Tra Scilla e Cariddi: la gestione del gruppo classe La classe è un sistema in cui il tutto è più della somma delle parti La classe è un microsistema complesso determinato da fattori interni ed esterni • Contesto socio culturale • Politiche gestionali della scuola • Team insegnanti • Sottogruppi di allievi • Ruoli nel gruppo • Norme e regole • Dinamiche interne • Aspetti valoriali • Ruolo delle famiglie Il gruppo classe sotto la guida dell’insegnante… Obiettivi didattici Istruzione ed apprendimento Sviluppo del sapere Obiettivi identitari e relazionali Favorire la crescita individuale e l’esperienza gruppale Il gruppo classe è un gruppo di apprendimento… Condivisione degli obiettivi Condivisione contenuti Condivisione dei metodi Condivisione della valutazione Ascolto dei bisogni Riconoscimento delle capacità Condivisione delle norme Gestione delle dinamiche Lo spazio educativo del gruppo classe Creemers e Reezigt (1999) Aspettative di insegnanti e studenti L’ordine ed il clima normativo Le relazioni verticali ed orizzontali L’ambiente fisico L’insegnante come facilitatore all’interno del gruppo classe • Caratteristiche di personalità • Stile di insegnamento • Aspettative sugli alunni • Capacità relazionali • Capacità comunicative • Capacità di ascolto • Autorevolezza • Pedagogical caring (Wentzel 1997) • Capacità conduzione di gruppo (coaching) Qualche indicazione per dar vita ad una identità di gruppo… • • • • • • • • • • Identità Appartenenza Imitazione Identificazione Gestione del conflitto Collaborazione Produzione/creazione Valorizzazione differenze Inclusione Nutrimento affettivo Alcuni stimoli… • Insegnamento individualizzato / intraclasse / interclasse • Formazione al lavoro in team (per il consiglio di classe ) • Formazione alla gestione del gruppo • Formazione alle tecniche didattiche e della formazione • Formazione alla gestione dei conflitti (regole / timing/ sanzione) • Formazione all’utilizzo dei feed back (positivi e negativi) Franco Fornari (1921-1985) Psicanalista Presidente della Società psicoanalitica italiana dal 1974 al 1978. Successore di C. Musatti nella cattedra di Psicologia nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'università di Milano I codici affettivi (Fornari) • Codice= struttura mentale di base che attiviamo per conoscere il mondo e per comunicare con esso - Sono unità minime di significati affettivi - un promemoria, un copione interno - un sistema di valore che serve a valutare la realtà e guidare la relazione e orientare le scelte • Codice affettivo= codici di origine evolutiva che presiedono alla sopravvivenza della specie (maschio, femmina) e della famiglia (madre, padre, figlio, fratello) Il «paterno» e il «materno» Il codice materno • La relazione è soddisfazione del bisogno, allevamento e nutrizione, coccola , legame stretto (cordone) • Il mio ruolo è sacrificarmi e darti tutto ciò che chiedi • Il tuo ruolo è chiedere di essere nutrito e di avere tutto ciò che vuoi • PERICOLI: illusione di onnipotenza, fusionalità e dipendenza, confusione Il codice paterno • La relazione è valorizzare capacità e prestazione , l'efficienza e l' autonomia l'indipendenza e la separazione • Il mio ruolo è renderti consapevole e autonomo • Il tuo ruolo è prendere coscienza delle tue capacità e camminare da solo • PERICOLI: sensazione di mancanza, ansia, fatica Il codice fraterno • La relazione è collaborazione, reciprocità, mutuo aiuto, responsabilità e maturità alleanza e solidarietà • PERICOLI: collusione contrapposizione competizione confronto La classe (Rebolini) • Struttura formalizzata con norme stabilite • Omogeneità per l’età, disomogeneità per sesso, classe sociale, confessione religiosa ecc. • Gruppo obbligato : attenuazione delle ansie “mi è imposto ciò che desidero” • Di fronte a forti bisogni di dipendenza l’adolescente può attivare atteggiamenti di opposizione nei confronti di un insegnante o dei genitori • Fonte di investimenti multipli : compagni, insegnanti, genitori, quartiere • Funziona come uno spazio psichico allargato • Due culture : una insegnante/classe – la seconda il gruppo dei pari La classe • • • Propone due tipi di relazioni : una verticale con un adulto ed una orizzontale con i compagni Obbliga l’adolescente a fare i conti con nuove aspettative e ad assumere nuovi ruoli, modificando così il proprio schema interno strutturato all’interno della famiglia Partecipa al processo trasformativo con il quale l’adolescente costruisce un nuovo modello relazionale interno di riferimento che modifica il suo apparato psichico e che diventerà la struttura portante della sua identità adulta La classe In tutti i gruppi, quindi anche nel gruppo classe, vi è un continuo intrecciarsi di comunicazioni e di operazioni, alcune finalizzate al raggiungimento del compito di lavoro ed altre connesse ai bisogni affettivi e difensivi. Alcuni individui più di altri possono essere portatori e rappresentanti di queste due funzioni diverse : sono questi gli individui che si prestano a impersonare i ruoli “centrati sul compito” e ruoli “centrati sulla difesa dall’ansia”. La classe: ruolizzazione • Il capro espiatorio • Il bullo • Il dipendente • Il mediatore • Il marginale L’insegnante L’adolescente osserva con sguardo critico e acuto i propri insegnanti per verificare chi di loro può costituire un modello di identificazione. La figura che lo attrae di più è generalmente quella alternativa rispetto ai genitori L’insegnante • • • • • • • • • • Autorevole Giusto e capace di far rispettare le regole Che non disprezzi chi è debole e non tema i prepotenti Imparziale nei giudizi Autorità incorruttibile Competente nella sua disciplina e che la sappia trasmettere Che abbia dei valori e principi morali in cui crede Che sappia stabilire una buona relazione affettiva Che lo sappia valorizzare ed incoraggiare Che non utilizzi i suoi errori per estendere un giudizio negativo su tutta la persona Cellulare… Prof: è la terza volta che gli viene requisito il cellulare a scuola, non potevamo non intervenire… Pd: si ma lo portano tutti a scuola, serve…ma se devo dirgli qualcosa come faccio? Devo lasciaglielo… Prof: deve imparare ad usarlo correttamente. In classe deve essere spento. Md: si ma almeno se sono in ritardo lo avviso e intanto che mi aspetta a mezzogiorno si perde via un attimo… Il pennarello nero… Md: Buongiorno professoressa, ieri Jason è venuto a casa arrabbiato e poi ha pianto perché lei lo ha messo in punizione. Prof: Non l’ho messo in punizione, l’ho rimproverato perché ha sporcato il banco con il pennarello indelebile nero mentre spiegavo la lezione. Md: Non è stata colpa sua, Jack non glie lo voleva prestare e lui nel tirarlo lo ha rotto, però voi potevate intervenire per fermarli… Prof: Jason è stato rimproverato perché non doveva stare attento e poi perché non ha detto quello che era successo ed ha sporcato il banco suo e del compagno… Md: In ogni caso ci è rimasto molto male per essere stato rimproverato davanti a tutti…è un ragazzo sensibile…. Verifica … P 1: Rossi e Bianchi dovrebbero venire lunedì a fare il giornalino. P2: no, lunedì hanno la verifica di storia . P1: sì, ma a me servono, deve uscire in settimana. Possono recuperare in altro momento. Dai lasciali venire, devono anche divertirsi a scuola… sei sempre la solita. Gli fai fare la prova dopo… P2: vediamo, se riescono a finire presto possono venire, però devono farla tutta. Consiglio … P 1: P2: P1: P2: P1: P2: Verdi non sta attento e disturba durante la lezione. Si, ma però non sempre. Con me è buonissimo. E’ che si stufa, è un ripetente, bisogna capirlo.. sì, ma non è una buona ragione… Bisogna interessarlo a qualcosa, io quando si stanca lo faccio uscire a fare un giro. Quando torna è più rilassato. non credo sia giusto per lui e per la classe.. non possiamo fare i secondini, bisogna capirlo. Non possiamo sospenderlo, ha bisogno di stare in mezzo ai suoi amici.