degli idoli contenuti dei santuari e minacciava l'economia che c'era intorno ad essi. Così, nel 622, Maometto fu costretto a stabilirsi a Medina (ègira). A Medina la predicazione di Maometto ottenne buoni risultati; venne riconosciuto come capo religioso e militare e iniziò una vera e propria guerra di imboscate e razzie ai suoi nemici de La Mecca. Nel 630 Maometto tornò a La Mecca che era ormai convertita all'Islam e gli idoli furono abbattuti. I suoi seguaci raggiunsero l'Arabia centrale, lo Yemen e l'impero bizantino, ma la morte era ormai vicinissima e Maometto morì l'8 Giugno 632 tra le braccia di Aisha, la prediletta tra le sue mogli. DOPO MAOMETTO: Quando Maometto morì, per circa 30 anni si succedettero 4 califfi (dall’arabo haliifa, “successore”): Abu-Bakr (632-634), Omar (634-644), Othman (644-656) e Alì (656-660). I 4 califfi attuarono una politica espansionistica che portò gli arabi a conquistare Siria, l’Impero persiano ed Egitto. Riuscirono inoltre ad abbattere l'impero dei sasanidi e a sottrarre a quello bizantino gran parte dei territori. Ad Alì(sostenuto dagli sciiti), si oppose il governatore della Siria, Mu’awiya (legato ai sunniti), dando così origine a una guerra civile, nella quale Alì venne ucciso: nel 661, quindi, inizia la dinastia degli Ommayyadi. Alla base dell'ideologia politica Islamica c'era il concetto di guerra santa, jihàd ("sforzo sul cammino di Dio"), per la quale la comunità doveva impegnarsi a trasformare in territorio Islamico tutte le zone occupate dagli infedeli. La religione Islamica inoltre assicurava a tutti i combattenti caduti per la fede il paradiso. Vennero fondate molte nuove città e all'interno di esse gli ulema dovevano controllare che le norme del Corano venissero rispettate. I CINQUE PILASTRI DELL’ISLAM: Il vero credente deve rispettare alcuni semplici precetti: Il DIGIUNO nel mese di ramadan (sawm). La PROFESSIONE DI FEDE in Allah (shahada) La PREGHIERA cinque volte al giorno, rivolta verso La Mecca (salat) Il versamento dell’ ELEMOSINA ai più poveri (zakat) Il PELLEGRINAGGIO alla Mecca, almeno una volta nella vita (hajj) Sono invece vietati: Astenersi da alcuni cibi considerati impuri (per esempio carne di maiale) L’ADULTERIO Astenersi dal vino e da altri tipi di alcolici. RUOLO DI UN MUSULMANO: Ogni musulmano, dall’età della pubertà, esegue cinque preghiere rituali ogni giorno (salāh). Per poter iniziare la preghiera egli deve compiere l’abluzione rituale (wudū’) nella forma prescritta. Poi egli si pone col corpo rivolto nella direzione di Mecca ed esprime l’intenzione di compiere la preghiera, relativa a quel particolare momento della giornata, avendo come scopo quello di avvicinarsi a Dio. Questa intenzione deve essere mantenuta viva per tutta la durata della preghiera. Se una persona all’inizio della preghiera o in seguito dimentica cosa sta facendo, o prega col solo scopo di ostentare ciò che sta facendo, o prega per un qualsiasi motivo egoistico, la sua preghiera diventa nulla. La preghiera inizia effettivamente quando la persona dice “Allāhu Akbar” (Dio è Grande). Con queste parole l’orante entra formalmente in stato di preghiera e vi resta fino a che la preghiera non sarà completata. LA DONNA NEL MONDO ISLAMIC0: La donna musulmana,dal punto di vista della Shari’a, è in tutto equivalente all’uomo. Ma bisogna considerare la posizione della donna rispetto ad alcuni aspetti principali: La segregazione domestica La poligamia Il velo LA SEGREGAZIONE DOMESTICA: La donna doveva occuparsi solo della casa, dei figli e del marito; non poteva lavorare o praticare qualsiasi altra attività al di fuori del “menzil”(casa), ciò spettava solo agli uomini. IL VELO: Detto hijab, è il simbolo di onore, dignità e purezza. Aveva la funzione di far riconoscere la donna come vera credente, da rispettare, distinguendola dalle concubine e le schiave. Non mostravano il loro corpo e nemmeno il volto, eccetto ai mariti e ai componenti della famiglia. LA POLIGAMIA: Gli uomini potevano sposare fino a quattro mogli e dovevano trattarle tutte allo stesso modo. Diara Sylla, Basma Guennane, Naxhije Perja… 2°A Linguistico