Chimica terze 4 lezione.pot

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CORSI DI RECUPERO 2012
Classi terze L.S.T.
Docente: Luciano Canu
TAVOLA PERIODICA

La tavola periodica degli elementi

È una tabella che raccoglie e rappresenta tutti gli
elementi conosciuti
Rappresenta: ogni elemento è rappresentato con
una casella che contiene il suo simbolo
 Raccoglie:

Ordine di numero atomico
 Per gruppi (somiglianza chimica – configurazione di
valenza)
 Metalli e non metalli
 Per periodi (mettono l’ultimo elettrone in quel livello)

STRUTTURA ELETTRONICA DELL’ATOMO


Numero e disposizione degli elettroni all’interno
dell’atomo
Numero atomico (Z): numero di protoni presenti in
quell’elemento


Non basta conoscere il numero totale degli elettroni


Per un atomo neutro, quindi, anche il numero degli
elettroni è uguale a Z
Gli elettroni si dispongono secondo schemi piuttosto
complessi attorno al nucleo
Una versione semplificata dispone gli elettroni
secondo livelli energetici principali
A ciascun livello è associato un numero intero diverso da 0
chiamato numero quantico principale (n)
 Ad n è associata l’energia del livello (si può calcolare)
 Maggiore è n maggiore è l’energia del livello

LA NOTAZIONE CONVENZIONALE

Descrive le caratteristiche (composizione)
dell’atomo

Numero di particelle che compongono l’atomo di
quell’elemento
AZX
 A è il numero di massa cioè la somma dei protoni
e dei neutroni del nucleo (nucleoni)
 Il numero dei neutroni si determina dal calcolo n
= A-Z
 Quando si utilizza la notazione convenzionale si
vuole indicare un atomo ben preciso denominato
isotopo che possiede una massa univoca
USARE LA NOTAZIONE CONVENZIONALE
 14C
questo simbolo non indica l’atomo di carbonio
ma solo l’isotopo 14 dell’elemento carbonio

Calcolare quanti neutroni sono contenuti nel
carbonio-14


n = A-Z = 14-6 = 8 neutroni
Definizione di isotopo

Atomo che presenta un preciso numero di neutroni
 14

C
Definizione di isotopi

Atomi dello stesso elemento che hanno diverse masse
(diverso numero di neutroni)
H
 35Cl
 1
2H
(D deuterio)
18O
3H
(T tritio)
ESERCIZIO
Completare la tabella utilizzando la tavola
periodica e le informazioni inserite

Z
A
p+
e-
n0
carica
Cl
17
37
17
17
20
0
Al 3
13
28
13
10
15
3+
S 2
16
34
16
18
18
2-
simbolo
37
17
28
13
34
16
CASI PARTICOLARI

Isotopi con la stessa massa (stesso A) sono detti
isobari
n
k
X
n
w
Y
GLI ELETTRONI ED I LIVELLI

Gli elettroni sono indistinguibili
Acquisiscono l’energia del livello in cui si trovano
 L’energia dei livelli è quantizzata e stabilisce la
distanza permessa di ogni livello e quindi di ogni
elettrone


La teoria della quantizzazione dell’energia
afferma che
esiste una quantità minima di energia (quanto)
 tutta l’energia è scambiata in multipli del quanto
fondamentale (fotone)


Bohr aveva utilizzato la teoria quantica per
spiegare la stabilità dei livelli e degli elettroni
associati
LIVELLI ELETTRONICI SEMPLIFICATI

È possibile rappresentare in modo semplice la
configurazione elettronica dei primi 20 elementi
della tavola
1
+
-
-
-
-
7
+
-
3
+
2
+
-
-
-
-
4
+
-
-
-
-
6
+
5
+
-
-
-
-
-
-
-
-
CONFIGURAZIONI ELETTRONICHE STABILI
Le configurazioni elettroniche caratterizzate da 4
doppietti dello strato di valenza sono stabili (basso
valore energetico)
 Gli elementi che possiedono questa configurazione
non hanno bisogno di reagire in alcun modo, la loro
inerzia chimica è tale che sono denominati gruppo
dei gas nobili o inerti



Lo stato gassoso è giustificato dal fatto che sono sostanze
monoatomiche e quindi a temperatura ambiente non
riescono a condensare
Tutto ciò si riassume con la regola dell’ottetto:

Tutti gli elementi cercano di completare lo strato di
valenza con 8 elettroni poiché è una configurazione
stabile
COMPORTAMENTO DEGLI ELEMENTI
Comportamento chimico degli elementi è in
relazione con la loro configurazione elettronica di
valenza
 Notazione di Lewis è un insieme di regole
utilizzato per rappresentare gli elettroni di
valenza di un elemento
 Alcuni elementi (Na) possiedono pochi elettroni di
valenza, possono raggiungere l’ottetto in due
modi:

Acquisire i molti elettroni mancanti (7) - anione
 Perdere un elettrone mostrando lo strato sottostante
completo (1) – catione


Questi elementi perdono i pochi elettroni di
COMPORTAMENTO DEI NON METALLI

Alcuni elementi (F) possiedono molti elettroni di
valenza, possono raggiungere l’ottetto in due
modi:
Acquisire i pochi elettroni mancanti (1) - anione
 Perdere molti elettroni mostrando lo strato
sottostante completo (7) – catione


Questi elementi acquisiscono i pochi elettroni
necessari per completare il livello caricandosi
negativamente (non-metalli)
LE SEMIREAZIONI

La formazione di un catione da un metallo
C  Cn+ + ne Na  Na+ + e Mg  Mg2+ + 2e Al  Al3+ + 3e

La formazione di un anione da un metallo
A + ne-  An F + e -  F S + 2e-  S2

Tutti gli elementi cercano di raggiungere
l’isoelettronicità col gas nobile più vicino
LE ENERGIE COINVOLTE

L’energia necessaria per strappare uno o più
elettroni da un atomo è denominata Energia di
Ionizzazione (EI)

L’energia necessaria per formare un catione


L’energia liberata da un atomo quando acquista
uno o più elettroni è denominata Affinità
Elettronica (AE)

L’energia fornita dall’atomo quando forma un anione


C + EI  Cn+ + ne-
A + ne-  An- + AE
Sono due proprietà periodiche degli elementi
PERIODICITÀ

Proprietà periodiche
Sono proprietà che variano in modo costante in un
certo intervallo (periodo)
 Un andamento simile si ripete per un simile
intervallo (da un periodo all’altro)

FORMAZIONE DI UN COMPOSTO IONICO

La cessione e l’acquisizione di elettroni deve
essere contemporanea
C


A + ne-  An-
Sommando membro a membro


 Cn+ + ne-
C + A + ne-  Cn+ + An- + ne-
Questa reazione rappresenta la formazione del
legame ionico in un composto salino
CARATTERISTICHE

DEI COMPOSTI IONICI
Struttura interna (microscopico)

La formula di un composto ionico (NaF)
indica solo il rapporto numerico tra cationi e anioni (1:1)
 Non individua una unità autonoma come nel caso delle
molecole

La struttura è descritta in termini di interazioni
elettrostatiche tra cariche opposte e quindi
utilizzando la legge di Coulomb
 I due ioni si dispongono in modo regolare nelle 3
dimensioni formando un reticolo ordinato
(cristallo) di estensione indefinita
 Prevalgono le forze attrattive


La struttura ionica è robusta, i Sali sono solidi
altofondenti
INTERPRETARE

L’interazione ionica si esercita egualmente in
tutte le direzioni


IL LEGAME IONICO
Un catione attrae attorno a se il massimo numero di
anioni e viceversa
La robustezza del reticolo ionico dipende anche
dalle cariche ioniche
Na+ Cl Mg2+ O2 Al3+ O2

Conduzione elettrica


Sali solidi non conducono, fusi o disciolti conducono la
corrente
Meccanismo di rottura fragile e con piani di
sfaldamento
ELETTRONEGATIVITÀ
È una scala empirica che misura la capacità di un
atomo di attirare su di sé gli elettroni di legame
(suoi e dell’altro elemento coinvolto)
 Per determinare il tipo di legame che si forma tra
due atomi si deve calcolare la differenza di
elettronegatività (DEn)

0
0,4
Legame covalente polare
Legame covalente puro
1,9
Legame prevalentemente ionico
H
LEGAME COVALENTE
Cl
H Cl
H H
HH
Si realizza quando non è possibile trasferire
elettroni da un atomo all’altro (bassa o nulla
differenza di elettronegatività)
 Se i due atomi possiedono almeno un elettrone
spaiato questi metteranno in compartecipazione
ciascuno un elettrone per formare un legame
covalente


Contemporaneamente raggiungono l’ottetto anche
senza avere in totale 16 elettroni di valenza
Il legame covalente può formarsi tra atomi
diversi o eguali
 Il legame covalente è fortemente direzionale

CLASSIFICAZIONE
La molecola di idrogeno (H2) è caratterizzata da
un legame covalente puro od omopolare poiché
non c’è differenza di elettronegatività
 La molecola di acido cloridrico (HCl) è
caratterizzata da un legame covalente polare
poiché c’è differenza di elettronegatività (DEn=3,02,1=0,9) ma non è sufficiente per un vero
trasferimento di elettroni
 Il legame covalente caratterizza e spiega la
formazione delle molecole

Gruppo definito di atomi, uguali o diversi, legati tra
loro in modo da rispettare dimensioni e geometrie
precise
 Individuo chimico

LEGAMI MULTIPLI

Quando due atomi devono mettere in
compartecipazione più di 1 singoletto si può avere
la formazione di un legame multiplo
O2 si ha formazione di un legame doppio e si
raggiunge l’ottetto per i 2 atomi di ossigeno con soli
12 elettroni
 N2 si ha formazione di un legame triplo e si
raggiunge l’ottetto per i 2 atomi di azoto con soli 10
elettroni

Si possono avere legami multipli anche tra
elementi diversi
 Per motivi geometrici è impossibile avere un
legame quadruplo


È possibile avere un atomo che forma 4 legami singoli
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