IL CARSISMO IL CARSISMO • E’ un fenomeno di erosione e di modellamento del paesaggio. • Prende nome dal Carso, una regione al confine tra Italia e Slovenia in cui esso è particolarmente evidente, ma è presente in molte altre aree d’Italia (es. Puglia, Lessinia) • Questo fenomeno interessa zone dove sono presenti rocce calcaree, un tipo di roccia costituita da carbonato di calcio. • Il carbonato di calcio, a contatto con l’acqua, si trasforma, diventando solubile. • L’ acqua quindi erode la roccia calcarea e modella il paesaggio: • in superficie si formano depressioni chiamate DOLINE. Spesso sul fondo della dolina si forma un inghiottitoio attraverso il quale le acque della pioggia confluiscono all’interno della roccia. • Nel sottosuolo, l’acqua, penetrata attraverso inghiottitoi e fessure, forma grotte, gallerie, pozzi. • Nelle grotte l’acqua, gocciolando, rilascia il calcare in essa contenuto formando stalattiti (crescono dall’alto verso il basso) e stalagmiti (dal basso verso l’alto). • Esse, incontrandosi, formano colonne Stalattiti e stalagmiti IL CARSISMO IN LESSINIA • Il paesaggio della Lessinia osservato dall'esterno si presenta con vistosi fenomeni carsici di superficie: doline, conche, inghiottitoi, monoliti, città di roccia come la Valle delle Sfingi. • Sotto questo paesaggio esiste un altro carsismo di profondità: grotte, cunicoli e caverne. • Alcuni siti sono famosi come il Ponte di Veja, il Covolo di Camposilvano, la Spluga della Preta. • I fenomeni superficiali più conosciuti sono le doline e le città di roccia: le prime sono delle depressioni a forma di imbuto o scodella, sempre in relazione a cunicoli, cavità o grotte. • I monoliti che danno origine alla città di roccia sono invece il risultato dell'erosione dell'acqua meteorica sullo strato superficiale di Biancone e di successiva penetrazione nelle fessure esistenti nel Rosso ammonitico. ESEMPI DI CARSISMO IN LESSINIA • la dolina è una piccola depressione circolare a forma di imbuto, con un diametro che può arrivare a 1 chilometro • Foto: dolina in Lessinia PONTE DI VEJA (lato occidentale) IL PONTE DI VEJA • L'arco naturale del Ponte di Veja è situato a 600 metri di quota nell'Altopiano dei Monti Lessini, in provincia di Verona, a 27 chilometri dalla città, via Negrar e a 6 da S. Anna d'Alfaedo. • Esso costituisce l'enorme architrave residuale di una grande caverna aperta sul versante destro del Vajo della Marciora la cui volta risulta parzialmente crollata. L'imponenza e la suggestività del Ponte ne fanno uno dei più spettacolari esempi tra le morfologie carsiche di tutto il Veneto. • Le formazioni calcaree in cui risulta scavato appartengono al Giurassico medio e superiore e le dimensioni sono ragguardevoli: 25 metri di altezza e 50 di larghezza. Dalla grande depressione di crollo si sviluppano alcune grotte di notevole estensione e importanza: la Grotta dell'Orso, la Grotta dell'Acqua, la Grotta Superiore, la Grotta B e la Cava d'Ocra. PONTE DI VEJA (lato orientale) PONTE DI VEJA: GROTTA DELL’ORSO Il covolo (=grotta) di Camposilvano (Velo Veronese) Covolo di Camposilvano (interno) • Sul fondo di un enorme pozzo si apre un ampio 'covolo' (=grotta) largo 70 metri per una altezza di 35 metri e una profondità di oltre 50 metri. • L'aria, all'interno del covolo, è sempre freddissima • Questo spettacolare fenomeno della natura è dovuto al crollo di una ampia grotta residuale di fenomeni carsici tipici del degrado degli strati di Calcare Rosso. BUSO DEL VALON • Si trova in località Malga San Giorgio, importante centro per gli sport invernali. • E’uno splendido pozzo a cielo aperto che si apre nell'alta Lessinia e che è l'unico di questa regione ad ospitare un deposito nivo-glaciale perenne. BUSO DEL VALON • I caratteristici “funghi” calcarei dei Monti Lessini, tipico esempio di carsismo nel Rosso Ammonitico