•Struttura presente negli esseri vertebrati.
Essa è formata dai neuroni e da fibre nervose senza mielina.
La corteccia cerebrale umana è spessa 2-4 mm e gioca un ruolo centrale
in meccanismi mentali complicati come la memoria, la concentrazione, il
pensiero, il linguaggio e la coscienza.
•Negli esseri umani la superficie della corteccia
cerebrale presenta una grande quantità di
scanalature, chiamate “solchi”.
•La corteccia cerebrale si divide in sensitiva, motrice e associativa
ed è collegata ai centri sottocorticali prima menzionati. La
corteccia sensitiva riceve le vie nervose che conducono stimoli
provenienti da tutto il corpo. Dalle aree motrici partono impulsi
motori attraverso la via piramidale (in genere i centri corticali di un
emisfero sono in relazione con le regioni del corpo del lato
opposto). Le aree associative servono a integrare le diverse
sensazioni, alla loro memorizzazione e alla costituzione del
complesso processo della coscienza, comprendente l'ideazione, la
volontà, la consapevolezza e la capacità di giudizio.
•
Molte funzioni motorie e sensoriali sono state localizzate in aree specifiche
della corteccia di entrambi gli emisferi del cervello, ciascuno dei quali controlla
la parte opposta del corpo. Meno definite sono le aree associative, individuate
principalmente nella corteccia frontale, legate al pensiero e alle emozioni e
responsabili del coordinamento degli stimoli sensoriali. Le due aree del
linguaggio, quella di Wernicke (comprensione del linguaggio) e quella di Broca
(produzione del linguaggio), sono state invece localizzate entrambe nella
corteccia dell’emisfero sinistro.
Fisiologia del cervello
•
I due emisferi cerebrali controllano, ciascuno, il lato del corpo opposto rispetto alla
parte del cranio in cui si trovano (la parte destra del cervello elabora le
informazioni provenienti dalla parte sinistra del corpo, mentre la parte sinistra del
cervello elabora quelle della parte destra del corpo e le controlla).
•
Nei due emisferi esistono molte aree che svolgono funzioni differenti; ricevono le
informazioni dagli organi di senso e da zone del cervello differenti e le passano ad
aree diverse. Il modo in cui vengono elaborate le informazioni varia a seconda
dell'area cerebrale. Nella corteccia sono presenti infatti aree differenti di
elaborazione delle informazioni dette area primaria, area secondaria e area
associativa.
Aree e funzioni
Area primaria
Le aree primarie eseguono
l'analisi iniziale delle
informazioni in arrivo
dai diversi recettori
sensoriali del corpo.
Le informazioni provenienti
da ciascun organo di senso
vengono elaborate in una
diversa area primaria.
Schematicamente si può
affermare che le informazioni
sono organizzate in modo
ordinato. Nel caso dell'udito,è
stata dimostrata l'esistenza
di una "mappa tonale"
in cui le informazioni sono
organizzate in base al
tono del suono.
Area secondaria
Nell'area secondaria le
informazioni vengono
sottoposte a un’analisi
più complessa.
Area associativa
Nell’area associativa
le informazioni provenienti
da diverse zone cerebrali
vengono associate in modo
da ottenere un’interpretazione
degli stimoli percepiti e da
produrre una risposta adeguata.
• Sebbene il cervello abbia una struttura simmetrica, con due
emisferi dotati di aree motorie e sensoriali corrispondenti,
alcune funzioni intellettive sono limitate a un solo emisfero. In
ogni individuo, l’emisfero dominante presiede al linguaggio e
alle operazioni logiche, mentre l’altro controlla le emozioni, le
capacità artistiche e la percezione spaziale. In quasi tutti i
destrimani e in molti mancini l’emisfero dominante è il
sinistro.
•Il lobo frontale è considerati il nostro centro
di controllo emotivo e casa della la nostra
personalità.I lobi frontali sono coinvolti nella
funzione motoria, la spontaneità, la
memoria, il linguaggio, l'iniziazione, il
giudizio, controllo degli impulsi, e il
comportamento sociale e sessuale. I lobi
frontali sono estremamente vulnerabili a
lesioni a causa della loro posizione nella
parte anteriore del cranio. Vi sono importanti
differenze asimmetrici nei lobi frontali. Il lobo
frontale sinistro è coinvolto nel controllo
della lingua movimento connessi, mentre il
lobo frontale destro svolge un ruolo di
inabilità verbali.
Disturbi delle funzioni motoria sono
tipicamente caratterizzati da perdita di
movimenti fini e la forza delle braccia, delle
mani e le dita.
•I lobo parietale può essere diviso in
due zone funzionali. La prima
funzione di integrare le informazioni
sensoriali per formare una percezione
unica (cognizione). La seconda
funzione costruisce un sistema di
coordinate spaziali per rappresentare
il mondo che ci circonda.
•Danni al lobo parietale sinistro può dare luogo a quella che viene
chiamata "la sindrome di Gerstmann's." Esso comprende confusione
destra-sinistra, con difficoltà di scrittura (agrafia) e difficoltà con la
matematica (acalculia). Può anche produrre disturbi del linguaggio
(afasia) e l'incapacità di percepire gli oggetti normalmente (agnosia).
Danni al lobo parietale destro possono portare a trascurare la parte del
corpo o dello spazio (negligenza controlaterale), che possono mettere in
difficolta quali vestirsi e lavarsi.
•Il lobo occipitale sono il centro del nostro sistema di
percezione visiva. Essi non sono particolarmente
vulnerabili a lesioni a causa della loro posizione nella
parte posteriore del cervello, anche se ogni significativo
trauma al cervello potrebbe produrre piccole modifiche al
nostro sistema percettivo-visivo, come ad esempio difetti
del campo visivo. Disturbi del lobo occipitale possono
causare allucinazioni visive e illusioni. Le allucinazioni
visive (immagini visive senza stimoli esterni) possono
essere causate da lesioni alla regione occipitale o crisi del
lobo temporale. Illusioni visive (percezioni distorte)
possono assumere la forma di oggetti appaiono più
grandi o più piccoli di quello che sono, oggetti privi di
colore o di oggetti aventi colorazione anomala.
•Il lobo temporale è una
regione della corteccia
cerebrale.E’ coinvolto nel
processo uditivo ed è sede
della corteccia uditiva
primaria. E 'anche importante
per la trasformazione della
semantica in parola e nella
visione. Il lobo temporale
contiene l'ippocampo e svolge
un ruolo fondamentale nella
formazione della memoria a
lungo termine.
Formazione anatomica situata nella cavità cranica e costituita dal congiungersi dei due nervi
ottici. Si trova in corrispondenza della linea mediana, sopra il diaframma della sella (porzione
di dura madre che ricopre la sella turica dell’osso sfenoide su cui poggia l’ipofisi) e forma
parte del pavimento del terzo ventricolo cerebrale. In corrispondenza del chiasma le fibre dei
due nervi ottici si incrociano parzialmente le fibre mediali, provenienti dalla parte mediale
della retina e che raccolgono le immagini della metà laterale del campo visivo, si incrociano
con quelle del lato opposto: esse, insieme alle fibre della metà laterale del nervo ottico del
lato opposto (che non si incrociano), formano i due bracci posteriori del chiasma, detti tratti
ottici, che conducono gli impulsi visivi ai centri nervosi situati nel cervello. Dati gli stretti
rapporti di vicinanza tra chiasma ottico, ipofisi e terzo ventricolo, diversi processi patologici
propri di queste formazioni (quali tumori dell’ipofisi, meningiomi, aumento della pressione
del liquor nel terzo ventricolo) possono comprimere il c. ottico determinando disturbi della
visione spesso caratteristici, che vengono messi in evidenza soprattutto attraverso l’esame
del campo visivo. Così se il chiasma ottico viene compresso nella sua parte mediana, si ha
cecità delle due metà laterali del campo visivo (emianopsia bitemporale) per interruzione
delle fibre provenienti dalle parti mediali delle due retine. Se il processo morboso interessa le
parti laterali del chiasma ottico, interrompendo solo le fibre non incrociate provenienti dalla
metà laterale della retina (settore temporale della retina che riceve le immagini della metà
nasale del campo visivo), si avrà cecità delle due metà mediali del campo visivo.