tettonica_placche2

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Un margine divergente immaturo
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Nel Mar Rosso 20
milioni di anni fa si è
verificato un inarcamento
della crosta continentale
(separazione tra la placca
araba e africana) e la
depressione è stata invasa
dalle acque dei mari
adiacenti. Anche qui
sono presenti dei vulcani.
Il mar Rosso è un oceano
in fase giovanile
Vulcanesimo nel triangolo di Afar
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‘Erta ‘Ale, un vulcano
poco a ovest del mar
Rosso rappresenta la
spaccatura del
continente Africano
Margini convergenti 1: collisione
oceano-oceano
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Nello scontro tra zolle
oceaniche si formano
vulcani sottomarini;
con il crescere delle
eruzioni i vulcani si
alzano e giungono in
superficie formando
una serie di ISOLE
Archi insulari
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Il percorso di una placca che sprofonda in una fossa è lungo e
complesso e i suoi effetti sono evidenti in superficie.
Dapprima, quando la placca rigida inizia la sua discesa si
verificano una serie di terremoti. La placca inizia a scaldarsi e
a una profondità di circa 100-150 km si ha una fusione
parziale con produzione di magma andesitico che in parte
risale in superficie, creando edifici vulcanici che costituiscono
un arco insulare. Esempi di archi insulari sono le Filippine e il
Giappone
Margini convergenti 2: collisione
oceano-continente
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La placca
oceanica,essendo più
densa sprofonda sotto la
placca continentale.
Questo processo è detto
subduzione
Terremoti distruttivi
avvengono lungo il piano
di subduzione detto di
Benjoff
Le Ande
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Si sono formate per
subduzione della placca di
Nazca. Man mano che la
placca di Nazca si è fusa
sprofondando al di sotto
della placca sudamericana
si è formata la catena di
rilievi vulcanici delle Ande
Anello di fuoco
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La collisione oceano-continentale è la causa dell’attività
vulcanica lungo l’Oceano Pacifico
Margini convergenti 3: collisione
continente-continente
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Se a causa di un fenomeno di
subduzione un oceano viene
ingoiato, si giunge allo
scontro tra due continenti.
Nessuno sarà trascinato giù
lungo la zona di subduzione
perché la crosta continentale
galleggia sulle rocce del
mantello
Invece si avrà un intensa
compressione con
accorciamento e
addensamento crostale,
creando una catena montuosa
Il Mar Mediterraneo
compreso tra la zolla africana
e quella euroasiatica è
destinato a chiudersi
Principali catene montuose
formate dalla collisione
continente- continente
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Himalaya: giovani montagne, ancora in crescita,
formate dalla collisione dell’India con l’Asia
Alpi europee: formate dalla collisione verso nord
dell’Italia con l’Europa
Monti Appalachi: montagne molto antiche, formate
dalla collisione dell’Africa/Europa con il nord
America avvenuta più di 300 milioni di anni fa
I maggiori sistemi montuosi sono la cordigliera nordamericana (A),
gli Appalachi (B), i rilievi caledoniani (C), le Ande (D), gli Urali
(E), l’Himalaya (F), le Alpi (G) e il rilievo della Tasmania (H)
Margini trasformi
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Qui le placche non sono
create né distrutte,
scorrono semplicemente
l’una rispetto all’altra
La faglia di S.Andreas è
un esempio di margine
trasforme dove la placca
Pacifica scivola rispetto
alla placca nord
americana
A causa dell’attrito tra le
2 placche lungo questi
margini si verificano
terremoti abbastanza
violenti
Faglia di S. Andreas
Terremoti associati con i margini
divergenti e trasformi
Esempi di margini di placca
O-C
convergenti
O-O
convergenti
O-O
divergenti
C-C
divergenti
O-O
divergenti
O-O
divergenti
O-C
convergenti
Hot spot
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Sono pennacchi di
magma che si origina
dall’astenosfera.
Rimangono fissi
Le placche si muovono
sopra, creando catene
vulcaniche: Hawaii,
Yellowstone
Hot spot Hawai
Altri hot spot
Zone di limite di placche
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Non tutti i confini tra le placche sono semplici come i
principali tipi descritti prima. In alcune regioni i confini non
sono ben definiti perché la deformazione che si verifica in
quella zona per il moto delle placche interessa una vasta area
(zona di limite di placca). Una di queste zone caratterizza la
regione alpino-mediterranea tra le placche euroasiatica e
africana in cui sono interposte microplacche. Poiché le zone
di limite coinvolgono almeno 2 placche e una o più
microplacche intrappolate tra loro, tendono ad avere
complicate strutture geologiche e fenomeni sismici
Terrani nord americani
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Frammenti di crosta
relativamente piccoli
(detti terrani) possono
entrare in collisione con
margini continentali e
saldarsi ad essi. Molte
regioni montuose che
circondano il Pacifico si
sarebbero formate
attraverso questo
meccanismo di orogenesi
Velocità dei movimenti
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Oggi possiamo misurare la velocità di spostamento
delle placche, ma come possiamo conoscere la
velocità nelle ere geologiche? Attraverso la
successione delle anomalie magnetiche ai lati delle
dorsali.
Le velocità medie della separazione tra le placche
possono variare entro un’ampia gamma. La dorsale
artica ha la velocità più bassa (circa 2,5 cm/anno),
mentre la dorsale del sud Pacifico vicino all’ isola di
Pasqua, a ovest del Cile ha la velocità più alta (più di
15 cm/anno)
Il ciclo del supercontinente
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Attraverso le ere geologiche le placche hanno formato,
frammentato e riformato i continenti. Prove geologiche
confermano cicli di circa 400-500 milioni di anni (ciclo di
Wilson)
Alla fine del Paleozoico tutti i continenti erano uniti a formare
la Pangea
Nel triassico la Pangea ha cominciato a suddividersi in 2
supercontinenti, Laurasia e Gondwana
Le successive fratture e movimenti dei continenti risultano
nella moderna distribuzione dei continenti
Riassunto dei movimenti tra le
placche
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