I MINORI STRANIERI.
Tra bisogno d’identità
e desiderio
d’appartenenza.
Como
9 Marzo 2011
LA QUESTIONE DELL’IDENTITA’.
IL CONCETTO DI IDENTITA’ ETNICA
La parte del concetto di sé che deriva
dalla consapevolezza di essere membro
di un particolare gruppo etnico e che
costituisce, soprattutto per chi emigra,
una fondamentale componente
dell’identità sociale.
L’IDENTITA’ ETNICA
1° FASE (infanzia)
• mancanza di interesse per la propria etnicità
• sostanziale identificazione con i valori e gli atteggiamenti degli
adulti della famiglia
2° FASE (preadolescenza e adolescenza)
• esplorazione della cultura d’origine
• comprensione del concetto di identità etnica e primo tentativo
di definizione
• esito incerto per atteggiamento ambivalente
ELEMENTI CONTESTUALI
• Società “eticamente neutra”
• Società “emotiva”
• Esposizione a messaggi contradditori
• Concentrazione della popolazione straniera negli
strati sociali più bassi
• Incrocio di diverse proposte di identità etnica
IPOTESI IDENTITARIE
“IDENTITA’ REATTIVA”
Riferimento prevalente o esclusivo alla cultura e all’identità
etnica originaria dei genitori.
Etnicità intesa come valorizzazione della cultura d’origine e
risposta ai bisogni di identità delle società post-moderne
• Mantenimento di ruoli fortemente tradizionali all’interno della
famiglia
• Gruppo amicale composto esclusivamente da connazionali
• Formazione di sottogruppi o nuclei familiari “anfibi” (confronto
e scambio con l’esterno è ridotto all’essenziale)
• Comunità incapsulate
IPOTESI IDENTITARIE
“IDENTITA’ REATTIVA”
Rischi:
a. chiusura ghettizzante
b. coincidenza con revival etnico dove predomina
l’elemento folkloristico, non storico
IPOTESI IDENTITARIE
ASSIMILAZIONE
Adesione piena e totale alla proposta identitaria
della società ospitante; rinnegamento di tutto ciò
che ha a che fare con la cultura d’origine (lingua,
costumi, valori).
• E’ più frequente nelle seconde generazioni native e
improprie e nei minori senza legami affettivi significativi nel
paese d’origine
• Rapido apprendimento della lingua del paese ospitante
• Relazioni amicali quasi esclusivamente con gli autoctoni
• Forte conflitto con i genitori, percepiti come “loosers”
IPOTESI IDENTITARIE
ASSIMILAZIONE
Rischi:
a. perdita di riferimenti culturali e valoriali della cultura
d’origine
b. disprezzo profondo per tutto ciò che è legato alle proprie
origini
c. adozione di pregiudizi negativi nei confronti delle altre
minoranze
d. adattamento neo-feudale
IPOTESI IDENTITARIE
MARGINALITÀ
L’essere “doppiamente straniero”, sia rispetto alla
cultura dei genitori, sia a quella della società in cui
si trova ora a vivere.
• condizione “naturale” del minore straniero
• prevalenza del sentimento di non-appartenenza
• tendenza al bilinguismo imperfetto anche dopo
anni di permanenza
• tipica dei figli di genitori che vivono una profonda
incertezza progettuale
IPOTESI IDENTITARIE
MARGINALITÀ
Rischi:
a. estrema fragilità psicologica:
• labilità psichica (instabilità dell’umore)
• isolamento sociale
• sentimenti depressivi
• angoscia esistenziale
• ansia per il futuro
b. assunzione di comportamenti antisociali e autolesivi
IPOTESI IDENTITARIE
“DOPPIA ETNICITÀ”
Acquisizione di identità che armonizza e integra i
differenti valori delle due culture
• Profondo sentimento d’appartenenza a entrambe le
culture
• Tipica dei figli di genitori bene integrati che non hanno
rinunciato ai valori della cultura d’origine
• Esige un contesto sociale che permetta e favorisca
questo sincretismo
• Permette di sviluppare capacità critica, obiettività,
sensibilità, all’interno di una personalità equilibrata
IPOTESI IDENTITARIE
“DOPPIA ETNICITÀ”
Utopia o possibilità reale?
BENESSERE PSICOLOGICO E DISAGIO PSICHICO
La seconda generazione
- È la generazione “del sacrificio”, che paga
maggiormente i costi psicologici dell’immigrazione,
senza riuscirne a goderne i benefici
- È la più esposta al rischio di disagio sociale e di
sofferenza psichica
BENESSERE PSICOLOGICO E DISAGIO PSICHICO
La seconda generazione
È ancora ampiamente da studiare nel nostro paese, ma
vi sono già alcuni riscontri empirici:
- alta percentuale di disagio psichico (sindromi
ansiose e depressive)
- diffusione di comportamenti antisociali (solo in
parte attribuibili a disturbi di personalità), associati a una bassa stima di sé
- nelle ragazze, maggiore ricorrenza di sentimenti
di natura depressiva
Consigli per la lettura
 Gozzoli C., Regalia C., Migrazioni e Famiglie.
Percorsi, legami e interventi psicosociali,
Bologna, Il Mulino, 2005.
T., Psicologia dell’identità etnica,
Roma, Carocci, 2006.
 Mancini
 Valtolina
G., Marazzi A. (a cura di),
Appartenenze multiple. L’esperienza dell’immigrazione nelle nuove generazioni, Milano, F.
Angeli, 2006.