TITLETITLETITLETITLETITLETITLETITLETITLETITLE Neri Niccolai Department of Biotechnology, Chemistry and Pharmacy, University of Siena. 53100 Siena, Italy Abstract Se da un lato è del tutto chiaro che gli esseri viventi funzionano grazie ad una catena di eventi in cui le proteine giocano un ruolo primario, il modo nel quale il dialogo che le proteine instaurano con i loro intorni molecolari può essere studiato in grande dettaglio dal momento che il repertorio di conoscenze strutturali si sta rapidamente espandendo. Risulta, quindi, possibile un’ampia analisi dei siti di interazione tra le superfici proteiche ed i loro ligandi allo scopo di mettere a punto algoritmi di predizione sulle possibilità che una molecola organica ha di legarsi a siti allosterici di enzimi o per impedire interazioni tra proteine che potrebbero essere rilevanti in processi tumorali [ref a]. A questo scopo, abbiamo sviluppato procedure di tipo bioinformatico per interrogare le banche dati di competenza. ############################################################################### Introduction La Bioinformatica, infatti, è una disciplina che si trova tra la Biologia, l’Informatica e le nuove tecnologie. È caratterizzata dall’applicazione di metodi matematici, statistici, computazionali all’analisi di dati biologici, biochimici e biofisici. La Bioinformatica ha per oggetto di studio la gestione e l’analisi dell’informazione biologiche attraverso i computer, e si è sviluppata grandemente sotto l’impulso del programma genoma umano [ref b] e delle tecnologie post-genomiche che ne sono seguite. Questo settore della Biologia è in rapida espansione per molte ragioni, la più importante è dovuta alla necessità di archiviare l’enorme mole di dati che la moderna ricerca biologica produce grazie al progresso tecnologico recente, dovendo creare, gestire e mantenere banche di dati specializzate. Inoltre, accanto all’archiviazione dei dati, diventa fondamentale la possibilità di ricavare informazioni in modo automatico dalle banche dati. La Bioinformatica è sempre di più utilizzata come strumento di ricerca e, contrariamente a quanto si pensa comunemente, non è focalizzata sull’analisi statistico\matematico e la costruzione di modelli, come avviene invece nel caso della Biologia computazionale. La gestione dell’informazioni è forse l’attività prevalente della Bioinformatica, e senz’altro la più utilizzata e apprezzata dalla comunità scientifica. Essa rappresenta un enorme sforzo di collaborazione che coinvolge migliaia di persone. Lo scopo è quello di raccogliere l’informazione biologica in banche dati, annotarla, cioè corredarla di una varietà di informazioni supplementari, e sviluppare i servizi informatici necessari per l’accesso e l’utilizzo dei dati. Di solito i dati e i software di analisi possono essere utilizzati liberamente; la via migliore per familiarizzare con l’universo bioinformatico ed esplorare facilmente l’oceano dei dati biologici è entrare nei portali bioinformatici che ospitano le banche dati e iniziare ad utilizzare gli strumenti di ricerca che esse offrono come advanced search. In informatica, il termine “database”, tradotto in italiano con banca dati, base di dati o anche base dati, indica un insieme di dati riguardanti uno stesso argomento, o più argomenti correlati tra loro, strutturata in modo tale da consentire l'uso dei dati stessi (e il loro aggiornamento) da parte di applicazione software. Questa esigenza trova una risposta nelle banche dati che, nel settore biologico, si stanno diffondendo moltissimo e sono diventate uno strumento indispensabile per la ricerca e per la diffusione dei risultati.