I monti Sartorius

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Dove si trovano?
I Monti Sartorius si trovano nel
versante nord-est dell'Etna, a
poche centinaia di metri dallo
storico Rifugio Citelli, in territorio
di Sant'Alfio. La
zona è raggiungibile sia salendo
dal paese di Fornazzo che da Linguaglossa.
II percorso si snoda a partire dalla sbarra
forestale posta a quota 1660 m s.l.m. per
una lunghezza di circa 4 km.
Cosa sono?
I Monti Sartorius sono crateri a “bottoniera” nati dall’eruzione
del 1865. Si dicono a bottoniera perché ricordano la
posizione dei bottoni delle camicie. Infatti, l’eruzione del 1865
creò una frattura di
circa 400 metri che
emise ulteriori 8
fontane di lava che
diventarono 8 coni
eruttivi. Prendono il nome da Sartorius von Waltershausen
che era un geologo e astronomo tedesco. Nel 1838
accompagnato da Christian Henry Frederick Peters,
Sartorius
arrivò
rimase fino al 1843.
in
Sicilia, dove
Eseguì numerosi studi e cartografie
sulle lave formatesi nei secoli. I crateri
dell’eruzione del
1865
dell’Etna
verranno dedicati
a lui e battezzati,
per
l'appunto,
Monti Sartorius. Nel 1880 pubblicò il
“Der Aetna” un trattato sullo studio delle
lave e cavità dell'Etna.
Qual è la flora?
A poche decine di metri dall'inizio
del percorso il paesaggio si apre in
una radura a Graminacee (Festuca
e Poa) con cespugli di Tanaceto e
cuscini
spinosi
di
Astragalo.
Proseguendo nel percorso è
interessante notare la differenza tra
l’asprezza
del territorio lavico e la
delicatezza dei colori delle
forme vegetali: il bianco della
corteccia degli alberi, il grigioverde dei licheni e dei muschi e
il verde e il giallo delle spighe
della Festuca e della Poa .
Inoltrandosi nel bosco di Betulle è
possibile vedere esemplari di Pino
laricio e cespi di Ginestra dell'Etna. La
Betulla non è però soltanto motivo
coreografico dell'ambiente montano
etneo, ma riveste, con il suo specifico
adattamento al substrato lavico, un
preciso ruolo ecologico e dinamico
nell'economia del paesaggio vegetale.
Qual è la fauna?
In questo territorio difficile ed in continua trasformazione
per l’attività vulcanica sono presenti specie animali rare,
diffidenti, onnivore e dotate di forte adattabilità. Popolano
queste zone animali in via d’estinzione come la Volpe, il
Gatto selvatico, l’Istrice, la Lepre, la Donnola, il Riccio e il
Ghiro. Sono anche presenti topi, pipistrelli e serpenti.
Gli uccelli sono per lo più rapaci come la Poiana, L’Aquila
Reale, il Barbagianni, l’Allocco, il Gufo e lo sconosciuto
Succiacapre.
Riflessioni personali
L’escursione ai Monti Sartorius è stata, oltre che
interessante, affascinante. Infatti, abbiamo iniziato il percorso
con una buona visibilità riuscendo a vedere gli aspetti della
vegetazione che ci circondava ma poi, piano piano, siamo
entrati in una dimensione, per me nuova, affascinante e
suggestiva.
La NEBBIA !!!
La nebbia ha ovattato i
nostri occhi tanto che
sembravamo
immersi
nelle nuvole. Ha reso
questa
esperienza
fantastica e memorabile!
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