L’igiene
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Il ricovero in Ospedale determina un
repentino cambiamento nelle attività di
vita quotidiana della persona. Paura,
regressione, aggressività sono le
reazioni psicologiche più comuni di
chi, in stato di malattia, non riesce a
soddisfare il bisogno di pulizia e
ordine.
Gli interventi infermieristici
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Hanno come obiettivi:
Valutare quotidianamente lo stato psicofisico
Evitare l’insorgenza di cattivi odori
Favorire la sensazione di benessere
Impedire l’insorgenza di danni all’integrità cutanea
Migliorare l’aspetto del malato
Favorire l’acquisizione della sicurezza nei rapporti sociali
Valutare le condizioni della pelle, del grado di mobilità e di
autosufficienza del malato
Verificare lo stato mentale del malato e facilitare la
comunicazione
L’igiene della persona
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Costituisce argomento di ricerche che
hanno evidenziato come essa risulti
soggetta a numerosi fattori di influenza:
Biofisiologici (età, sesso, stato di salute);
Ambientali (condizioni meteorologiche,
abbigliamento, luogo di residenza );
Socioculturali (disponibilità economica,
educazione familiare, professione)
Psicologici (stato emotivo, personalità
La pelle
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La pelle o cute ha un ruolo di primaria
importanza nell’organismo, essa infatti
non è solo il rivestimento del nostro
corpo ma, attraverso terminazioni
nervose, realizza le comunicazioni tra
organismo e ambiente esterno
permettendo la ricezione degli stimoli
tattili, termici e dolorifici.
Lo stato della cute
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E’ proprio la pelle, l’organo del corpo più
grande per dimensioni e pertanto, il valore
che riveste nel determinare lo stato di
benessere, è notevole.
Il colorito, lo stato di idratazione, eventuali
irregolarità e la temperatura, consentono
all’infermiere attento, di cogliere elementi
che sono segni indicatori di alterazioni nello
stato di salute nel malato.
Le alterazioni cutanee
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L’osservazione esteriore della cute, comincia dal volto.
Vanno registrate le espressioni mimiche della bocca, del
naso, delle palpebre perché possono inviare messaggi di
paura o richieste di aiuto.
Le modificazioni del colorito possono essere diverse:
Eritema
Pallore
Ittero
Cianosi
Vitiligine
Albinismo
Macule
Le lesioni della pelle
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Le lesioni riferibili ad alterazioni dell’integrità cutanea
possono essere:
Papula (rilievo solido)
Vescicola (area contenente liquido trasparente)
Pustola (area contenente liquido purulento)
Pomfo (sollevamento della cute di colorito rossastro)
Nodulo (lesione rotondeggiante)
Erosione (perdita di sostanza)
Ragade (Perdita di sostanza che riguarda le pliche perianali)
Ulcerazione (perdita di sostanza profonda)
Cunicolo (lesione caratteristica della scabbia)
Edema (gonfiore della cute)
Pratiche igieniche
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L’ingresso in Ospedale comporta un
cambiamento nelle abitudini personali
per la cura del proprio corpo, è sempre
responsabilità dell’infermiere coniugare
e mediare tra le regole dell’ospedale e
quelle personali del paziente.
Le condizioni del paziente
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La condizione clinica del malato, influenza le
modalità attraverso le quali ogni stato fisico
prevede modifiche alle pulizie ordinarie.
Se il paziente è immobile a letto , ha
limitazioni funzionali di uno o più arti, ha
patologie organiche gravi, è necessaria la
collaborazione del personale di reparto che
con regole e ritmi propri dell’istituzione,
sopperisce ad ogni esigenza del paziente.
Inizio del giorno
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Le prime cure igieniche della giornata
hanno scopo terapeutico (benessere,
massaggio, cura delle ferite) e
diagnostico (preparazione ad indagini
strumentali, visita medica); i tempi di
attuazione si effettuano , prima o dopo
colazione, in base alle esigenze del
paziente e al suo grado di autonomia.
Prima di colazione
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I malati costretti a letto, sono quelli che
ricevono per primi le cure igieniche, lo scopo
è quello di provvedere al soddisfacimento
del bisogno di igiene e confort e, al termine
delle attività il paziente è pronto a ricevere
la colazione.
Va puntualizzato che, ritardare le pratiche
igieniche ad un paziente che non ha
riposato la notte, non influenza in alcun
modo l’organizzazione del reparto, mentre
può essere importante per lui
Dopo colazione
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I pazienti autosufficienti, dovrebbero consumare la
colazione prima di procedere alle pratiche igieniche,
poi accompagnati in bagno, si sistemano o, se
bisognosi di aiuto, possono essere lavati a letto. La
pulizia mattutina del corpo può essere:completa,
quando prevede oltre al bagno, alla rasatura del
viso, all’igiene del cavo orale, dei capelli, delle
unghie delle mani e dei piedi e al cambio della
biancheria personale e del letto; parziale quando si
provvede solo alla pulizia del viso, del cavo orale,
delle mani, delle regioni del corpo che hanno più
secrezioni e alla pettinatura dei capelli.
Pomeriggio
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L’inizio delle cure igieniche avviene in
genere dopo aver consumato il pasto.
I pazienti non autosufficienti vanno
aiutati a lavare il cavo orale, a
pettinare i capelli, a lavare le mani. Va
ricordato che solitamente questo
momento coincide con l’orario delle
visite e, un buon aspetto esteriore,
aiuta ad avere maggiore stima di sé.
La sera
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Le pulizie serali iniziano prima che venga
consumata la cena, si provvede a mettere in
condizione di alimentarsi le persone non
autosufficienti facendo precedere al pasto,
la pulizia delle mani. Prima del riposo
notturno l’infermiere offre la padella e/o il
pappagallo, riassetta la biancheria del letto ,
promuove l’igiene del cavo orale e tutte le
pratiche di pulizia cui il paziente è abituato.
Igiene della persona
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Qualsiasi prodotto per l’igiene può essere
usato, deodorante, crema per le mani e il
viso, dopobarba, oli profumati, balsamo per
i capelli ecc.; resonsabilità dell’infermiere è
quella di valutare quali prodotti non possono
essere usati perché controindicati dalle
condizioni cliniche del malato. La pulizia del
corpo viene effettuata in base ad una
regola che è valida per qualsiasi pratica
igienica: cominciare dalla parte più pulita e
terminare in quella più sporca.
IL bagno
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Il ricovero ospedaliero rende difficile
effettuare il bagno, ma dove possibile
è consentito praticarlo perché, diversi
sono gli effetti positivi che esso
determina: rilassa i muscoli, stimola la
circolazione, pulisce la superficie
corporea, mantiene in esercizio le parti
del corpo, migliora l’ossigenazione
polmonare.
Il bagno a letto
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Trova indicazione nei casi in cui al malato sia
prescritto l’assoluto riposo, o nel caso di pazienti
con infarto del miocardio, in portatori di apparecchi
gessati o in pazienti in coma.
Il bagno a letto necessita di due operatori e va
effettuato proteggendo il soggetto con un
paravento.
Verrà eseguito iniziando dalle zone più pulite per
arrivare a quelle più sporche: viso, tronco, mani e
arti superiori, addome, arti inferiori e regione
perianeale.
Igiene intima
dell’incontinente
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La pulizia intima del paziente incontinente,
va effettuata ogni qualvolta che esso si
sporca e va eseguita con solerzia, per
evitare l’insorgenza delle piaghe da
decubito. Il paziente deve assumere la
posizione in decubito dorsale semplice, ma
l’igiene a letto deve riguardare solo chi è
impossibilitato al movimento autonomo.
Uso della padella
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Ci sono due principali tipi di padella;la
padella fisiologica, o a schienale alto e la
padella “a pantofola” o per fratturati.
La seconda ha uno schienale basso ed è
utilizzata per i pazienti che sono incapaci di
sollevare le natiche a causa di problemi fisici
o per terapie che controindicano tale
movimento.
Come usare una padella
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Molte persone costrette a letto, sono in grado di
utilizzare una padella in modo autonomo,
provvedendo però ad allocare il presidio in modo
che sia raggiungibile. Altri pazienti per problemi
diversi, ad es. paralisi o fratture, necessitano di
aiuto; in questi casi è importante invitare il soggetto
a spostarsi su un fianco, con una mano si spinge il
materasso verso il basso e si posiziona la padella
lateralmente alla schiena del paziente che si invita a
ruotare la schiena verso di noi fino ad assumere
una posizione supina.
La storta
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La storta è conosciuta con il nome di
pappagallo ed è, un presidio utilizzato
prevalentemente dagli uomini che ne
hanno buona dimestichezza.
Essa si pone con il manico rivolto
verso l’alto così da permettere all’urina
di raccogliersi al di dentro,
Abbigliamento
dell’operatore
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Ogni Ospedale ha in uso un abbigliamento
scelto in relazione alle competenze dei vari
operatori nelle diverse U.O. Il materiale
preferito per confezionare una divisa
ospedaliera, è il cotone perché, questa fibra
permette il lavaggio ad alte temperature.
Possono variare i colori delle divise dei vari
operatori preferendo, ad esempio il verde
per chi lavora presso le Sale Operatorie.
Ruolo e funzioni
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La definizione di ruolo enunciata sull’enciclopedia
Treccani è la seguente: “Funzione esercitata da un
soggetto in un particolare contesto o per effetto di
specifiche attribuzioni giuridico - amministrative”.
Il ruolo può essere definito come un insieme di
comportamenti formalmente stabilito in base alla
natura dell’incarico ricoperto.
Il ruolo professionale è lo spazio occupato da una
figura professionale nell’ambito dell’organizzazione;
è definito in base alla natura dell’ufficio ricoperto e
delle responsabilità assegnate e si esplica mediante
l’esercizio di una serie di funzioni.