Il nemico dello sport Il doping è l'uso (o abuso) di sostanze o medicinali con lo scopo di aumentare artificialmente il rendimento fisico e le prestazioni dell'atleta. II ricorso al doping è un'infrazione sia all'etica dello sport, sia a quella della scienza medica. Le origini del doping la parola “dope” era usata relativamente alla preparazione di un prodotto viscoso e denso di oppio da fumare, e durante gli anni '90 si estese a qualsiasi droga narcotica e stupefacente. Nel 1990, “dope” veniva anche riferito alla preparazione di droghe designate a migliorare la prestazione delle corse dei cavalli. Il termine "Doping" si diffuse ai primi del 900 nei cinodromi e negli ippodromi per indicare la stimolazione illecita degli animali durante le gare. Il termine venne poi esteso anche in campo umano e precisamente il Doping in campo sportivo equivarrebbe a "uso di sostanze illecite" Esso, infatti, consiste nel ricorso a mezzi illegali o all'assunzione di sostanze chimiche proibite dalle autorità sportive, sia a livello nazionale sia internazionale, in quanto accrescono artificiosamente la prestazione e l'efficienza agonistica, combattendo la fatica e aumentando le capacità basali dello sportivo contravvengono alla lealtà sportiva. Diffusione del doping I paesi dell'Europa dell'est , hanno recitato il ruolo di precursori in questo campo, applicando il doping in maniera sistematica nel periodo che va dagli anni cinquanta agli anni ottanta soprattutto sugli atleti che partecipavano alle Olimpiadi. Poco si sapeva degli effetti collaterali dati dalle sostanze somministrate agli atleti, mentre evidenti erano i miglioramenti in termini di struttura fisica e risultati agonistici, specialmente per le atlete donne che venivano "trattate" con ormoni maschili. Ciò ha portato a gravi danni fisici e psicologici per molti atleti e c'è anche chi addirittura come la pesista Heidi Krieger è stata costretta visti gli ormai enormi cambiamenti nel fisico a diventare uomo. Doping nel ciclismo Purtroppo nel mondo del ciclismo il termine 'doping ' usato in origine per designare le sostanze eccitanti somministrate ai cavalli da corsa viene pronunciato assai di frequente, sin dai tempi di Fausto Coppi. nel ciclismo,da più parti é stato denunciato il fatto che per rendere più interessanti le corse ciclistiche e favorire una selezione e un distacco che un percorso breve e normale non potrebbe permettere, vengono programmati percorsi ardui; é appunto ad esasperazioni di questo genere che alcuni hanno fatto risalire le origini del ' doping ' nel ciclismo. I corridori, impossibilitati ad affrontare e superare tali ingenti difficoltà, sono ricorsi alle sostanze chimiche, attingendo da esse una fonte di energia e di euforia. Il fenomeno é di entità generale e coinvolge tutti i rami delle corse ciclistiche, a partire da una certa età del corridore - intorno ai 18 , 20 anni ed anche prima. WADA Agence mondiale antidopage La wada è una fondazione a partecipazione mista pubblico privata, creata per volontà del comitato olimpico nel novembre1999 a Lausanne (Svizzera) per coordinare la lotta contro il doping nello sport, Nel 2001 la WADA ha spostato il suo quartier generale a Montreal(Canada), ma giuridicamente resta una fondazione di diritto privato regolata dal diritto civile svizzero. La WADA è una sigla che sta a significare: World Anti Doping Agency. L'agenzia lavora per aiutare le singole federazioni sportive nel migliorare i test-antidoping, la ricerca e l'educazione contro questo fenomeno. Stila anche un elenco di sostanze proibite che gli atleti non possono prendere. Tipi di doping Esistono vari tipi di doping, utilizzati in particolari periodi della stagione agonistica:periodo pre-gara, durante la preparazione, per tentare di aumentare le masse muscolari e la forza fisica (steroidi); durante la gara, per ridurre il senso di fatica, o per stimolare il sistema nervoso centrale o, infine, in alcuni sport, per ridurre il livello di ansia (anfetamine, amine simpaticomimetiche, tranquillanti, betabloccanti ecc.); o ancora per tentare di aumentare il trasporto di ossigeno e quindi la resistenza fisica alla fatica (autotrasfusione); dopo la gara, per riacquistare il più velocemente possibile le energie (frequente nei ciclisti durante le corse a tappe). I composti chimici utilizzati illecitamente nello sport sono molti, con diversi meccanismi d’azione e diverso indice di pericolosità. Ogni Federazione Sportiva ha stabilito il proprio regolamento e l’elenco delle sostanze proibite. In genere, vengono vietate quelle sostanze il cui uso da parte dell’atleta viene finalizzato a ridurre la percezione della fatica, migliorare la prontezza dei riflessi, accrescere la forza e/o la resistenza muscolare, diminuire il dolore, controllare la frequenza cardiaca e/o respiratoria, ridurre il peso corporeo, attenuare l’ansia o mascherare la presenza nelle urine delle sostanze vietate. Vengono considerate pratiche dopanti anche la trasfusione del sangue (emotrasfusione) e la somministrazione di globuli rossi o di prodotti derivati dal sangue. EPO Come è noto i globuli rossi (GR) trasportano l'ossigeno ai tessuti e negli sport di resistenza, ad esempio ciclismo, sci di fondo ecc., le richieste di ossigeno sono molto elevate Da tempo, pertanto, sono state indagate strategie per aumentare la produzione dei GR in modo da migliorare la performance sportiva La più recente strategia è basata sul ruolo dell'eritropoietina (EPO) nello stimolare il midollo osseo a produrre globuli rossi (GR) Come doping si usa la EPO ricombinante umana e sostanze affini (es. darbepoietina) L'EPO ha una vita relativamente breve nell'organismo mentre il suo effetto stimolante può durare fino a due settimane anfetamine L' anfetamina (o amfetamina) è un farmaco con proprietà anoressizzanti e psicostimolanti. Dal punto di vista farmacologico esso è un agonista indiretto del sistema catecolaminergico soprattutto a livello centrale, poiché è un substrato del trasportatore della dopamina con la quale compete per il trasporto dallo spazio sinaptico al citoplasma. Inoltre inibisce il trasportatore vescicolare delle monoammine (VMAT), impedendo il riempimento delle vescicole sinaptiche. Questo causa un aumento della concentrazione citoplasmatica di dopamina e l'inversione dell'orientamento del DAT, con conseguente rilascio di dopamina, ma anche dinoradrenalina (NA) e serotonina . Ha una discreta capacità inibitoria nei confronti delle monoamminoossidasi (MAO). Gli steroidi anabolizzanti sono derivati del testosterone, l'ormone sessuale maschile per eccellenza. Il termine "anabolizzanti" si riferisce alla loro capacità di accelerare i fenomeni anabolici, dati dall'insieme dei processi di sintesi di proteine, carboidrati. lipidi e costituenti cellulari in genere. La scienza farmacologica applicata al settore degli steroidi anabolizzanti ha permesso di ottenere farmaci che, oltre ad essere prodotti a costi inferiori, esaltano le proprietà anaboliche degli ormoni naturali, limitando al tempo stesso gli effetti indesiderati. In pratica si è alla costante ricerca di diminuire, tramite modificazioni chimiche, l'androgenicità di queste sostanze. Tale caratteristica è infatti la fonte dei principali effetti collaterali legati all'uso degli steroidi anabolizzanti. steroidi