Il commercio equo e solidale ( 95 Kb)

IL COMMERCIO
EQUO E SOLIDALE
I valori nello scambio
Lo scambio di valori
Paolo Marcianò
SOMMARIO
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CHE COSA E’
LE ORIGINI
GLI OBIETTIVI
I CRITERI
I PRINCIPALI PRODOTTI
IL PREZZO TRASPARENTE
LA RETE DISTRIBUTIVA
IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE IN ITALIA
LA PROMOZIONE
CHE COSA E’
Il commercio equo e solidale (CE&S)
rappresenta una forma di scambio con realtà
produttive di paesi del “Terzo Mondo”
sostanzialmente diversa da quella del mercato
tradizionale e finalizzata a instaurare relazioni
Nord/Sud più eque.
Esso promuove giustizia sociale ed economica,
sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e
l’ambiente, attraverso il commercio, la crescita
della
consapevolezza
dei
consumatori,
l’educazione, l’informazione e l’azione politica.
LE ORIGINI
L’idea del CE&S nasce in Olanda circa trent’anni fa, da parte di alcuni
organismi animati dalla volontà di stabilire la simmetria nelle relazioni
commerciali tra Nord e Sud, facendo leva sulla solidarietà nella sua duplice
accezione di valore etico e di necessità per la sopravvivenza della specie,
nella prospettiva di uno sviluppo sostenibile che determini una struttura di
mercato più equa.
Tali organismi promotori del CE&S, rendendosi conto di non avere la forza
per indurre le multinazionali a comportamenti corretti, avviano una iniziativa
commerciale di segno opposto, per dare risposte concrete almeno ad alcuni
produttori.
Come primo passo aiutano i contadini e gli artigiani a organizzarsi in
cooperative per favorire l’esportazione dei loro prodotti. In Olanda viene
fondata una cooperativa per l’importazione degli stessi prodotti.
Sulla scia dell’esperienza olandese, anche in altri paesi nascono
organizzazioni con scopi analoghi.
Oggi il CE&S è una realtà affermata anche in Italia.
GLI OBIETTIVI
In Africa, Asia e America Latina gruppi di produttori si sono da
tempo organizzati per assicurare a sé e alle proprie comunità uno
sviluppo più giusto.
Spesso essi vendono i loro prodotti senza coprire i costi di
produzione. L’obiettivo primario del CE&S è di fornire canali di
diffusione per i loro prodotti, evitando il ricorso a intermediari o
grossisti locali, per realizzare un legame diretto tra produttori del
Sud e consumatori del Nord che determini la modifica del rapporto
di scambio.
Il commercio alternativo offre a molte persone un lavoro, un reddito,
dignità sociale e notevoli opportunità di auto organizzazione.
Lo slogan tanto usato “no aid, but trade” (non aiuti, ma commercio)
si realizza così in strutture concrete per promuovere le economie
autosufficienti del Sud del mondo.
I CRITERI
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Tutte le organizzazioni coinvolte a vario titolo nel CE&S
s’impegnano a:
eliminare l’intermediazione commerciale privilegiando il rapporto
diretto e continuativo;
acquistare da produttori, organizzati su basi associative o
cooperativistiche, i quali uniscono all’impegno produttivo un
obiettivo di sviluppo sociale e comunitario;
pagare la merce a un prezzo equo, concordato con i produttori, che
tenga conto delle loro necessità di base, reinvestendo parte del
ricavato in progetti di sviluppo e concedendo loro dei finanziamenti;
promuovere uno sviluppo produttivo adeguato alle condizioni locali
che non crei dipendenza finanziaria e che sia rispettoso
dell’ambiente;
orientare i consumatori verso un consumo critico e responsabile.
I PRINCIPALI PRODOTTI
 PRODOTTI ALIMENTARI: caffè “Equo” del Messico (organico
100% qualità arabica) e caffè dell’Ecuador (qualità robusta);
miele del Messico; zucchero di canna dell’Ecuador; marmellate di
ananas, papaia, mora e goyave del Kenya e del Burundi; funghi
secchi, torrone e cocodas dell’Ecuador; tè dell’India, Burundi e
Tanzania; carcadè e citronella del Kenya; spezie dallo Sri-Lanka;
arachidi del Camerun; mango, papaia e ananas secchi dalle
Filippine; cacao dalla Repubblica domenicana; cioccolati prodotti
in Italia con pasta di cacao e zucchero di canna dell’Ecuador;
 PRODOTTI ARTIGIANALI: prodotti tessili del Perù, Tailandia e
Ecuador; ceramiche, sculture in legno, pietra e bronzo del
Brasile, Kenya ed India; cesteria dal Bangladesh e dalle
Filippine;incensi, saponi e strumenti musicali dalla Cina, Nepal,
Guatemala e Salvador; giochi in legno, presepi e bomboniere dal
Madagascar, Cile e Palestina.
IL PREZZO TRASPARENTE
Il consumatore viene informato della formazione dei
prezzi con l’indicazione, su appositi cartellini per
ogni prodotto commercializzato, della quota parte
che spetta a ciascun soggetto che ha partecipato al
processo di produzione/distribuzione.
In ogni caso, un parte dei ricavi finali “tornerà” nei
paesi produttori nella forma di finanziamenti a
progetti finalizzati di cooperazione.
LA RETE DISTRIBUTIVA
Canale di vendita privilegiato dei prodotti del Sud sono le
Botteghe del Mondo (B.d.M.). Secondo le cifre di “Fair Trade in
Europe 2001”, la più recente indagine dell’EFTA (European
Fair Trade Association), sono 2.740 i negozi con vocazione
commerciale ma anche “politica”: una buona fetta di attività di
chi sta in Bottega si divide tra le informazioni ai clienti sui
progetti di sviluppo che stanno dietro i prodotti e
l’organizzazione e promozione di campagne di opinione di
vario tipo. In testa la Germania con 700 negozi, lontanissime
Malta e Portogallo dove il CE&S è molto giovane e le B.d.M.
sono una per paese. Ma negli ultimi anni i prodotti alimentari
del CE&S si stanno facendo spazio anche sugli scaffali della
grande distribuzione: sono 43.000 in tutta Europa i
supermercati “equi”; la Germania in testa con 19.300 rivendite.
IL COMMERCIO
EQUO E SOLIDALE IN ITALIA
Secondo la citata indagine EFTA, in Italia il commercio equo e solidale si sta
sempre più rafforzando. Ma nel rapporto mancano molti dati: quasi tutto ciò
che riguarda gli importatori e il fatturato delle B.d.M. Il primo importatore CTM
Altromercato è l’unico di cui l’EFTA fornisca i numeri. Un fatturato di 9.300.000
euro, con un aumento del 32% tra il 1997 e il 1999 e 50 dipendenti. CTM
importa da 160 gruppi di produttori e rifornisce le 774 B.d.M. nazionali, dove
lavorano 70 full time equivalent e 1.500 volontari. All’Associazione B.d.M.
aderiscono 120 punti vendita.
Transfair Italia è il marchio di garanzia che ha aiutato la diffusione dei prodotti
equi nei punti vendita della grande distribuzione organizzata (ad esempio,
Coop e Esselunga) che sono passati dai 1.350 del 1998 ai 2.600 attuali.
Tra e istituzioni pubbliche che usano prodotti del CE&S vi sono il Parlamento e
la FAO. Nel 1999 le regioni Lombardia, Emilia Romagna e Lazio hanno
adottato risoluzioni a favore del CE&S.
LA PROMOZIONE
Fino a qualche tempo fa, la comunicazione si basava quasi
esclusivamente sulla sensibilizzazione diretta dei “consumatori”
presso le B.d.M. oppure avveniva in occasione di incontri o dibattiti
in ambienti religiosi o associazionistici. Il target raggiunto aveva già
un atteggiamento più o meno consapevole verso un consumo critico
e responsabile.
Con l’introduzione dei prodotti del CE&S tra le referenze della
grande distribuzione organizzata, i canali di comunicazione utilizzati
sono divenuti meno selettivi. Si leggono, ad esempio, intere pagine
di inserzioni pubblicitarie su quotidiani a diffusione nazionale.
Tutto ciò, pur favorendo la diffusione di tale opzione commerciale,
ha sollevato una serie di obiezioni e di posizioni critiche da parte di
chi intravede la possibilità di un inevitabile annacquamento e perdita
dei valori originari.