Machu Picchu Le cinque teorie principali sull'antica città inca Dove si trova? Appollaiata su un crinale roccioso del Perù, Machu Picchu, la città inca del XV secolo, è rimasta dimenticata per secoli, finché l'archeologo Hiram Bingham la "scoprì” il 24 luglio del 1911. Oggi Machu Picchu è una delle destinazioni turistiche più popolari del mondo, ma lo scopo per il quale venne costruita rimane ancora un mistero, anche se vi sono varie teorie a proposito. Eccone alcune fra quelle avanzate, e a volte già smentite, nel corso dei 100 anni dalla sua scoperta. Come è fatta? • • • • La città inca di Machupicchu si trova 112.5 km a nord-est di Cusco, a oltre 2.350 metri di altitudine, all'interno del Parco Archeologico di Machupicchu (conosciuto anche come "Santuario Storico"). La superficie del Parco Archeologico, urbana e agricola, raggiunge un totale di circa 32.000 ettari. L'intera area è stata dichiarata zona protetta con lo scopo di preservare la flora, la fauna, le formazioni geologiche e i resti archeologici. Oltre a Machu Picchu, nel Santuario esistono 34 complessi archeologici, collegati dal Capac Ñan (Cammino Reale), l'antica strada degli Inca, oggi percorribile dai turisti nel suo tratto finale. Di notevole interesse sono le costruzioni inca di Runquracay, le rovine di Sacyamarca (simili a Machu Picchu), la cittadella di Phuyupatamarca ("villaggio sulle nubi"), le rovine di Huiñayhuayna ("eterna giovinezza"), l'Intipuncu e il Tempio della Luna. La città • • • • La grandiosa città di Machupicchu rappresenta una concreta sfida dell'uomo nei confronti della natura; fu costruita sul dorso di uno sperone sporgente nella parte intermedia di una montagna. Il terreno è scosceso, corto e con molti dislivelli, ragione per cui questo antico centro inca non ha le caratteristiche di una città convenzionale e presenta invece molteplici unità sparse per tutta la zona, a diverse altitudini, separate da precipizi impressionanti e unite da sentieri spesso angusti e pericolosi. Confina con i picchi di Waynapicchu (nord), Cutija (sud), Putucusi (est) e con la valle di Ccollipani (ovest). Machupicchu è circondata da montagne sulle cui cime gli inca edificarono altari cerimoniali, esprimendo in questo modo il carattere sacro della zona e l'importanza spirituale che ebbe per loro. La visione religiosa del mondo da parte degli antichi peruviani è ben espressa nell'architettura, impressa su ogni pietra di questo colossale monumento. Machupicchu era essenzialmente costituito da due settori, quello urbano e quello agricolo. Settore Agricolo • • • • • È il primo settore che si incontra entrando nel complesso archeologico: occupa tutta la parte sud-orientale della città ed è formato principalmente da terrazzamenti, un tempo destinati alla coltura di mais e patate. Le strutture principali sono: - il Posto di vigilanza, una piccola abitazione di sole tre pareti, oggi restaurata con il tetto in "uchu" (tipica erba andina). - la Roccia funeraria, un monolito collocato intenzionalmente in posizione isolata e tagliato a forma di altare, con gradinate laterali. Secondo alcuni serviva per realizzare il processo di imbalsamazione dei defunti, ma non si esclude una relazione con l'osservatorio solare, perché nel solstizio d'inverno la luce del sole si proietta dall'Intipunku (o Porta del Sole) proprio su questa roccia. - la Kallanka, o Recinto dei Dieci Vani, una costruzione che per dimensione e morfologia potrebbe essere servita come "tambo", luogo di ristoro e di albergo per varie persone. Settore Urbano • • • • • Il settore urbano è a forma di "U" e ha due grandi complessi architettonici con strade e scalinate che in totale ammontano a 3000 scalini, oltre a un adeguato sistema di canali idraulici per il consumo umano e per l'irrigazione. Le costruzioni sono a pianta rettangolare. Molti dei recinti hanno solo tre pareti. Generalmente furono ricoperti da rami di alberi e paglia. Le porte e le finestre sono a forma trapezoidale così come le nicchie dei muri dove erano collocati gli idoli e gli altri oggetti. Il settore è così strutturato: Una Fossa Secca divide il settore agricolo da quello urbano. Machupicchu era una città esclusiva, popolata dalla nobiltà e dalla casta sacerdotale, di conseguenza si pensò di assicurarla con un sistema protettivo. Seguono sedici Sorgenti Liturgiche, disposte in successione e affiancate da gradinate di accesso. Settore Urbano • Ad un livello superiore, una splendida porta dà accesso al Tempio del Sole (conosciuto anche come "El Torreón"), che fu un complesso originariamente protetto e ben difeso. • È opportuno segnalare che nell'Incanato (l'impero) solo i sacerdoti e l'Inca avevano accesso ai templi, che pertanto rimanevano chiusi. Il resto della popolazione celebrava i culti tradizionali nella grande Piazza Principale, al centro della città. • Il Tempio del Sole ha pianta semicircolare: la parete curva presenta due finestre, una orientata verso est e l'altra verso nord. Pare che si tratti di un osservatorio solare, forse il più importante di Machupicchu. Dalla finestra orientale è possibile fissare con precisione il solstizio d'inverno, basandosi sulla proiezione dell'ombra sulla roccia centrale. Al centro del tempio si trova un altare intagliato nella roccia, luogo dedicato al culto di Inti (il Sole). Settore Urbano • Uscendo dal complesso si arriva alla "Cava" o "Caos Granítico", un'area con blocchi sparsi di granito che si pensa siano stati trasportati dalle montagne adiacenti. Qui venivano tagliati e utilizzati per la costruzione degli edifici di Machupicchu. • Dalla cava si può proseguire verso sud-est, per arrivare al settore noto come "Gruppo Superiore", una serie di edifici che pare fossero di uso pubblico, dato il numero rilevante di "qolcas" (depositi di derrate). 5 ipotesi su Machu Picchu: • • • • Fu l'ultima città degli Inca Era un convento Era una residenza imperiale Era una rievocazione del mito inca della creazione • Fu costruito per onorare un paesaggio sacro Ipotesi 1: Machu Picchu fu l'ultima città degli Inca Nel corso della sua vita Bingham, che insegnava alla Yale University, formulò due ipotesi sullo scopo di Machu Picchu. La prima, che gli venne in mente nel 1911 quando alcuni contadini del luogo lo accompagnarono sul sito, è che fosse la culla della società Inca. In seguito Bingham modificò la sua ipotesi, suggerendo invece che il sito fosse la leggendaria "città perduta” di Vilcabamba la Vieja, dove gli ultimi sovrani indipendenti Inca nel XVI secolo misero in atto una prolungata controffensiva nei confronti dei conquistadores spagnoli. Bingham però aveva torto in entrambi i casi. Oggi gli archeologi sanno che il vero "ultimo rifugio” era in realtà Espíritu Pampa, situato nella foresta a circa 130 chilometri a ovest della capitale inca Cusco. Ipotesi 1: Machu Picchu fu l'ultima città degli Inca Bingham visitò Espíritu Pampa nel 1911, ma decise che il sito era troppo piccolo e non abbastanza imponente per corrispondere a quella leggendaria città. Gli scavi condotti dopo il 1960 e i rilevamenti cartografici effettuati negli anni Ottanta rivelarono però che Espíritu Pampa era ben più grande di quanto avesse immaginato Bingham: scoprirono che la città era composta da 400-500 edifici, ma Bingham ne aveva visti solo una ventina. Le popolazioni indigene incontrate da Bingham a Espíritu Pampa usavano un altro nome per il sito: Vilcabamba Grande. Ipotesi 2: Machu Picchu era un convento Bingham ipotizzò anche che Machu Picchu potesse essere stato un sito dedicato alle Vergini del Sole, un ordine di donne consacrate al dio inca del Sole, Inti. Questa teoria era largamente basata sulle decine di scheletri ritrovati da Bingham sepolti nel sito. All'inizio del XX secolo si stabilì che i resti appartenevano quasi tutti a donne. Conclusioni che a loro volta, nel 2000, si rivelarono errate, quando vennero riesaminati i resti scoprendo che in realtà appartenevano in egual misura a individui di sesso femminile e maschile. Oggi gli archeologi sono quasi del tutto concordi nell'escludere che gli scheletri di Machu Picchu appartenessero a sacerdotesse inca, ritenendoli piuttosto i resti di servitori provenienti da vari angoli dell'Impero che lavoravano nella città. Se immaginiamo Machu Picchu come un 'hotel' reale o una residenza per gli imperatori inca e i loro ospiti, quei corpi allora appartengono a chi cucinava, coltivava i campi e faceva le pulizie. Ipotesi 3: Machu Picchu era una residenza imperiale Una delle teorie più diffuse sul sito afferma che si tratta della residenza dell'imperatore inca del XV secolo Pachacuti. Secondo questa ipotesi, Machu Picchu era il luogo in cui Pachacuti e la sua corte, o panaca, si rilassavano, andavano a caccia e intrattenevano gli ospiti. La teoria della "residenza estiva", avanzata per la prima volta negli anni Ottanta, si basa perlopiù su documenti spagnoli del XVI secolo in cui si parla di una residenza estiva chiamata Picchu, costruita nella stessa regione di Machu Picchu. Ipotesi 4: Machu Picchu era una rievocazione del mito inca della creazione Altri studiosi hanno ipotizzato che gli Inca, quando costruirono Machu Picchu, erano guidati da uno scopo più spirituale. Nel 2009 uno studio di Giulio Magli, un astrofisico del Politecnico di Milano, ipotizzava che il sito fosse una versione in scala ridotta del paesaggio mitologico della religione inca. Secondo Magli, Machu Picchu era un sito di pellegrinaggio dove i fedeli potevano rivivere simbolicamente l'arduo viaggio compiuto dai loro antenati. Viaggio che iniziava nel lago Titicaca in Bolivia e continuava sotto terra prima di riemergere in un luogo vicino Cusco. Ipotesi 5: Machu Picchu fu costruito per onorare un paesaggio sacro Secondo un'altra teoria Machu Picchu occupava un posto speciale nel "paesaggio sacro" degli Inca. Ad esempio, Machu Picchu è costruito su una montagna che è quasi del tutto circondata dal fiume Urubamba, che Inca chiamavano Vilcamayo, Fiume Sacro. Inoltre il sorgere e il calare del sole, se osservati da determinati punti all'interno di Machu Picchu, sono precisamente allineati con alcune vette significative da un punto di vista religioso durante il solstizio e l'equinozio. E gli Inca credevano che il sole fosse il solo antenato divino. E se fossero tutte vere? Mentre la maggior parte delle teorie su Machu Picchu mettono l'accento rispettivamente sul lato pratico o su quello spirituale dell'eventuale scopo del sito, altri studiosi ritengono che i due aspetti non debbano escludersi a vicenda. A differenza di molte culture moderne, gli Inca non facevano distinzioni fra stato e religione, quindi la possibilità che il sito avesse un doppio scopo non è da escludere. Per gli Inca, i due concetti si integravano. Qualunque posto in cui viveva l'imperatore era sacro, perché egli stesso lo era. Bibliografia: Video Consigliato: http://natgeotv.nationalgeographic.it/it/la-storia-ai-raggi-x/video/machu-picchu Siti Consigliati: https://it.wikipedia.org/wiki/Per%C3%B9 https://it.wikipedia.org/wiki/Machu_Picchu http://www.sudamerica.it/portali/machupicchu/index.php http://www.nationalgeographic.it/popoliculture/2011/07/22/news/a_cosa_serviva_machu_picchu_-434092/ http://www.nationalgeographic.it/dalgiornale/2011/04/06/foto/la_scoperta_di_machu_picchu-256467/1/ http://natgeotv.nationalgeographic.it/it/la-storia-ai-raggi-x/video/machu-picchu