Perù, quel fascino della musica e delle danze andine

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Perù, quel fascino della musica e delle danze andine
Giovedì 05 Dicembre 2013 10:00
Siamo in tanti a subire il fascino della musica andina e delle sue danze, anche per merito
degli strumenti tradizionali – soprattuto quelli a fiato – che creano un’atmosfera unica e
irripetibile! Nel Paese degli Incas l'incontro tra il mondo andino e il mondo occidentale
ha dato vita ad oltre 1.300 generi musicali, due dei quali hanno oltrepassato i confini
della nazione: l'"huayno" e la "marinera"
di Livia Rocco
Musica andina, danze tradizionali, patrimoni storici come Machu Picchu e Cusco: è il Perù,
dove la musica risale a seimila anni fa, come confermano le scoperte archeologiche.
Huayno, danza andina
Lo Huayno è il ballo delle Ande per eccellenza. Danza folcloristica di origini pre-ispaniche, è
tuttora molto diffusa tra le popolazioni andine del Perù.
Nato come ballo tradizionale per le cerimonie religiose e festive degli Incas, l’ Huayno si è poi
trasformato ed evoluto sotto l'influenza spagnola, ma ha mantenuto ancora in parte la sua
originalità sulle Ande peruviane e boliviane, dove è ancora cantato in lingua
quechua
. Nelle altre aree sudamericane può assumere forme differenti, a seconda dell'influsso delle
altre tradizioni musicali locali, spesso combinando la tradizione delle popolazioni rurali dell'area
andina con la musica popolare ballabile urbana ed i generi musicali più moderni di origine
nordamericana ed europea.
Danza allegra e festosa, lo Huayno viene eseguito con vestiti molto colorati, fatti con lana di
lama. Il canto è accompagnato dalla quena (flauto) e da
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vari strumenti a corde: il charango, il mandolino, la bandurria, l’arpa, la chitarra e il violin
o
. La
danza - di coppia - inizia con l'uomo che offre il suo braccio destro alla donna in segno di invito.
Alternativamente può posare il proprio fazzoletto (o cappello) sulla spalla della donna. Così ha
inizio la danza vera e propria, che consiste in un continuo battere dei piedi, detto
zapateo
(da zapato: scarpa), durante il quale l'uomo insegue la donna nella danza, fronteggiandola e/o
toccandola con la propria spalla quando la donna gli volta la schiena; solo occasionalmente
l'uomo prende sottobraccio la partner. Vi sono diverse forme di huayno: durante le feste, ad
esempio, può essere eseguito come ballo di gruppo, dove i partecipanti alla danza formano un
cerchio tenendosi per mano, stringendosi ed allargandosi alternativamente a tempo di musica.
L'Huayno è caratterizzato dalla sua adattabilità a differenti contesti. Lo stile dello Huayno varia
a seconda della regione e del gruppo sociale che lo interpreta, assumendo nomi diversi, come
ad esempio Chuscada nei dipartimenti del Perù di Ancash e Apurimac, Pampeña nel
dipartimento di Arequipa,
Cashua
nel dipartimento di Cajamarca,
Chimaycha
nei dipartimenti di Amazonas e Huanuco e
Wayllacha
nella zona del Colca.
Uno dei brani più rappresentativi di questo genere musicale è 'El cóndor pasa' di Daniel
Alomía Robles, reso noto in tutto il mondo nel 1970 dal duo
Simon & Garfunkel
e dagli
Inti Illimani.
Marinera, ballo di coppia
La marinera, molto diffusa sulla costa e in tutto il Perù, è un ballo di coppia che acquisisce
caratteristiche particolari in ogni regione del paese. La
zamacueca, genere
musicale peruviano, cambiò il suo nome in marinera dopo la Guerra con il Cile (1879-1883), in
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omaggio alla marina peruviana.
In questa danza si fondono elementi provenienti da diverse fonti: cultura indigena, Africa,
Spagna. Tra le varianti, la Marinera Limeña o canto di jarana si distingue per la
partecipazione speciale della popolazione nera che praticava la zamacueca. Il canto in
contrappunto è il fondamento di questo genere musicale, che viene chiamato più propriamente
canto di jarana.
La marinera, in generale, si può considerare il ballo creolo e meticcio tipico del Perù, che ha
inglobato caratteristiche dei ‘conquistatori’ bianchi, degli schiavi neri, dei quechua ambrati.
Secondo alcuni studiosi, l’elemento africano si percepisce in certe melodie allegre e incitanti,
con l’uomo che insegue la donna, e nel movimento femminile delle anche. Ma altrettanto forti
sono l’eredità spagnola e quella indigena; alcuni movimenti del piede femminile e l’ eleganza
con la quale la donna maneggia il fazzoletto, possono ricordare la jota aragonese, mentre una
nota di dolore che risuona nel ritmo rapido e allegro fa pensare al lamento della voce indigena.
Un patrimonio da salvaguardare
Il suono della musica andina ci porta subito – quasi fisicamente - sugli altopiani: siamo a
un’altitudine di 2430 metri sul livello del mare, ed ecco apparire i resti di Machu Picchu,
l’imponente sito archeologico
inca
oggi
Patrimonio dell’umanità. La città – di cui sono visibili 172 edifici - prende il nome dalle parole
quechua machu (vecchio) e pikchu (cima o montagna). A fare di questo luogo una delle
Sette meraviglie del mondo moderno
(dal 2007) non sono solo le inconfondibili rovine, ma anche l’altrettanto inconfondibile e
impressionante vista sulla sottostante valle dell'Urubamba, circa 400 metri più in basso.
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Le rovine propriamente dette sono situate all'interno di un'area del Sistema Nazionale delle
Aree Naturali Protette dallo Stato, il ‘Santuario storico di Machu Picchu’, che si estende su una
superficie di 325,92 km² del bacino del Vilcanota-Urubamba (il Willka mayu o "fiume sacro"
inca). Il Santuario storico custodisce e protegge una serie di specie biologiche in pericolo
d'estinzione e vari siti incaici, dei quali Machu Picchu è considerato il principale.
Nella stessa regione, a una distanza di 130 Km, c’è Cusco (o Cuzco), l’ antica capitale inca,
oggi principale meta turistica del paese. La capitale storica del Perù (Lima è quella attuale) è
ancora più in alto di Machu Picchu, a ben 3399 metri, ed è stata anch’essa dichiarata
dall’Unesco
Patrimonio dell’Umanità
. La città, infatti, conserva numerosi edifici, piazze e strade di epoca preispanica, insieme a
costruzioni coloniali: un mix davvero imperdibile!
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