Metodo baconiano; Metodo galileiano; Bacone Metodo cartesiano. Cartesio Galileo Presentiae I dati sono ordinati nelle TABULAE consentono Absentiae Graduum la VINDEMIATIO le ISTANZE sono aiuti per l’indagine SCHEMATISMUS LATENS cui fanno riferimento cui si giunge a la FORMA consiste in gli ESPERIMENTI in particolare l‘ EXPERIMENTUM CRUCIS PROCESSUS LATENS Il metodo induttivo baconiano, (procedimento che va dal particolare all’universale) prende le mosse dall’esperienza, ordinata e rielaborata in modo rigoroso. Tutte le osservazioni che gli uomini hanno raccolto sui fenomeni naturali sono ordinati mediante tre tavole. • Tavola della presenza. Registra ed enumera la presenza del fenomeno in una varietà di casi e situazioni. • Tavola dell’assenza. Raccoglie ed enumera i casi e le situazioni in cui il fenomeno non si manifesta. • Tavola dei gradi. Descrive e registra le variazioni di grado, cioè l’aumento e la diminuzione di una qualità in uno stesso corpo, e nel confronto tra corpi diversi. Schema L’uso delle tavole è solo la premessa del vero e proprio processo induttivo. Esso permette di evitare ipotesi errate. Ma questo non basta. Bisogna giungere a qualche affermazione. Si tratta, dice Bacone, della vindemiatio, cioè della formulazione di una prima ipotesi. Tale ipotesi è ancora provvisoria. Allora Bacone suggerisce degli aiuti all’indagine (istanze). Oltre alle istanze, sono importanti gli esperimenti, cioè le esperienze predisposte ed adattate a precise finalità. Tra gli esperimenti, quello più importante è l’experimentum crucis che permette di scegliere l’ipotesi giusta. Schema Al termine di questo procedimento, l’indagine dovrebbe condurre all’individuazione della forma. La forma è il principio costituivo di una realtà. Essa è, in primo luogo, la struttura e composizione interna di un corpo (schematismus latens). In secondo luogo, la forma è processus latens, il processo che riguarda sia la sua generazione che la sua trasformazione. Sommario IL METODO SENSATE ESPERIENZE è fondato su NECESSARIE DIMOSTRAZIONI sono prodotte da si avviano con OSSERVAZIONI rimandano al MISURAZIONI L’IPOTESI che consentono LA REGISTARZIONE ESATTA DEI DATI EMPIRICI sono LA TRADUZIONE QUANTITATIVA DEI DATI OSSERVATI da cui si deducono PROPRIETA’ E RELAZIONI CIMENTO Le basi del metodo sono l’esperienza sensibile e le rigorose deduzioni condotte dal ragionamento umano. All’osservazione dei fenomeni si accompagna la loro misurazione. Dei fenomeni osservati e misurati si cerca una spiegazione teorica, a partire da un’ipotesi. Dall’ipotesi iniziale si deducono, mediante dimostrazione matematica, determinate proprietà e relazioni che si dovrebbero evidenziare nei fenomeni a cui si riferisce l’ipotesi. Le proprietà e le relazioni dedotte dall’ipotesi iniziale devono essere verificate mediante esperimento, in presenza di condizioni date, opportunamente predisposte e controllate (cimento). Dove il cimento è positivo, si può formulare la legge scientifica; se invece risulta negativo, bisogna riconsiderare tutti i dati osservati. Sommario LE REGOLE DEL METODO sono L’EVIDENZA è è ACCETTARE PER VERO solo ciò che è CHIARO L’ANALISI DISTINTO DIVIDERE UN PROBLEMA negli ELEMENTI COSTITUTIVI LA SINTESI L’ENUMERAZIONE E REVISIONE è RICOMPORRE GLI ELEMENTI PER CONTROLLARE secondo UN ORDINE RAZIONALE L’ANALISI LA SINTESI Cartesio ritiene che per “ben guidare” il processo conoscitivo occorra rispettare quattro regole fondamentali. La prima è la regola dell’evidenza: accogliere idee chiare e distinte; La seconda regola è quella dell’analisi: dividere un problema complesso nelle sue parti più semplici; La terza è quella della sintesi: ricomporre gli elementi secondo un ordine razionale; La quarta è quella dell’enumerazione e divisione: controllare l’analisi e la sintesi effettuate.