Vi proponiamo ora una visita dell’apparato digerente approfondendo ESOFAGO e STOMACO. Vi presentiamo anche il nostro BOLO! Esofago Per esofago s’intende il canale alimentare che collega la faringe allo stomaco. Organo di natura muscolo-mucosa, l’esofago permette il passaggio del bolo alimentare diretto allo stomaco. Il bolo non è altro che una pallina umida formatosi con la masticazione di un boccone di cibo. Grazie alla saliva (contente una sostanza chiamata ptialina) avviene in bocca la prima digestione. Nel momento in cui la lingua spinge in fondo il bolo, entra in gioco la faringe la quale comunica sia con l’esofago che con la trachea. Pertanto, per evitare che il cibo entri nei polmoni, vi è l’epiglottide, una piccola valvola che si apre o si chiude al momento opportuno. Il bolo continua il suo percorso nell’esofago. Il passaggio del bolo è facilitato dalla contrazione della componente muscolare presente nella parete dell’esofago, proprio come quando si spreme un tubetto di dentifricio. Ed è per questo che non si corre alcun rischio a mangiare a testa in giù: grazie ai movimenti peristaltici il bolo risalirà senza problemi. Il suo passaggio nello stomaco dipende dall’apertura dello sfintere inferiore (cardias), che mette in comunicazione l’esofago con lo stomaco e rappresenta la porzione finale dell’esofago. La struttura dell’esofago si presenta (andando dallo strato più esterno a quello più interno) nel seguente modo: • una zona esterna di natura connettivale • una fascia muscolare striata • uno strato mucoso • una tonaca caratterizzata da papille che si insinuano nell’epitelio • una parte di tessuto epiteliale pluristratificato. Dal diametro di circa 2,5 cm, l’esofago è lungo complessivamente circa 25 cm: parte dal collo, all’altezza della sesta vertebra cervicale, per arrivare attraverso il torace all’addome fino all’altezza dell’undicesima vertebra toracica. Pertanto è possibile distinguerne una porzione cervicale, una porzione toracica, una porzione diaframmatica e una porzione addominale. L’esofago è poi caratterizzato da quattro restringimenti che a partire dall’alto si distinguono in: restringimento cricoideo, aortico, bronchiale e diaframmatico. And now Manahil, what is the esophagus? Che cos’è l’esofago? E’ un organo a forma di tubo lungo 25 cm che permette il passaggio del cibo fino allo stomaco. Good! And what’s the name of the valve that passes the food and closes the windpipe? Come si chiama la valvola che fa passare il cibo e chiude la trachea? E’ l’ epiglottide Perfect! Last question about esophagus: what is the bolus? Che cosa è il bolo? E’ una pallina di cibo umida Stomaco Lo stomaco è l'organo che riceve dall'esofago il cibo introdotto attraverso la bocca. Al suo interno hanno inizio i processi digestivi, resi possibili sia dalla presenza di enzimi digestivi sia dalla contrazione periodica dello stomaco stesso. Da qui il cibo passa poi nell'intestino, dove i processi digestivi potranno proseguire permettendo l'assorbimento dei nutrienti presenti negli alimenti ingeriti. La funzione principale dello stomaco è consentire il transito del cibo verso l'intestino partecipando, allo stesso tempo, alla sua digestione. Difatti nello stomaco avviene la scomposizione chimica delle proteine per opera della pepsina (enzima). L’acido cloridrico scioglie il cibo e uccide i microrganismi; il muco invece protegge l’organo dall’azione corrosiva del succo gastrico. Quest’ultimo, assieme al bolo, forma il chimo. La parete esterna è ricca di muscoli i quali, contraendosi e rilassandosi, producono delle onde che, rimescolano il chimo e facilitano l’opera dell’acido cloridrico e degli enzimi. Questi movimenti si chiamano movimenti peristaltici. Lo stomaco è un organo localizzato nella parte sinistra della zona superiore dell'addome. Dal punto di vista anatomico può essere considerato un allargamento, dalla forma a sacco, del tubo digerente. Infatti lo stomaco è direttamente connesso sia all'esofago, dal quale riceve il cibo che passa attraverso una struttura che prende il nome di sfintere esofageo inferiore (o valvola cardiale), sia all'intestino tenue, da cui è separato dallo sfintere pilorico, una valvola muscolare che aprendosi e chiudendosi regola lo svuotamento dello stomaco. Lungo circa 25-28 cm e largo 10-12 cm, è una struttura elastica che può variare in forma e in dimensioni a seconda del cibo presente al suo interno. Ciò è reso possibile dalle pliche ripiegate che ne compongono la parete: la loro distensione ne estende la superficie, conferendo allo stomaco una capacità di 1000-1500 ml. La parete dello stomaco è formata da tre strati o tonache: la mucosa gastrica, la tonaca muscolare e la tonaca sierosa. La mucosa gastrica è lo strato più interno, secerne i succhi gastrici e crea l'ambiente acido tipico dello stomaco, producendo allo stesso tempo il muco che permette allo stomaco di proteggersi dalla digestione. Il canale attraverso cui l'esofago si congiunge allo stomaco è detto cardias, mentre l'orifizio che mette in comunicazione stomaco e duodeno è detto piloro. La zona superiore prende il nome di piccola curvatura dello stomaco, mentre quella inferiore è detta grande curvatura dello stomaco. Now Manahil, there is a difficult question: what’s the name of the mixture of loose food and gastric juice? Come si chiama il miscuglio di cibo sciolto e di succo gastrico E’ il chimo Correct, so good! And what is the stomach? What shape has it? Che cos’è lo stomaco? Che forma ha? E’ l’organo dove avviene la scomposizione chimica del cibo. Ha la forma di un sacco. Perfect! What’s the name of the valve that allows food to go down and not to climb? Come si chiama la valvola che permettere al cibo di scendere e non di salire? E’ il cardias Curiosità BRUCIORE DI STOMACO. Il bruciore di stomaco, scientificamente denominato pirosi gastrica, è un disturbo che può diventare anche molto fastidioso e invalidante, caratterizzato da una sensazione più o meno accentuata di bruciore che generalmente insorge alla base dello sterno ma spesso arriva a diffondersi fino all'esofago e alla faringe. Approfondiremo questo aspetto con le patologie. RUSSARE. L’infiammazione dell’esofago risale fino alla gola: quando questa è infiammata, l’aria ha difficoltà ad uscire ed in questi casi è comune russare. Ovviamente questo sintomo non ha così tanta importanza se è isolato, ma se oltre al mal di gola e mal di stomaco iniziate anche a russare, è bene farlo sapere al vostro medico! QUANTO PUO’ CONTENERE IL NOSTRO STOMACO? È anche grazie alle sue esagerate dimensioni che riesce a contenere fino a 4 litri di cibi solidi e liquidi. MI BRONTOLA LO STOMACO. Il brontolio è dovuto molto probabilmente ai movimenti peristaltici dello stomaco. Le bollicine, prodotte dal «frullare» dei cibi, si schiacciano contro le pareti dello stomaco ed è questo il suono che possiamo sentire (e che a volte possono sentire anche le persone che abbiamo accanto). Questi rumori si producono tutto il tempo, e non soltanto quando abbiamo fame, come molti credono. La differenza è che quando si producono con lo stomaco pieno, di solito non riusciamo a sentirli: il cibo, infatti, ammortizza il suono delle bollicine d’aria che scoppiano. LA FAME VIEN GUARDANDO. No, non è vero che la fame viene solo mangiando, ma viene anche guardando o sentendo profumi stuzzicanti. Un fatto curioso del nostro organo dell’apparato digerente è questo: quando lo sottoponiamo a stimoli appetitosi come l’odore della lasagna appena sfornata o la vista di un bel gelato con doppia panna, lo stomaco risponde attivando le ghiandole responsabili della secrezione dei succhi gastrici. L’impulso allo stomaco, naturalmente, arriva dal nostro sistema nervoso. Lui sì che capisce quando abbiamo voglia di una squisitezza! SOS: CRAMPI ALLO STOMACO! I crampi allo stomaco sono nientedimeno che delle contrazioni. Più siamo affamati e restiamo a digiuno, più i tessuti muscolari che compongono lo stomaco si contraggono dando il via ai fastidiosissimi crampi. HO LE FARFALLE NELLO STOMACO! L'espressione «avere le farfalle dello stomaco" sta per indicare un forte stato di tensione emotiva (spesso con riferimento all'attrazione e all'innamoramento a prima vista). Si tratta semplicemente degli impulsi inviati dal sistema nervoso in situazioni di ansia. BENDAGGIO GASTRICO. Il bendaggio gastrico è un intervento di chirurgia che limita l'introduzione del cibo attraverso un'azione prevalentemente di tipo meccanico, riducendo la capacità dello stomaco L'intervento prevede la creazione, nella parte superiore dello stomaco, di una piccola tasca che comunica con il resto del corpo gastrico tramite uno stretto orifizio. La tasca gastrica, di circa 25-30 ml, è ottenuta circondando la parte superiore dello stomaco con un anello di silicone, collegato mediante un tubicino, ad un piccolo serbatoio posizionato sopra la fascia muscolare della parete addominale. IL NOSTRO ORGANISMO POTREBBE DIGERIRE UN’AUTOMOBILE? La risposta è sì. Secondo Isaac Asimov l’acido cloridrico presente nel nostro stomaco è talmente forte da passare attraverso la carrozzeria di un’automobile. Patologie L’esofago può essere sede di diverse patologie. La più comune è il reflusso gastroesofageo, dovuto a un’insufficienza dello sfintere inferiore (cardias) che permette al contenuto acido dello stomaco di risalire provocando il tipico bruciore. La più pericolosa è invece il tumore dovuto alla crescita incontrollata delle cellule che lo rivestono internamente oppure delle cellule che formano le ghiandole che producono il muco. Può causare difficoltà a deglutire o un’alterazione della voce perché coinvolge i nervi che producono il suono. Il tumore dello stomaco è invece provocato da una massa di cellule in crescita incontrollata, originatesi, nel 90% dei casi, dal rivestimento interno dell'organo. Un ruolo ormai accertato nella genesi della malattia è giocato dall'Helicobacter pylori, un batterio responsabile anche dell'ulcera gastrica e duodenale: la sua presenza nello stomaco, infatti, può alterare - nel corso di anni - i delicati equilibri che esistono a livello dell'organo. Dal punto di vista istologico si distinguono due tipi principali di cancro allo stomaco. Il tumore dello stomaco di tipo intestinale è il più frequente. Si associa alla trasformazione dell’epitelio gastrico. Il tumore di tipo diffuso è invece meno frequente e una sua caratteristica è la presenza di cellule che al microscopio assomigliano a un anello con una gemma incastonata. L’ulcera peptica è una ferita aperta che si sviluppa sulla mucosa interna dello stomaco (ulcera gastrica), del duodeno (ulcera duodenale) o dell’esofago (ulcera esofagea). Le ulcere sono un disturbo comune che negli Stati Uniti colpisce fino al 10% della popolazione prima o poi nella vita. La buona notizia è che è possibile curarle con efficacia. L'ernia iatale è l'erniazione dello stomaco attraverso il diaframma, dalla sua normale sede, l'addome, al torace. Un’ernia è la fuoriuscita di un viscere dalla cavità che normalmente lo contiene, attraverso un orifizio, un canale anatomico. I termini "visceri" e "viscere" indicano in generale tutti gli organi contenuti in una delle cavità presenti in un organismo. Infine la gastrite non è altro che un’infiammazione dello stomaco. Il disturbo può apparire all’improvviso e durare per un breve periodo di tempo (gastrite acuta), oppure può protrarsi nel tempo (gastrite cronica) e in alcuni casi trasformarsi in ulcera gastrica, aumentando così il rischio di sviluppare tumore allo stomaco.