LA CRISI DEL ‘29
Premesse

Prima guerra mondiale: danni gravissimi agli assetti
economici dei paesi belligeranti
distruzione di immobili, impianti e macchinari industriali,
miniere e macchinari agricoli
 Calo della produzione industriale

Calo della manodopera
 Calo delle materie prime
 Esaurimento degli impianti, non manutenuti


Calo della produzione agricola
Mancanza di manodopera
 Mancanza di fertilizzanti

Premesse

Prima guerra mondiale: produzione industriale per
la guerra
 Le
merci prodotte sono indirizzate alle esigenze
belliche
 Il mercato interno è artefatto dalle commesse statali
 Le merci non sono indirizzate agli scambi commerciali
con l’estero
Premesse

Le merci europee non riescono a rifornire i mercati
esteri, e coprono a malapena quelli interni
Germania: completamente tagliata fuori dal commercio
internazionale
 Gran Bretagna: deve impegnare le proprie risorse per lo
sforzo bellico


Alcuni paesi extraeuropei approfittano del vuoto
lasciato dalle produzioni europee sui mercati: USA,
Argentina, Canada, Giappone
Apparato industriale giovane
 Disponibilità di materie prime

Gli Stati Uniti

Approfittano della guerra per aumentare le
esportazioni verso i paesi europei alleati e verso i
paesi neutrali
 Aumento
dei prezzi dei prodotti industriali e delle
materie prime
 Aumento dei prezzi delle terre a motivo dell’inflazione
causata dalla guerra
Gli Stati Uniti


Breve depressione post-bellica (1919-1920)
Crescita economica rapidissima
 mancanza
di concorrenza (Germania, Gran Bretagna)
 Debiti di guerra dei paesi europei
 La produzione americana scalza quella europea sui
mercati europei ed extraeuropei
 Il
terziario supera il settore agricolo e industriale
Gli Stati Uniti

Aumento della produzione agricola:
Richiesta di capitali da
investire
Investimenti
Grandi
guadagni
Produzione agricola di tipo capitalistico
Gli Stati Uniti
Fine della Prima guerra mondiale
I paesi europei vogliono tornare sul mercato
MA
Non capiscono che ormai non possono occupare le stesse aree di
mercato che occupavano prima della guerra
= SATURAZIONE DEL MERCATO E CROLLO DEI PREZZI AL DI
SOTTO DEI COSTI DI PRODUZIONE
(CRISI DI SOVRAPPRODUZIONE)
Gli Stati Uniti
Gli agricoltori americani non sono in grado di
ripianare i debiti contratti nel periodo di espansione
economica
Le banche rurali chiedono prestiti alle banche medie
Le banche medie chiedono prestiti alle grandi banche
Il crollo della Borsa di Wall Street

24 ottobre 1929: crollo del valore delle azioni sulla
piazza americana = manifestazione di una crisi
profonda
 sovrapproduzione
agricola
 Intreccio tra banche
 Eccesso di esposizione delle banche
Il crollo della Borsa di Wall Street
Insolvenza dei piccoli produttori agricoli
Intreccio tra piccole banche e grandi banche
FALLIMENTO A CASCATA DELLE BANCHE
CROLLO DELLA BORSA
Tutti i risparmiatori medi
investivano in borsa
RIDUZIONE DEI
FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE
I titoli azionari delle imprese
perdono valore
CROLLO DEL SISTEMA FINANZIARIO
Il crollo della Borsa di Wall Street
Mancanza di credito da parte delle banche
Perdita del valore delle azioni
FALLIMENTO DELLE IMPRESE
disoccupazione
Crollo della domanda
Calo dei prezzi
Il crollo della Borsa di Wall Street

Hoover non agisce
 Rifiuto

dell’intervento pubblico nell’economia
1929-1933:
 PIL
dimezzato
 15 mln di disoccupati
La trasmissione della crisi in Europa

Durante la Guerra, i paesi europei contraggono
debiti con l’Europa
 Gran

Bretagna
Dopo la fine della guerra, molti investimenti
americani per la ricostruzione
 Gran
Bretagna
 Germania (Piano Dawes, Piano Young)
La trasmissione della crisi in Europa

Le banche americane riducono i volumi di
investimento in Europa
 Manca
denaro per la ricostruzione
 Difficoltà a far ripartire l’economia europea
 PROCESSO DI DEFLAZIONE

Ondata di protezionismo
 Aumento
dei dazi
 Chiusura dei mercati
La trasmissione della crisi in Europa
I TENTATIVI DI SOLUZIONE
 Ondata di protezionismo
 Aumento
dei dazi
 Chiusura dei mercati

Svalutazione competitiva
 Instabilità

monetaria
Debiti internazionali
 Ristrutturazione
 Cancellazione
unilaterale
La trasmissione della crisi in Europa
Diminuzione degli investimenti americani in
Europa
Diminuzione della domanda di merci
europee
CRISI DELL’ECONOMIA EUROPEA
Chiusura delle fabbriche
Crisi finanziaria e bancaria
deflazione
disoccupazione
Roosevelt e il “New deal”

1932: Roosevelt eletto presidente
 Visione
keynesiana
 Interventi pubblici da limitare al periodo di crisi
 “Sono
convinto che, se c'è qualcosa da temere, è la paura
stessa, il terrore sconosciuto, immotivato e ingiustificato che
paralizza. Dobbiamo sforzarci di trasformare una ritirata in
una avanzata. […] Chiederò al Congresso l'unico strumento
per affrontare la crisi. Il potere di agire ad ampio raggio,
per dichiarare guerra all'emergenza. Un potere grande
come quello che mi verrebbe dato se venissimo invasi da un
esercito straniero”
Roosevelt e il “New deal”

COMPARTO AGRICOLO: Agriculture Adjustment Act (AAA)

Incentivi ai contadini che dinimuiscono l’estensione del suolo coltivato



COMPARTO INDUSTRIALE: National Industrial Recovery Act (NIRA)

Codici di comportamento elaborati dalle industrie insieme ai sindacati
per aumentare i prezzi e contemporaneamente aumentare i salari


10% in meno di terra coltivata
25% in più di produzione
Prezzi troppo bassi per poter risalire significativamente
SOSTEGNO AI CONSUMI: agenzie governative



Mondo rurale: prestiti ad agricoltori senza garanzie
Piccole imprese: ristrutturare i debiti precedenti o erogare nuovi prestiti
Famiglie: prestiti ai proprietari di case, finanziamenti per ristrutturare le
case

Buoni risultati