DIREZIONE GENERALE PER L’ISTRUZIONE E FORMAZIONE
TECNICA SUPERIORE E PER I RAPPORTI CON I SISTEMI
FORMATIVI DELLE REGIONI
PROGETTO PILOTA CIPE
REGIONE CALABRIA
PIANO DI INFORMAZIONE
ISTITUTI di ISTRUZIONE SECONDARIA 1° E 2° GRADO
Marzo 2010
Progetto Pilota CIPE :” L’impresa Formativa Simulata per l’Alternanza Scuola Lavoro”
L’impresa formativa simulata per
l’Alternanza Scuola Lavoro
 Contestualizzazione dell’intervento
il Progetto Pilota CIPE: l’IFS per l’alternanza scuola lavoro
Percorso A
Percorso B
 “Dove nasce il futuro”
la nuova identità degli Istituti Tecnici
la nuova identità degli Istituti Professionali
 Il Laboratorio delle Competenze
 “L’apprendimento attraente”
l’IFS
l’Alternanza Scuola Lavoro

Sitografia

Crediti
Progetto Pilota CIPE :” L’impresa Formativa Simulata per l’Alternanza Scuola Lavoro”
Contenuti
“L’apprendimento attraente”

l’Impresa Formativa Simulata
 E' un percorso formativo che impegna una singola
classe o un gruppo di studenti, provenienti da classi
diverse, in attività di apprendimento che si svolgono
in aula, nel laboratorio di simulazione ed in azienda.
 E' un modello pedagogico che rende attraente
l'apprendimento e rafforza i legami tra la Scuola, il
Mondo del Lavoro e della Ricerca.
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Che cosa è L’IFS
Favorire:
 una nuova cultura dell’apprendimento ispirata ai principi del cooperative
learning;
 lo sviluppo di attitudini mentali rivolte al problem solving;
 l’apprendimento organizzativo;
 la capacità di autodiagnosi e di autosviluppo;
 la capacità di analizzare situazioni complesse;
 la capacità di valutare situazioni alternative;
 l'orientamento;
 l’acquisizione della cultura d’impresa;
 l’opportunità di scambi commerciali e interculturali con studenti di altri
paesi;
 l’attenzione per l’aspetto etico delle attività economiche.
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Le finalità
 Nasce all'ombra di un'impresa tutor di cui condivide la
mission ed il sistema.
 Si costituisce, comunica e realizza transazioni nella
rete telematica assumendo il ruolo e le funzioni
dell'azienda tutor.
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L’azienda simulata
 È l’elemento di connessione tra aula e azienda.
 Mette gli studenti nelle condizioni di:
- simulare la creazione di un'impresa:
- individuazione della business idea;
- elaborazione del business plan;
- implementazione dell'impresa secondo il modello dell'impresa
tutor che è reale ed opera nel territorio;
 Analizzare i processi di gestione;
 Comprendere le dinamiche e le tecniche di conduzione aziendale;
 Verificare la corrispondenza tra modello di azienda simulato e
modello di azienda reale.
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Il laboratorio di simulazione
www.simucentercalabria.it
Simucenter Calabria - I.P.S.S.C.T.S.P. "N. De Filippis"
- Via S. Maria dell'Imperio, snc - 89900 - Vibo Valentia
 Affianca l'IFS attraverso:
-
la coprogettazione del percorso;
le testimonianze dirette dei titolari e del personale delle
aziende;
l'organizzazione delle attività di apprendimento in azienda;
le informazioni e le documentazioni relative alle strategie di
mercato, alle politiche commerciali, alla struttura organizzativa,
alle pratiche contabili, amministrative e fiscali.
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L’impresa tutor
Consente di:
 condividere le esperienze di simulazione in un
emarket-place;
 connettersi con altre reti di IFS
nazionali/internazionali;
 accrescere la possibilità di scambi commerciali e di
interazione sociale e culturale.
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I’IFS network
 Mercato virtuale in cui si incontrano,
contemporaneamente, un insieme di aziende per
effettuare transazioni commerciali di vendita o di
acquisto di beni e/o servizi.
 Un’impresa formativa simulata può, allo stesso tempo,
acquistare e vendere.
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Il mercato
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Il portale www.ifsnetwork.it
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 http://www.weblombardia.it/advisoryweb42/Catalogo.html
 http://www.weblombardia.it/compositkit/promozioni.htm
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Esempi di negozi virtuali
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IFS dal laboratorio al lavoro
modello pedagogico
reciprocità dei processi del pensare e del fare
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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
 è una pedagogia ‘nuova’ molto studiata nell’ambito
delle scienze pedagogiche e molto documentata nella
letteratura tecnica
 richiede alla scuola di:
- comprendere che cosa e come si apprende in contesti
di lavoro
- assumere il policentrismo formativo
- valorizzare il learning by doing
- riconoscere i percorsi del pensiero concreto
misurarsi con l’apprendimento per competenze
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La pedagogia dell’alternanza

… L’autonomia delle Istituzioni Scolastiche è garanzia della libertà di
insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e
nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione
mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla
domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti
coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente
con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con
l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di
apprendimento….”
 “… Le scuole, sia singolarmente che collegate in rete, possono stipulare
convenzioni …. con istituzioni, enti, associazioni o agenzie operanti sul
territorio che intendono dare il loro apporto alla realizzazione di specifici
obiettivi….”

“…Il Piano dell'offerta formativa …. riflette le esigenze del contesto
culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della
programmazione territoriale dell'offerta formativa…”
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L’alternanza nel quadro dell’autonomia

“ ….La determinazione del curricolo tiene conto delle diverse
esigenze formative degli alunni, delle esigenze e delle attese
espresse dalle famiglie, dagli enti locali, dai contesti sociali,
culturali ed economici del territorio….”
 “ … Agli studenti e alle famiglie possono essere offerte possibilità
di opzione…”
 "… Le istituzioni scolastiche determinano, nel Piano dell'offerta
formativa il curricolo obbligatorio per i propri alunni in modo da
integrare la quota definita a livello nazionale con la quota loro
riservata che comprende le discipline e le attività da esse
liberamente scelte.
 Nella determinazione del curricolo le istituzioni scolastiche
precisano le scelte di flessibilità...".
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L’alternanza nel quadro dell’autonomia
L’impianto si snoda, all’interno del curricolo, con la finalità di:
 attuare modalità di apprendimento flessibili, aderenti agli stili ed
ai ritmi cognitivi degli allievi;
 promuovere soluzioni formative più adeguate alla diversità delle
intelligenze;
 realizzare un forte intreccio tra conoscenze di carattere teorico
ed applicazioni pratiche;
 sperimentare metodologie di apprendimento che colleghino,
sistematicamente, la formazione in aula con la formazione in un
contesto di lavoro;
 favorire l’ acquisizione di conoscenze e di competenze spendibili
nel Mercato del Lavoro;
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Le finalità
 correlare l’offerta formativa allo sviluppo economico e sociale del
territorio.
 sollecitare la vocazione professionale;
 orientare l’allievo a costruire il progetto di sé;
 perseguire la strategia dell’integrazione tra i canali formativi;
 realizzare un collegamento tra la Scuola, il Mondo del Lavoro e la
Società Civile;
 rafforzare la formazione alla cittadinanza come senso di
appartenenza ad una comunità professionale;
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Le finalità
Quali strategie
 Brainstorming
learning by doing
 Ricerca-azione
cooperative learning
 Didattica per domande
problem solving
 Didattica dell’errore
alternanza
 una metodologia di tipo induttivo
 una unità di apprendimento
obiettivi
contenuti
attività
strumenti di verifica
criteri di valutazione
trasversale a tutti gli assi culturali
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L’ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO
 L’intero Consiglio di classe fa sua la progettazione per:
- mettere in evidenza gli apprendimenti attesi sia sotto il
profilo disciplinare che delle competenze trasversali;
- la curvatura degli insegnamenti disciplinari per preparare
all’esperienza e integrare gli apprendimenti scolastici con
quanto appreso in impresa
- il supporto e il controllo in itinere
- la valutazione che ha un impatto disciplinare e sugli
obiettivi educativi trasversali, cognitivi e comportamentali.
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L’alternanza: un ‘affare’ del consiglio
di classe
 agisce su designazione dei soggetti partner;
 assiste lo studente nel percorso di formazione sul
lavoro;
 fornisce al consiglio di classe ogni elemento utile a
valutare l'apprendimento in ambiente di lavoro.
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Il tutor aziendale
facilita processi di:
 acquisizione di competenze relazionali, comunicative ed
organizzative finalizzate alla soluzione di problemi;
 motivazione alla riflessione ed all’impegno;
 consolidamento dell’identità personale perché occasione per la
messa a fuoco di interessi, valori e aspirazioni;
 assunzione di responsabilità;
 apprendimento mirato a stimolare la curiosità intellettuale.
Progetto Pilota CIPE :” L’impresa Formativa Simulata per l’Alternanza Scuola Lavoro”
I vantaggi per l’allievo
La progettazione integrata:
 promuove innovazione nei percorsi formativi: obiettivi, saperi e
metodi;
 sollecita la formulazione di piani di studio coerenti con gli interessi
degli allievi e con le richieste che provengono dal contesto socioeconomico e culturale;
 valorizza la mission della Scuola come agente di sviluppo nel
Territorio;
 promuove la costituzione di reti che operano su obiettivi comuni e
in modo sistematico nel territorio.
Progetto Pilota CIPE :” L’impresa Formativa Simulata per l’Alternanza Scuola Lavoro”
Vantaggi per la scuola
La collaborazione con gli Istituti Scolastici consente di:
 valorizzare la valenza formativa del lavoro;
 valutare le risorse umane in funzione dell’impegno in attività di
formazione;
 investire nella formazione di risorse umane e professionali
funzionali ad uno specifico contesto di lavoro;
 costruire una banca dati di risorse umane qualificate.
Progetto Pilota CIPE :” L’impresa Formativa Simulata per l’Alternanza Scuola Lavoro”
Vantaggi per l’azienda
La collaborazione tra Istituti Scolastici e Mondo del Lavoro favorisce:
 la formazione del cittadino lavoratore;
 la crescita del tessuto socio economico e culturale;
 lo sviluppo di politiche attive per il lifelong learning.
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Vantaggi per il territorio
In regime di convenzione tra:
 Scuola
 Aziende di produzione di beni e servizi
 Associazioni di rappresentanza
 Camera di Commercio, Industria e Artigianato
 Enti Pubblici e Privati inclusi quelli del Terzo Settore che
accolgono gli studenti per periodi di apprendimento, in
situazione lavorativa, non assimilabile al rapporto individuale di
lavoro.
Progetto Pilota CIPE :” L’impresa Formativa Simulata per l’Alternanza Scuola Lavoro”
Come si realizza
un’organizzazione capace di attivare relazioni con il
territorio e con i diversi soggetti per programmare
l’offerta e ancorarla ai fabbisogni dell’economia e della
società.
presupposto per adottare la pedagogia dell’alternanza
Progetto Pilota CIPE :” L’impresa Formativa Simulata per l’Alternanza Scuola Lavoro”
La scuola come sistema aperto
 La scuola deve imparare a conoscere e a
lavorare con le imprese per valorizzarne le
potenzialità formative
Progetto Pilota CIPE :” L’impresa Formativa Simulata per l’Alternanza Scuola Lavoro”
La gestione dell’alternanza:
un governo partecipato
Le imprese e le parti sociali devono farsi carico:
 di un patto sociale
 di un impegno collettivo per lo sviluppo del capitale
umano a vantaggio della stessa struttura economica ed
imprenditoriale.
Progetto Pilota CIPE :” L’impresa Formativa Simulata per l’Alternanza Scuola Lavoro”
La gestione dell’alternanza
un governo partecipato
Scuola e Impresa devono:
 uscire dalla separatezza
 superare le criticità
 valutare i vantaggi reciproci
 condividere gli obiettivi di cittadinanza
 definire protocolli di lavoro
 progettare percorsi formativi
 condividere modelli di certificazione
 parlare un linguaggio comune
Progetto Pilota CIPE :” L’impresa Formativa Simulata per l’Alternanza Scuola Lavoro”
La gestione dell’alternanza
un governo partecipato
 Rilasciata dalla Istituzione Scolastica o Formativa, attesta le
competenze acquisite attraverso l’apprendimento in alternanza
e costituisce credito:
 per la prosecuzione del percorso formativo ai fini del
conseguimento della qualifica o del diploma;
 per gli eventuali passaggi tra i Sistemi, compresa l’eventuale
transizione nei percorsi di apprendistato;
 per il riconoscimento e la valutazione del potenziale ai fini
dell’occupabilità per gli allievi diversamente abili.
Progetto Pilota CIPE :” L’impresa Formativa Simulata per l’Alternanza Scuola Lavoro”
La certificazione