L’impresa napoleonica Diana Dragoni – A.S. 2011-12 La fine della Rivoluzione Robespierre vuole raggiungere il Regno della virtù attraverso il regno del GRANDE TERRORE POTERE ESECUTIVO a un DIRETTORIO di 5 membri REAZIONE DI TERMIDORO Robespierre e i suoi amici vengono ghigliottinati (27 lug 1794) NUOVA COSTITUZIONE 1795 Consiglio dei Cinquecento Il CENTRO dei moderati repubblicani prende il potere POTERE LEGISLATIVO a2 ASSEMBLEE Consiglio degli Anziani Prima Coalizione antifrancese (1793) Nacque per rispondere all’offensiva francese nella Savoia e nel Belgio e per la preoccupazione che l’esecuzione di Luigi XIV aveva suscitato nelle monarchie europee. Vi presero parte l’Austria, la Prussia, l’Olanda, l’Inghilterra, la Spagna, il Piemonte, lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli. La profezia Il suo professore di storia lo giudicò acutamente e profeticamente così: «Corso di nazione e di carattere, egli andrà lontano, se le circostanze lo favoriranno». Napoleone inizia la sua spettacolare carriera • Ajaccio (Corsica) 1769 • Accademia mil. fino a 16 anni • Nel 1793, con il grado di capitano, riconquista Tolone che era stata presa dagli Inglesi → premiato a generale • Sposa Giuseppina→ entra nell’alta società • Il Direttorio (impresa progettata dal Carnot) gli affida il compito secondario di tenere impegnate le forze austro-sarde in Italia. La prima campagna in Italia "Soldati! Voi siete nudi e malnutriti; la Francia vi deve molto, ma non può darvi nulla. La pazienza e il coraggio che avete dimostrato tra queste rocce sono ammirevoli, ma non vi hanno dato gloria; nemmeno un'ombra ne ricade su di voi. Io vi condurrò nelle più fertili pianure della terra. Province ricche, città opulente, cadranno in vostro potere; vi troverete ricchezze, onori e gloria. Soldati dell'Armata d'Italia! Vi lascerete mancare il coraggio e la perseveranza?" (discorso di Napoleone a Nizza, alla rassegna delle truppe 27 marzo 1796) L’Italia all’arrivo di Napoleone Spezza in due l’esercito austrosardo a Cairo Montenotte (Savona) Batte separatamente Austriaci PACE DI PARIGI (1796) PASQUE VERONESI (17-21 Apr 1797) PACE DI CAMPOFORMIO (1797) La campagna d'Italia - 1796-97 - 1800 L’Italia dopo il trattato di Campoformio (ottobre 1797) Dopo il trattato di Campoformio la geografia politica dell’Italia è stata completamente riscritta da Napoleone. Degli stati che conformavano la penisola prima dell’invasione francese sopravvivono solo il Regno di Sardegna (privato però di Nizza e della Savoia), il Ducato di Parma (retto dai Borboni), e il Granducato di Toscana (retto dai Lorena). Compaiono invece sulla carta quattro nuove repubbliche: Repubblica Cisalpina (con Milano capitale), Repubblica Ligure, Repubblica Romana e Repubblica Partenopea. Altro cambiamento di rilievo, è l’assegnazione del Veneto e dei territori appartenuti per 800 anni alla Repubblica Serenissima all’Austria. Un genio militare Con la campagna d’Italia Napoleone mette in luce le sue straordinarie doti militari, in particolare egli possedeva: • RAPIDITA’ NEGLI SPOSTAMENTI: il suo esercito percorreva fino a 90 km al giorno, contro i 30-40 del nemico • CAPACITA’ ORGANIZZATIVA DA STRATEGA: schierava sempre gli eserciti in punti diversi del territorio in modo tale che il nemico non sapesse mai prevedere da dove sarebbe arrivato l’attacco • CONOSCENZA E DIMESTICHEZZA CON L’ARTIGLIERIA PESANTE: ciò gli permise di sfruttare i cannoni meglio di chiunque altro per coprire le azioni della fanteria Egli inoltre fu l’interprete più geniale di alcune radicali trasformazioni introdotte da Robespierre: 1) Nuova composizione degli eserciti Gli eserciti settecenteschi erano per lo più formati da professionisti pagati e disciplinati provenienti dalle più diverse nazionalità. I comandanti supremi venivano dalle file dell’alta aristocrazia e spesso erano imparentati con i loro colleghi dell’esercito nemico Napoleone oppose a questi militari dell’ancien regime la furia rivoluzionaria dell’armata francese ottenuta con la leva di massa 2) Obiettivi I soldati delle altre nazioni venivano pagati, qualunque fosse l’esito della battaglia. Napoleone invece prometteva ai suoi soldati laceri, affamati e male armati, un bottino senza limiti fatto di razzie e furti nelle nazioni vinte. 3)Motivazioni I Francesi combattevano per la propria patria minacciata e credevano fermamente che avrebbero portato a tutte le popolazioni oppresse dalla monarchia, i principi di libertà e uguaglianza della loro Costituzione. Bonaparte liberatore o conquistatore? • Musei, biblioteche, chiese, monti di pietà: dappertutto Bonaparte confiscò ricchezze d’ogni genere e opere d’arte, spendendole in Francia; a Venezia arrivò a far asportare i bronzei cavalli sovrastanti la chiesa di S. Marco! • Unì quelli che prima erano cittadini di stati diversi → LE REPUBBLICHE GIACOBINE Stato estense Repubblica Cispadana 1797 Stato papale Repubblica Cispadana Repubblica Cisalpina 1797 Terre veneziane a ovest dell’Adige REGIONE DELL’OLTREGIOGO Repubblica Ligure 1797 ISOLA DI CAPRAIA ROMA Repubblica Romana 1798 REP. TIBERINA «Con soldati infiniti Si mosse dai suoi liti, Verso Roma bravando, Il re Don Ferdinando, Ma, in pochissimi dì, Venne vinse e fuggì». (Satira del poeta popolare Gasti) TERRITORI DELL’EX REGNO DI NAPOLI Repubblica Partenopea 1799 La spedizione d’Egitto La campagna archeologica d'Egitto Spetta alla spedizione di Bonaparte nel 1798 la gloria della riscoperta dell'Egitto. Le ripercussioni culturali di quest'avventura hanno assai più vasto successo che i suoi successi militari e lo stesso Bonaparte promosse fortemente tale spedizione, probabilmente per accrescere la sua fama. Il primo successo importante arriva dalla scoperta della "stele di Rosetta" da parte di un anonimo soldato. Tale stele riporta tre scritture: una in corsivo tardo antico, una in geroglifico e una in greco: è stato facile così decifrare finalmente il geroglifico. Certamente Napoleone non si accontentava delle pure scoperte archeologiche, ma colse l'occasione per pubblicare diverse opere riguardanti la campagne d'Egitto tra le quali la più importante è «La descrizione dell'Egitto» che riporta anche numerose cartine e illustrazioni dell'impresa napoleonica; purtroppo per l'imperatore tale opera verrà pubblicata soltanto nel 1822, un anno dopo la sua morte. Formazione repubbliche giacobine in Italia (17971799) Campagna d’Egitto (1799) Seconda coalizione europea antifrancese COLPO DI STATO: Napoleone si autoproclama I console (9 nov. 1799) Seconda Coalizione antifrancese (1798) Le manovre di Napoleone nel Mediterraneo non infastidiscono solo l’Inghilterra, e così prendono parte alla Seconda Coalizione Turchia, Russia, Austria e Svezia. Gli austriaci vengono di nuovo sconfitti in Italia a Marengo (14 giugno 1800), in Piemonte. La battaglia pone fine alla guerra con l’Austria (pace di Lunéville, febbraio 1801). Veniva riconosciuto ai francesi il possesso della sponda occidentale del fiume Reno e della Repubblica Cisalpina. La Spagna restituisce alla Francia la Louisiana, che aveva tenuto dal 1762 al 1801, e Napoleone la rivenderà agli USA (1803). Dopo una serie di trattative, anche l’Inghilterra riconosce i nuovi territori conquistati dalla Francia, ma solo dopo che l’Egitto fu restituito all’Impero Ottomano (Pace di Amiens, 25 marzo 1802). L’Italia dopo la pace di Luneville (febb. 1801) L’assetto della penisola non cambia radicalmente, ma ci sono al centro-sud delle sostanziali modifiche: • Roma ed i territori del Lazio che appartenevano allo stato della Chiesa vengono assegnati di nuovo a Pio VII, questo segna la fine della Repubblica Romana. • A Napoli, ritornano i Borboni. • Pure nel Graducato di Toscana subentrano i Borboni ai Lorena. Il governo della Toscana venne affidato a Ludovico di Borbone, duca di Parma e genero del Re di Spagna. • La Repubblica Cisalpina cambiò nome, e divenne la Repubblica Italiana. Il Presidente della neonata repubblica era lo stesso Napoleone Bonaparte, ed il vicepresidente il conte Milanese Melzi d’Eril. Favorì la BORGHESIA PACE RELIGIOSA Concordato con la Santa Sede (la A OGNUNO LA POSSIBILITA’ DI SALIRE A QUALSIASI GRADO DI RICCHEZZA E LIVELLO SOCIALE TRANQUILLITA’ FINANZIARIA Coniazione moneta pregiata (marengo d’oro); creazione Banca di Francia; semplificazione sistema tributario maggioranza della pop. francese era cattolica) L’OPERA DI PACE DI NAPOLEONE INCREMENTO OPERE PUBBLICHE (strade per collegare la Francia ai Paesi conquistati) CODICE CIVILE (Napoleonico) del 1804 Distrugge il potere temporale del papato vanificando il Concordato con la Santa Sede Come i sovrani assoluti, Napoleone creò una nuova nobiltà e nuovi ordini cavallereschi (la Legion d’onore) IL FIGLIO DELLA RIVOLUZIONE DIVENTA MONARCA ASSOLUTO NEPOTISMO L’ambizione dell’imperatore portò a una serie di guerre sanguinose e costose Con una serie di colpi di stato I CONSOLE, CONSOLE A VITA, IMPERATORE (un plebiscito confermò il favore del popolo per la nascita dell’impero napoleonico) Il Regno d’Italia durante l’Impero Napoleonico Il regno d’Italia era retto dal viceré Eugenio Beauharnais (figlio di Napoleone e Giuseppina, sua prima moglie); il principato di Lucca e Piombino era governato dalla sorella Elisa; alla sorella Paolina andò il ducato di Guastalla (fra Lombardia ed Emilia), poi ceduto al Regno d’Italia; il generale Gioacchino Murat ebbe il regno di Napoli, perché cognato di Napoleone (sposò Carolina Bonaparte). Come era in uso tra i sovrani dell’epoca, Napoleone si separò dalla prima moglie Giuseppina Beauharnais per stringere un’alleanza matrimoniale con l’Austria. Sua seconda moglie fu infatti l’arciduchessa Maria Luisa d’Austria, figlia dell’imperatore d’Austria Francesco II. Con lei ebbe un erede dopo soltanto un anno: Napoleone II, che morì a soli 21 anni, nel 1832. Un’altra caratteristica della politica Napoleonica fu il nepotismo. Anche in questo Napoleone non si comportò in modo affatto diverso dagli altri sovrani del tempo. Terza coalizione antifrancese (1805) Dopo essersi proclamato imperatore a Notre-Dame Napoleone chiede che gli inglesi lascino l’isola di Malta secondo quanto stabilito ad Amiens. Si crea così una tensione diplomatica che servirà da pretesto per un nuovo conflitto. Contro la Francia questa volta si schierarono Austria, Svezia, Regno di Napoli e Russia. La guerra sui mari favorì l’Inghilterra, dotata della migliore flotta navale (il 21 ottobre a Trafalgar l’ammiraglio Nelson distrusse la flotta FrancoSpagnola, ma in quello scontro egli stesso rimase ucciso), mentre sul continente si affermò la Francia con le importanti vittorie di Ulm (26 settembre) ed Austerlitz (2 dicembre). Nella battaglia di Austerliz (battaglia dei tre imperatori), Napoleone sconfisse le truppe della terza coalizione antifrancese (russi e austriaci) e portò le potenze rivali alla firma del trattato di pace di Presburgo (26 dicembre 1805). Quarta coalizione antifrancese (1806) Vide l’entrata in guerra della Prussia a fianco dell’Impero russo. Nelle battaglie continentali, però, l’esercito di Napoleone aveva una capacità di manovra superiore a quella di qualsiasi altro avversario, ed anche questa nuova coalizione fu sconfitta con la Battaglia di Eylau (8 febbraio 1807) e costretta a firmare una pace con Napoleone (pace di Tilsit, 1807). Il trattato sanciva quali dovevano essere le rispettive zone di influenza per la Francia e la Russia dello zar Alessandro I, tracciando una linea divisoria immaginaria sul Danubio. Quinta coalizione antifrancese (1808) Formata da Austria, Spagna ed Inghilterra. Anche questa volta Napoleone riportò una vittoria decisiva a Wagram, sulle rive del Danubio, nei pressi di Vienna. La pace di Schönbrunn (anche conosciuta come Pace di Vienna) pose fine alla guerra della Quinta coalizione e gli austriaci dovettero riconoscere Giuseppe Bonaparte come nuovo re di Spagna. Suddivisione politica della penisola italiana nel 1810, dopo il Trattato di Schönbrunn (Vienna) La campagna di Russia (1812) Sesta Coalizione antifrancese (1813-14) Formata da Inghilterra, Russia, Svezia, Prussia ed Austria (nonostante Napoleone avesse sposato la figlia dell’imperatore asburgico). Approfittando della sfortunata campagna di Russia e della crisi economica che aveva colpito la Francia tra il 1811 e il 1812 tutte le potenze europee concentrano i loro eserciti in Germania. Dopo aver sbaragliato un esercito composto per lo più con le giovani reclute che Napoleone aveva racimolato in tutta fretta a Lipsia (Battaglia delle nazioni) gli eserciti alleati invadono la Francia ed occupano anche Parigi. A Fontainebleau, il 6 aprile 1814, Napoleone è costretto ad abdicare e viene esiliato all’isola d’Elba. Sul trono di Francia sale un Borbone, Luigi XVIII*, che era fratello del sovrano ghigliottinato. (*) Luigi XVI e Maria Antonietta avevano avuto un erede maschio, che sarebbe dovuto succedere al padre, ma i rivoluzionari lo imprigionarono e così Luigi Carlo morì nel 1795 all’età di dieci anni. Settima Coalizione antifrancese (1815) Formata da Inghilterra, Prussia, Russia ed Austria. Sfuggito dall’esilio nell’isola d’Elba, Napoleone raggiunge Parigi (20 marzo) per formare un nuovo esercito. Il nuovo impero però durò soltanto 100 giorni, perché a Waterloo, nei pressi di Bruxelles, le truppe francesi furono di nuovo sconfitte da quelle inglesi di Wellington e da quelle prussiane del Bulucker. Questa volta Napoleone fu esiliato a Sant’Elena, nell’Oceano Atlantico a largo del Golfo di Guinea, e lì morì pochi anni dopo, il 5 maggio 1821. I COALIZIONE (1793-1797) Inghilterra, Austria, Prussia, Russia, Portogallo, Spagna, Sardegna, Napoli Prime sconfitte francesi Campagna d’Italia: Cairo Montenotte, Millesimo, Dego, Lodi Pace di Parigi Trattato di Campoformio II COALIZIONE (1798-1802) Inghilterra, Turchia, Austria, Russia, Portogallo, Napoli Sconfitta di Abukir Sconfitta dei Francesi in Italia Vittoria di Marengo Paci di Luneville e Amiens III COALIZIONE (1805) Inghilterra, Austria, Svezia, Russia, Napoli Vittorie di Ulm e Austerlitz Sconfitta di Trafalgar Pace di Presburgo IV COALIZIONE (1806-1807) Inghilterra, Prussia, Svezia, Russia Vittorie di Jena, Auerstadt, Eylau, Friedland; Blocco continentale; Invasione di Spagna e Portogallo Pace di Tilsitt Alleanza con Russia V COALIZIONE (1809) Inghilterra, Austria, Spagna, Portogallo Vittoria di Wagram. Occupazione dello Stato Pontificio. Campagna di Russia (1812), Vittoria di Borodino Ritirata dalla Russia Pace di Vienna VI COALIZIONE (1813-1814) Inghilterra, Austria, Russia, Prussia Sconfitta di Lipsia Trattato di Parigi, abdicazione di Napoleone che va all’Isola d’Elba, Cento giorni (marzo-luglio 1815) VII COALIZIONE (1815) Inghilterra, Austria, Svezia, Russia, Prussia Sconfitta di Waterloo (18 giugno 1815) II abdicazione di Napoleone che viene esiliato all’isola di Fonti • GIOVANNI GIULIETTI, Loro e Noi, Minerva Italica, 1795. • ROBERT GREENE, L'arte della seduzione, Baldini Castoldi Dalai, 2008. • www.garzantiscuola.scuola.com • www.silab.it • http://www.slideboom.com/presentations/1606 06/NAPOLEONE-BONAPARTE