Diapositiva 1 - IIS Niccolò Machiavelli

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E’ violenza di genere qualsiasi atto di
violenza per motivi di genere che provochi o
possa verosimilmente provocare danno
fisico, sessuale o psicologico, comprese le
minacce di violenza,la coercizione o
privazione arbitraria della liberà
personale,sia nella vita pubblica che privata.
E’ riconosciuta dalla comunità (ONU 1993)
internazionale come una violazione
fondamentale dei diritti umani basata sulla
disparità di rapporti tra uomini e donne.
Comprende tutti gli atti di violenza
domestica,molestie e aggressioni
sessuali,stalking, mutilazioni
genitali,infanticidio, tratta e sfruttamento
sessuale e omicidio.
Si manifesta con azioni,ricorrenti
impulsi e fantasie erotiche che
implicano attività sessuali con
bambini prepuberi.
In un elevato numero di casi il
pedofilo è stato,oggetto di una o
più aggressioni sessuali
nell’infanzia o nell’adolescenza.
La violenza subita nell’infanzia
impedisce alla vittima l’accesso
alla sua sessualità infantile,che
appare svuotata di contenuti
affettivi. La situazione è
aggravata da comportamenti
passivi della madre, la cui
assenza viene dal bambino
vittima identificata con la fonte
della distruttività.
Fino al 1996 il reato di abuso
sessuale ai danni di un minore era
previsto dall’art. 519 comma 2 del
codice penale.
Con la legge 66 del 15 febbraio
1996, “Norme contro la violenza
sessuale”, si è disposta
l’abrogazione integrale della
disciplina previgente e si è
delineata una fattispecie intitolata
“Atti sessuali con minorenne”.
La Legge 269/1998 è stata
recentemente aggiornata dalla
Legge 38 del 2006 pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio
recante titolo:
Disposizioni in materia di lotta
contro lo sfruttamento
sessuale dei bambini e la
pedo-pornografia anche a
mezzo internet.
• LEGGE 38/2006
• Le principali novità hanno riguardato:
Inasprimento delle pene
Pornografia minorile
Modifica dell’art. 600 in tema di
Prostituzione minorile
Introduzione della pedofilia e
Pedo-pornografia culturale
Adescamento di minorenni
(grooming)
Possibilità di arresto in flagranza
Di reato per materiale
pornografico
Pornografia minorile virtuale
(art.600 ter e 600 quarter del c.p)
La legge italiana punisce con la
Reclusione i reati concernenti
La prostituzione e la pornografia
minorile
• Gli italiani che compiono turismo sessuale potrebbero essere
inquisiti nello stato estero,su denuncia delle vittime, e poi in
Italia, d’ufficio dalla magistratura;
• Diversi ordinamenti,come Regno Unito e Stati Uniti,prevedono la
costituzione di un database nazionale per i reati sessuali;
• La castrazione chimica è un trattamento farmacologico connesso
all’atto violento ed è utilizzato in diversi paesi: in Italia non è
ammessa la castrazione chimica;
• Ai pedofili è imposto dalla legge Megan negli USA il divieto di
frequentare o avvicinarsi a luoghi in cui sono presenti i minori o
le vittime. La possibilità di mettere un ordine interdittivo contro
le molestie su donne e minori è stata introdotta anche in Italia
con la legge sullo STALKING
In Italia non sussiste la responsabilità civile o amministrativa in
materia di abuso sessuale su minori commesso da chi esercita una
posizione dirigenziale con potere di rappresentanza,decisionale o di
controllo. La responsabilità delle persone giuridiche,concorrente a
quella penale dei singoli, è prevista dalla direttiva 2011/92/UE art.12
;così come i programmi o misure di intervento su base volontaria
durante o dopo il procedimento penale,efficaci per prevenire e
ridurre al minimo il rischio di recidiva per i reati sessuali a danno di
minori,all’interno e all’esterno delle strutture carcerarie.
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Negli ultimi anni una drammatica realtà è uscita dal sommerso,esplosa a
proposito dei casi avvenuti in Belgio con ramificazioni a livello mondiale:si
parla della pedofilia e di tutti i suoi aspetti non solo di violenza ma anche di
sfruttamento dei minori.
Le mancanze della famiglia e della scuola fanno riflettere non solo sulla
causa della pedofilia ma soprattutto sulla ragione per cui molti bambini ne
cadono vittima.
Alcuni esperti sostengono che la pedofilia non è solo lo stupro ma sarebbe
una vera e propria “relazione sessuale e d’amore”.
La seduzione riveste un ruolo particolare nelle dinamiche delle condotte
pedofilie:essa si sviluppa all’interno di un contesto affettivo fatto di vere e
proprie strategie volte a creare col minore un vero e proprio rapporto di
relazione.
PARAFILIA
•
Con parafilia s’intendono pulsioni erotiche connotate da fantasie o impulsi intensi
e ricorrenti che implicano attività o situazioni specifiche che riguardino
oggetti,che comportino sofferenza o che siano rivolte verso minori e/o persone
non consenzienti. Vengono considerate parafilie tutti quei comportamenti sessuali
atipici per i quali il soggetto sente un forte e persistente eccitazione eroticosessuale. Quando il comportamento parafilico diventa invece una forma di
dipendenza e il soggetto accusa un certo disagio interpersonale (egodistonia),
allora è inutile introdurre il concetto di Disturbo Parafilico.
•
La pedofilia è una malattia:OMS la include nell’elenco dei
disturbi del comportamento sessuale. E’ una patologia
psichiatrica che si inserisce tra le parafile, disturbi che
comportano un attrazione per qualcosa di anomalo,in questo caso
bambini. Per pedofilia si intende l’attività sessuale con bambini in
età prima della pubertà da parte di individui che abbiano più di
16 anni ed almeno 5 anni in più di età e che avvertono questo
desiderio in maniera intensa e ripetitiva per almeno 6 mesi.
La pedofilia si manifesta
come ossessione e come
disturbo delle affettività.
IL pedofilo ha un ideazione
ossessiva e ripetitiva di
trovare un bambino e usarlo
sessualmente.
Sono stati presi in considerazione due
percorsi terapeutici: il primo orientato a
correggere il profilo ormonale definito
“castrazione chimica”, il secondo orientato a
curare il disturbo psichiatrico.
•
Si tratta di una malattia che al momento non ha cure efficaci e
che soprattutto non possono garantire una reale guarigione.
Bisogna aumentare la sensibilizzazione e di controllo. Don
Fortunato di Noto propone:
-Insegnare ai bambini di dire sempre dove e con
chi vanno
-Non devono parlare e seguire persone estranee
-Dire di no a chiunque li tocchi in modo che a loro
non piace
-Imparare a opporsi, scappare, gridare
-Confidare ai genitori se qualcuno li ha toccati
-Incoraggiarli a non avere segreti
-I figli devono sentire di poter contare sempre
sui genitori.
19696
Anno scolastico
2016 - 2017
Classe iv aps
Prof. rosalba mercati
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