Alle origini
• Circa 5000 anni fa, gli Egizi diedero vita ad una delle
più antiche ed affascinanti civiltà del mondo. Essi
crearono una delle prime forme di scrittura,
costruirono grandi edifici come le piramidi, crearono
un calendario simile al nostro, i medici studiavano il
corpo umano, credevano nel dio sole, Amon-Ra. Ma
come nacque una civiltà così grandiosa?
Il fiume Nilo
La risposta è semplice:
il fiume Nilo, il fiume più
lungo del mondo,
forniva agli antichi Egizi
l’acqua per bere e
lavarsi. Nelle sue
acque, i pescatori
trovavano ogni sorta di
pesci e lungo le rive i
cacciatori catturavano
uccelli selvatici,le
barche sfruttavano la
corrente per
trasportare persone e
merci.
Il Limo
• Ma il dono più grande di tutti
era il fango. Infatti, la
maggior parte del territorio
egiziano è occupato dal
Sahara, un deserto sabbioso
e roccioso. Gli Egizi
chiamavano il deserto Terra
Rossa. Nessuno poteva
viverci perché non vi
cresceva praticamente nulla.
La terra vicino alle rive del
Nilo, invece, era chiamata la
Terra Nera, un suolo
morbido e sicuro che si
coltivava con molta facilità.
• Ogni anno, in luglio, l’acqua
del Nilo straripava e
lasciava uno strato di fango
nero, o limo, che conteneva
tantissimi elementi di cui le
piante hanno bisogno per
crescere. A novembre i
contadini si occupavano
della semina, mentre a
marzo mietevano il raccolto
che era sempre abbondante.
Grazie alle inondazioni del
Nilo, c’era sempre cibo per
tutti.
I due regni
Nel territorio coltivabile lungo
le rive del Nilo nacquero
numerosi villaggi. Alcuni si
trasformarono in piccole
città e col tempo villaggi e
città si divisero in due regni
distinti. Per molti anni
ognuno dei due regni ebbe
un re differente: uno regnava
sulla parte più a nord del
paese (il Basso Egitto), dove
il Nilo si getta nel mare;
l’altro governava i territori
del sud (L’Alto Egitto), lungo
la valle del Nilo.
Alto e Basso Egitto
• Circa 5000 anni fa, però,
un re, chiamato Menes,
unificò i due regni e
fece costruire la
capitale, This,
esattamente al confine
dei due territori. Menes
portava su capo una
corona speciale,
formata dai simboli di
entrambi i regni. Fu
proprio l’unificazione
dei due regni a dare vita
all’antico Egitto che
tutti conosciamo.
Le corone dell’Alto e del
Basso Egitto.
La popolazione
• Per organizzare meglio l’economia la società egiziana era
divisa in caste ereditarie.
• Accanto al faraone le caste più importanti erano quelle dei
sacerdoti, degli scribi e dei militari. La massa della popolazione
era però costituita dai contadini, che vivevano in condizioni
modestissime, per lo più lavorando le terre del faraone o delle
caste religiose. In alcuni casi avevano delle terre personali e
qualche animale, ma vivevano ugualmente in condizioni di
stenti, gravati dalle forti pressioni fiscali ed amministrative. Le
popolazioni urbane erano più differenziate, per la maggior parte
formate dagli operai, dai braccianti e dai lavoratori delle cave
che vivevano in situazioni modeste. Infine, c’erano gli schiavi. Il
denaro non era diffuso nell'antico Egitto: le paghe erano date in
natura, con vestiti o generi di prima necessità, spesso prelevati
dai magazzini dello stato. Lo scambio era alla base del
commercio e dei mercati.
• Il re egizio era chiamato
faraone, con un termine che
in
origine
significava
"palazzo reale o grande
casa" e passò poi a indicare
colui che abitava il palazzo.
• Il faraone era capo civile e
religioso del suo popolo,
ritenuto figlio del dio e
quindi
considerato
egli
stesso come una divinità. Il
suo potere era illimitato. Il
faraone governava, guidava i
sudditi in guerra, dirigeva
tutte
le
loro
attività,
organizzava i lavori agricoli.
Proprio perché considerati
divinità, i faraoni alla loro
morte venivano sepolti in
tombe grandi e ricche, come
le piramidi.
Il Faraone
I sacerdoti
I
sacerdoti assistevano il
faraone nelle sue funzioni e
nelle cerimonie religiose.
Disponevano di un vasto
potere e di ingenti ricchezze.
Essi imbalsamavano i corpi
dei morti e ne curavano la
preparazione per il lungo
viaggio
nel
regno
dei
defunti. Vivevano nei templi
dedicati agli dei.
I sacerdoti più potenti erano
quelli
di
Amon-Ra,
il
dio/sole.
Il sommo sacerdote di un
tempio ed una sacerdotessa.
Gli scribi
Gli scribi erano una casta
di funzionari molto
potente che gestiva
l'amministrazione del
paese. Il loro patrono
era il dio Thot,
raffigurato con l'aspetto
di un ibis o di un
babbuino. Sin da
giovani apprendevano
la difficile arte della
scrittura geroglifica , il
calcolo e
l'amministrazione. La
condizione degli scribi,
anche ai livelli più
modesti, era abbastanza
invidiabile e consentiva
una carriera che poteva
condurre anche ad alti
vertici.
I soldati
• La casta militare era
costituita per la maggior
parte da soldati mercenari
per lo più libici, nubiani o
comunque stranieri. Gli
egiziani non furono mai
attratti dalla vita militare e
nell'esercito ricoprivano
solitamente le cariche degli
ufficiali.
• In tempo di pace ai soldati
erano assegnati dei
possedimenti di terra che
servivano loro per
mantenersi. Attraverso
questi terreni i mercenari
stranieri avevano spesso la
possibilità di acquisire la
cittadinanza e di
naturalizzarsi.
Gli schiavi
•
Gli schiavi erano per lo più
prigionieri di guerra e
stranieri
costretti
a
lavorare nelle cave o nelle
miniere.
E'
però
importante
sottolineare
che a differenza di altre
società, come quella greca
o quella romana, il sistema
di produzione dell'Egitto
non era basato sulla
schiavitù. Per le grandi
costruzioni,
come
le
piramidi e le altre opere
pubbliche, a fianco degli
schiavi lavorava anche
una grande moltitudine di
uomini liberi e di operai
retribuiti.
I contadini
•
Gli antichi Egizi erano per lo più
contadini. Vivevano nella Terra
Nera, nei villaggi e nelle
cittadine lungo le rive del Nilo.
Costruivano le case con
mattoni di fango. I più poveri
abitavano in case di un’unica
stanza, i più ricchi invece
vivevano in ambiente più
spaziosi.
•
I contadini solitamente non
possedevano i prodotti del
raccolto, che venivano prelevati
dall'amministrazione civile o
militare. Erano lavoratori
dipendenti pagati in natura che
si occupavano delle terre del
faraone o delle caste
sacerdotali. Nei campi si
coltivavano soprattutto cereali,
ma anche lino, che sin dalla
preistoria era utilizzato come
fibra tessile. Vi erano poi
distese di palme, fichi,
sicomori, da cui veniva ricavato
il legname, e di viti impiegate
per la produzione del vino.
Come vestivano
• L'uomo comune vestiva con un
semplice perizoma, mentre la
donna portava una veste liscia
sorretta da due bretelle a seno
scoperto. Gli operai portavano
un grembiule di cuoio. La
moda è però un aspetto molto
variabile a seconda del
periodo e delle condizioni
sociali: gli abiti spesso si
arricchivano di pieghettature o
di complicate parrucche da
cerimonia. Nelle classi agiate,
il perizoma si accompagnava
spesso a una larga camicia e a
una specie di mantello.
Come mangiavano
• La dieta di base della
popolazione era molto
semplice. Pane e birra erano il
cibo e la bevanda più usate e
costituivano anche la paga con
cui i faraoni compensavano gli
operai, dato che il denaro non
esisteva. Pare che ci fossero
circa trenta o quaranta tipi di
pane con diverse forme,
triangolare, rotonda ovale ecc,
e ingredienti, orzo, farro,
frumento. Si mangiava anche
moltissimo pesce, sia d'acqua
dolce che salata: carpe, pesci,
muggini, anguille.
• Dall'allevamento e dalla caccia
nelle paludi venivano anatre,
oche piccioni, quaglie e
pellicani con le relative uova.
Si consumava poi carne suina
e ovina, più raramente quella
bovina.
La carne era cucinata lessa,
arrosto o allo spiedo. La dieta
era integrata con latticini,
verdura e frutta. Gli egizi
consumavano tre pasti al
giorno.
Come studiavano
• La scuola egiziana fu
fondata attorno al 2000 a.C.
con lo scopo di formare
giovani esperti da destinare
alle funzioni amministrative
dello Stato. Era una scuola
rigida e poco permissiva,
spesso venivano inflitte
punizioni corporali. Le
lezioni si svolgevano
generalmente all'aperto. Gli
alunni stavano accovacciati
su stuoie intrecciate ed
erano muniti di pennelli o
cannucce e di cocci di
terracotta sui quali
scrivevano.
•
Il giovane che voleva avere
accesso ai più alti gradi
dell'amministrazione doveva
conoscere almeno una lingua
straniera, così come chi voleva
intraprendere con successo la
carriera diplomatica doveva
conoscere il babilonese.
Importante era anche la
preparazione fisica, curata
mediante esercizi ginnici.
A cosa credevano
• Gli antichi Egizi
veneravano il faraone
come un dio e
adoravano molte divinità,
sia maschili che
femminili. Nei loro dipinti,
dei e dee sono
rappresentati in modi
molto diversi. A volte
sembrano uomini e
donne comuni, a volte
hanno l’aspetto di
animali. Altre volte ancora
sono metà uomini e metà
bestie.
• Per onorare le divinità più
importanti, gli Egizi
costruirono templi enormi
e maestosi.
Gli dèi
• Gli antichi Egizi
adoravano molte
divinità. Sin dalla
preistoria, le
popolazioni che
abitavano la valle del
Nilo erano molto
sensibili al sentimento
religioso. Tra le divinità
più diffuse c'erano il dio
del Nilo, e quello del
Grano, mentre tra gli
animali sacri è da
ricordare soprattutto lo
scarabeo, usato spesso
come amuleto
portafortuna.
• I più importanti dèi
erano Ra, Iside ed
Osiride, Horus, Thot,
Seth, Maat, Anubi,
Ptah.
Horus
Ra
• Il dio Ra
• Ra era Il dio Sole della
mitologia egiziana.
Considerato il padre di
tutti i faraoni, ogni
giorno guidava la sua
barca solare attraverso
i cieli, mentre di notte
scompariva al di sotto
della Terra. Durante il
secondo regno Tebano
fu identificato dai
sacerdoti della città di
Eliopoli con il dio
Ammon, che divenne la
divinità nazionale di
tutto l'Egitto.
Iside
• Iside è una importante divinità
egizia, figlia di Seb, il dio della
terra, e di Nut, dea del cielo,
sorella e sposa di Osiride e
madre di Horus e di Anubi.
• Secondo la religione egizia è
alleata di Osiride e lotta contro
il fratello Seth difendendo il
figlio Horus. Dopo che il dio
Seth ha smembrato il corpo di
Osiride, Iside lo ricompone e,
con una cerimonia funebre,
aiutata da Anubi, lo riporta in
vita come sovrano dei defunti.
Nacque così l’usanza della
mummificazione presso gli
Egizi.
Osiride
• Il culto di Osiride, largamente
diffuso in tutto l'Egitto, era il
solo ad avere una precisa
storia. Figlio del dio Terra Seb
e della dea Cielo Nut, Osiride
impersonificava la forza
generatrice della terra e del
Nilo, ed era lo sposo della
sorella Iside con la quale
aveva generato Horus e
Anubi. In lotta con il fratello
Seth, divinità spesso legata
agli aspetti minacciosi della
natura come la tempesta, il
fulmine, o il vento del deserto,
Osiride fu da lui fatto a pezzi.
• Mentre Seth perseguitava
Horus, per la successione di
Osiride, Iside ritrovò e
ricompose il corpo del marito
che riportò in vita come
sovrano dei defunti.
• Nella mitologia
egiziana, divinità
del sole nascente,
figlio di Iside e
Osiride,
perseguitato dal
dio Seth. E'
rappresentato con
una figura umana
con la testa di
sparviero.
Horus
• Cerimonia dedicata al
dio Horus
Thoth
• Il dio Thot, raffigurato
con la testa di un ibis,
era adorato
specialmente ad
Hermopolis.
Considerato il sostituto
notturno del Sole, era,
tra l'altro, il giudice
delle anime dei defunti,
l'inventore dei
geroglifici e l'autore di
testi magici e
sapienzali. Sposo di
Maàt, fu l'arbitro della
lotta tra Horus e Seth
per la successione di
Osiride.
Seth
• Seth è rappresentato
accanto ad animali
come l'asino, il
coccodrillo,
l'ippopotamo o il
maiale; talvolta è
raffigurato come un
uomo con la testa di
cane. Nella mitologia
religiosa egizia Seth è
antagonista del fratello
Osiride,che rappresenta
l’ordine, l’armonia e il
benessere.
• Seth, invece, è visto
come un elemento
negativo perché è
legato alla violenza,
all'aggressività e a
fenomeni come il
fulmine, la tempesta, il
disordine e il male, la
distruzione.
Maat
• Divinità dell'antico
Egitto, rappresentava la
giustizia, la verità,
l'ordine cosmico e
conduceva le anime dei
morti al tribunale di
Osiride. Figlia di Ra e
moglie di Thoth, nella
mitologia egizia è
rappresentata come
una donna con una
piuma di struzzo sul
capo.
Anubi
• Anubi , figlio di
Iside e di
Osiride, è il dio
e la guida dei
morti. Egli è
rappresentato da
una figura
umana con la
testa di
sciacallo.
Il dio Ptah
• Ptah era una
divinità egizia
considerata il
padre degli altri
dei. Raffigurato con
volto umano, era
adorato a Menfi e
proteggeva gli
operai e gli
artigiani.
L’Oltretomba
• Alla base della religione
egizia c’era la fede
nell’oltretomba, il luogo
dove andavano le
anime dopo la morte.
• Gli Egizi credevano che
ogni persona fosse
composta di tre parti.
La prima parte era il
corpo. La seconda era il
Ka, l’energia vitale di
una persona.
• La terza parte era il Ba,
ciò che differenziava
ogni persona da
qualsiasi altra: era cioè
la sua anima.
La mummificazione
• Gli Egizi credevano che,
al momento della morte, il
ka e il ba lasciassero il
corpo. Affinché il defunto
potesse vivere
nell’oltretomba, occorreva
che il ka e il ba si
unissero nuovamente. Il
corpo era la casa del ka e
del ba: per questa
ragione gli Egizi non
lasciavano che il corpo
si disfacesse. Per salvare
il corpo dalla distruzione,
lo imbalsamavano,
mummificandolo. I faraoni
perciò si facevano
costruire delle grandi
piramidi.
Le piramidi
• Le piramidi erano tombe
faraoniche e sono
caratteristiche della civiltà
egizia.
• Una delle più antiche è la
piramide a gradoni di
Saqqara , formata da sei
gradoni che si restringono
andando verso l'alto. Le
più imponenti e celebri
sono le tre piramidi di
Giza, sulla riva sinistra
del Nilo:
quelle di Cheope, di
Chefren e di Micerino.
• La piramide di Saqqara
Perché si chiama
Egitto?
• Il primo ad usare il nome Aigyptos fu il poeta greco
Omero. Questa parola era la versione greca di
"Hikuptah", termine che in babilonese indicava il
tempio di Ptah a Menfi, noto come "Castello del Ka
di Ptah". Gli antichi Egizi, invece, chiamavano il loro
paese Kenet o Kemi, cioè “Terra nera", riferendosi
alla feconda terra coperta dal nero limo lasciato dalle
piene del Nilo. La zona desertica era invece chiamata
Dashret, "la Terra rossa.
• Il paese era diviso in Alto e Basso Egitto, il primo
rappresentato col simbolo del giunco e il secondo
con quello dell'ape (oppure rispettivamente, con il
loto e con il papiro). L'Alto Egitto comprendeva la
Valle del Nilo da Assuan ad Heliopolis ( presso
l'odierno Cairo). Il Basso Egitto, invece occupava
tutta l'area del Delta del Nilo.
Perché si chiamavano piramidi?
•
Lo storico greco Erodoto visitò
l'Egitto tra il 460 e il 455 a.C. Nel
suo libro "Storie" appare
utilizzata per la prima volta la
parola "piramide". Il termine
serviva forse a designare un
dolce greco che richiamava
nella forma i monumenti
funerari dei grandi faraoni della
IV Dinastia.
• Nella parola piramide si può
rintracciare la radice del
termine "mer" che dovrebbe
derivare dal verbo"iar" che
significa innalzare.
La scrittura geroglifica
• Gli antichi Egizi
scrivevano per mezzo di
immagini. Il loro
alfabeto non era formato
da lettere, ma da disegni
chiamati geroglifici
(ovvero sacre incisioni),
ciascuno dei quali aveva
un significato compiuto
Ma non sempre la figura si
riferiva all’oggetto
rappresentato. Alcuni
geroglifici rappresentavano
un suono e con più suoni si
formavano le parole.