Parliamo di diritti - Consiglio Nazionale dei Geologi

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Valeria Maione
per Ordine dei geologi
Roma, gennaio 2015
 Ambiguità:
si trasforma nel tempo da
affermazione di diritti che tende a espandere le
libertà a limite e frontiera per l’ esclusione
 Nella migliore delle ipotesi si tende
all’ allargamento del numero degli inclusi senza
riflettere sulla reale dimensione dei contenuti
 In concreto non occorre stabilire chi sono i
cittadini ma quali sono i loro diritti e se questi
ultimi hanno una dimensione sessuata
La nozione di cittadinanza si articola attorno a
tre componenti
 Diritti civili (libertà fisica, di parola, di
pensiero, religione, proprietà, uguaglianza di
fronte alla legge)
 Diritti politici (diritto di voto attivo e passivo)
 Diritti sociali (istruzione, benessere,
sicurezza,servizi sociali, salute, lavoro…)
 Secondo una sequenza neutra,
di fatto in favore dei
maschi: XVIII secolo i diritti civili, il XIX per quelli
politici e il XX per quelli sociali
 Secondo una sequenza che guarda alle donne: i primi per
lungo tempo dipendono da padri e mariti (solo nel 1975
viene soppressa in Italia la patria potestà), i secondi sono
concessi nel 1945 ma il sistema dei partiti nasce senza
donne, la protezione della maternità e del “ lavoro di
riproduzione” favoriscono un’ attivazione precoce dei terzi
 Si
è instaurato in rapporto conflittuale tra
provisions (beni e servizi prodotti) e entitlements
(titoli di accesso per l’ utilizzo). Cresce la
disponibilità dei primi alla quale corrisponde una
diminuzione dei secondi.
 Questo è il tema centrale della cittadinanza, oggi,
costituita da un sistema di diritti e doveri (lo
statuto) che conferiscono la piena appartenenza
alla società. Il concetto va tenuto distinto dalle
contingenze del mercato e da un approccio
meramente economico
 L’ autonomia economica personale,
spesso raggiunta,
non deve essere separata da quella civile e politica di
cui è condizione necessaria
 Lo Stato di diritto e quello sociale che si esprime in un
paternalismo del benessere, possono tradursi in forme
più o meno accentuate di controllo, che riproducono
staticamente i rapporti sociali di sesso e non sono in
grado di affrontare la questione di una giustizia reale
che garantisca il rispetto, la dignità e l’ autonomia degli
esseri umani, tutti
1912 suffragio universale
1945 diritto di voto esteso alle donne
1948 accesso agli uffici pubblici (art. 51 Costituzione)
1983 istituzione Comitato nazionale di parità presso Ministero
del lavoro
 1984 nasce Commissione nazionale per la parità e le pari
opportunità tra uomo e donna
 1999 legge 157 prima quota del 5%
 2002 modifica articolo 51 della costituzione
 2004quota nelle liste per Parlamento europeo
 2006 anno europeo delle PO, nasce l’ istituto europeo per
l’ uguaglianza di genere
 2007 trattado di Lisbona e codice unico per le PO
 2013 legge 215 sulla doppia preferenza nelle elezioni
amministrative
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1919 capacità giuridica della donna
1948 articolo 3 Costituzione
1958 legge Merlin
1970 legge 898 sul divorzio
1975 riforma diritto di famiglia
1996 legge 66 contro violenza sessuale
2001 legge 40 detenute/figli, legge 154 contro violenza
in famiglia
 2003 ricongiungimento familiare
 2006 legge 54 affidamento congiunto
 2009 sicurezza pubblica e violenza sessuale
 2013 decreto 93 violenza di genere
 2014 prevenzione della tratta e lotta contro abuso,
sfruttamento sessuale dei minori e pornografia
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1902 legge 242 congedo di maternità
1934 astensione dal lavoro ultimo mese gravidanza
1948 art 3 II comma, art. 37
1950 tutela fisica e economica lavoratrice madre
1963 legge 66 ammissione ai pubblici uffici e alle
professioni
 1970 statuto dei lavoratori
 1971 asili nido
 1975 diritto di famiglia, consultori e parità retribuzione
 1976 parità di trattamento per accesso al lavoro
 1978 tutela maternita e interruzione volontaria gravidanza
 1984 azioni positive …
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Gender pay gap in Europa 2008/2011 (su paga oraria)
DIFFERENZIALI SALARIALI DI GENERE
Salario femminile come percentuale di quello maschile
Fonte: UNDP Human Development, 2008/2009
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