Diapositiva 1 - Dottor Claudio Marcassoli

Università di Catania
Dipartimento di Medicina Clininca e Sperimentale
U.O.P.I. Psichiatria - A.O.U. Policlinico -Vittorio Emanuele
Bormio, 9-12 aprile 2015
E. Aguglia
DIAGNOSI
Dal greco διαγιγνώσκειν (diaghignóskein, capire), formato
da διά (diá, attraverso) + γιγνώσκειν (ghignóskein, conoscere),
è la procedura di ricondurre un fenomeno o un gruppo di
fenomeni, dopo averne considerato ogni aspetto, a una categoria.
La diagnosi è quindi, in generale, l'identificazione della natura
o/e la causa di qualcosa, di qualsivoglia natura.
In psichiatria fare diagnosi è più complesso che
in altre branche della medicina in quanto…
 i segni sono relativamente pochi e non sempre sono “misurabili”
attraverso indagini strumentali o esami di laboratorio;
 i sintomi talvolta non vengono espressi correttamente dal paziente
se non addirittura nascosti.
DSM
(Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders)
Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM)
fornisce uno strumento di lavoro con cui, attraverso l’utilizzo di un
linguaggio universalmente riconosciuto e codificato, medici,
ricercatori e addetti ai lavori comunicano sui disturbi mentali.
PREGI
• Utilizzo di un linguaggio
comune basato su dati
osservabili in grado di
facilitare la comunicazione
fra
professionisti
e
incrementare l’attendibilità
diagnostica
DIFETTI
• Approccio categoriale
• Adozione di criteri politetici di
dubbia validità diagnostica…
Un po’ di storia …
• DSM-I (1952) e DSM-II (1968) risentivano dell’influenza del pensiero psicoanalitico e
presentavano solo descrizioni brevi e generiche di un numero ridotto di disturbi con scarsa
attendibilità e validità diagnostica.
• Il DSM-III (1980) e il DSM III-R (1987) segnano un cambiamento importante
introducendo aspetti innovativi come l’introduzione di specifici criteri diagnostici e di un
sistema valutativo multiassiale.
DSM-III was a reaction to psychoanalytical fanciful interpretations, to a
reliability crisis in psychiatry, to a lack of structural validity, and to
antipsychiatry’s questioning the basics of psychiatry.
The idea was to re-medicalize psychiatry because it significantly moved away from
medicine in the sixties and seventies. The legal institutions also found DSM-III
helpful in dealing with insanity pleas, and compensation claims. Psychiatria Danubina, 2013
• The fact that DSM-III for the first time in the history of psychiatry
introduced operational diagnoses in diagnostics and classifications of mental
disorders sufficed to label it as revolutionary.
Soon after the publication it became the psychiatrists’ bible.
“You could not have been mentally disordered if your symptoms did not fit in
some of the DSM-III diagnostic categories. You could not claim compensation
unless your mental difficulties that appeared secondary to some traumatic
experience did not correspond to a diagnostic entity as defined in DSM-III.”
• The financial effect of such widespread use of DSM-III was quite expected. It
counted in millions of dollars.
• The same happened with DSM-IV which followed in the footsteps of its
predecessor.
Un po’ di storia…
• Il DSM-IV (1994) e il DSM-IV-TR (2000) sono basati su un maggiore sforzo
di analisi della letteratura e dei dati epidemiologici;
• Segue un approccio diagnostico categoriale che tratta i disturbi come entità
qualitativamente separate l’una dall’altra, di impronta descrittiva e ateorica (non
fa riferimento a teorie eziologiche);
• Articola la valutazione su 5 assi: in asse I sono diagnosticati i Disturbi clinici;
in asse II i Disturbi di personalità e il Ritardo mentale; in asse III le Condizioni
mediche generali; in asse III i problemi psicosociali o ambientali; in asse V una
Scala per la valutazione globale del funzionamento.
• Adotta criteri diagnostici basati su un principio politetico, mediante il quale la
diagnosi di un disturbo è determinata dal soddisfacimento di un determinato
numero-soglia di criteri, generalmente fra loro equivalenti per rilevanza.
DSM-5 was published in 2013 after about 10 years of preparation
The main goal for the development of this revised version
was ‘‘to better fill the need of clinicians, patients and
researchers for a clear and concise description of each
mental disorder’’
“Conceptually development of DSM-5 sprang from a need to
reduce clinicians’ reliance on the ‘not otherwise specified’
category of many disorders, which is vague and contributes
little to treatment planning; to develop more accurate criteria
that improve diagnostic reliability; and to integrate dimensional
aspects of psychiatric disorders with the current categorical
approach, so that the classification system more accurately
represents how symptoms manifest and present clinically.”
David J. Kupfer
the DSM-5 Task Force chairman, et al. (2013)
• Recommendations to the Work Groups
included consideration of possible evidence of
racial, ethnic, or gender bias in diagnostic
criteria;
•As the social environment becomes more
strongly linked to epigenetic mechanisms,
heritability, disease risk, and resiliency factors,
attention to these matters in the DSM-5 text was
encouraged;
• As a result, in developing the chapter outline of text accompanying each
diagnostic criteria set, it was determined that culture, as well as age and
gender, warranted separate discussion of variances in symptom
expression, risk, course, prevalence, and other aspects of diagnosis, where
evidence was available.
 E’ scomparso il Ritardo mentale,
sostituito dalla dicitura di Disabilità
intellettiva. Inoltre la gravità del
ritardo mentale è definita più dai
deficit di adattamento che non dal
criterio del QI.
 Il Disturbo del linguaggio ha inglobato i
precedenti Disturbo della Espressione del
Linguaggio e Disturbo Misto della Espressione e
della Ricezione del Linguaggio.
 Disturbo fonetico-fonologico sostituisce il
Disturbo della fonazione.
 La categoria Balbuzie è stata sostituita dal
Disturbo della fluenza con esordio nell’infanzia.
 È stato aggiunto il Disturbo della
comunicazione sociale (pragmatica), riferita a
persistenti difficoltà nella comunicazione sociale
verbale e non verbale.
 Il Disturbo specifico dell ’ apprendimento ha
riunito i precedenti disturbo della lettura, disturbo
del calcolo, disturbo dell ’ espressione scritta e
disturbo dell’apprendimento NAS.
 Il Disturbo dello spettro dell’autismo
ha riunito Autismo, Asperger, disturbo
disintegrativo dell’infanzia, il disturbo di
Rett e il disturbo pervasivo dello sviluppo
NAS,
del DSM-IV-TR. Di queste
patologie vengono particolarmente prese
in esame il deficit nella comunicazione
verbale
e
non
verbale,
deficit
dell’interazione sociale e la restrizione e
ripetitività nel comportamento negli
interessi e nelle abilità
 Nel
Disturbo
da
deficit
di
attenzione/iperattività è stata modificata
la descrizione dell ’ età d ’ esordio in:
“ diversi sintomi […] erano presenti
prima dei 12 anni” (criterio B); sono stati
aggiunti degli specificatori di gravità e la
possibilità di fare una diagnosi in
comorbilità con un disturbo dello spettro
dell’autismo.
 Sono stati operati due cambiamenti al
Criterio A per la Schizofrenia:
1.
2.
L’eliminazione della nota sui deliri bizzarri
e sulle allucinazioni consistenti in una voce
commentante il comportamento o i pensieri
del soggetto, o di due o più voci che
conversano tra loro;
L’aggiunta che almeno uno dei sintomi del
criterio A sia costituito da deliri, allucinazioni
o eloquio disorganizzato.
 Sono stati inoltre eliminati i sottotipi
paranoide,
disorganizzata,
catatonica,
indifferenziata e residua, oltre che del
disturbo psicotico
condiviso, perché
considerati di scarsa attendibilità e validità.
 E’ scomparsa la Catatonia come una classe
indipendente; si parla invece di:
a) catatonia associata ad altro disturbo
mentale
b) il disturbo catatonico dovuto ad altra
condizione medica
c) catatonia senza specificazione.
 Per il Disturbo Schizoaffettivo è richiesto che
l’episodio di alterazione dell’umore sia presente “per
la maggior parte della durata totale del disturbo” e
non “ per una considerevole parte ” come era in
precedenza. Sono state aggiunte inoltre varie
specificazioni su decorso e gravità.
 Il Disturbo Delirante non richiede più, nel criterio A,
che i deliri non siano bizzarri.
 Nel DSM-5 il Disturbo Bipolare
ed i disturbi correlati sono stati
separati dai disturbi depressivi e
sono stati posti tra il capitolo sui
Disturbi dello spettro della
schizofrenia ed il capitolo sui
Disturbi depressivi, riconoscendo
la loro posizione come un ponte
tra le due classi diagnostiche in
termini di sintomatologia, storia
familiare e genetica”.
 I criteri diagnostici descrivono
inoltre
una
maggiore
diversificazione fra le varie
forme, prendendo in esame oltre
all’alterazione dell’umore, anche
l’alterazione dell’attività e dei
livelli di energia.
 Viene descritto lo stato misto in
cui coesistono maniacalità e
depressione maggiore.
 E ’ stata inclusa la nuova categoria
diagnostica del Disturbo da disregolazione
dell’umore dirompente, per individui fino a
18 anni che presentano irritabilità
persistente e frequenti episodi di
discontrollo comportamentale, introdotta al
fine di evitare il rischio di sovradiagnosi di
disturbo bipolare nei bambini, .
 Il Disturbo disforico pre-mestruale è stato
spostato dall’appendice B (Criteri e assi
utilizzabili per ulteriori studi) del DSM-IVTR alla Sezione principale del DSM-5.
 La Distimia ha preso il nome di Disturbo
depressivo persistente e riunisce il Disturbo
depressivo maggiore cronico e il Disturbo
distimico presenti nel DSM-IV-TR.
 Nel disturbo depressivo maggiore viene
eliminato il criterio di esclusione riferito al
lutto e sostituito da una nota che lo esprime
come fattore di rischio; sono stati aggiunti
nuovi specificatori di gravità.
 Da questo capitolo sono stati eliminati sia il
Disturbo ossessivo-compulsivo che il
Disturbo post-traumatico da stress ed il
Disturbo acuto da stress, spostati in capitoli
appositamente dedicati.
 Il Disturbo di panico e l’Agorafobia non
sono più collegati e rappresentano due
categorie diagnostiche separate. È altresì
possibile indicare l’attacco di panico come
specificatore di qualsiasi disturbo.
 Sono stati inseriti in questo capitolo
il Disturbo d ’ ansia di separazione ed
il Mutismo selettivo.
 Nella Fobia specifica e nella Fobia sociale è
stato eliminato il criterio che prevedeva per gli
individui adulti il riconoscimento della loro
ansia come eccessiva o irragionevole
sostituito dal criterio che l ’ ansia debba
essere sproporzionata rispetto alla reale
minaccia (tenuto conto del contesto
socioculturale); inoltre la durata di sei mesi è
stata estesa anche all ’ età adulta. Nella
Fobia sociale, lo specificatore “generalizzata”
è stato sostituito con “ legata solo alla
performance”.
 Nel Disturbo Ossessivo-compulsivo sono
stati eliminati due parametri dalla
definizione delle ossessioni (criterio A)(i
pensieri non sono preoccupazioni eccessive per i problemi
della vita reale e la persona riconosce i pensieri e gli
impulsi come un prodotto della propria mente), ma è
stata ampliata la descrizione del criterio
D, relativa alla diagnosi differenziale. Sono
stati aggiunti specificatori sull’insight.
 La Tricotillomania è stata spostata in
questo capitolo dalla sua precedente
collocazione nel DSM-IV-TR fra i “Disturbi
del controllo degli impulsi non classificati
altrove”.
 Anche il Disturbo da dismorfismo
corporeo, che si trovava all ’ interno
dei Disturbi Somatoformi, risulta ora
inserito in questa sezione. Esso ammette, tra
le altre, la sottocategoria con o senza insight
(in quest ’ ultima può talora assumere
caratteristiche deliranti e paranoidee).
 Sono state inoltre introdotte due nuove
categorie diagnostiche: Il Disturbo da
accumulo (disposofobia) ed il Disturbo da
 Rappresenta un capitolo nuovo, che racchiude
sia categorie di disturbi precedentemente
catalogate altrove che categorie diagnostiche
ivi introdotte per la prima volta.
 La collocazione di questo capitolo riflette la
stretta relazione tra queste diagnosi ed i
disturbi trattati nei capitoli adiacenti sui
disturbi d’ansia, il disturbo ossessivocompulsivo ed i disturbi dissociativi.
 Rispetto
al
DSM-IV-TR
sono
stati
significativamente ristrutturati i criteri per il
Disturbo da stress acuto e per il Disturbo da
stress post-traumatico, in particolare:
• Nel disturbo acuto da stress è stato tolto
il criterio che richiedeva che l’evento
fosse vissuto nell’impotenza e orrore.
• Il PTSD viene definito in modo più
articolato e si ritiene diagnosticabile
anche in bambini sotto i 6 anni
 I due sottotipi (inibito e disinibito) del
Disturbo Reattivo dell’Attaccamento presente
nel DSM-IV-TR sono diventati due diagnosi
distinte: Disturbo da impegno sociale
disinibito
e
Disturbo
reattivo
dell’attaccamento.
 Il capitolo comprende anche la categoria dei
Disturbi dell’adattamento, precedentemente
collocata in un capitolo a parte.
 La derealizzazione è stato inclusa nel
Disturbo
di
depersonalizzazione/
derealizzazione.
 La Fuga dissociativa è
specificatore
dell
’
dissociativa e non una
diagnostica separata.
ora uno
Amnesia
categoria
 Sono stati modificati i criteri per il
Disturbo dissociativo dell ’ identità,
includendo il fatto che il paziente non
riesce a dare una continuità alla sua
storia di vita. Inoltre i sintomi di
possessione, comuni in alcune culture,
sono considerati possibili espressione
del disturbo dissociativo di personalità
 I Disturbi somatoformi del DSM-IVTR sono stati riorganizzati e ridefiniti
nel DSM-5 come Disturbi da sintomi
somatici e disturbi correlati. Le
significative modifiche apportate sono
state giustificate dalla necessità di
ridurre le sovrapposizioni diagnostiche
dovute ad insufficiente chiarezza dei
confini fra i disturbi e di migliorarne
l’utilità per i medici non psichiatri
 Sono state eliminate le diagnosi
di
Disturbo
di
somatizzazione,
Ipocondria, Disturbo algico e Disturbo
somatoforme indifferenziato:
• Le precedenti diagnosi di Disturbo
di somatizzazione e Disturbo
somatoforme indifferenziato sono
state incorporate nella nuova
categoria del Disturbo da sintomi
somatici.
• Gli
individui
con
diagnosi
di Ipocondria con nessuno o lievi
sintomi somatici, sono stati
inglobati nel Disturbo da ansia di
malattia.
 Sono stati modificati i criteri per il
Disturbo di conversione, sottolineando
l’importanza di un attento esame
neurologico
ed
eliminando
il
riferimento ai fattori psicologici
(spostato fra gli specificatori).
 Una nuova categoria introdotta in
questo capitolo è inoltre costituita dai
Fattori psicologici che influenzano
una
condizione
medica
precedentemente elencata in “Altre
condizioni che possono essere oggetto
di attenzione clinica”
 Il Disturbo fittizio, che nel DSM-IVTR aveva una collocazione autonoma,
è stato inglobato da questa categoria.
 Questo capitolo contiene in parte anche
disturbi che si trovavano, nel DSM-IV-TR,
all’interno del paragrafo dei Disturbi della
Nutrizione
e
dell’Alimentazione
dell’Infanzia o della Prima Fanciullezza
(capitolo
“Disturbi
Solitamente
Diagnosticati
per
la
Prima
Volta
nell’Infanzia,
nella
Fanciullezza
o
nell’Adolescenza”),
come
Pica
ed
il Disturbo di ruminazione
 La categoria del DSM-IV-TR relativa
al Disturbo della nutrizione dell’Infanzia o
della prima fanciullezza è stata rinominata
in
Disturbo
evitante/restrittivo
dell’assunzione di cibo.
 I criteri per la diagnosi di Anoressia
nervosa sono stati ristrutturati:
• è
stato
eliminato
il
criterio
dell’amenorrea;
• sono stati aggiunti specificatori di
gravità basati sul valore dell’Indice di
Massa Corporea.
 Nella Bulimia nervosa è stato
modificato il criterio relativo alla
frequenza di abbuffate e condotte
compensatorie, portando da due a una
volta a settimana la soglia minima
necessaria per la diagnosi.
 Il Disturbo da binge-eating, che era in
precedenza contenuto nell’appendice
B (criteri ed assi utilizzabili per
ulteriori studi) del DSM-IV-TR con il
nome di Disturbo da alimentazione
incontrollata.
Questi disturbi, in precedenza contenuti del
capitolo del DSM-IV-TR “Disturbi Solitamente
Diagnosticati per la Prima Volta nell’Infanzia,
nella Fanciullezza o nell’Adolescenza”, hanno
ora una classificazione indipendente.
 Le diagnosi del DSM-IV-TR di disturbo del
sonno correlato ad altro disturbo mentale
e disturbo del sonno dovuto a una condizione
medica generale sono state eliminate.
 La diagnosi di insonnia primaria è stata
ridefinita Disturbo da insonnia. I disturbi del
sonno correlati alla respirazione sono stati
suddivisi in disturbi distinti e sono stati
ristrutturati i Disturbi circadiani del ritmo
sonno-veglia.
 Sono stati introdotte le categorie Disturbo
comportamentale del sonno REM e
Sindrome delle gambe senza riposo.
 Sono state aggiunte delle categorie
diagnostiche specifiche per il genere:
• è stato introdotto il Disturbo del
desiderio
e
della
eccitazione
femminile
• Vaginismo e dispareunia sono stati
unificati nel Disturbo genito pelvico
da dolore da penetrazione
 Si distingue tra disturbi da sempre presenti,
disturbi acquisiti e generalizzati e disturbi
situazionali.
 Vengono presi in esame fattori inerenti il
partner, la relazione, la vulnerabilità
individuale, i fattori religiosi e culturali ed
i fattori medici.
 Con
l’intento
di
migliorare
la
precisione per quanto riguarda i criteri di
durata e gravità e ridurre il rischio di errate
diagnosi, tutte le categorie di disfunzioni
sessuali (ad eccezione della disfunzione
sessuale indotta da sostanze/farmaci) ora
richiedono una durata minima di circa 6
mesi e criteri di gravità più precisi.
La Disforia di genere è una nuova classe
diagnostica del DSM-5.
• Sono stati strutturati criteri separati per
bambini, adolescenti e adulti.
• Viene usato sempre il termine genere
invece di sesso
• Viene enfatizzato il fenomeno dell’
“incongruenza di genere” anziché
dell’identificazione con il sesso opposto.
• Vengono presi in considerazione i
riflessi psicologici delle pratiche mediche
(e chirurgiche) di riattribuzione di genere.
 Questo nuovo capitolo riunisce disturbi
precedentemente
compresi
in
altre
categorie e caratterizzati da problemi di
autocontrollo delle emozioni e dei
comportamenti;
 A causa della stretta associazione con il
disturbo della condotta, il disturbo
antisociale di personalità è presente sia
in questo capitolo che in quello sui
disturbi di personalità.
 Questo capitolo contiene: Disturbo
oppositivo
provocatorio;
Disturbo
esplosivo intermittente; Disturbo della
condotta;
Disturbo
antisociale
di
personalità;Piromania; Cleptomania; Dist
urbo da comportamento dirompente, del
controllo degli impulsi e della condotta con
altra
specificazione;
Disturbo
da
comportamento dirompente, del controllo
degli impulsi e della condotta senza
specificazione.
 Il capitolo sui Disturbi correlati a
sostanze del DSM-IV-TR è stato ampliato e
comprende ora il disturbo da gioco
d’azzardo.
 Nel DSM-5 non si distingue fra la
diagnosi di abuso e la dipendenza da
sostanze. Sono presenti diagnosi per
disturbo da uso, intossicazione, astinenza,
altri disturbi indotti e correlati senza
specificazione (a sostanze).
 Relativamente ai criteri, è stato eliminato il
criterio riferito ai problemi legali ricorrenti
collegati alla sostanza e aggiunto il criterio
del comportamento di craving, il forte
desiderio o spinta all’uso di una sostanza
accompagnato dalla sua ricerca compulsiva.
 Sono
stati
aggiunti
due
nuovi
disturbi: Astinenza da cannabis e astinenza
da caffeina.
 Demenza e Disturbo amnestico del DSM-IVTR sono stati unificati nel Disturbo
neurocognitivo maggiore (DNC).
 Nel DSM-5 è riconosciuto un livello di
compromissione cognitiva meno grave,
il DNC lieve.
 Le categorie diagnostiche sono state
ristrutturate, facendo riferimento anche a
sottotipi basati sulle cause del disturbo
(frontotemporale,
corpi
di
Lewy.
Postraumatica ecc).
 I disturbi di personalità non rappresentano
più l’Asse II (che è stato eliminato), ma
delle entità nosografiche paragonabili
all’Asse I del DSM-IV-TR. Tuttavia la
vecchia classificazione non ha subìto
modifiche sostanziali.
 Nella sezione III (Proposte di nuovi
modelli e strumenti di valutazione) del
DSM-5 è stato inserito un “Modello
alternativo” di classificazione per i
disturbi di personalità sviluppato in
risposta ai numerosi problemi diagnostici
posti dall’approccio attuale.
 Il “Modello alternativo del DSM-5 per i
disturbi di personalità” ridefinisce i
criteri generali per la diagnosi di
disturbo di personalità e presenta sei
disturbi
specifici
di
personalità
(antisociale,
evitante,
borderline,
narcisisistico,
ossessivo-compulsivo,
schizotipico) con criteri ristrutturati in
base al nuovo modello, contempla la
diagnosi di Disturbo di personalità trattospecifico che sostituisce di fatto la
categoria NAS risultando clinicamente
più informativa.
 Questo approccio innovativo pone una
maggiore
enfasi
dimensionale
sul
funzionamento
della
personalità,
presentando una Scala del Livello di
funzionamento della personalità ed
un modello multidimensionale di tratto che
permette di focalizzare l’attenzione su
molteplici
aree
significative
della
personalità consentendo l’acquisizione di
informazioni clinicamente più utili a
prescindere dalla diagnosi o meno di un
disturbo.
 Pur senza modifiche alla struttura di base
dei criteri diagnostici, nel DSM-5 viene più
chiaramente
posta
distinzione
fra
Parafilia e Disturbo parafiliaco.
• Un disturbo parafilico è una parafilia
che sta attualmente causando disagio
o compromissione all’individuo o la
cui soddisfazione implica danno
personale, o rischio di danno, per gli
altri.
• Una parafilia, cioè un intenso e
persistente interesse sessuale diverso
dalla stimolazione genitale è una
condizione necessaria ma non
sufficiente per diagnosticare un
disturbo parafiliaco.
 Si aggiunge il sottotipo in ambiente
controllato (es ospedale, prigione ecc) ed in
remissione.
 Questo capitolo contiene le
categorie: disturbo voyeuristico, disturbo
esibizionistico, disturbo
frotteuristico, disturbo da masochismo
sessuale, disturbo da sadismo
sessuale, disturbo pedofilico, disturbo
feticistico, disturbo da
travestitismo, disturbo parafilico con altra
specificazione, disturbo parafilico senza
specificazione.
And, now, we have DSM-5.
• Does the fifth edition keep the promise of its authors
that it would be revolutionary in the sense in which the
third version was so at the time?
• Does it provide a diagnostic paradigm shift as
advertised?
• Does it provide a correlation between biological facts
and the mental epiphenomena?
No, it does not!
Where is the whole picture of a mentally ill person gone?
• DSM-5 fails – the same as DSM-III and DSM-IV failed – to assist the clinician
in better understanding the illness from the patient’s perspective.
• In DSM-5, there is, as in DSM-III and DSM-IV, a listing of symptoms and
signs which are mutually independent entities.
• The biggest challenge psychiatry has been facing up to over the last 200 years
is how to negotiate the need to increase reliability of psychiatric diagnosis and
establish its validity, and the need to fully appreciate the subjectivity of people
with mental disorder.
DSM-5 did not, because it could not,
address this challenge of all challenges
DSM-5 seems likely to convert diagnostic inflation into diagnostic
hyperinflation by adding new, questionable, and untested
diagnoses, and by reducing the thresholds for existing diagnoses.
Normal grief may be mislabeled as major depressive disorder,
temper tantrums become disruptive mood dysregulation disorder,
normal forgetfulness in old age is now mild neurocognitive
disorder,
overeating
is
binge-eating
disorder,
and
poor
concentration is adult attention-deficit/hyperactivity disorder
2013 American Academy of Family Physicians
Crucially, none of the DSM-5 field trials included family physicians.
• This means that the evidence about the reliability and validity of DSM-5
diagnoses cannot be generalized to the majority of physicians who will use
the manual.
• Family physicians deal with very different patient populations than those
treated by psychiatrists in academic settings and specialized mental health
services, where most of the trials occurred.
• Primary care physicians should not blindly follow DSM-5’s lead toward
looser psychiatric diagnoses and should exercise much greater caution in
the prescription of psychotropic drugs.
2013 American Academy of Family Physicians
… AND THE ICD-11?
“The desirability of harmonization
with ICD-11 has been almost
entirely ignored, and it is clear that
financial considerations have meant
that the two major classifications will
remain very different. What has
governed the decisions on changes?
It would have been reasonable to
consider clinical utility, but it seems
that this has had a low priority. It
could have been scientific validity but
this was examined only in a very
partial way with respect to individual
proposals from working groups, rather
than in relation to DSM-5 as a whole.”
Michael Rutter , Kings College London
“DSM-5 is out. Apart from the writings of a cranky few, the
manual mostly has been greeted with a collective yawn. Critics
implied that the sky would fall, but nothing of the sort
happened.”
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE