Apparato Urinario - Somali Web University

Apparato Urinario
Ruminanti
Apparato urinario
• Rene (pari) organo emuntore
• Uretere (pari) primo tratto delle vie urinarie
– Pelvi renale
• Vescica serbatoio temporaneo dell’urina
• Uretra tratto terminale delle vie urinarie (comune
all’apparato genitale nel maschio)
Gli stretti rapporti con l’apparato genitale (riproduttore) sia dal
punto di vista embriologico che anatomico consentono di
considerare i due apparati in un unico apparato uro-genitale.
Rene
• È il principale organo emuntore deputato alla produzione
dell’urina attraverso processi di filtrazione del sangue con
escrezione di prodotti metabolici terminali e di sostanze
esogene dannose che l’organismo non è in grado di degradare
altrimenti
• Altre funzioni:
– Regolazione del metabolismo idro-salino
– Mantenimento della concentrazione costante di ioni idrogeno (pH) nel
sangue
– Regolazione endocrina (renina, eritropoietina, callicreina,
prostaglandine)
Rene – sede
• I reni si trovano in prossimità del rachide in uno spazio retroperitoneale
(loggia renale) al di sotto delle ultime coste, nella parte più dorsale (volta)
della cavità addominale (regione sottolombare)
• Ad eccezione del suino, dove sono pari e simmetrici, i reni degli animali di
comune interesse veterinario sono organi pari asimmetrici in quanto il rene
destro è più craniale del sinistro ed entra in rapporto con il fegato
• Nei carnivori i reni sono soltanto in parte extraperitoneali
• Nei ruminanti il rene sinistro è pendulo (sostenuto da un lungo mesorene) e
viene spostato dalla massa del rumine nella metà destra della cavità
addominale
muscoli della parete addominale
Rene
connettivo
sottosieroso
peritoneo
parietale
(extraperitoneale)
mesorene
Rene
(pendulo)
peritoneo
viscerale
loggia renale
con grasso renale
peritoneo
viscerale
Rene - forma
• In ciascun rene si riconoscono due facce, una dorsale
(parietale) ed una ventrale (viscerale); due poli, uno craniale
ed uno caudale e due margini uno laterale , ispessito e
convesso ed uno mediale più breve interrotto dalla presenza
dell’ilo attraverso il quale passano i vasi sanguigni, linfatici e i
nervi e fuoriesce l’uretere
Margine
laterale
Faccia
ventrale
Polo
craniale
Margine
mediale
con ilo
Polo
caudale
Rene - caratteri fisici
•
•
•
•
All’interno della loggia renale i reni sono avvolti da una capsula adiposa più o meno estesa a
funzione protettiva
Il parenchima renale è ulteriormente avvolto da una capsula fibrosa che, in condizioni
normali, si scolla facilmente. La capsula fibrosa conferisce al rene un colore grigiastro
L’effettivo colore dell’organo è rosso scuro o marrone più o meno intenso a seconda delle
specie e delle condizioni funzionali
La superficie è liscia tranne che nel bovino (rene solcato). L’aspetto della superficie è in
relazione alle modalità di fusione - più o meno completa - dei lobi renali embrionali
Specie
Tipo di rene
Fusione dei lobi
renali embrionali
Forma e altri caratteri distintivi
Carnivori
Piccoli Ruminanti
Liscio semplice
Sia corticale che
midollare
Ovoidale (reniforme tipico)
Vene capsulari molto evidenti nel gatto
Suino
Liscio lobato
Solo corticale
Ovoidale allungato e appiattito
Cavallo
Liscio semplice
Sia corticale che
midollare
Rene sinistro ovoidale
Rene destro a forma triangolare con
vertici arrotondati
Ilo molto profondo
Bovino
Solcato lobato
Nessuna
Rene sinistro appiattito in senso
trasversale
Rene Bovino
• I reni del bovino sono divisi in lobi separati da
profondi solchi in cui si infiltra il tessuto adiposo.
• In genere si osservano da 15 a 25 lobi
• Sono asimmetrici, di colore rosso bruno, il sinistro
è in genere più pesante del destro.
• Il rene dx è ellittico e appiattito, lungo circa 20
cm, situato a livello dell’ultima costa e ha rapporti
dorsalmente con il diaframma, ventralmente con
il pancreas, il colon e il cieco.
• Il rene sx presenta una forma piramidale a tre
facce, è fluttuante e spostato caudalmente e a dx.
Rene Piccoli Ruminanti
• Presentano superficie liscia, regolarmente ellittici.
• A forma di fagiolo, simmetrici, delle stesse
dimensioni
• Presentano seno renale ampio, non esistono
papille distinte.
• Il rene dx è posto a livello dell’ultima costa, il sx è
fluttuante come nel Bovino ed è posto a livello
del sacco dorsale del rumine.
• La pelvi renale è semplice
vitello
Rene – anatomia interna
• La corticale presenta una porzione
periferica (parte convoluta),
generalmente rosso scura, che
contiene i corpuscoli renali e le
porzioni convolute dei tubuli renali,
una porzione più interna (parte
radiata) più chiara, finemente striata
costituita dalle porzioni rettilinee dei
tubuli renali e dalle anse sottili brevi e
dai raggi midollari (tubuli collettori
lunghi)
• La midollare è costituita da una (reni
semplici) o più (reni lobati) piramidi
costruite dalle anse sottili lunghe, dai
tubuli collettori e dai dotti papillari
• Presenta un’area più esterna scura ed
una interna con striature radiali che si
portano verso l’ilo dove si trova il seno
renale
parte
convoluta
raggio
midollare
parte
radiata
CORTICALE
MIDOLLARE
lobo renale = piramide + porzione di corticale che lo riveste
lobulo renale = area di corticale delimitata da due raggi midollari
pecora
corticale
lobo
lobulo
papilla
piramide
pelvi
Rene – anatomia interna
• La midollare è suddivisa in aree piramidali (piramidi) i cui
apici (papille renali) sono rivolti verso il seno renale
• Le papille renali si aprono nella pelvi renale, dilatazione
della porzione iniziale dell’uretere
• L’urina che esce da più nefroni passa in un dotto collettore
che la riversa in un dotto più ampio collocato all’apice della
piramide che è il dotto papillare
• I dotti papillari sboccano nella pelvi renale attraverso fori
papillari (area cribrosa)
• Se gli apici delle piramidi renali si uniscono a formare una
cresta renale continua il rene è di tipo semplice (unilobato)
• Gli apici delle papille renali rimangono indipendenti e
sporgono separatamente fra loro nel seno renale quando il
rene è lobato
Rene – vascolarizzazione
• Oltre il 20% del sangue arterioso attraversa i reni
• L’arteria renale proviene dall’aorta addominale e a livello
dell’ilo penetra nel parenchima dividendosi nelle arterie
interlobari.
• Queste decorrono tra le piramidi renali della midollare
originando alla base delle piramidi le arterie arcuate
aorta
arterie
interlobari
arteria
renale
Rene – vascolarizzazione
• Le arterie arcuate danno origine alle arterie interlobulari
(rami collaterali) che hanno andamento radiale e si
dirigono verso la corticale vascolarizzando i singoli lobuli
• Da queste arterie nascono le arteriole afferenti da cui
originano i capillari del glomerulo
• Il sangue filtrato nel glomerulo è portato via dalle arteriole
efferenti che successivamente si ricapillarizzano in una
rete posta in prossimità dei tubuli del nefrone.
• Si hanno così due reti capillari in successione. Nella prima
(rete funzionale – mirabile arteriosa) avviene
l’ultrafiltrazione del plasma sanguigno, nella seconda (rete
mista) a livello dei tubuli si realizza il recupero di ioni e
acqua (funzionale) e viene vascolarizzato il nefrone
(nutritizia)
Rene – vascolarizzazione
• Dalla rete capillare tubulare il sangue passa poi
nelle vene interlobulari, nelle vene arcuate e
infine nelle vene interlobari
• Dalle arteriole efferenti o direttamente dalle
arterie arcuate si originano però anche le
arteriole rette che si portano direttamente nella
midollare dove si capillarizzano (rete nutritizia)
per continuarsi con le venule rette
• Anche le venule rette confluiscono poi nelle vene
arcuate
Rene – vascolarizzazione
• Le vene interlobari confluiscono nelle vene renali che si gettano nella
vena cava caudale
• Alcune arterie interlobulari inviano rami terminali verso la capsula
renale formano una rete capillare sottocapsulare (rete nutritizia).
Quest’ultima si continua in una serie di venule stellate che
confluiranno poi nelle vene interlobulari
Rene
• I vasi linfatici raggiungono i linfonodi renali (in
prossimità dell’ilo)
• L‘innervazione è deriva dal plesso celiaco e dal
plesso ipogastrico
Pelvi renale
• E’ la porzione dilatata dell’uretere situata all’interno
del rene, a livello del seno renale
• La forma della pelvi renale è in relazione ai rapporti
fra le papille renali
Pelvi renale
• Nel suino intorno ad ogni papilla renale si sviluppa un
calice, mentre nel bovino manca una pelvi renale vera e
propria e l’uretere si forma per confluenza di due grossi
dotti che si diramano in dotti più corti al cui apice si
trovano i calici renali
Uretere
• È un condotto che convoglia l’urina dal rene alla
vescica. Poiché il rene destro è in genere più craniale
del sinistro, l’uretere destro è in genere più lungo del
sinistro
• Vi si distinguono tre porzioni:
- addominale: in posizione retroperitoneale ,a
ridosso dei muscoli psoas, il destro è a lato della vena
cava, il sinistro dell’aorta
- pelvica: si piega ventralmente (incrociando nel
maschio il dotto deferente) e decorre ventralmente
al retto
- intramurale: raggiunge il collo della vescica,
penetra nello spessore della parete percorrendola
obliquamente
Uretere
• Il tratto intramurale dell’uretere determina sulla superficie
interna della vescica un rilievo detto plica ureterica che si
collega alla controlaterale formando il trigono vescicale
Disegno
schematico del
trigono
vescicale nel
cane maschio
• Nei grossi animali l’uretere decorre per circa 20 mm tra
tonaca muscolare e tonaca mucosa prima di perforare la
mucosa ad angolo acuto e sboccare con una apertura a forma
a di fessura che impedisce il reflusso dell’urina nell’uretere
quando la vescica è piena
Vescica
• E’ un organo impari e mediano che funge da serbatoio
temporaneo per l’urina
• La forma dipende dal grado di replezione: quando è vuota
è rotondeggiante o ovoidale (piriforme), quando è piena
tende alla sfericità
Nella vescica si distinguono:
• una parte craniale o fondo con apice
• una parte media o corpo
• una parte caudale o collo che si continua con l’uretra
Vescica - sede
• Nei grossi erbivori occupa principalmente la cavità
pelvica appoggiandosi sulla sinfisi pubica
• In base alla posizione è quindi solo in parte ricoperta dal
peritoneo
Vescica - legamenti
• La vescica è mantenuta nella sua posizione dalla
continuità con l’uretra e da:
legamenti vescicali laterali dalle pareti laterali del
bacino ai margini laterali della vescica; nei loro
margini presentano un ispessimento (legamento
rotondo) che rappresenta le vestigia dell’arteria
ombelicale
legamento vescicale mediano che dal margine
ventrale della vescica si fissa alla sinfisi pubica. Al suo
interno si trovano i resti dell’uraco
Vescica - rapporti
• Nel maschio ha rapporti con i dotti deferenti, le
vescichette seminali (quanto presenti), la
prostata e il retto (dorsalmente)
• Nella femmina ha rapporti dorsalmente con
l’utero e la vagina
Vescica – vasi e nervi
• La vascolarizzazione deriva dalle arterie
ombelicali e dall’arteria vescicale caudale
che, nel maschio, deriva a sua volta
dall’arteria prostatica e, nella femmina, dall’
arteria vaginale
• I linfatici formano una fitta rete che raggiunge
i linfonodi lombo-aortici
• I nervi derivano dal plesso pelvico
Uretra
• E’ un organo tubulare che rappresenta l’ultimo
tratto delle vie urinarie e veicola l’urina
nell’ambiente esterno.
• Ha lunghezza e caratteristiche diverse nei due
sessi: nel maschio è un condotto comune
all’apparato genitale che convoglia all’esterno
anche lo sperma durante l’eiaculazione
Uretra maschile
• Origina dalla vescica con il meato uretrale interno, si
continua sul pavimento della cavità pelvica a contatto con il
pube e l’ischio, piega a livello dell’arcata ischiatica e si porta
sulla faccia ventrale del pene
• La porzione pelvica è in rapporto dorsalmente con il retto,
le vescichette seminali (quando presenti) e la prostata e,
ventralmente con le ghiandole bulbo-uretrali (quando
presenti)
• La porzione peniena è inizialmente accolta tra le radici del
pene e la sua porzione iniziale è ingrossata (bulbo
dell’uretra). Si continua quindi sulla faccia ventrale del
pene tra i corpi cavernosi e termina a livello dell’apice del
glande con il meato uretrale esterno
Uretra maschile
• La superficie interna del canale uretrale presenta una mucosa
sollevata in sottili pieghe permanenti e alcuni rilievi. Queste
formazioni rappresentano le aree di terminazione dei condotti
escretori delle ghiandole annesse
• A livello della porzione pelvica è presente il collicolo seminale,
vestigia dei dotti di Muller ai lati del quale si aprono gli osti
eiaculatori (nel cavallo e nel suino), sbocchi comuni del dotto
deferente e del dotto della vescichetta seminale
• Più lateralmente si aprono i dotti prostatici
• Caudalmente al collicolo seminale si osserva cresta mediana a livello
della quale sboccano i dotti delle ghiandole bulbo-uretrali
Uretra maschile
• La tonaca mucosa presenta inizialmente epitelio di transizione che
diviene poi cubico stratificato
• La tonaca muscolare presenta due strati che a livello dell’arcata
ischiatica sono sostituiti da tessuto erettile frammisto a fibre
elastiche e muscolari e che, nella parte iniziale dell’uretra peniena,
si espandono a formare il bulbo dell’uretra
• Tutta l’uretra è avvolta anche da tessuto muscolare striato (mm.
uretrale [sfintere uretrale esterno] e bulbo-cavernoso). Il muscolo
uretrale interviene nell’espulsione dell’urina e dello sperma; il
muscolo bulbo-cavernoso forma un manicotto intorno all’uretra
peniena e ne favorisce lo svuotamento.
Uretra femminile
• Nella femmina l’uretra è un organo di forma
tubulare, relativamente breve, che poggia
direttamente sul pavimento del bacino entrando in
rapporto, dorsalmente, con la vagina
• Il meato uretrale esterno si apre sul pavimento del
vestibolo vaginale
• La vascolarizzazione deriva dalle arterie vaginali e
vescicali