PERCHE’ LA PUGLIA PIACE Comunicazione e customer satisfaction delle imprese ricettive Giovedì 7 aprile 2016 Una destinazione turistica • Una destinazione turistica è un ambito territoriale nel quale ha sede un complesso di attrattive che possono soddisfare i bisogni e gli interessi di un determinato segmento di domanda turistica. • I confini della destinazione possono essere identificati, pertanto, partendo dall'analisi delle specifiche esigenze di ogni target di clientela in esame. • Una destinazione turistica può essere considerata tale solo nel momento in cui le risorse, cioè la materia prima fonte di attrazione, siano integrate con infrastrutture e servizi che consentano, rispettivamente, l'accessibilità e la fruibilità della meta desiderata. Se non sussistono queste tre caratteristiche non si ha un "prodotto" vendibile. Cose il marketing Un insieme di azioni che mettono in relazione il prodotto con il mercato, ovvero creano una convergenza tale per cui il prodotto soddisfa uno o più target esistenti nel mercato PRODOTTO MERCATO target target target target target I «protagonisti» fondamentali del marketing Bisogni Desideri domanda Prodotti Valore e Soddisfazione Scambio Transazioni e relazioni Mercati Marketing e operatori di mercato Letteralmente ‘marketing’ indica il processo con cui si va verso il mercato. Bilanciamento tra profitto e soddisfazione del cliente • Il compito del marketing è quello di garantire sempre un corretto bilanciamento (nel lungo periodo) tra • profitto aziendale • soddisfazione del consumatore (customer satisfaction). • I sub-obiettivi dell’attività di marketing sono il fatturato, il profitto, la dimensione, il numero degli addetti e la quota di mercato, che devono essere sempre considerati insieme, in base alle risposte del pubblico. • Ma il parametro fondamentale per lo sviluppo dell’azienda è la customer satisfaction. Marketing TERRITORIALE PRODOTTO Marketing TURISTICO TARGET PSICOLOGIA DEL TURISMO La Psicologia Turistica è quella branca della Psicologia che studia il comportamento turistico. Il turista non è nient’ altro che un individuo che si muove in un ambiente, quello della vacanza o del viaggio, la psicologia turistica continua a studiare l’uomo nel suo ambiente , ma in questo caso è un’ambiente scelto e molto spesso desiderato L’azione turistica è fortemente connotata da componenti • • • • emotive, sociali, cognitive, motivazionali Aspetti determinanti della psicologia turistica L’ASPETTATIVA: che un soggetto ha prima di intraprendere un viaggio, ha sempre costituito un peso rilevante e poiché questa è strettamente collegata all’immaginario che un soggetto ha di un luogo. Oltre a come un soggetto può immaginare il luogo dove andare, è da osservare come un soggetto immagina se stesso in quel luogo. L’aspettativa di un viaggio non include solamente il pacchetto turistico che una persona sta per comprare, ma anche un’immagine di se stesso che ha deciso di sperimentare. Aspetti determinanti della psicologia turistica LE MOTIVAZIONI: Motivazioni individuali come il bisogno di rilassarsi e ricaricarsi, ma anche come potersi dedicare a tutto quello che si definisce piacevole e svago, la necessità di “staccare la spina”; Motivazioni interpersonali il rafforzamento delle relazioni sociali e quindi dedicare più tempo alla propria famiglia e ai propri affetti, riunirsi con parenti lontani; avere la possibilità di fare nuove amicizie; Motivazioni sociali quali il prestigio, l’idea di affermarsi, la regressione, intesa come la possibilità di mettere in atto comportamenti che solitamente non s’intraprendono, il bisogno di conoscenza, che può essere articolato sia nella ricerca della cultura intesa come arte e storia, sia come tradizioni di popoli. Aspetti determinanti della psicologia turistica LA PRESA DI DECISIONE: processo naturale dell’individuo che viene messo in atto prima di intraprendere un’azione. Si parte da una decisione generica, in questo caso la scelta di partire per un viaggio/vacanza, all’acquisizione d’informazioni sulle possibili mete ed itinerari (ed è proprio in questo punto che negli anni si è collocato il marketing turistico), alla decisione congiunta nel caso in cui si parli di viaggio familiare o di gruppo, fino a giungere all’attività in senso specifico dell’esperienza turistica (Francken e Van Raaij 1984). Aspetti determinanti della psicologia turistica L’ESPERIENZA TURISTICA: ogni aspetto di questa esperienza è intriso di meccanismi psicologici, dal momento in cui si parte il turista entra in un tempo sospeso in cui si ricercano sensazioni ed emozioni, si apprezzano e si sperimentano nuovi ritimi. Molto spesso l’esperienza turistica è accompagnata da sollecitazioni cognitive, emotive-comportamentali e psicofisiologiche che a volte posso essere percepite come stressanti. Durante il viaggio il turista si sperimenta in relazioni sociali, che sono il prodotto dell’identità e dell’atteggiamento del turista immerso in un’organizzazione; le relazioni tra turisti; le relazioni tra gruppi e quindi problematiche legate alla leadership, relazioni turisti-locali, relazioni turista-personale di servizio. Aspetti determinanti della psicologia turistica IL RITORNO A CASA: A seconda del grado di benessere e della piacevolezza del viaggio, il momento del ritorno può essere vissuto come un distacco dall’ambiente più o meno difficile. Questa esperienza è ricca di connotazioni di ricordo e nel momento di reintroduzione nella quotidianità, il turista si focalizza molto sull’analisi dell esperienza vissuta. E proprio su questa emotività si possono rafforzare i piani di fidelizzazioni, si può creare un effetto coda lunga dell’esperienza che sarà contagiosa verso le persone vicine al turista e sarà determinante anche per le sue scelte di vacanze future. Aspetti determinanti della psicologia turistica LA SODDISFAZIONE la soddisfazione turistica non è il giudizio di un momento, ma un processo che inizia quando si parte e generalmente termina con rientro a casa, ma può anche continuare per un tempo indefinito ogni qual volta verrà chiamata in causa quella esperienza. Qualità del servizio Qualità percepita Il Marketing ha erroneamente spostato l’attenzione dalle variabili psicologiche che attengono le attese del consumatore (dalla soddisfazione) al modo per soddisfarle (qualità), Si può infatti anche migliorare la qualità del servizio, ma se ciò non viene percepito dal cliente la soddisfazione non si raggiunge. Tra qualità percepita e soddisfazione c’è correlazione positiva, ma non tra qualità del servizio e soddisfazione del cliente. Per tale ragione è meglio riuscire a rilevare la qualità percepita, prima dell’esperienza di consumo. "Assicuratevi un cliente, non una vendita" Katherine Barchetti (responsabile di una catena di negozi) ORIENTAMENTO AL CONSUMATORE MARKETING OFFENSIVO (orientato alla vendita) MARKETING DIFENSIVO (conservazione dei clienti) VENDITA VANTAGGIO COMPETITIVO FATTURATO RELAZIONE CON IL CLIENTE: • Fiducia • Soddisfazione • Fidelizzazione Ogni volta che ci chiediemo «Si sta veramente operando in accordo con le esigenze e con i fabbisogni del cliente?» Stiamo considerando la «misura della soddisfazione del cliente» Cioè stiamo valutando la «customer satisfaction» CUSTOMER SATISFACTION La sensazione che il cliente ha di vedere soddisfatte, anzi superate al meglio le sue aspettative LA COMPETITIVITA’ Incrementare la competitività non è questione di fortuna. Ma un successo che si ottiene osservando le potenzialità del mercato ed elaborando soluzioni mirate QUALITA’ PROGETTATA QUALITA’ ATTESA QUALITA’ PRESTATA CUSTOMER SATISFACTION CUSTOMER SATISFACTION QUALITA’ PERCEPITA Minore è il GAP tra qualità prestata e qualità percepita maggiore è il livello di CUSTOMER SATISFACTION QUALI RAGGIONI DEVONO SPINGERE UNA STRUTTURA A DOMANDARSI SE I PROPRI CLIENTI SONO SODDISFATTI? • Acquisire nuovi clienti costa in media 5 volte in più che fidelizzare quelli esistenti • Rilevare il grado di soddisfazione dei clienti, consente di analizzare i propri punti di forza e di debolezza • Invitando il cliente ad esprimere la propria soddisfazione lo mette in una posizione centrale, ed un cliente che si sente parte integrante del processo di erogazione del servizio raramente si rivolge alla concorrenza • I sistemi di attribuzione dei parametri di qualità impongo il monitoraggio della soddisfazione del cliente 6 buoni motivi per misurare la CUSTOMER SATISFACTION 1. Per conoscere le impressioni dei clienti 2. Per determinare le esigenze, i bisogni, le aspettative del cliente 3. Per superare gli eventuali GAP tra servizio erogato ed aspettative del cliente 4. Per controllare l’andamento della qualità del servizio e le performance dei collaboratori/dipendenti 5. Per scoprire cosa fare e in che direzione puntare 6. Per avviare un processo di miglioramento continuo Quali sono i vantaggi che offre la CUSTOMER SATISFACTION • La curva della domanda si sposta verso l’alto, garantendo margini migliori e minore elasticità rispetto al prezzo • Riduzione dei costi di promozione e di attività pubblicitarie finalizzate all’acquisizione di nuovi clienti • I clienti soddisfatti diventano essi stessi promotori della struttura • La partecipazione all’interno della struttura dei successi ottenuti dal grado di soddisfazione espresso dai clienti, creano un effetto positivo sul personale che si traduce in miglioramento delle performance I vantaggi della fidelizzazione I clienti fedeli diventano più redditizi nel tempo Costo acquisizione: Acquisire un nuovo cliente costa mediamente più di 5 volte che conservarne uno già acquisito Premio: Le aziende con più alto indice di soddisfazione posso realizzare prezzi 9 volte più alti rispetto ad altre Preferenze: Fino al 60% dei ricavi possono derivare da raccomandazioni all’acquisto da parte di clienti soddiafatti Danni: Il cliente insoddisfatto riferisce ad almeno 9/10 persone la sua insoddisfazione Incrementi: fino al 43% dei clienti soddisfatti ritorna per acquisti successivi La CUSTOMER SATISFACTION non è solo… Un sondaggio di opinione La somministrazione di un questionario La produzione di dati statistici fine a se stessa La valutazione dell’abilità del front- line Creare un’azione volta a costruire una metodologia d’ascolto Ricercare una continuità nella rilevazione, evitando spontaneismi e casualità Individuare strumenti facili di rilevazione e di facile accessibilità (questionari forniti dal front – line, ma anche acquisibili dal Web) Contattare il cliente per valutare il suo grado di gradimento (telefonate in camera dopo l’arrivo) Incentivare il dialogo tra clienti e dipendenti della struttura finalizzato all’individuazioni di eventuali problematiche o insoddisfazioni Scrivere regolarmente ai clienti, invitandoli a tornare, riservando loro promozioni etc..) Per una valida metodologia di ascolto della CUSTOMER SATISFACTION Una buona strategia deve permettere la valutazione di parametri riassumibili in 5 dimensioni: 1. Aspetti tangibili (aspetto della struttura delle attrezzature, degli spazi, del personale, degli strumenti do comunicazione) 2. Affidabilità (capacità di prestare i servizi presentati in modo preciso) 3. Capacità di risposta (volontà di aiutare il cliente e fornire prontamente i servizi) 4. Capacità di rassicurazione (competenza, cortesia, cordialità, credibilità) 5. Empatia (accessibilità e facilità di contatto, comunicazione comprensibile, disponibilità all’ascolto) Strategie di marketing per le strutture ricettive Il marketing applicato alle strutture turistico- ricettive permette di valutare: • La segmentazione • Il posizionamento • La promozione Il marketing sintetizza l'insieme delle tecniche da utilizzare per conciliare le azioni appena esposte e, soprattutto ci fornisce indicazioni preziose sui servizi da offrire, sulle modalità di erogazione degli stessi, sulla valutazione della soddisfazione percepita La definizione dei servizi La definizione dei servizi è conseguente allo studio di Fattibilità, che tiene in considerazione determinati fattori come: • La Possibilità del territorio • L'offerta e la domanda di mercato esistente • La clientela Ovvero è necessario uno studio del mercato nel suo complesso orientato a definire la convergenza tra l’offerta (di beni e servizi) e la domanda da parte di target specifici (segmenti di mercato) Le fasi di tale processo prevedono: 1. Segmentazione del mercato 2. Definizione del mercato obiettivo 3. Posizionamento del prodotto Le leve del marketing per le strutture ricettive Le leve operative del marketing si possono articolare in tre famiglie di strumenti: 1. le leve dell'offerta 2. le leve dell'accessibilità 3. le leve della comunicazione (l’ITC svolge un ruolo di primaria importanza) Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato. (Edgar Allan Poe)