PROGETTO ITEC
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
“VIA ANNA FRANK”
SEDE TITO MACCIO PLAUTO
Classe 1I
Ripercorriamo insieme
le fasi più importanti
del progetto!
Poiché la parte finale del programma di
scienze del primo anno, la classificazione
degli animali, spesso risulta uno sterile
elenco di informazioni e concetti astratti,
la nostra Prof ha deciso di farne
l’oggetto del progetto!
Scelta dell’argomento:
“La fauna delle Foreste Casentinesi”
Abbiamo quindi formato i gruppi di lavoro
con TeamUp, un programma specifico, e
con una serie di votazioni abbiamo scelto
gli animali da inserire nel calendario, i
nomi da attribuire ad ogni gruppo e
l’assegnazione degli animali ai vari
gruppi …
1° gruppo
gli scoiattoli ululanti
Ci siamo occupati del
LUPO e dello
SCOIATTOLO
2° gruppo
le salamandre mannare
Ci siamo occupati del
CERVO, della
SALAMANDRA e
dell’AQUILA
3° gruppo
wild nature
Ci siamo occupati del
GAMBERO, del
RICCIO e della
BISCIA
4° gruppo
gli scherzi della natura
Ci siamo occupati
della FARFALLA
e del
CINGHIALE
5° gruppo
i notturni
Ci siamo occupati
della VOLPE e
del GUFO
Abbiamo iniziato le nostre
ricerche sul web …
… e per non dimenticare il lavoro
svolto abbiamo registrato le news
flash!
Ecco un momento tanto atteso:
la bozza del calendario
Uno step molto divertente è stato
il “giro in galleria” con i nostri commenti!
Dopo tanta fatica, un mese di lavoro, molte ore al pc,
e molte lezioni di matematica saltate ;-)))
alla fine abbiamo prodotto il nostro bellissimo
calendario!!!
IL LUPO
Il lupo appartiene alla famiglia dei Canidi,
carnivori simili ai cani. Tra questi è il più
grande come dimensioni: la lunghezza
oscilla tra i 110 e i 140 cm., l’altezza tra i 60
e gli 80 cm. Il colore del suo mantello
varia con l’età e con le stagioni:
generalmente
è
grigio-giallastro
o
marrone – rossiccio; presenta una
dentatura caratterizzata da canini affilati,
lunghi e ricurvi verso l’interno. Raggiunge
al massimo i 10 anni di vita in libertà e i 17
in cattività. Il lupo è un animale notturno:
gioca e si riposa nelle ore diurne, mentre
di notte pratica la caccia che avviene in
branco. Preda e si nutre, quindi, di animali
domestici come bovini, suini, caprini e di
altri piccoli mammiferi e uccelli. Vive in
branco che si sviluppa intorno ad una
coppia; la vita di branco è basata su
regole
gerarchiche
con
una
predominanza del maschio sulla femmina
e della femmina sui cuccioli. In genere
nascono dai 4 ai 6 cuccioli alla volta e
l’allattamento dura circa 35 giorni; questi
poi iniziano a cacciare insieme al branco
dopo 6 mesi, mentre la maturità sessuale
viene raggiunta dopo 2 anni.
IL GUFO REALE
Un tempo questo animale era cacciato dall'uomo in quanto
considerato fautore di sventura e lo si collegava con la
stregoneria. Per fortuna ai giorni nostri le cose sono cambiate! Il
gufo reale è un animale sedentario e lascia il suo territorio per
migrare in zone più calde quando il freddo si fa troppo intenso. E'
un animale molto timido e rifugge la presenza umana ed in
genere si muove di notte, per questa ragione è molto difficile
studiarlo in natura. Difende molto calorosamente il suo territorio
da altri uccelli (ad esempio dalle civette) e, se costretto, li
affronta arruffando le piume e tenendo le ali in alto sopra il dorso
per apparire più grande. Passa la maggior parte della giornata
appollaiato sugli alberi, inattivo, a guardarsi intorno. Quando
arriva la notte inizia la caccia alla ricerca di cibo. E’ un rapace
notturno esclusivamente carnivoro: scruta il territorio da una
postazione ottimale e appena avvista una preda plana su di
essa in silenzio, grazie alle speciali penne che gli consentono di
avere un volo silenzioso, tanto che le sue vittime non si
accorgono di essere attaccate se non quando oramai è troppo
tardi. Grazie alla perfetta visione notturna, all'udito finissimo e al
volo silenzioso, sono i padroni assoluti del loro territorio. La loro
dieta è costituita principalmente da piccoli roditori, ma anche
da animali di più grandi dimensioni quali anatre, oche, conigli,
lepri. Meno comunemente si nutrono anche di altri uccelli. Solo
se la battuta di caccia notturna non ha dato buon esito,
cacciano di giorno. Durante il loro primo periodo di vita i piccoli
di gufo sono a rischio predazione: per fortuna la madre rimane
con i giovani per la maggior parte del tempo e tiene a bada
eventuali nemici. In ogni caso, grazie al colore del loro
piumaggio, sono ben mimetizzati, soprattutto quando sono
appollaiati sugli alberi. I gufi sono animali difficili da studiare in
quanto fuggono lontano dall'uomo e per questo gli ornitologi si
aiutano studiando delle palline (borre) che sono rigurgitate dal
gufo reale e che contengono piume, ossa e peli degli animali
ingeriti in quanto queste parti non sono digerite, nonostante i
potenti succhi gastrici di questo animale. Spesso si trovano dei
veri e propri mucchi nei luoghi dove un gufo reale si è
appollaiato o vicino al nido o dove ha mangiato e sono
fondamentali per capire le abitudini alimentari di questi uccelli.
IL CERVO
Il cervo è un esemplare meraviglioso di notevoli
dimensioni: il maschio, più grande della femmina,
raggiunge un metro e mezzo di altezza al garrese
(nei quadrupedi è il punto più alto del dorso, nella
zona di incontro tra collo e scapole).
I maschi hanno le corna (palchi) imponenti e
ramificate,la cui dimensione varia con l’età e con
la condizione fisico/nutrizionale; queste vengono
perse e ricrescono nel periodo primaverile per
essere pronte nel periodo autunnale, quando i
maschi, che di norma vivono solitari, si
ricongiungono con il branco nel periodo della
riproduzione. Durante questo periodo emettono
stani versi, i bramiti, per avvisare gli altri
pretendenti della loro presenza e per attirare le
femmine. Inevitabili sono dunque le lotte fra
maschi che si contendono la futura compagna.
Le femmine hanno una gestazione di 33/34
settimane e di norma nasce un solo cerbiatto, dal
mantello rossastro cosparso di puntini bianchi, che
verranno poi persi con il raggiungimento dell’età
adulta.
Il cervo è diffuso in tutta Europa e i suoi habitat
prediletti sono i boschi di latifoglie e i pascoli,
anche se può spostarsi fino ai centri abitati per
mancanza di nutrimento. Adora cibarsi di erbe
fresche, foglie, arbusti e foraggi.
I cervi, inoltre, sono dotati di 3 qualità: velocità,
forza, e bellezza che gli conferiscono una certa
maestosità.
LA FARFALLA
La Vanessa Atalanta è un lepidottero diffuso
nelle zone temperate di Europa, Asia e Nord
America.
Questa
grande
farfalla
si
riconosce dal vivace disegno color marrone
scuro, bianco e rosso delle sue ali che
raggiungono l'apertura media di 45-50 mm.
Il bruco si nutre di foglie di ortica, mentre gli
esemplari adulti prediligono le infiorescenze
di piante come la Buddleja e la frutta in
avanzata fase di maturazione. Questa
specie
vive
abitualmente
in
zone
temperate, ma effettua delle migrazioni
verso nord in primavera e occasionalmente
in autunno.
È una delle ultime specie di farfalle
avvistabili in nord Europa prima dell'arrivo
dell'inverno, spesso mentre si posa sui fiori
dell'edera nelle giornate di sole.
La vanessa atalanta è anche nota per
essere capace di cadere in stato di
ibernazione; la colorazione degli esemplari
che riemergono da questo stato è
notevolmente più scura rispetto a quella dei
nati in primavera. La farfalla, specialmente
nelle zone dell'Europa meridionale, è
comunque in grado di alzarsi in volo anche
d'inverno se il tempo è bello.
IL CINGHIALE
Il cinghiale è l’animale onnivoro per eccellenza
anche se il 90% della sua dieta è a base di vegetali:
frutta, semi, funghi, nocciole, tuberi, radici, bulbi.
Trova il cibo grazie al suo grugno mobile che
termina con le narici e che muove in modo
circolare quando mangia. I canini inferiori si sono
trasformati in zanne che fuoriescono dalla bocca
mentre i canini superiori si posizionano dietro le
zanne. Queste vengono affilate strofinandole le une
sulle
altre
rendendole
in
questo
modo
particolarmente taglienti. Sembra che il senso della
vista non sia molto sviluppato a differenza
dell’olfatto e del gusto. Il corpo del cinghiale è
ricoperto da una pelliccia ispida formata da setole
di un colore che va dal marrone al grigio; i maschi
sono in genere più grandi delle femmine. Quando
arriva il periodo della riproduzione i maschi, che
normalmente fanno vita solitaria, si uniscono ad un
gruppo e, dopo aver cacciato lottando eventuali
altri maschi presenti, si accoppiano con quante più
femmine gli è possibile. Le lotte tra maschi in questo
periodo sono molto violente. La gravidanza dura
circa 100-115 giorni al termine della quale la
femmina si allontana dal gruppo, cerca un luogo
tranquillo e sicuro e dopo aver preparato un
adeguato giaciglio mette al mondo da 4 a 8
cuccioli. Questi sono allattati per 3 - 4 mesi nella
tana che lasciano solo nei brevi periodi in cui
seguono la madre alla ricerca di cibo. I piccoli per i
primi sei mesi di vita hanno un mantello
caratteristico striato che gli consente di mimetizzarsi
meglio nel sottobosco. Il cinghiale vive in pianura e
in
montagna fino al limite della vegetazione
arborea, in boschi folti a prevalenza di latifoglie
LA VOLPE ROSSA
Le volpi hanno sempre avuto un
impatto ambivalente nell’immaginario
dell’uomo: da un lato è ritenuto un
parassita che si preda di piccoli animali
da cortile e pollame, dall’altro è
sempre stato ammirato per la sua
bellezza e scaltrezza. E’ un animale
estremamente
adattabile
che
colonizza
qualsiasi
ambiente
a
disposizione, trovandosi un posto anche
nelle periferie delle aree urbane. A
seconda della sottospecie presa in
considerazione, il loro corpo può
misurare fra i 75 ed i 140 cm, per un
peso che varia fra i 3 e gli 11 kg. Il
colore del pelo è rossiccio, ma la gola,
il ventre e l'estremità della coda sono
bianche; quest'ultima è lunga e folta; il
muso è allungato e le orecchie sono
triangolari ed estremamente mobili.
Nonostante sia classificato come
carnivoro la volpe è un animale
onnivoro. È in grado di cacciare prede
di diverse dimensioni, da insetti di 0,5
cm a uccelli di 1,5 m e gradisce la
frutta in generale, ma in particolare i
frutti di bosco
IL GAMBERO DI FIUME
Il gambero di fiume è un piccolo crostaceo d'acqua
dolce e viene chiamato anche "gambero dai piedi
bianchi" per la caratteristica colorazione degli arti e del
ventre in contrasto col resto del corpo che si presenta
dal bruno rossiccio fino al verde scuro a volte con tinte
più chiare vicine al giallastro. Particolarmente tozzo e
dal carapace robusto, può raggiungere gli 11-12 cm
di lunghezza e i 90 g di peso e i maschi sono più grandi
delle femmine. Trascorre la sua vita nei torrenti e nei rii
particolarmente ossigenati. Ha varie preferenze perché
è un animaletto particolarmente viziato: preferisce i
letti ghiaiosi o sabbiosi ma dotati di rive in cui siano
presenti anfratti e luoghi sicuri, rappresentati spesso da
fronde di alberi caduti o foglie, per potersi nascondere
e riposare. Essendo un crostaceo che si riscalda molto
velocemente vive in acque fredde. È un animale
tipicamente notturno e si nutre di qualunque cosa:
dalle alghe alle piante acquatiche, dai vermi ai
molluschi,
alle
larve
di
insetti.
Tira fuori le chele e diventa aggressivo per difendere il
suo territorio e la femmina e guai a chi si avvicina!
L’accoppiamento avviene soprattutto in autunno. La
femmina, porta sull’addome per 5-6 mesi le uova
fecondate (circa un centinaio), prendendosene cura,
ventilandole e pulendole continuamente. In primavera
esse schiudono ma le piccole larve rimangono ancora
per qualche tempo aggrappate al corpo materno. I
gamberi di fiume,a causa della loro carne succulenta,
devono sfuggire continuamente a numerosi predatori
che, come l'uomo, ne apprezzano le carni. In
particolare le larve sono spesso oggetto di cattura da
parte di altre larve grandi cacciatrici come quelle dei
coleotteri o delle libellule. Anche molti pesci e molti
uccelli trampolieri si cibano di gamberi.
LA BISCIA DAL COLLARE
La biscia dal collare è chiamata così perché è verde
scura o marrone con un collare giallo caratteristico
dietro alla testa. Poiché non è velenosa, le sue uniche
difese sono la produzione di un fluido dall'odore aspro
dalle ghiandole anali o la finzione della morte. A volte
finge anche degli attacchi, colpendo senza aprire la
bocca, raramente si difende mordendo!
E’ una grande nuotatrice e va in letargo durante
l'inverno. L’accoppiamento avviene poco dopo il
risveglio, ad aprile o maggio. Le uova dalla pelle in
cuoio vengono deposte in gruppi di 8 - 40 in giugno e
luglio e si schiudono dopo circa 10 settimane. Poiché le
uova richiedono una temperatura di almeno 21 gradi
per schiudersi, la vegetazione in putrefazione, incluso i
cumuli di compost, sono postazioni preferite. I giovani
sono lunghi circa 18 cm quando le uova si schiudono e
sono subito indipendenti. Si adattano ad una varietà
di habitat e nonostante prediligano le aree vicino agli
specchi d'acqua dolce, alle rive dei fiumi e agli stagni,
si trovano anche in zone che distano chilometri dagli
ambienti umidi.
Predano quasi interamente anfibi, specialmente le
rane comuni, anche se occasionalmente mangiano
anche mammiferi e pesci.
La biscia dal collare ha un ampio areale eurasiatico: è
distribuita nell’Europa continentale, dalla penisola
iberica agli Urali e dalla Scandinavia settentrionale
all’Italia meridionale, Sicilia e Sardegna comprese; si
trova anche nell'Africa nord-occidentale ed in Asia
Minore. In Gran Bretagna la biscia dal collare è il rettile
più grande e raggiunge una lunghezza totale di 120
cm; in Veneto, nella regione del delta del Po,
raggiunge anche i 2 metri.
LO SCOIATTOLO
Lo scoiattolo è un roditore di taglia mediopiccola (40 cm) della famiglia degli
Sciuridae, che comprende molte altre
specie come la marmotta e il cane della
prateria.
In verità, al genere Sciurus appartengono
diverse specie di animali che vanno sotto il
nome comune di "scoiattolo". La specie più
nota è certamente lo scoiattolo europeo,
rosso col pelo del petto più chiaro. In Italia
la varietà rossa arriva fino alla Tuscia e
all'Umbria. Più a sud viene sostituita dalla
varietà nera, caratteristica dei boschi
dell'Appennino
dall'Abruzzo
all'Aspromonte.
Lo scoiattolo è un animale arboricolo, abile
saltatore, e per questo legato agli ambienti
silvani. Si nutre di noci, ghiande, funghi e
frutta, delle quali fa cospicue scorte
durante
la
stagione
estiva,
immagazzinandole
in
dispense
ben
nascoste, per poi attingerne nei periodi di
scarsità
(salvo
dimenticarsene,
collaborando così alla disseminazione
delle piante!). I principali predatori dello
scoiattolo sono la martora, il gatto
selvatico e diverse specie di rapaci.
IL RICCIO COMUNE
Il riccio comune o europeo è un mammifero dal
corpo compatto, muso aguzzo, orecchie larghe e
piccoli occhi neri. Il pelo è generalmente bruno
chiaro e ricopre testa, parti inferiori del corpo e
zampe; queste ultime sono corte e tozze, ma i piedi
hanno forma allungata e presentano tutti 5 dita con
unghie appuntite. Le parti superiori del corpo sono
provviste di aculei caratteristici, grigi alla base e
biancastri in punta e ciascun esemplare ne
possiede fino a 6000! La lunghezza del riccio varia
da 25 a 30 centimetri e la femmina è più grande del
maschio. Il riccio è diffuso in Europa e in Asia
settentrionale e centrale e vive sia in regioni piane
che in luoghi montani, in foreste, campi e praterie.
Vive da solo ed il suo rifugio è nelle cavità degli
alberi o nei buchi dei muri; il suo nido è costituito da
foglie, paglia e fieno mescolati. Talvolta la sua tana,
di circa 30 centimetri, è provvista di due gallerie.
Esso esce all'aperto soltanto di notte, procedendo
lentamente, con un'andatura saltellante; esplora il
territorio con curiosità, fiutando qualsiasi oggetto
che incontra. Se ode un rumore si arresta e la sua
acutezza dell'odorato compensa la vista mediocre.
Allora si arrotola assumendo la forma di una palla,
un pò appiattita da un lato e irta di aculei volti in
tutte
le direzioni. La depressione laterale
corrisponde al ventre: il muso, le 4 zampe e il
moncone di coda vi sono profondamente rientrati. Il
periodo degli amori sopraggiunge in estate. Per
manifestare i propri gradimenti, il riccio emette
allora dei mormorii soffocanti, suoni rauchi. La
femmina partorisce in genere da 3 a 6 piccoli i
quali, dopo un mese, sono in grado di nutrirsi da soli.
LA SALAMANDRINA DAGLI OCCHIALI
Questo anfibio ha una lunghezza media che da
adulto supera di poco i 10 cm. Il colore varia dal
bruno del dorso, al rosso, nero e biancastro del
ventre. Se disturbata solleva la coda e le zampe,
mostrando il vivace colore rosso delle parti ventrali,
per disorientare i predatori; questa mossa viene
chiamata “unkenreflex “. Il suo nome è dovuto,
inoltre, alla caratteristica macchia bianca a forma
di triangolo che ha sulla testa. Il nome “terdigitata”
si riferisce alla caratteristica delle sue zampe
posteriori che possiedono solo 4 dita anziché 5
come le altre specie di anfibi europei. Questi
animali vivono nei boschi ed amano rifugiarsi nei
tronchi cavi degli alberi ed in svariati anfratti naturali
o dentro le cantine, dove non vengono infastidite
dal troppo calore, dove la loro pelle sensibile si
irriterebbe. Frequentano anche ambienti forestali
collinari e montani, fra i 200 ed i 600 metri di quota,
dove vivono vicino ai corsi d'acqua, nascoste tra le
rocce e la lettiera. Sono attive esclusivamente in
condizioni di elevata umidità, spesso di notte o nelle
giornate di pioggia . Durante lo svernamento e
l'estivazione si trattengono per lo più sotto terra, a
volte a profondità superiori al metro, in caverne o
dentro i muri a secco .
La Salamandrina è uno degli Anfibi meno legati
all'ambiente acquatico nel quale si reca solo per
deporvi le uova. Addirittura i maschi una volta
metamorfosati non entrano mai più in acqua,
alimentandosi ed accoppiandosi a terra.
Le larve si nutrono di invertebrati acquatici mentre
gli adulti di quelli terrestri, quali molluschi polmonati
(lumache, limacce) e, soprattutto, Artropodi.
L’AQUILA REALE
L'aquila reale, vera e propria sovrana degli
uccelli, è l'aquila più diffusa nell'emisfero
settentrionale. Preferisce ampi spazi, soprattutto
montuosi, e si tiene lontana dalle zone troppo
boscose e abitate. Si ciba di piccole prede,
come conigli, pesci, lepri, scoiattoli e a volte
persino piccoli daini! La preda di solito viene
avvistata dall'aquila mentre sorvola bassa il
terreno, che controlla scrupolosamente con la
sua vista acutissima; poi cala sulle sue vittime e le
ghermisce con gli artigli.
A differenza del maschio, la femmina ha enormi
ali, che talvolta possono sfiorare i 2 metri e mezzo
(apertura alare), e che nell’insieme possono
pesare circa 6 Kg; il piumaggio è di colore
marrone, il becco è forte e ricurvo e le robuste
zampe sono ricoperte di piume e dotate di artigli
affilatissimi.
Nel proprio territorio un’ aquila può arrivare ad
avere 12 nidi, costruiti sui dirupi o fra i rami di
alberi alti e antichi. Ogni primavera la coppia
sceglie un nido e lo rinnova con ramoscelli
freschi. La covata ha luogo da gennaio fra gli
esemplari che abitano le zone più calde, e da
maggio per quelli che abitano le regioni più
fredde. Il maschio, in questo periodo, frequenta
poco il nido ma, quando il primo pulcino esce
dall'uovo, egli comincia a portare del cibo.
Purtroppo, a volte, capita che il primo piccolo,
ormai nato da tempo, uccida il secondo per
mancanza di nutrimento.
Grazie per l’attenzione!