L’approccio al paziente psichiatrico La comunicazione efficace. L’approccio al paziente psichiatrico La comunicazione efficace OBIETTIVO GESTIRE I DISAGI EMOTIVI E PSICHICI CHE UNA PERSONA MANIFESTA DURANTE IL SOCCORSO. I DISAGI EMOTIVI SONO MANIFESTATI A CAUSA DI: STATO ORGANICO (Carenza nutritiva,traumi,assunzione di sostanze, condizioni climatiche) STATO PSICOLOGICO (Stato di salute mentale del soggetto) DISAGI EMOTIVI IL COMPORTAMENTO CON L’INFORTUNATO E’ QUELLO DI CONSIDERARLO UNA “PERSONA” E NON UN CASO. A SEGUITO DI UN EVENTO “DIFFICILE” LA PERSONA PUO’ MANIFESTARE: PAURA, ANGOSCIA, RABBIA. DIFFIDENZA, COLLABORAZIONE; DEPRESSIONE, ANSIETA’, EUFORIA; IRRITABILITA’, OSTILITA’, AGGRESSIVITA’. DISAGI EMOTIVI COME COMPORTARSI : CERCHIAMO DI MANTENERE LA CALMA; PRESENTIAMOCI E CHIEDIAMO IL NOME; PERMETTIAMO ALLA PERSONA DI VEDERCI IN VISO, SENZA ESSERE TROPPO INVADENTI; NON FACCIAMO PARAGONI CON VISSUTI PERSONALI O STORIE TRISTI; SPIEGARE LE AZIONI CHE COMPIAMO, CERCANDO DI DIRE LA VERITA’ IN MODO “CELATO” E ASCOLTIAMOLO! DISAGI EMOTIVI COME COMPORTARSI : NON OFFENDIAMOCI SE CI VENGONO RIVOLTE PAROLE O REAZIONI NEGATIVE; SOLO SE CERTI DI AVER STABILITO UN RAPPORTO DI COLLABORAZIONE, STABILIRE UN CONTATTO FISICO; FARE DOMANDE SEMPLICI E ASCOLTARE FINO ALLA FINE LA RISPOSTA; RACCOLTE LE INFORMAZIONI,SVIARE L’ATTENZIONE SU QUANTO E’ ACCADUTO, USANDO TATTO E DISCREZIONE . DISAGI EMOTIVI – CASI PARTICOLARI PAZIENTE OSTILE O AGGRESSIVO MANTENIAMO LA CALMA NON AVVICINIAMOCI TROPPO ALLA PERSONA; PRESENTIAMOCI, CHIEDIAMO IL NOME; CREIAMO UNA SORTA DI ALLEANZA, SENZA ESSERE TROPPO INVADENTI; NON FARE NIENTE PER CUI SI SENTA MINACCIATO, FARLO PARLARE NEL MODO CHE PIU’ GLI AGGRADA ; DISAGI EMOTIVI – CASI PARTICOLARI LA PERSONA E’ UN BAMBINO PRESENTIAMOCI, CHIEDIAMO IL NOME; PARLARE IN MODO SEMPLICE E CALMO, SENZA ASSILLARE; SORRIDIAMO SEMPRE, DIAMO QUALCHE OGGETTO PER DISTRARLO; NON FACCIAMO I “GENITORI”, DIAMO SFOGO ALLE PAURE DEL BAMBINO. DISAGI EMOTIVI – CASI PARTICOLARI LA PERSONA E’ UN ANZIANO PRESENTIAMOCI, CHIEDIAMO IL NOME; PARLARE IN MODO SEMPLICE E CHIARO; FARE POCHE DOMANDE IN MODO PRECISO; SPIEGHIAMOGLI CIO’ CHE AVVIENE E SE HA BISOGNO DI PORTARE QULCOSA CON SE’. DISAGI EMOTIVI – CASI PARTICOLARI LA PERSONA E’ UN IPOACUSICO CHIEDIAMO SE E’ IN GRADO DI LEGGERE IL LABIALE; SE E’ NO, COMUNICHEREMO A GESTI O CON DEI BIGLIETTI SCRITTI; ATTENZIONE: CHI NON SENTE HA PIU’ PAURA:TENIAMO UN CONTATTO VISIVO E VERBALE CONTINUO. DISAGI EMOTIVI – CASI PARTICOLARI LA PERSONA E’ UN NON VEDENTE PRESENTIAMOCI, CHIEDIAMO IL NOME; SPIEGHIAMO QUELLO CHE STIAMO FACENDO; DICIAMOGLI SEMPRE DOVE SIAMO PERCHE’ SARA’ MOLTO DISORIENTATO. SE HA UN CANE GUIDA ASSICURIAMOCI CHE SIA AFFIDATO A CHI DI DOVERE. DISAGI EMOTIVI – CASI PARTICOLARI LA PERSONA E’ VITTIMA DI UN CRIMINE NON AFFRONTARE I MALVIVENTI NON ALTERARE LA SCENA DELL’EVENTO; SE LA VITTIMA E’ UNA DONNA CHE HA SUBITO UNO STUPRO, SUGGERIRE DI NON PULIRSI PER NON ELIMINARE INDIZI. SE IN EQUIPAGGIO C’E’ UNA DONNA E’ BENE FARLE APPROCCIARE LA VITTIMA. ASCOLTARE SENZA TOCCARE: IL CONTATTO FISICO QUI HA BISOGNO DI PIU’ FIDUCIA. DISTURBO PSICHICO: COS’E’? ALTERAZIONE ACUTA DELLE FUNZIONI PSICHICHE CHE COMPORTA UNA GRAVE DIFFICOLTA’ A SVOLGERE NORMALMENTE LA VITA QUOTIDIANA. CLASSIFICAZIONE: DISTURBI PSICOTICI DISTURBI DI UMORE DISTURBI DI PERSONALITA’ DISTURBI D’ANSIA DISTURBO PSICHICO : COME COMPORTARSI PRESENTIAMOCI USANDO LA CALMA; MOTIVARE LA NOSTRA PRESENZA; INSTAURARE UN CONTATTO VERBALE PERMETTENDOGLI DI VEDERCI IN VISO; NON TRATTENERLO: USARE LA FORZA E’ PERICOLOSO E NON E’ NOSTRO COMPITO,MA DELLE FORZE DELL’ORDINE! DISTURBO PSICHICO – CASI PARTICOLARI IL PAZIENTE E’ DELIRANTE NON CONTRASTARE IL DELIRIO USARE IL DELIRIO (SE POSSIBILE…) CIO’ CHE PER NOI E’ ASSURDO,PER QUELLA PERSONA ESISTE VERAMENTE! DISTURBO PSICHICO – CASI PARTICOLARI PAZIENTE CON POTENZIALE O TENTATO SUICIDIO (depressione), COME COMPORTARSI : 118, Forze dell’Ordine SE ARMATO STIAMO A DISTANZA E ALLERTIAMO LE FORZE DELL’ORDINE. NON CHIEDERE MAI DIRETTAMENTE IL MOTIVO CHE LO SPINGE AL SUICIDIO ESPRIMERE GIUDIZI SOLO SE RICHIESTI E SEMPRE IN FORMA DUBITATIVA , NEL TENTATO SUICIDIO CON FARMACI,CERCHIAMO DI CAPIRE COSA HA INGERITO. ASCOLTIAMOLO E CERCHIAMO DI DISTOGLIERLO DAL SUO PENSIERO. Trattamento Sanitario Obbligatorio (T.S.O. + A.S.O.) E’ UNA PROCEDURA DA ATTIVARE NEI CASI IN CUI UN PAZIENTE, CON UN FORTE DISAGIO PSICHICO, RIFIUTA IL RICOVERO OSPEDALIERO O UNA TERAPIA ADEGUATA. DOMANDE? CONCLUSIONI SE SAPREMO VALUTARE E GESTIRE UNA SITUAZIONE IN CUI IL SOGGETTO E’ UN PAZIENTE CON DEI DISAGI EMOTIVI O PSICHICI ….. AVREMO RIDOTTO DI MOLTO LA SUA SOFFERENZA.