“Il Pediatra di Libera Scelta e la Nutrizione” La dieta nel bacino del Mediterraneo Giannamaria Vallefuoco Pediatra di famiglia ASL NA2 NORD Napoli 03/03/2016 …PRIORITA’: allattamento al seno • La Dichiarazione degli Innocenti (1990) ha riconosciuto che l'allattamento al seno fornisce nutrimento ideale per i neonati e contribuisce alla loro crescita e sviluppo sano. • Molto resta da fare nonostante i 25 anni di duro lavoro, in particolare sulla quarta destinazione Innocenti che invita i governi a "... adottare una legislazione che protegga il diritto all’allattamento al seno delle donne che lavorano e stabilire i mezzi per la sua attuazione". L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda: • allattamento esclusivo al seno almeno per i primi 6 mesi di vita; • allattamento al seno associato al divezzamento fino a 2 anni; • favorire il passaggio dall’allattamento esclusivo all’allattamento abbinato a cibi consumati insieme al resto della famiglia, nel modo più salutare possibile, come sottolinea il Centro Nazionale di Epidemiologia. …PRIORITA’: allattamento al seno WABA - World Alliance for Breastfeeding Action Nata più di vent’anni fa, l’Alleanza Mondiale per interventi a favore dell’allattamento materno lanciava la campagna della SAM Nel 2015 la SAM (Settimana Mondiale per l’allattamento Materno) ha celebrato il suo 23° anniversario. Quest’anno si è concentra sulla possibilità di un’azione globale combinata per sostenere le donne lavoratrici e l’allattamento al seno. La visione è quella di poter rivendicare il diritto delle mamme e quello dei loro bambini ad allattare. WorldBreastfeedingWeek.org WABA dedicata ad allattamento e lavoro, edizione 2015 della Sam World breastfeeding week 2015 Allattamento al seno in Libano, ancora poco praticato! “A complex breastfeeding promotion and support intervention in a developing country: study protocol for a randomized clinical trial” Nabulsi et al. BMC Public Health 2014, 14:36 http://www.biomedcentral.com/1471-2458/14/36 Andamento globale dell’allattamento al seno in bambini al di sotto dei sei mesi. Roberts et al. BMC Medicine 2013, 11:254 http://www.biomedcentral.com/1741-7015/11/254 Prevalenza e durata dell’allattamento al seno nei primi sei mesi di vita e fattori che influenzano una precoce sospensione I risultati di questo studio hanno mostrato che a sei mesi di vita solo il 55% dei bambini sia ancora allattato al seno in maniera esclusiva. I principali motivi di sospensione sono risultati essere nel 32% dei casi la quantità di latte e nel 25% dei casi la difficoltà di attacco al seno. Dall’analisi multivariata delle variabili eventualmente correlate con la sospensione dell’allattamento al seno è emerso che i fattori significativamente associati ad una maggiore durata dell’allattamento al seno erano principalmente la frequentazione di un corso pre-parto e un’esperienza positiva di allattamento in gravidanze precedenti. Ped. Med. Chir. (Med. Surg. Ped.), 2013, 35: 217-222 PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE DELL’UMANITA’ Il 16 novembre 2010 il Comitato intergovernativo riunito a Nairobi ha ufficialmente iscritto la DIETA MEDITERRANEA (DM) nel patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. La dieta mediterranea è un’eredità sociale, culturale, storica, territoriale e ambientale che è stata trasmessa di generazione in generazione per secoli, ed è intimamente legata allo stile di vita dei popoli del Mediterraneo in tutta la loro storia. Rimasta costante nel tempo e nello spazio, è anche un patrimonio vivente per promuovere il rispetto della diversità culturale e della creatività umana, ed è un'espressione di socialità e comunicazione locale che rafforza il sentimento di identità e l’integrazione tra i popoli. Inoltre, può anche contribuire alla protezione dell'ambiente naturale e dell’agricoltura tradizionale. La Spagna , l'Italia , La Grecia e il Marocco, sono stati promotori di questo riconoscimento. UNESCO (2010) Representative List of the Intangible Cultural Heritage of Humanity. (accessed April 2011); Lluis Serra-Majem, Anna Bach-Faig , and Blanca Raidó-Quintana. Nutritional and Cultural Aspects of the Mediterranean Diet Int. J. Vitam. Nutr. Res., 82 (3), 2012, 157 – 162 La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all'agricoltura nelle comunità del Mediterraneo come avviene nelle seguenti zone simbolo Soria Spagna, Le Terre Del Dottor Zivago Tavira, Algarve Portogallo PIOPPI, CILENTO ITALIA; in questa frazione nacque il termine dieta mediterranea Agros Cipro Brac e Hvar Dalmazia, Croazia Koroni, Peloponneso Grecia Chefchaouen Marocco La Città Blu http://www.cno-webtv.it/7-luoghi-simbolo-della-dieta- ANCEL KEYS (Colorado Springs, 24 gennaio1904 - Minneapolis, 20 novembre2004) Biologo e fisiologo statunitense padre della dieta mediterranea e antesignano dei biologi nutrizionisti. Il suo nome è anche legato alla formulazione, nel 1942, durante la seconda guerra mondiale, della Razione K, che costituì la base per l'alimentazione di sussistenza dell’ esercito americano. Dopo la sua esperienza al séguito dell’esercito alleato, stabilì i primi contatti che saranno il punto di partenza per un ampio studio scientifico noto come "Seven Countries Study”. Successivamente si trasferì in Italia, a Pioppi, un villaggio di pescatori del comune di Pollica. Rimase in quella località per 40 anni, studiando accuratamente l'alimentazione della popolazione locale e giungendo alla conclusione che la dieta mediterranea apportava benefici alla salute L’Italia ai tempi di Keys… La situazione alimentare nelle classi non abbienti dell’Italia meridionale, nel secondo dopoguerra era particolarmente precaria. Alcune combinazioni di cibi costituivano negli anni quaranta e cinquanta la dieta giornaliera delle categorie rurali. L'elemento principale era sempre il pane (o polenta), accompagnato da erbe di campo o olive o patate, cavoli o fagioli. Non ricorrevano piatti che richiedessero una elaborata fase di preparazione. La memoria collettiva insiste su pane e companatico (cipolla, formaggio, olive, peperoni) e ancora su grossi piatti di verdura e fagioli. Una realtà insomma che non conosceva l'abbondanza, riservata a pochissime persone, mentre tutti gli altri potevano soltanto immaginarla, sognarla in termini di "pasta e carne tutti i giorni. «(Paolo Sorcinelli, Gli italiani e il cibo: appetiti, digiuni e rinunce dalla realtà contadina alla società del benessere, Bologna, Lexis, 1992, ISBN 88 8091 110 4). Dalle memorie di Keys l’incontro con Bergami Fu il fisiologo Bergami (dell'Università di Napoli), che lo invitò a compiere uno studio preliminare dosando la colesterolemia in persone di diverso livello sociale e ad incontrare i medici del luogo che descrivevano la rarità dell'infarto nelle classi meno abbienti. << Margaret ed io caricammo l'apparecchio per misurare il colesterolo nel siero sulla nostra piccola Hillman e partimmo per Napoli. A Napoli trovammo la conferma che Bergomi aveva ragione riguardo la rarità della malattia ischemica coronarica nella popolazione generale, ma in ospedali privati che ricoveravano persone ricche vi erano pazienti con infarto miocardio. La dieta della popolazione generale era ovviamente molto povera in carne e formaggi, e Margaret trovò livelli di colesterolo sierico molto bassi in numerose centinaia di operai e impiegati presi in esame dal Dott. Flaminio Fidanza, un assistente di Bergami nell'Istituto di Fisiologia. Fui invitato a cena con i membri del Rotary Club. La pasta era condita con sugo di carne e tutti la ricoprivano con formaggio parmigiano. Un arrosto di carne era il secondo piatto. Il dessert era una scelta di gelato o ricchi dolci. Persuasi alcuni commensali a venire da me per essere esaminati, e Margaret trovò il loro livello di colesterolo molto più alto che negli operai (Arch Intern Med 1954; 94:328). Pochi mesi più tardi andai a Madrid, ospite del Professor Jimenez Diaz, il principale cardiologo spagnolo, e trovai un quadro simile in un'area povera di Madrid (Metabolism 1954; 3: 195). Il Professor Diaz era un ospite geniale, ma mi prese in giro quando suggerii che gli attacchi di cuore potevano essere in relazione alla dieta >> The seven countries study (1958-70) Lo studio: confronto dei regimi alimentari di 12.000 persone (40 - 59 anni), residenti in sette Paesi del mondo (Finlandia, Giappone, Grecia, Italia, Olanda, Stati Uniti e Yugoslavia) suddivisi in 16 coorti. Risultati: la mortalità per malattie cardiovascolari tumori e malattie degenerative in genere nel Sud Europa ed in Giappone era da 2 a 3 volte inferiore a quella del Nord Europa e degli Stati Uniti MOTIVI: diete diverse USA E NORD EUROPA + ricche di carne e grassi animali GIAPPONE E SUD EUROPA + ricche di alimenti vegetali Elementi Funzionali e dieta mediterranea Come tutti sappiamo la dieta mediterranea è considerata uno dei modelli di dieta più sani. Molti dei componenti caratteristici della DM hanno caratteristiche funzionali, con effetti positivi sulla salute e il benessere. Seguire la DM, può portare ad una riduzione dell'incidenza delle principali malattie (tumori, metaboliche e sindromi cardiovascolari, malattie neurodegenerativi, diabete di tipo 2 e di allergia). International Journal of Molecular Sciences Int. J. Mol. Sci. 2014, 15, 11678-11699 L’ulivo: pianta simbolo della regione mediterranea • L’ulivo è considerato l’albero-tipo del clima mediterraneo • I limiti settentrionali e occidentali della coltura definiscono la "regione mediterranea “(dal 30° al 45° parallelo nord ) • L’ulivo si configura come soggetto qualificante il paesaggio italiano inequivocabilmente Pianta multifunzionale: Capacità produttiva Colonizzazione del territorio Protezione dall’erosione Distribuzione delle piante di ulivo nel bacino mediterraneo Olio d’oliva e Olio di semi a confronto Si ottiene dal frutto (drupa) Alto contenuto di acidi grassi monoinsaturi Alto punto di fumo Resistente al calore Resistente all’ossidazione Si ottiene dal seme Elevato contenuto in acidi grassi poliinsaturi (olio di cocco,palma ricchi di grassi saturi) Basso punto di fumo Non resiste al calore Non resiste all’ossidazione Ripartizione dei nutrienti • 55–60% di Glucidi, di cui l’80% complessi (pane integrale, pasta, riso, mais) e il 20 % di zuccheri semplici • 10–15% di Proteine • 25–30 % di Grassi (olio di oliva) Frutta e verdura occupano un posto di rilievo per le vitamine, i minerali, gli antiossidanti e le fibre che forniscono Una vita in salute “ESPOSOMA” è l'insieme dei fattori ambientali e degli agenti patogeni ai quali ciascun individuo esposto a partire dal concepimento e per tutto il resto della vita. «Una vita vissuta in salute non è determinata solo dal patrimonio genetico: numerosi studi scientifici dimostrano che i fattori ambientali e gli stili di vita concorrono, insieme alle predisposizioni genetiche, allo sviluppo della maggior parte delle malattie complesse e comuni. In questo contesto, ovviamente, un ruolo fondamentale è svolto dall'alimentazione e dal suo impatto sulla composizione del "microbiota" intestinale, l'insieme dei microorganismi (alcuni trilioni) che contribuiscono allo sviluppo del sistema immunitario, modulano il genoma e si modificano nella loro composizione in presenza di numerose condizioni patologiche. Per questo, educare ad una corretta alimentazione e ad uno stile di vita "sano" concorre a limitare il rischio di ammalare e contribuisce a definire lo stato di benessere o di malattia di un individuo». Il Microbiota Gastrointestinale 14 Famiglie 45 Generi 400-500 specie 1Kg peso 1013-1014 cellule batteriche Progressiva diversificazione del Microbiota • Naturale Microbiota dominato da Lactobacillus, Prevotella e Atopobium (ceppi caratteristici della flora vaginale della madre). Bacio della vita! • Al seno Prevalenza di Bifidobacterium (60-90% della flora fecale) rispetto ai batteri lattici(>1%), diminuzione del pH e un’inibizione della flora putrefattiva a vantaggio di quella fermentativa. • Cesareo Microbiota iniziale più simile a quello presente sulla pelle della madre, dove gli Stafilococchi sono prevalenti. • Artificiale Microflora risulta mista e complessa, molto simile a quella di un soggetto adulto, in cui sono presenti Bifidobatteri, Enterobatteri, Lattobacilli, Bacterides, Clostridi, Enterococchi e Streptococchi. Progressiva diversificazione del Microbiota Microflora dell’adulto: Complessa, abbondante e piuttosto stabile nel tempo SOTTOTIPOLOGIE • • • • • dieta mediterraneo occidentale (Italia, Francia e Spagna) dieta mediterraneo-maghrebina (Marocco, Algeria, Tunisia, Libia) dieta mediterraneo-mediorientale (Egitto, Libano, Siria) dieta mediterraneo-turco-balcanica (Turchia, Grecia, Cipro, Ex Jugoslavia), Israele e Malta che possono essere considerate come un caso a sé, per la loro storia.. Queste sfumature in un patrimonio ricco, articolato e ben differenziato per motivi climatici, ambientali, storici va riconosciuto alla letteratura anglosassone, che ha saputo riconoscere tali differenze osservando con un punto di vista esterno e più oggettivo, tanta abbondanza e diversità. Elemento che ha avuto un ruolo molto importante nella differenziazione dei regimi alimentari è quello religioso. La “Dio-diversità” mediterranea infatti, grazie alle diverse precettistiche religiose ha avuto come conseguenza lo sviluppo di abitudini alimentari, riti e pratiche, come il digiuno nel sacro mese di Ramadan, che fanno la differenza. Vittorio Castellani http://nutritomagazine.it/2015/03/17/dieta-mediterranea-tra-pluralismo-e-dio-diversita/ Ci sono molte diete mediterranee I 18 paesi che affacciano sul Mediterraneo: Spagna, Francia meridionale, Italia, Malta, Croazia, Bosnia, Albania, Grecia, Cipro, Turchia, Siria, Libano, Egitto, Libia, Malta, Tunisia, Algeria e Marocco. • La pasta viene consumata di più in Libia e in Italia • Il bulgur nei paesi del Medio Oriente • Couscous solo nel Nord Africa LA DIETA CRETESE E’ una declinazione locale della Dieta mediterranea che fa dell’uso generoso dell’olio extravergine d’oliva, di una alimentazione prettamente vegetariana, del miele e di alcuni decotti e infusi di piante spontanee la propria bandiera. Creta, più di ogni altra regione della Grecia vanta una gastronomia centrata sulle verdure; in osservanza ai precetti religiosi della chiesa cristiano ortodossa infatti vige la prescrizione di astenersi dal consumo di carne e proteine animali per circa 180 giorni all’anno Data la grande varietà delle abitudini gastronomiche dei paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo e le loro variazioni nel corso della storia, si è ritenuto di dover riservare il termine di Dieta Mediterranea, in senso stretto, alle abitudini alimentari associate a esiti più salutari in alcune località dell’isola di Creta e dell’Italia meridionale. Kenneth F. Kiple, The Cambridge world history of food 2, Cambridge University Press, 2000,ISBN 9780521402156. I ragazzi di Creta mangiano molta frutta e, in questo modo, prevengono le allergie più diffuse: asma, rinite, dermatite allergiche. A questo risultato è approdato un interessante studio, condotto a Creta, su una popolazione di oltre 700 bambini e adolescenti (dai 7 ai 18 anni), dal National Heart and Lung Institute di Londra La frutta e la verdura fresche svolgono nei confronti delle allergie almeno due tipi di azione: 1) apportare all'organismo alcuni minerali e alcune vitamine indispensabili per il suo corretto funzionamento e per ottimizzare la funzione del sistema immunitario 2) indurre tolleranza verso le sostanze allergizzanti, grazie alla presenza nella frutta e nella verdura di sostanze (chiamate panallergeni) che sono presenti in gran parte degli alimenti. La assunzione anche di piccole quantità di sostanza cruda, viva e colorata (quindi frutta o verdura), ma in modo sistematico, determina lo sviluppo di tolleranza immunitaria diffusa, e consente quindi di ridurre gli effetti delle allergie ai minimi termini. C'è una terza azione possibile che merita di essere ricordata: Negli alimenti vegetali sono presenti anche numerosi principi antiossidanti (picnogenolo, resveratrolo di cui l'uva è il massimo contenitore, coenzima Q10, ed altri ancora) di cui si sta scoprendo una azione immunomodulante: sembra cioè che gli antiossidanti più potenti, come quelli appena citati abbiano una importante azione di tipo tollerogeno. In parole povere stimolano (attraverso la Interleukina 10) una azione antiallergica e contemporaneamente antinfiammatoria nell'organismo, e quindi fanno del bene attraverso strade diverse ma complementari. Leda Chatzi et al. Protective effect of fruits, vegetables and the Mediterranean diet on asthma and allergies among children in Crete Thorax 2007;000:1–7. doi: 10.1136/thx.2006.069419 GRECIA CULLA DELLA CUCINA MEDITERRANEA A differenza di quanto in uso nella cucina italiana, la cucina greca non usa il primo piatto. Il pasto si apre dunque con una serie di antipasti detti mezédes (μεζέδες) oppure orektiká (ορεκτικά). Segue un piatto principale che può essere a base di carne o pesce, spesso cucinati alla griglia o alla piastra, oppure un'insalata e formaggi. Seguono i dolci che possono essere al forno o al cucchiaio. Prodotti tipici sono l’olio d’oliva, che si usa senza risparmio, la carne di agnello, il pesce e le ottime verdure: zucchine, melanzane, peperoni e pomodori Il pane greco tipico è la pita I mezédes, infatti, possono presentarsi semplicemente come una serie di sottaceti, sottoli e olive nere, oppure come piatti ricchi e complessi spesso distinguibili dai piatti veri e propri solo per le dimensioni in cui vengono presentati. I mezédes seguono la tradizione dell'antipasto e non si presentano molto diversamente da ciò che oggi è chiamato finger food, ovvero cibo da mangiare con le mani. Particolarmente noti sono i dolmádes (δολμάδες; involtini di riso o carne tritata) e i pitákia (πιτάκια; sfogliatine ripiene di pollo, formaggio,carne tritata, verdura ecc.). numerose salse che spesso accompagnano verdure fresche: la taramosaláta (ταραμοσαλάτα; salsa a base di uova di pesce), la melitzanosaláta (μελιτζανοσαλάτα; salsa a base di melanzane) e lo tzatziki (τζατζίκι; yogurt lavorato concetriolo, aglio e olio), famoso e reperibile ormai in molti paesi del mondo. I mezédes sono spesso accompagnati da bicchierini di oúzo(liquore a base d'anice, servito allungato con acqua o ghiaccio) oppure di tsikoudiá (τσικουδιά) cretese o di tsípouro (τσίπουρο). Piatti a base di carne come l'agnello o il porcellino da latte allo spiedo o alla piastra, non diversamente da quanto comune nel sud Italia. Gyros frequenti sono i piatti al forno, di cui il più famoso è senz'altro il moussakà (μουσακάς), uno sformato di melanzane, patate, ragù e besciamella(analogo alle melanzane alla parmigiana in uso in Italia). Nelle zone costiere e nelle isole il pesce prende il sopravvento sulla carne Il formaggio più famoso è la feta, formaggio di capra l'insalata alla greca, con fette di cetriolo, pomodoro e condita con olio extravergine, origano, olive, peperoni, cipolle fresche a fette, e pezzetti di formaggio feta. Lo yogurt è un elemento base della cucina turca. Infatti, il termine italiano “yogurt” (pressoché invariato in tutte le lingue) deriva dal turco yoğurt. Molto simile alla cucina italiana Antipasti (entremeses, mariscos, olive , tortilla) Aperitivi (tapas, pincho) Primi piatti ( paella a base di riso, sopa de ajo (zuppa d'aglio) e il gazpacho (zuppa di vegetali crudi servita fredda, il cocido piatto contadino , un bollito misto , preparato con tipi diversi di carne a seconda delle regioni e con differenti verdure e legumi. Un'altra preparazione caratteristica è il cochinillo (porcellino neonato) arrostito al forno. I piatti di pesce, invece, trovano le migliori caratteristiche nella zuppa zarzuela, nel baccalà alla vizcayna e nel merluzzo alla basca. Come contorno il più importante è il pisto manchego fatto con pomodori, cipolla, melanzane e zucchine tagliati a pezzi e cucinati in padella con olio per circa 30 minuti. Per quanto riguarda i dessert, sono ben rappresentati e alcuni ricordano da vicino le produzioni siciliane L'aspetto vinicolo in Spagna è imponente e di qualità. I più famosi sono i vini di Ribera del Duero e di Rioja, quelli di Jerez, i vini molto alcolici Valdepenas e i pregiati vini spumante della Catalogna. Derivato del vino è invece la sangria. La cucina israeliana ( המטבח )הישראליè costituita sia da piatti locali tipici del medio oriente (soprattutto dal Libano), che da piatti portati dagli ebrei emigrati in Israele da tutto il mondo • Uno dei pochi cibi che è considerato unico e specificatamente israeliano è il Ptitim, spesso chiamato Cuscus israeliano. Alcuni elementi della cucina libanese come Falafel e Hummus sono diventati sinonimi di cucina israeliana. Per la parte continentale, le basi sono state gettate dalla cucina preslava e dai contatti, molto più recenti, con cucine più conosciute e rinomate (quella ungherese e viennese). Le regioni della costa sono caratterizzate dagli influssi dei Greci, Romani, Illiri; poi dei Veneziani e più tardi anche dalla cucina italiana. Un antipasto molto comune che viene consumato soprattutto in estate è la salata od hobotnice, un'insalata di pollo con patate, cipolline e polpo. I primi piatti sono soprattutto risotti( al nero di seppia e ai gamberetti ) Il liquore più famoso è il maraschino Alcuni tra i più famosi secondi piatti sono essenzialmente a base di pesce, appena pescato e cotto, e frutti di mare, come le vongole (mušule), gli scampi (škampi), le ostriche (kamenice) e i mitili (dagnje) serviti con contorno di bietola (blitva) o patate (krumpir). Aderenza alla dieta mediterranea e stato di salute una meta-analisi La prima meta-analisi presente in letteratura, associazione tra aderenza alla DM calcolata attraverso uno specifico punteggio ed eventi clinici maggiori come mortalità e incidenza di patologie cronico-degenerative. Dall’analisi globale degli studi selezionati è stato possibile evidenziare che un aumento di 2 punti del punteggio di aderenza alla DM determinava una riduzione del: 9% della mortalità totale; 9% della mortalità e/o incidenza di malattie cardiovascolari; 6% di incidenza e/o mortalità per malattie tumorali; 13% di incidenza di morbo di Alzheimer e sindrome di Parkinson . I risultati di questo studio, confermano le raccomandazioni delle correnti linee guida delle più importanti società scientifiche che incoraggiano il profilo dietetico di tipo Mediterraneo per la prevenzione delle principali malattie cronico-degenerative. Sofi F, Cesari F, Abbate R, Gensini GF, Casini A. Mediterranean diet and health status: a meta-analysis. BMJ 2008; 337: 673-675 Quelli che seguono una dieta mediterranea aumentano l’aspettativa di vita, fino a 3 anni. A dirlo, una ricerca dell’Università di Gothenburg (sezione Sahlgrenska Academy) in Svezia, diretta dal dottor Gianluca Tognon e pubblicata su “Age”. Il team svedese ha sfruttato i dati dello “H70 Study”, mettendo sotto esame un gruppo di 70enni che seguivano una dieta mediterranea (frutta e verdura e pasta) con pari età che seguivano una dieta più ricca di carne e derivati animali. Il raffronto ha mostrato come il primo gruppo (dieta mediterranea) avesse un 20% in più di vivere più a lungo, con un bonus di 2-3 anni G. Tognon et al. Does the Mediterranean diet predict longevity in the elderly? A Swedish perspective. AGE (2011) 33:439– Evidenze Una ricerca, coordinata da Ros e facente parte dello studio spagnolo Predimed, ha dimostrato in anziani ad alto rischio cardiovascolare che alcuni cibi della dieta mediterranea ricchi in polifenoli antiossidanti (olio extravergine di oliva, vino rosso, noci, caffè) sono capaci di migliorare le funzioni cognitive con riduzione del rischio di demenza. (Valls-Pedret C.,Lamuela-Raventòs R.M.,Medina-Remòn A.,Corella D.,Estruch R.,Ros E. Polyphenol-rich foods in the Mediterranean diet are associated with better cognitive function in elderly subjects at high cardiovascular risk. J.Alzheimers Dis. 2012; 29:773-82) Un altro studio, su 45.275 soggetti, coordinato da Krogh ha evidenziato che la dieta mediterranea riduce il rischio di sviluppare il cancro del colon del 46% e del 59% per quello del retto. (Agnoli C.,Grioni S.,Sieri S.,Palli D.,Masala G., Sacerdote C.,Vineis P.,Tumino R.,BerrinoF.,Panico S.,Krogh V. Italian mediterranean index and risk of colorectal cancer in the Italian section of the EPIC cohort. Int. J. Cancer.2012 Jul 23. doi: 10.1002) E’ auspicabile che tutti sin da giovani seguano la dieta mediterranea che permette di contrastare l'eccesso di radicali liberi e lo stress ossidativo, di riequilibrare la bilancia tra sostanze pro-infiammatorie e anti-infiammatorie, di evitare la comparsa di varie patologie, di ritardare l'invecchiamento e di favorire la longevità, soprattutto quando la corretta alimentazione, si inserisce nel contesto di uno stile di vita "mediterraneo" ottimale. Per i bimbi? Con la dieta mediterranea, c’è il 15% di probabilità in meno che i bambini siano obesi o in sovrappeso La ricerca ha preso in esame le caratteristiche fisiche di 16.220 bambini tra i due e i nove anni di otto Paesi europei, ai genitori dei quali è stato sottoposto un questionario, in cui indicare la frequenza di consumo di 43 alimenti. Tra le otto nazioni prese in considerazione (Svezia, Germania, Spagna, Italia, Cipro, Belgio, Estonia e Ungheria), quello in cui si registra il maggior consumo di cibi associabili alla dieta mediterranea tra i bambini è la Svezia, seguita dall’Italia, mentre all’ultimo posto si trova Cipro 'Paradossalmente è emerso che questo tipo di alimentazione è meno comune nel Mediterraneo, con i bambini svedesi che hanno mostrato una maggiore aderenza, mentre ultimi sono risultati quelli di Cipro'' La dieta mediterranea non è comune tra i bambini e quindi dovrebbe essere sostenuta dall’Unione europea G.Tognon et al. Mediterranean diet, overweight and body composition in children from eight European countries: Cross-sectional and prospective results from the IDEFICS study Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2014 Feb;24(2):205-13. Piramide dieta mediterranea oggi • Questa piramide è il risultato di un consenso internazionale. Essa contribuisce ad armonizzare strumenti didattici utilizzati per la promozione del DM e risponde alla necessità di un quadro comune nell’Area del Mediterraneo, per essere adattato a ciascun paese e specifiche realtà della regione. • L'uso e la promozione di questa piramide è consigliato senza alcuna restrizione, e il materiale è disponibile in inglese, spagnolo, catalano, galiziano, basco, francese, arabo, italiano, portoghese e greco. Anna Bach-Faig1 et al. Mediterranean diet pyramid today. Science and cultural Updates Public Health Nutrition: 14(12A), 2274–2284 Dieta mediterranea e longevità Sulle Madonie, sui Nebrodi e sui Monti Sicani esiste un' area di longevità con caratteristiche simile alla bluezone sarda dove la mortalità sopra gli 80 anni, sia maschile che femminile, è significativamente più bassa e dove la prevalenza di centenari è superiore alla media nazionale Nei 5 paesi della zona presi in esame, su un totale di 18.328 abitanti, le persone di età uguale o superiore ai 100 anni sono 4,32 volte più numerose che nel resto d’Italia (10.37 vs. 2.4/10,000). Il dato ancora più significativo è il rapporto donne/uomini dei centenari: nei Monti Sicani tale rapporto è di 1,1:1, mentre in Italia è mediamente di 4,5:1. Inequivocabilmente, l’alimentazione delle persone in questa parte della Sicilia, che è risultata aderente allo stile mediterraneo, con un consumo prevalente di cibi a basso indice glicemico, protegge sia le donne che gli uomini. Per raggiungere la tarda età, concludono gli Autori dello studio è, dunque, consigliabile seguire un’alimentazione con una ridotta quantità di grassi saturi e un elevato apporto di frutta e verdura, ricche di micronutrienti antiossidanti. Vasto et al. Immunity & Ageing 2012, 9:10 Centenarians and diet: what they eat in the Western part of Sicily Dieta Mediterranea e longevità La lunghezza dei telomeri dei leucociti (LTL) e il tasso di accorciamento dei telomeri sono noti biomarcatori di invecchiamento, mentre, numerosi studi hanno dimostrato che la dieta mediterranea (MD) può aumentare la longevità. Boccardi et al. Hanno studiato l’associazione tra la lunghezza dei telomeri, l’attività della telomerasi e il diverso grado dell’individuo a seguire la DM. 217 soggetti anziani suddivisi in base al grado di adesione alla DM (basso, medio, alto) In conclusione i loro risultati forniscono una prova che esiste un'associazione tra il grado di adesione alla MD e una minore velocità di invecchiamento cellulare. PLOS ONE “Mediterranean Diet and Telomere Maintenance “ April 30, 2013 DOI: 10.1371/journal.pone.0062781 Per comprendere come l’allattamento e lo svezzamento sono gestiti nei paesi del Mediterraneo, abbiamo sottoposto il seguente questionario: QUESTIONARIO SULL’ALIMENTAZIONE DEL LATTANTE PAESE DI PROVENIENZA ………………………….. Attualmente se vi collegate al link 1- Nel tuo paese , l’allattamento al seno viene preferito e promosso come l’allattamento più appropriato ? Si No 2- L’alternativa al latte materno, sia completa sia come integrazione, viene indicata con : Latte formulato Latte vaccino fresco Latte di capra Altro( cosa?) 3- Nel latte non materno viene aggiunto: Nulla Zucchero Miele Crema di riso Biscotto Altro 4- A che mese si inizia l’introduzione di alimento diverso dal latte ? Prima dei 3 mesi Tra il 3° e 4°mese Tra il 4° e 5° mese Tra 5° e 6° mese Dopo il 6° mese Altro 5- Quali sono gli alimenti per lo svezzamento del lattante? (descrivete la composizione della prima pappa del lattante) ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 6- La carne viene introdotta : Fin dall’inizio dello svezzamento Dopo 1 mese Altro 7- La carne è proposta come: Liofilizzato Omogeneizzato Preparazione casalinga da carne fresca 8- Quando vengono introdotti i formaggi? All’inizio dello svezzamento Dopo 1 mese Altro 9- Quando viene introdotto il pesce? All’inizio dello svezzamento Dopo 1 mese Altro 10- Il pesce è introdotto come? Liofilizzato Omogeneizzato Preparazione casalinga da pesce fresco 11- Quando è introdotto l’uovo? All’inizio dello svezzamento Dopo 1 mese Altro 12- Nella preparazione della pappa del lattante è aggiunto sale? Si da subito Dopo 1 mese Dopo il 1° anno di vita Dopo il secondo anno di vita 13- Cosa si usa come condimento nella pappa? Nulla Olio di oliva Altri oli vegetali ( specificare quali) Grassi animali (specificare quali) https://www.survio.com/survey/d /I2F5G2L9E7Q9W9Q8N Abbiamo messo on-line il questionario in Inglese e Spagnolo. Spagna Marocco Francia Israele Tunisia Algeria si si si si si si Quale alternativa? Latte formulato/vacca fresco Latte formulato Latte formulato Latte in polvere Latte di capra - Cosa si aggiunge? Nulla/crema di riso/mielezucchero/biscotti Nulla Nulla Nulla Nulla Biscotti 4°-5° mese 5°-6° mese 5°-6° mese 5°-6° mese 5°-6° mese Dopo 6° mese 1°Svezzamento con? Ortaggi, verdure, yogurt, cereali Zuppa patate, carote, crema riso e zucchine Purea di carota/brodo Omogeneizzati Brodo con verdure Brodo con omogeneizzato Quando la carne e in che preparazione? Dopo 1 mese pollo/liofilizzato, omogeneizzato, fresca 8° mese/prep. Casalinga fresca Dopo 6°mese Omogeneizzati o fresca Dopo 1 mese Omogeneizzati anche fatti in casa Preparazioni casalinghe Fin dall’inizio/pre Carne fresca Quando il pesce e in che preparazione? Subito-dopo 1 mese/liofilizzato, omogeneizzato, fresca 8° mese/prep. Casalinga fresca Dopo 6°mese Omogeneizzati o fresca Dopo 1 mese Omogeneizzati anche fatti in casa Fin dall’inizio/ fresco Fin dall’inizio/pre p. Pesce fresco Quando i formaggi? Dall’inizio, i più grassi dopo 1 anno Fin dall’inizio Dopo 1 anno - Fin dall’inizio/fres co Fin dall’inizio Quando le uova? A 1 anno Fin dall’inizio 6° mese - Dopo 1 mese Fin dall’inizio Quando il sale? Dopo 1°-2° anno Fin dall’inizio Dopo 2° anno Dopo 2° anno Fin da subito Dopo 1 anno Allattamento al seno è preferito e/o promosso? A che mese viene introdotto un alimento diverso? Grecia Albania Croazia Libano Turchia si Si si No/si Si Quale alternativa? Latte formulato Latte formulato Latte formulato Latte formulato Latte in polvere Cosa si aggiunge? nulla Crema di riso/biscotto Crema di riso/biscotto/ - Crema di riso/biscotto Nulla 5°-6° mese 4°-5° mese/dopo 1 anno Dopo 6° mese/dopo 1 anno Dopo 6° mese Dopo 6° mese 1°Svezzamento con? Pappe con frullati di carne/brodo Crema di riso/brodo e preparazioni casalinghe Brodo con verdure e carne bianca più farina di mais o riso Latte più riso Pastinaca (tubero) Quando la cane e in che preparazione? Fin dall’inizio con preparazioni casalinghe da carne fresca Dopo 1 mese Fin dall’inizio con preparazioni casalinghe da carne fresca Fin dall’inizio liofilizzato, omogeneizzato, fresco 1 anno Preparazione casalinga carne fresca Dopo 1 mese/omogeneizza ti Quando il pesce e in che preparazione? Dall’inizio da preparazioni casalinghe Dopo 1 mese con preparazioni casalinghe da pesce fresco Dopo 1 mese dallo svezzamento o più tardi Omogeneizzato e prep. casalinga 1 anno Preparazione casalinga Dopo 1 mese/omogeneizza ti Quando i formaggi? Dall’inizio Dopo 1 mese Dopo 1 mese o + 1 anno 1 anno Quando le uova? Dall’inizio Dopo 1 mese Dopo 1 mese o + 1 anno 1 anno Quando il sale? Dopo 1 mese svezzamento Dopo 1-2 anno di vita Dopo 1 anno Dopo 1 anno Dopo 1 anno Che tipo di condimento per le pappe? Olio di Oliva Olio di Oliva/burro/altri oli Olio di Oliva Olio di Oliva Olio di girasoli Allattamento al seno è preferito e/o promosso? A che mese viene introdotto un alimento diverso? * L’alimentazione e gli stili di vita corretti promuovono e preservano la salute * L’allattamento al seno è il presupposto indispensabile alla buona pratica alimentare * La dieta mediterranea (DM) è riconosciuta universalmente come dieta salutare * Esistono molte diete mediterranee ( con tratti comuni) * L’aderenza alla dieta mediterranea (IAM) non è scontata!!! * Il divezzamento nel bambino presenta le stesse diversità territoriali e culturali Insegniamo ai nostri bambini ad innamorarsi della nostra cultura alimentare! Otterremo di conseguenza genitori più consapevoli e rispettosi di una storia millenaria , patrimonio di tutti. Impegniamoci a tramandare la nostra tradizione culinaria ai futuri abitanti di questa terra!!!