CLASSE V - SCHEDA SULLO STATO ETICO
a- Hegel
" Lo Stato è la sostanza etica consapevole di sé, la sintesi del principio della famiglia e della società
civile.
Lo Stato è la realtà in cui l' individuo gode la sua libertà, in quanto esso individuo è scienza, fede e
volontà dell' universale. Così lo Stato è il centro degli altri aspetti concreti della vita, cioè del diritto,
dell' arte, dei costumi e delle comodità. Nello Stato la libertà è realizzata oggettivamente e
positivamente. Ciò però non è da intendersi nel senso che la volontà soggettiva si attui e soddisfi
mediante quella universale, e che quindi quest' ultima sia per la prima un mezzo. Lo Stato non è
neppure una convivenza degli uomini, in cui debba essere limitata la libertà del singolo. La libertà
sarebbe concepita solo in negativo quando la si immagina in tal modo, che questa limitazione
collettiva, il vicendevole impacciarsi di tutti, lasciasse a ciascuno il suo piccolo posto in cui muoversi.
Sono piuttosto il diritto, la morale, lo Stato, e solo essi, la positiva soddisfazione della libertà.
Solo nello Stato l' individuo ha esistenza razionale." ( Enciclopedia, par.535)
" Lo Stato è la realtà dell' Idea etica, lo Spirito etico, inteso come la volontà sostanziale, manifesta,
evidente a se stessa, che pensa sé e porta a compimento ciò che sa. Nel costume lo Stato ha la sua
esistenza immediata, e nell' autocoscienza del singolo, nel suo sapere ed operare, la sua coscienza
mediata, così come l' autocoscienza ha nello Stato, come in sua essenza, e come prodotto della sua
attività, la propria libertà sostanziale. (Lineamenti, par.257)
" Questa unità sostanziale è assoluto immobile fine a se stesso, nel quale la libertà perviene al suo
supremo diritto, così come questo fine ultimo ha il suo supremo diritto sugli individui, il cui supremo
dovere è essere membri dello Stato" (ibid.,par.258)
“ Se si scambia lo Stato con la società civile, e la sua determinazione è posta nella sicurezza e nella
protezione della proprietà e della libertà personale, allora l’ interesse del singolo, come tale, è il fine
ultimo (….) ne segue che è un capriccio l’ essere componente dello Stato (NDR Hegel allude alle
dottrine di Locke). Ma esso ha un rapporto del tutto diverso con l’ individuo; poiché lo Stato è Spirito
oggettivo, l’ individuo ha oggettività, verità ed eticità soltanto in quanto componente dello Stato. La
determinazione degli individui è di condurre una vita generale; il loro particolare appagamento,
attività e comportamento ha per suo punto di partenza e risultato questa sostanziale validità
universale.”(ibid.)
" La libertà concreta consiste nel fatto che l' individualità personale ed i suoi particolari interessi...
trapassano per se stessi nell' interesse universale, e lo riconoscono come loro proprio spirito
sostanziale, e vi sono attivi come per il proprio fine ultimo...Il principio degli Stati moderni ha questa
enorme forza e profondità, di lasciare la soggettività compiersi fino all' estrema autonomia dell'
iniziativa personale, ed in pari tempo di ricondurre essa nell' unità sostanziale e di mantenervela."
(par.260)
b- Giovanni Gentile
" Lo Stato è la nazione consapevole della sua unità storica. E' lo stesso uomo in quanto si realizza
universalmente, determinandosi in una certa forma.(...) nessuno degli elementi che appartengono
alla vita di un popolo, materiali o morali, è estraneo a questa forma tutta spirituale che si suggella
nell' autocoscienza della nazione che è Stato.... l' uomo che si sente estraneo a tale forma, è una
astrazione:può essere un delinquente che viola la legge della patria, può essere un immorale che
non sente nella sua coscienza pulsare la coscienza universale.
Questo Stato ha un' eststenza interiore; tutte le sue manifestazioni (territorio, forza governativa e
militare etc.) traggono il loro valore dalla volontà che le riconosce come elementi costitutivi della
propria forma storica attuale. E bisogna intendere rigorosamente questa interiorità per rendersi conto
del carattere etico dello Stato...giacchè lo Stato nella sua essenziale interiorità non solo è volontà
etica, ma è in generale autocoscienza, e quindi umanità piena e perfetta.
Ma il principale ostacolo all' intelligenza del carattere etico e spirituale dello Stato, è la relazione
statica e meccanica in cui sono concepiti cittadino e Stato, particolare ed universale. I due termini
così concepiti sono due astrazioni, ed il concreto è la loro unità dialettica, il particolare che si fa
universale. Si fa, non lo è immediatamente. Lo Stato vero non limita ma slarga, non deprime ma
potenzia la personalità del cittadino: non l' opprime ma la libera.
Lo Stato, come ogni realtà vivente ed organica, è divisione del lavoro...esso ha i suoi artisti, i suoi
scienziati e navigatori, i suoi soldati ed agricoltori etc. la cui molteplicità è varietà di forme di uno
stesso pensiero. Nello Stato vero trionfa sempre, nel popolo e per il popolo, il pensiero più potente, o
semplicemente il pensiero. Lo Stato ha i suoi filosofi, sulle cattedre, nelle accademie e nei Licei,
insomma dovunque lo Spirito soffia. Attraverso le filosofie si svolge l' unica filosofia, il pensiero, la
potenza della nazione forte della sua civiltà e delle sue energie spirituali: la potenza dello Stato."( Il
concetto di Stato in Introduzione alla filosofia, 1933)
c - Benito Mussolini
" Antiindividualistica, la concezione fascista è per lo Stato; ed è per l' individuo in quanto esso
coincide con lo Stato, coscienza e volontà universale dell' uomo nella sua esistenza storica. E' contro
il liberalismo classico, che sorse contro l' assolutismo e che ha esaurito la sua funzione storica da
quando lo Stato si è trasformato nella stessa coscienza e volontà popolare. Il liberalismo negava lo
Stato in nome dell' interesse dell' individuo particolare; il fascismo riafferma lo Stato come la realtà
vera dell' individuo.....il fascismo è per la sola libertà che possa essere una cosa seria, la libertà dello
Stato e dell' individuo nello Stato. Giacchè per il fascismo tutto è nello Stato, e nulla di umano e
spirituale esiste fuori dallo Stato. In tal senso il fascismo è totalitario e lo Stato fascista, sintesi e
unità di ogni valore, interpreta e sviluppa tutta la vita del popolo.
Questa personalità superiore è bensì nazione in quanto è Stato. Non è la nazione a generare lo
Stato, secondo il vecchio concetto naturalistico della pubblicistica degli Stati nazionali nel sec. XIX
Anzi, la nazione è creata dallo Stato che dà al popolo, consapevole della propria unità morale, una
volontà, e quindi un' effettiva esistenza.
Lo Stato come volontà etica universale è creatore del diritto....lo Stato non solo è autorità che
governa e dà forma di legge e valore di vita alle volontà individuali, ma è anche potenza che fa
valerela sua volontà all' esterno, facendola riconoscere e rispettare, ossia dimostrandone coi fatti l'
universalità in tutte le determinazioni necessarie del suo svolgimento. E' perciò organizzazione ed
espansione, almeno virtuale.”
ATTIVITA’
Dopo aver riletto il tutto riempi, ingrandendola al bisogno, la sottostante tabella di raffronto: in
colonna ognuno dei 3 autori ; in riga ricopia da ogni testo le espressioni relative ad ognuno dei
temi indicati.
tema
Stato come
soggettività
autocosciente
Stato come
concretizzazione
della libertà
subordinazione
del cittadino allo
Stato
Contenuto storicoculturale dell’
Ethos
critica vs. l’
individualismo
liberale e
borghese
Hegel
Gentile
Mussolini