•Il sec. XII segna il passaggio dall’età del
bronzo a quella del ferro
•A causa della pressione dei Dori (sud della
Grecia):
migrazioni
di
popolazioni
appartenenti alla stessa etnia: Ioni (centro
della Grecia), Eoli (nord della Grecia),
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All’inizio del II millennio a.C. un popolo indoeuropeo, gli achei, immigrarono da nord nella penisola greca. Gli
achei, tribù guerriere, occuparono e sottomisero i principali centri pregreci del Peloponneso dando poi inizio alla
civiltà micenea, dal nome della loro più importante città (Micene). Probabilmente intorno al 1450 a.C.
s’impadronirono di Cnosso (Creta) - indebolita dai terremoti - e iniziarono a espandersi su molte isole del mar
Egeo (Rodi, Samo), come indicano le linee della carta. Dalla evoluta civiltà minoica, i micenei impararono l’arte
della navigazione e dei commerci che li portò a controllare i traffici verso l’Asia minore. In questo periodo di
massima fioritura, fondarono città-stato autonome (Pilo e Tirinto) difese da mura e con a capo un re.
La civiltà micenea
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•
Attorno al 1.200 a. C. la Grecia subisce l’invasione da
parte dei Dori
• Conseguenze:
1. Crollo definitivo della civiltà micenea
2. Prima colonizzazione greca dell’Asia minore (X sec.
A. C.)- Il contatto con le popolazioni asiatiche
risveglia nei Greci il senso di identità politica e
culturale. Cominciano a chiamarsi con un unico
nome: Elleni.
3. Regresso culturale e materiale (scomparsa della
scrittura – scomparsa dell’architettura
monumentale)
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Nascita della polis (VIII sec. A. C.)
LE ORIGINI DELLE POLEIS RISALGONO AL PERIODO DEL MEDIOEVO ELLENICO. LA LORO
STRUTTURA POLITICO-AMMINISTRATIVA SI DEFINISCE NEL SEC. VIII
 Come conseguenza:

della mancanza di un forte potere centrale e dell’aumento
della popolazione, che determinano la
necessità di trovare una nuova forma di governo
 Nello stesso periodo si realizza la seconda colonizzazione
(Magna Grecia)
 Si definisce la struttura urbanistica della polis: acropoli
(dove si concentravano i principali edifici sacri) e agorà
(sede del mercato e dell’assemblea cittadina)
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SECONDA COLONIZZAZIONE
 A partire dall’VIII sec. a. C.
 Se la prima colonizzazione aveva interessato le coste
dell’Asia Minore, questa rijguardò prevalentemente il
Mediterraneo occidentale (Sicilia e Italia meridionale)
 L’iniziativa di fondare nuove colonie era della polis come
risposta a particolari momenti di crisi demografica,
economica o politica. Era la polis che decideva, la
fondazioni, stabiliva chi doveva parteciparvi, nominava un
fondatore (ecista), che si impegnava a mantenere le
usanze della madrepatria (metropolis)
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COLONIE in MAGNA GRECIA e in SICILIA
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NASCE IL “DEMOS”
 La seconda colonizzazione favorì la formazione di una nuova
classe sociale di “nuovi ricchi”: artigiani, commercianti,
“industriali”. Questo ceto fu chiamato “demos”, costituito da
coloro che non appartenevano alle famiglie nobili e che, per
questo, erano esclusi dal potere politico, pur godendo di una
posizione economica sempre più solida.
 Nascita degli opliti, fanti muniti di scudo (hoplon) e di
un’armatura pesante. Reclutati tra gli appartenenti al demos,
soppiantarono per importanza strategica la cavalleria
composta da nobili. Essi divennero la base della difesa delle
poleis.(Senso di appartenza – Machiavelli e le “buone armi”)
 Il demos favorisce e richiede la nascita di leggi scritte
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Evoluzione della forma di governo nelle poleis
Monarchia (retta da un basileus)
Oligarchia aristocratica (alla vita politica possono partecipare
solo i nobili, gli àristoi)
Oligarchia timocratica (anche i più ricchi possono ricoprire
le cariche pubbliche)
Tirannidi ( potere assoluto, conquistato con la forza, spesso sostenuto
dalle masse popolari, che guardavano al tranno come ad un liberatore
dal predominio dei nobili e dei ricchi)
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PATRIMONIO COMUNE DELLE POLEIS
 Lingua
 Organizzazione politica
 Religione
 Cultura (kalokagathia)
 Oracoli (Delfi)
 Anfizionie (leghe di città accomunate da fini politici e religiosi)
 Giochi sportivi panellenici – Olimpiadi (776 a. C. – 393 d. C., abolite
dall’imperatore Teodosio – I Olimpiade moderna nel 1896 ad Atene)
 Nascita della filosofia (Talete di Mileto, VII sec. a. C. – Anassimandro,
Anassimene))
Ricostruzione romana in bronzo del Discobolo di
Mirone, II secolo d.C., Monaco, Gliptoteca (raccolta
di gemme “incise” e di sculture).
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OLIMPIA
STADIO
TEMPIO DI HERA
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SPARTA e ATENE
due modelli politici
Sparta
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Atene
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Le origini di Sparta
 Invasione dei Dori nel Peloponneso
 X sec.: quattro villaggi nella regione di Laconia,
conosciuti come Lacedemone, si uniscono sotto il
nome di Sparta
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Struttura sociale
 I Dori invasori non si fondono con la popolazione
preesistente
 Potere di una minoranza armata: Lacedemoni o
Spartiati (discendenti dei Dori)
 Assoggettamento, con la violenza e il terrore, delle
classi sfruttate:
Perieci
Iloti
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SPARTA
 Sorge nel territorio della Laconia, nel Peloponneso
 Fondata dai Dori
DIVISIONE IN CLASSI A SPARTA
Classe
Spartiati (25.000)
Perieci (=abitanti dei
dintorni) – 100.000
Iloti (=catturati, presi) –
200.000
Origine
Caratteristiche
discendenti diretti degli
invasori
Guerrieri e detentori della
proprietà terriera, sono i soli
ad esercitare i diritti politici
Abitanti del territorio prima
dell’invasione dorica, alla
quale si sottomettono
spontaneamente
Conservano la libertà
individuale, ma sono privi dei
diritti politici
Abitanti del territorio prima
dell’invasione, alla quale si
oppongono
Costretti alla condizione di
schiavi
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Gli Spartiati: òmoioi o “eguali”
 Hanno il possesso delle terre
 Appezzamenti migliori: cleroi
 Trasmissione ereditaria
 Indivisibilità
 Inalienabilità
 Obbligo di contribuzione alle spese statali (pena la
perdita dei privilegi)
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Gli Spartiati: òmoioi o “eguali”






Hanno diritti civili e politici
Provvedono al proprio equipaggiamento militare
Proibizione di esercitare qualsiasi attività economica
Proibizione di possedere monete d’oro o d’argento
Ricevevano dallo Stato il possesso delle terre
Krupteia: caccia agli iloti, come esercizio di destrezza
e di valore
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La politeia di Sparta
 La popolazione della polis è rigidamente divisa in tre classi, cui si
appartiene per nascita e tra le quali non era prevista alcuna
possibilità di mobilità sociale: gli spartiati, i perieci e gli iloti,
delle quali solo la prima ha la totalità dei diritti politici.
 La particolare struttura sociale della polis e la fondazione delle
sue istituzioni politiche vengono ascritte al mitico legislatore
Licurgo, sulla base di una rhetra, ossia un oracolo, ricevuto a
Delfi; la sacralità dell'immutabile ordinamento spartano viene
così ricondotta direttamente alla volontà del dio Apollo.
 Licurgo avrebbe ripartito il territorio cittadino tra gli spartiati e
quello delle campagne circostanti tra i perieci.
 A ciascuno spartiata è assegnato in usufrutto un lotto di terreno
inalienabile, che rimane di proprietà della polis, e viene coltivato
da un certo numero di iloti.
Gli spartiati
 Ogni spartiata ha così una garanzia di indipendenza




economica, che costituisce il fondamento per il godimento dei
diritti politici ed il riconoscimento di uguaglianza rispetto agli
altri. Gli spartiati si definiscono gli homoioi, “gli eguali”.
Le altre terre e beni potevano essere liberamente oggetto di
commercio, per cui tra gli spartiati c’erano differenze anche
notevoli di condizione economica.
Per essere spartiati occorreva che entrambi i genitori
appartenessero a famiglie di spartiati.
I maschi si dedicavano esclusivamente, dai sette anni di età,
agli esercizi militari, in un regime di vita comunitario; a
diciannove anni divenivano opliti; a trenta acquisivano il
diritto di voto nell’assemblea, detta apella, e potevano
sposarsi, pur mantenendo l’obbligo di continuare
l’addestramento militare fino ai sessant’anni.
Sparta è così in grado di disporre di un esercito di mestiere.
I perieci e gli iloti
 I perieci, letteralmente “quelli che abitano intorno”, sono gli





abitanti delle comunità presenti nei territori che circondano
la città, come la zona costiera;
pur sotto il dominio politico di Sparta, vivono in uno stato di
relativa libertà ed autonomia;
sono dediti a lavori commerciali e artigianali ed tutte attività
necessarie alla sopravvivenza della polis, ma che gli spartiati
non possono praticare;
i perieci sono comunque obbligati sia a pagare tributi a Sparta,
che a combattere come fanterie leggere nell’esercito cittadino,
senza però godere in cambio di alcun diritto politico.
Gli iloti non hanno invece alcun diritto in assoluto.
Sono considerati schiavi pubblici, in quanto lavorano terre
della polis, assegnate in usufrutto agli spartiati, i quali, come
non possono vendere i propri appezzamenti di terreno, così
non possono né affrancare, né vendere gli iloti che li
coltivano.
Gli Spartiati: una vita per le armi
 A 7 anni comincia la vita in comune
 Scarsa importanza della cultura
 A 20 anni sono perfetti opliti
 Fino a 30 anni devono dormire in caserma
 Fino a 60 anni devono prendere parte al sissizio
(pranzo in comune)
 Soppressione dei neonati gracili
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Edgar
Degas
(1834-1917),
Esercizi
di
giovani
spartani,
1860
Le donne spartane godevano di molta maggiore libertà rispetto alle ateniesi, costrette nel gineceo. Esse non
dovevano preocuparsi della cura della casa e dei figli, affeidate alle schiave. Partecipavano alle attività ginniche e
vivevano, come i maschi, in comunità fino all’età di 18 anni, quando dovevano sposarsi.
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Ordinamento politico spartano
 Mitico legislatore: Licurgo
 Molto più probabilmente: formazione nel corso dei secoli




bui (Medioevo ellenico)
Apèlla
Gherusìa
Éfori
Doppia monarchia (Diarchia)
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COSTITUZIONE DI LICURGO
(costituzione non scritta)
GHERUSIA: assemblea composta dai 30 (28+2). Propone e discute le leggi; amministra la giustizia nei
procesi più importanti
5 EFORI
2 RE (diarchia): con funzioni
(=sorveglianti):
eletti
dall’Apella
su
designazione
della
Gherusia. Potere esecutivo. In carica 1
anno. Devono deliberare all’unanimità
Una volta scaduto il loro mandato,
l’operato degli efori è valutato dai loro
successori e, se il caso, sanzionato con
pene fino all’esilio o alla morte.
28 ANZIANI: eletti a
vita tra gli Spartiati che
abbiano compiuto 60 anni
A P E L L A:
religiose e militari. Carica ereditaria. I due re
appartengono l’uno alla famiglia degli Agiadi
e l’altro a quella degli Euripontidi e si crede
che entrambe le dinastie discendano
direttamente da Eracle.
assemblea di tutti gli Spartiati di età superiore ai 30 anni .
Organo consulktivo. Si riunisce una volta al mese. Vota, senza discuterle, le
leggi proposte dalla Gherusia
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624 – 621
IX – VIII VII VI a.C. a.C. le prime 594 a.C.
Timocrazia
Monarchia Aristocrazia leggi di
Solone
Dracone
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561 –
531a.C.
tirannide
di
Pisistrato
509 a.C.:
Democrazia
Clistene
DRACONE
 Arconte nel 621
 Prima raccolta di leggi scritte
 Abolizione della vendetta privata
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ATENE: SOLONE e CLISTENE
Le riforme di Solone
 Solone fu l’arconte eponimo dal 594 al 593 a. C.
 Prima di tutto egli abolisce la schiavitù per debiti. Sino a
quel momento, infatti, le leggi ateniesi permettevano ad un
cittadino che aveva prestato dei soldi ad un altro cittadino,
di rendere quest’ultimo proprio schiavo, nel caso non
avesse restituito tutto il denaro.
 Questa legge voleva fermare o limitare l’accumulo di
ricchezze nelle mani di pochi, i cittadini più ricchi, e dare
più possibilità a tutti i cittadini di migliorare le condizioni
di vita.
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SOLONE
(arconte eponimo dal 594 al 593 a. C.)
 Prima di Solone il potere politico veniva attribuito per diritto di
nascita. Perciò
 potevano averlo solo i più ricchi proprietari terrieri, cioè i nobili,
perché, nascendo in famiglie ricche, ereditavano grandi
patrimoni
 Solone cambia questo principio e con la sua riforma permette
anche ad altre classi sociali meno ricche di avere cariche
politiche. Però bisognava comunque possedere delle ricchezze.
 La riforma di Solone è chiamata timocrazia o regime
timocratico, cioè fondato sulla ricchezza.
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Le nuove classi sociali della riforma di Solone
pentacosiomedimni
cavalieri
zeugiti
teti
coloro che avevano una rendita annua pari o superiore ai
500 medimni di cereali o 500 metreti di olio o di vino. Erano i
grandi proprietari terrieri.
coloro che avevano una rendita annua pari o superiore ai 300
medimni di cereali o 300 metreti di olio o di vino. Erano i medi
proprietari terrieri. Si potevano permettere l’acquisto di uno o più
cavalli e formare la cavalleria dell’esercito
coloro che avevano una rendita annua pari o superiore ai 200
medimni di cereali o 200 metreti di olio o di vino. Erano i piccoli
proprietari terrieri.
Si potevano permettere l’acquisto di un aratro (“zeugòs” in greco
significa giogo) con una coppia di buoi.
coloro che hanno una rendita annua inferiore a quella degli
zeugiti. Di solito non hanno terre e lavorano come braccianti
salariati nelle terre degli altri o come artigiani
MEDIMNO
Corrisponde a circa 52 litri di cereali
METRETO
Corrisponde a 39 litri di olio o di vino
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La costituzione timocratica di Solone
Pentacosiomedimmi:
possono eleggere ed
essere eletti arcontato.
Elettorato attivo e passivo
Cavalieri: possono
eleggere
ed essere eletti
arcontato.
Elettorato attivo e
passivo
Zeugiti: possono
eleggere ed essere
eletti alle
magistrature minori.
Elettorato attivo e
passivo
Teti: possono eleggere
gli arconti e sedere
nell’Eliea** (tribunale
Popolare di 6.000 membri:
Decide le sentenze nei
processi) Diritto di voto
attivo
Ecclesia: assemblea di tutti i cittadini maschi con età superiore a 20 anni. Approva o respinge le
proposte di legge
9 arconti*, eletti dall’Ecclesia tra i membri
delle prime due classi. Esercitano il potere
esecutivo. In carica per un anno. Prima di
Solone la carica era stata vitalizia, poi
decennale
A fine mandato, se giudicati irreprensibili
nell’esercizio della loro amministrazione, entrano
a far parte dell’Areopago, suprema magistratura
che prepara le leggi da sottoporre all’Ecclesia
Areopàgo: tutela delle leggi; controllo della dignità degli aspiranti
all’arcontato,;giudizio per omicidio e per delitti contro lo Stato
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METECI e SCHIAVI
 I meteci erano i forestieri ai quali Solone permise di
risiedere liberamente nella città, senz’altra formalità
all’infuori del pagamento di una tassa, detta
“metoichion”.
 Gli schiavi avevano protetta la vita e solo in seguito a
regolare processo potevano essere condannati alla pena
capitale. Se di proprietà dello Stato, erano addetti
all’ordine pubblico o a pulire le strade.
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I meriti e i limiti della riforma

Solone fece sì che tutti i cittadini potessero partecipare
alla vita politica, mentre prima solo gli aristocratici
(eupàtridi=di buon padre), ossia coloro che erano nati in
determinate famiglie (che facevano risalire le proprie origini
alla mitologia), potevano usufruire dei diritti politici
 Le leggi furono scritte ed esposte al pubblico perché tutti le
esaminassero.
 Era considerata solo la ricchezza agraria.
 I mercanti, detentori di ricchezze non misurabili in
medimni e/o in metreti, erano esclusi dai diritti politici.
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Altre riforme di Solone
Riforma monetaria: Solone sostituì le monete in corso con
altre di minor peso, ma di uguale nome e prezzo. La
dramma conteneva prima 6 grammi d’argento; Solone fece
coniare la dramma del peso di g. 4,36. Saldando con valuta
nuova i debiti contratti con valuta vecchia, si aveva un
ribasso del 27%
2. Concesse agli eupàtridi la facoltà di fare testamento,
affermando decaduto il principio dell’inalienabilità del loro
patrimonio, che poteva essere frazionato.
3. In materia di successione, dichiarò decaduto il principio di
primogenitura.
1.
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PISISTRATO
 La costituzione solonica non eliminò tensioni sociali e
politiche, sfociate spesso in scontri violenti
 L’instabilità politica e sociale favorì l’affermazione
della tirannide di Pisistrato (560-518 d. C.)
 Con P. la città fiorì e dal punto di vista economico e dal
punto di vista culturale ed artistico
 Malgoverno dei succesori e figli di P., Ippia e Ipparco:il
secondo fu ucciso da una congiura nel 514; il primo
trovò rifugio presso il satrapo persiano Artaferne
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C L I S T E N E (ARCONTE EPONIMO - 508-507 A. c.)
La popolazione ateniese con la riforma di Clistene
A T T I C A
PIANURA(che
comprende Atene)
Ricchi proprietari terrieri
MONTAGNA
PASTORI, CARBONAI,
PROPRIETARI DI
PICCOLI PODERI
COSTA
Mercanti, pescatori,
artigiani
CIASCUNA DIVISA IN 10 TRITTIE PER UN TOTALE DI 30 TRITTIE
1 TRITTIA DELLA PIANURA + 1 DELLA MONTAGNA + 1 DELLA
COSTA, tra loro lontane, formano …
1 TRIBÙ (TOTALE: 10 TRIBÙ PER TUTTA L’ATTICA), ORGANIZZATA IN DEMI
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CLISTENE
(ARCONTE EPONIMO - 508-507 A. c.)
Cittadini liberi suddivisi in 10 tribù riuniti nell’ecclesia o assemblea popolare
Bulè o Assemblea
dei 500 – 50 membri
per ogni tribù, estratti
a sorte
•Prepara le leggi
•Cura l’amministrazione finanziaria
•Segue la politica estera
•Assiste gli arconti e gli strateghi
•Vigila sull’esercito, sul culto e sui
lavori pubblici
Viene portato a 10 in numero dei membri di
ogni magistratura
9 arconti + 1
segretario,
estratti a sorte:
1 per ogni tribù
10 strateghi,
eletti: 1 per
ogni tribù
10 corti di giustizia
dei membri
LE CARICHE PUBBLICHE SONO ASSEGNATE A
SORTE, TRANNE QUELLA DI STRATEGA. L A
DURATA IN CARICA È DI 1 ANNO, RINNOVABILE
UNA SOLA VOLTA
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OSTRACISMO
 Fu introdotto da Clistene
 Scopo: impedire che venisse minacciata la libertà di Atene
 Un ostracismo all’anno, nei mesi invernali, quando potevano
partecipare anche i contadini
 Era valido se i “cocci” raggiungevano il numero di 6.000
 Colpiva il cittadino che riceveva il maggior numero di voti
 L’ostracizzato aveva 10 gg. per lasciare Atene
 10 anni di ostracismo, riducibili.
 L’ostracizzato manteneva il patrimonio e ne riprendeva
possesso al rientro in città
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OSTRACISMO
DERIVA DA: ostrakon (ὄστρακον) che significa coccio di terracotta. In un mondo in cui il papiro scarseggiava
(era un costoso prodotto importato dall'Egitto) bozze, appunti, e votazioni venivano eseguite su frammenti di
vasellame.
Alcuni ostraka con nomi graffiti dei cittadini
sottoposti allo scrutinio, prevalentemente capi
politici: Pericle, Cimone e Aristide
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Limiti della democrazia ateniese
 Escluusione delle donne, dei meteci e degli schiavi.
È stato calcolalto che appena un decimo degli
abitanti dell’Attica godesse dei diritti politici.
 La politica era affare riservato ai benestanti, non
essendo prevista alcuna indennità
 L’ostracismo come strumento per eliminare gli
avversari politici
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