La corteccia cerebrale umana è spessa 2-4 mm e gioca un ruolo centrale in meccanismi mentali complicati come la memoria, la concentrazione, il pensiero, il linguaggio e la coscienza. Si calcola che, dei circa 100 miliardi di cellule nervose presenti nell’encefalo umano, quasi 10 miliardi si trovino nella corteccia cerebrale. Si distinguono tre tipi di corteccia cerebrale, denominati neocortex (corteccia più esterna, sede delle funzioni più evolute), archicortex (ippocampo) e paleocortex (lobi olfattivi). Aree funzionali della corteccia motoria e della corteccia sensoriale che sono situate ai due lati del solco centrale di ogni emisfero. Il cervello è diviso in due distinti emisferi, collegati tra loro dal corpo calloso. I principali lobi in cui è suddiviso sono: Lobo frontale: il lobo frontale influenza l'attività motoria acquisita e la pianificazione e l'organizzazione del comportamento. Lobo parietale: è addetto al riconoscimento e il ricordo di forme, strutture e pesi. Rende possibile la percezione delle traiettorie degli oggetti in movimento. Lobo temporale: il lobo temporale elabora il riconoscimento visivo, la percezione uditiva, la memoria e l'affettività. Lobo occipitale: Sede della corteccia visiva. Vi vengono integrate le informazioni visive , quelle che regolano la postura e anche l'equilibrio. Il lobo frontale e temporale sono divisi dal solco laterale, o scissura di Silvio. SINISTRO DESTRO L’emisfero sinistro regola la funzione linguistica ed è suddiviso in aree che formano l’asse del linguaggio e sono connesse tra di loro. Stiamo parlando: • dell’area di Broca che regola il pensiero • dell’area di Wernicke che regola il linguaggio espressivo e quindi si producono singoli fonemi e frasi e si mettono le parole in ordine temporale. Area di Broca e l'area di Wernicke sono collegati da un grosso pacco di fibre nervose chiamato fasciculus arcuato. L’area di Wernicke prende il nome da Carl Wernicke, che nel 1874 scoprì che un danno a quest'area causava un tipo particolare di afasia (afasia di Wernicke). L'afasia di Wernicke (o afasia recettiva) è un'afasia fluente in genere causata da una lesione corticale dell'area di Wernicke, della corteccia uditiva associativa e del lobulo parietale inferiore. L'afasia di Wernicke comporta problemi sia nella comprensione del linguaggio che nella produzione. Il paziente non si rende conto che il suo linguaggio è incomprensibile e può manifestarsi collerico e paranoico. L'unica comprensione conservata è quando gli si ordinano movimenti che utilizzano la muscolatura assiale (es. alzati, chiudi gli occhi, girati) ma non capisce la domanda "come ti chiami?". L’area di Broca si trova davanti alla regione della corteccia motoria che controlla i movimenti dei muscoli delle labbra, della lingua, delle mandibole, e delle corde vocali. Un danno a quest’area causa un linguaggio lento e faticoso o l’impossibilità di parlare ma non influisce sulla capacità di comprensione; questa malattia viene chiamata afasia di Broca, e prende il nome della persona che ha fatto tale scoperta. Nel 1861, grazie ad una autopsia eseguita sul corpo di un suo paziente che da vivo aveva mostrato segni di inabilità a parlare, Broca scoprì la presenza di una lesione nell'emisfero cerebrale sinistro, originata dalla sifilide, e proprio a questo danno addebitò la difficoltà ad esprimersi del paziente.