La prussia di Bismarck

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CAPITOLO 2
La prussia di Bismarck
Grazie allo sviluppo industriale in Prussia si affermò un ceto borghese deciso a ottenere un regime più liberale e
l’unificazione di tutti gli stati germanici. Nei progetti del re Guglielmo I e del primo ministro Bismarck l’unità
tedesca doveva avvenire sotto l’egemonia della Prussia. Ciò provocò l’ostilità dei regni tedeschi che preferivano
l’egemonia dell’Austria. Si aprì cosi la guerra dei ducati che si concluse con l’unificazione degli stati Germanici
sotto la guida della Prussia. Il progetto della Prussia preoccupò la Francia che entrò in guerra contro Berlino (luglio
1870 guerra franco prussiana). L’esercito tedesco sconfisse varie volte i francesi, fino ad annientarli a Sedan,
costringendo Napoleone III alla resa. Questa disfatta provocò la caduta di Napoleone III con la conseguente creazione
della terza repubblica che portò avanti la resistenza contro le truppe di occupazione prussiane, arrivate ad assediare
Parigi. Nel gennaio del 1871 la città si arrese e con l’Armistizio di Versailles la Francia cedette l’Alsazia e la Lorena.
Il popolo parigino diede vita a un governo rivoluzionario e democratico detto la Comune. Questo primo esperimento
di regime proletario e socialista della storia spaventò il governo francese che scatenò una feroce repressione contro i
comunardi. Mentre cadeva l’impero francese, nasceva l’impero Germanico sotto la guida di Guglielmo I detto il
Kaiser.
© Federico Ferranti S.T.A.
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