il mondo nella II metà dell`800

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L’EUROPA E IL MONDO NELLA
SECONDA METÀ DELL’800
L’ Età Vittoriana
La Francia dal II Impero alla III Repubblica
L’Unificazione Tedesca e il Congresso di Berlino
La Russia di Nicola I e Alessandro II
Gli USA dalla conquista del West alla Guerra Civile
L’Età Vittoriana
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Regno della regina Vittoria: Inghilterra prima potenza mondiale.
Partiti principali: Whig (liberali) e Tory (conservatori). Il Partito
Laburista, che rappresentava la piccola borghesia e gli operai, non
aveva ancora i numeri per giungere al governo.
Politica economica basata sul liberalismo. Favorita l’evoluzione
democratica: riforma elettorale (voto anche ad un buon numero di
operai, ma ancora esclusi i contadini), obbligo scolastico
elementare, riconoscimento dei sindacati e del diritto di sciopero.
Proseguì l’espansione coloniale in India, Australia, Nuova Zelanda e
Canada. La regina Vittoria aveva anche il titolo di imperatrice
dell’India: questa era la colonia più importante perché forniva
cotone e tè (sviluppo della rete ferroviaria per trasportare le
materie prime fino alle coste, dove venivano imbarcate).
L’impero coloniale permetteva all’Inghilterra di avere materie
prime a basso costo e un vasto mercato per vendere i suoi
prodotti: ciò favorì la crescita industriale.
Irrisolta la questione dell’Irlanda, dove la maggioranza cattolica
conduceva una vita misera a servizio degli inglesi protestanti.
La regina Vittoria con il marito e i figli
Il Secondo Impero francese
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Nel 1852 Luigi Napoleone Bonaparte si fece proclamare
imperatore col nome di Napoleone III.
Sostenne la borghesia, favorendo lo sviluppo industriale e la
creazione di opere pubbliche.
Ampliò i possedimenti coloniali francesi in Africa (Senegal,
Marocco, Algeria), in Indocina, in Guyana e in alcuni
arcipelaghi dell’Oceania (Tahiti e Isole Marchesi).
In Europa si presentò come il difensore del principio di
nazionalità (per es. aiuta l’Italia contro l’Austria) ma il suo
scopo era dimostrare la grandezza della Francia. Per questo
Austria, Prussia e Russia gli sono ostili.
Fu sconfitto nella guerra franco-prussiana (battaglia di
Sedan1870): fine del Secondo Impero.
Ritratto di Napoleone III
La Terza Repubblica francese
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Dopo la sconfitta contro la Prussia, in Francia
venne dichiarata la Terza Repubblica.
Armistizio di Versailles: Alsazia e Lorena, due
regioni ricche di carbone, andarono alla Prussia.
Malcontento di Parigi: si formò un governo
autonomo ispirato ai principi socialisti (la
Comune), che venne abbattuto dal legittimo
governo dopo una sanguinosa guerra civile.
Durante gli anni della Terza Repubblica, si
scontrano il partito dei repubblicani
progressisti e il partito dei conservatori
(episodio dell’affare Dreyfus nel 1894).
La Prussia e Bismarck
La Prussia voleva unificare tutti i piccoli stati
tedeschi per creare una Germania vasta e
forte. Erano favorevoli sia gli Junker (classe
sociale formata dall’aristocrazia terriera) che
la borghesia.
 1862: il re Guglielmo I affidò il governo a
Otto von Bismarck, determinato ad unificare
il paese escludendo l’Austria. Aveva un
temperamento
forte
e
autoritario
(propensione al militarismo, che sarà tipica
della Germania fino al 1945).
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Guglielmo I di Prussia
Il Cancelliere ( = Primo Ministro) Bismarck
L’Unificazione Tedesca
Bismarck procedette sul fronte diplomatico, alleandosi
ad es. con il neonato Regno d’Italia, e su quello
militare.
 1866: la Prussia sconfisse l’Austria e Guglielmo I
assunse la presidenza della Confederazione
Germanica. L’Austria dovette accettare di concedere
parziale indipendenza all’Ungheria (i due paesi
mantenevano in comune solo il sovrano e qualche
ministero).
 1870: la Prussia sconfisse la Francia e annesse Alsazia
e Lorena.
 1871: proclamazione del Secondo Reich ( = 2°
Impero, dopo il Sacro Romano Impero Germanico
medievale), che comprendeva gli stati dell’ex
Confederazione Germanica. Il Kaiser (= imperatore)
era Guglielmo I.
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La politica interna di Bismarck
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Bismarck governò per quasi 20 anni senza forti opposizioni,
perché la Costituzione tedesca concentrava nelle mani del
Cancelliere quasi tutto il potere.
La Germania conquistò il primato nella produzione di ferro e
acciaio grazie al bacino carbonifero della Ruhr. Obiettivo:
accrescere il potere economico e militare.
Provvedimenti contro i socialisti (leggi eccezionali che
proibivano libertà di stampa e riunione agli operai) e contro i
cattolici per contrastare un’eventuale influenza del papa o
dell’Austria (kulturkampf = battaglia per la civiltà: gesuiti espulsi
dal paese, matrimonio civile obbligatorio, controllo statale su
scuole e seminari).
Per guadagnare consensi anche presso le classi più deboli, istituì
assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro, indennizzi per
invalidità e pensioni di vecchiaia.
La politica estera di Bismarck
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1873: alleanza tra Austria, Prussia e Russia per
mantenere la pace in Europa orientale. (Patto
dei Tre Imperatori).
Ma la Russia voleva espandersi nei Balcani per
ottenere uno sbocco sul Mediterraneo, perciò
attaccò l’Impero Ottomano (1877).
1878: Congresso di Berlino convocato da
Bismarck gli stati indipendenti di Serbia,
Montenegro, Romania, Bulgaria limitarono la
presenza russa nei Balcani. La Bosnia-Erzegovina
era amministrata dall’Austria, l’Inghilterra
ottenne Cipro e la Francia la Tunisia in Africa.
La Penisola Balcanica dopo il Congresso di Berlino.
Macedonia, Albania e Tracia facevano parte dell’Impero Ottomano, la Tessaglia sarà
acquisita dalla Grecia.
Il Kaiser Guglielmo II
1888: salì al trono di Germania Guglielmo II.
Rimase Kaiser fino al 1918.
 Non era interessato all’equilibrio politico in
Europa, ma puntava all’espansione della
Germania. Diede inizio ad una corsa agli
armamenti.
 Bismarck, criticato per non aver avviato una
politica colonialista, si dimise (1890).
 1894: Duplice Intesa tra Francia e Russia contro
l’aggressività della Germania.
 La Germania aveva stretto la Triplice Alleanza
con Austria e Italia.
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Il Kaiser Guglielmo II
con la moglie e i 7 figli
La Russia di Nicola I
Assolutismo dello zar Nicola I.
 Paese ancora molto arretrato, con agricoltura di
tipo feudale (contadini come servi della gleba).
 Espansionismo di Nicola I: per conquistare uno
sbocco sul Mediterraneo attraverso il Mar Nero,
invase
territori
appartenenti
all’Impero
Ottomano  intervento di Francia e Inghilterra:
guerra di Crimea (1853-55).
 Con la Conferenza di Parigi (1856) la Russia
dovette abbandonare ogni pretesa di affacciarsi
sul Mar Nero. L’autorità dello zar venne
indebolita dalla sconfitta.
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La Russia di Alessandro II e successori
1861: in seguito ad alcune rivolte contadine, il nuovo zar
Alessandro II abolì la servitù della gleba e permise ai
contadini di comprare le terre.
 Si formarono due classi di contadini: i kulaki, proprietari
delle terre, e i contadini poveri, che non riuscirono ad
acquistarle.
 1881: Alessandro II vittima di un attentato.
 I due successori adottarono una politica autoritaria che
fece crescere l’opposizione. Due i partiti principali:
socialista rivoluzionario (diffuso tra i contadini) e operaio
socialdemocratico (diviso a sua volta in due correnti in
contrasto tra loro, i bolscevichi e i menscevichi).
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Alessandro II, zar dal 1855 al 1881
Nicola I, zar dal 1825 al 1855
L’espansione degli USA
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Molti immigrati dall’Europa nei 13 stati che si erano
resi indipendenti → ricerca di nuovi spazi verso il
lontano ovest (Far West).
Pionieri: prima cacciatori e avventurieri, poi
agricoltori.
1848: scoperta casuale dell’oro in California →
“febbre dell’oro”.
Avanzata dei pionieri a danno dei Pellirosse (Indiani
d’America), che vivevano divisi in tribù e praticavano
caccia al bisonte ed agricoltura → distruzione
dell’habitat dei bisonti e diffusione di malattie
sconosciute agli indiani e per questo letali.
Guerre indiane (1860-1890): i Pellirosse furono
confinati in riserve.
Nuovi stati: nel 1850 gli Stati Uniti erano in tutto 31,
nel 1890 arrivarono a 44.
Stati del Nord e Stati del Sud
Stati del Nord: più popolosi e tecnologicamente
avanzati. Agricoltura organizzata in piccole proprietà,
industrie, crescita delle ferrovie, lavoratori liberi.
Necessitavano di una politica protezionistica per
difendere le proprie attività produttive. Favorevoli
all’abolizione della schiavitù, che avrebbe portato un
aumento della manodopera nelle industrie (ex schiavi
in cerca di lavoro).
 Stati del Sud: grandi proprietari terrieri possedevano
enormi piantagioni (cotone, tabacco, canna da
zucchero), coltivate da schiavi neri. Necessitavano di
una politica liberistica per vendere il cotone e gli altri
prodotti anche nel Nord.
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La Guerra di Secessione
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1860: eletto presidente degli USA Abramo Lincoln, contrario alla
schiavitù. Gli stati del Sud, sentendo minacciata la loro economia,
decisero la secessione e formarono la Confederazione degli Stati
del Sud (capitale Richmond).
1861-1865: sanguinosa guerra civile tra Nord (Unione) e Sud
(Confederazione)
Dal 1863 prevalsero i Nordisti perché:
avevano industrie in grado di fabbricare armi e munizioni, ferrovie
efficienti per trasportare i materiali e flotta armata per bloccare i
rifornimenti ai Sudisti
Lincoln aveva dichiarato liberi tutti gli schiavi degli Stati ribelli.
Molti andarono ad arruolarsi al Nord
Vittoria dell’ esercito dell’Unione, comandato da Ulysses Grant.
L’economia del Sud era in ginocchio. Lincoln venne assassinato da
un Sudista.
1865: abolizione definitiva della schiavitù, ma molti consideravano
ancora i neri come appartenenti ad una razza inferiore. Frequenti
gli episodi di razzismo, soprattutto ad opera del Ku-Klux-Klan.
Immagini della Guerra di Secessione
Cannoni nei pressi di Yorktown durante la Guerra di Secessione
Soldati feriti durante la Guerra di Secessione
La crescita economica
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Dopo la guerra, straordinario sviluppo economico reso
possibile da:
libertà di iniziativa degli imprenditori
ricchezze naturali (enormi territori da coltivare/
sottosuolo ricco di risorse, come minerali preziosi in
Alaska e petrolio)
uso di macchinari agricoli e concimi
ferrovia (ad es. linea transcontinentale)
Mito del self made man, cioè dell’uomo “che si è fatto da
solo”, unico artefice della propria ricchezza.
Le Unioni dei lavoratori si battevano per i diritti degli
operai.
Aumento vertiginoso della popolazione  maggiore
richiesta di beni  ulteriore crescita delle industrie.
Due partiti: Repubblicano (imprenditori/Nord) e
Democratico (strati sociali più deboli/Sud)
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