Decalogo - Lezione 1- Dottore - In forma a 80 anni con il Decalogo

Obiettivo del corso
Promuovere una corretta attività fisica come
strumento terapeutico e preventivo per gli
anziani (e non solo).
Come riportato testualmente dal sito dell’ufficio
europeo del WHO (Organizzazione Mondiale della
Salute)
“Pysical inactivity is one of the leading risk factors for
health, and is estimated to attribute to one million
death (about 10% of total), per year in the WHO
European Region
Il decalogo dell’attività fisica
Diventa “dottore di te stesso” per la tua salute e il
tuo benessere psico-fisico.
II.
No alla sedentarietà perché “la poltrona uccide”.
III.
Attività fisica = Superfarmaco per le patologie
Killer
IV. Come per le medicine, rispetta la prescrizione.
V.
Cambia il tuo stile di vita
VI. Le motivazioni per il cambiamento
VII. “Quale” esercizio fisico
VIII. “Quanto” esercizio fisico: la “dose”
IX. “Come” eseguire gli esercizi fisici
X.
Controllo dell’attività e dei risultati
I.
I. Dottore di se stesso
1.Ogni persona deve migliorare la
propria capacità di essere “dottore di
se stesso”. Lo dice con altre parole
uno dei sei “Key Massage” dell’Action
Plan 2012-2016 dell’Ufficio Europeo
del WHO: “People should be
empowered to promote their own
health, interact effectively with health
services and be active partners in
managing disease”.
2.Ogni persona deve avere la capacità
di promuovere e migliorare il
proprio stato di salute, e,
interagendo in modo efficace con i
servizi sanitari, essere partner
attivo nella gestione del proprio
stato di salute o di malattia.
II. La poltrona uccide
• Un “NO” deciso alla vita troppo
sedentaria! Perché “La Poltrona
uccide…”!! La sedentarietà, di
cui la poltrona rappresenta uno
dei simboli più significativi, è
considerata uno dei principali
fattori di rischio per le principali
patologie cronico degenerative
che colpiscono la popolazione.
• E’ il movimento che, nel corso di
milioni di anni, ha plasmato tutti i
componenti anatomici del corpo
umano e le loro modalità di
funzionamento
III. Esercizio fisico: Superfarmaco
•Superfarmaco per le patologie
Killer
•Attività fisica può essere
considerata l’unico vaccino per
la prevenzione, ed l’unica
medicina per la terapia di
svariate patologie
•E’ scientificamente dimostrata la
riduzione dei fattori di rischio
responsabili di molte delle
patologie che colpiscono milioni di
persone in Europa e nel mondo:
ictus cerebrale, infarto cardiaco,
diabete, obesità, dipendenze,
osteoporosi, tumori.
IV. Prescritta come una medicina
1.l’attività fisica deve essere
prescritta, non solo
“raccomandata”.
2.Prescritta come una
“medicina”
3.Prescritta e svolta nel
rispetto delle quantità e
qualità previste in relazione
allo stato di salute della
persona, come si rispetta la
prescrizione di un farmaco
o di un esame da parte del
nostro medico
V. Cambiamento dello stile di vita
1.Fare attività fisica significa
spesso cambiare abitudini di
vita.
2.E’ nella natura umana la
resistenza a cambiare il
nostro normale e consolidato
modo di vivere la vita e la
quotidianità.
3.Devono essere identificate
ed attuate le strategie che
aiutano a superare le naturali
resistenze al cambiamento.
VI. La Motivazione
1.Non sempre c’è la percezione
del rischio per la salute
dell’inattività fisica
2.Per superare le resistenze al
cambiamento è necessario
impostare un programma che
tenga conto degli interessi e delle
aspettative, del contesto sociale,
famigliare e di lavoro, che possono
rappresentare la motivazione per
il cambiamento di stile di vita e lo
stimolo per l’attività fisica.
VII. Quale esercizio fisico
1.Cammino, corsa, nuoto,
palestra ecc., aerobici e/o di
rinforzo.
2.Il generico termine di attività
fisica deve essere declinato in
termini di esercizi specifici.
3.Con preciso riferimento ai
distretti corporei su cui devono
agire gli esercizi, tenendo in
considerazione le condizioni di
vita della persona.
VIII.Quanto esercizio fisico: la “dose”
1.La quantità consigliata di
esercizio fisico necessaria
per avere i benefici attesi.
2.Espressa in termini di
minuti al giorno o alla
settimana, nel caso di
esercizi aerobici, o in
termini di numero di
ripetizioni nel caso di
esercizi di rinforzo.
3.Raccomandati almeno
150 minuti di attività fisica
moderata alla settimana
IX.Come eseguire l’esercizio fisico
1.Esercizi aerobici:
2.Cammino, corsa, bici, nuoto,
voga ecc
3.Intensità leggera, moderata o
intensa, tenendo conto delle
conseguenze dell’età, delle
condizioni generali e dello stato di
allenamento.
4.La progressione: fase di
riscaldamento, fase allenante e
fase di recupero.
5.Esercizi di rinforzo:
6.In palestra o a casa.
7.Bilanciamento di articolarità
trofismo e lunghezza muscolare
X. Controlla attività e risultati
1.Autocontrollo dell’intensità e
della quantità di esercizio, e dei
risultati espressi in termini di
miglioramento dello stato
generale di salute e di
benessere.
2.La persona deve direttamente
e personalmente monitorare e
controllare gli esercizi nel corso
dell’esecuzione, in termini di
livello di intensità dell’esercizio
rispetto a quanto programmato,
e in termini di quantità (tempo,
numero, distanza, ecc)
I. Dottore di se stesso
1.Ogni persona deve avere la
capacità di promuovere e
migliorare il proprio stato di salute,
e, interagendo in modo efficace
con i servizi sanitari, essere
partner attivo nella gestione del
proprio stato di salute o di malattia.
Questa macchina meravigliosa che è il
corpo umano è piena di spie rosse
che ci segnalano condizioni che
possono generare patologie o
limitazioni funzionali; dobbiamo
imparare a rilevare queste spie rosse
Le spie rosse di cui parleremo
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•
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Colonna vertebrale
Piedi
Articolazioni
Spalla
Ginocchio
Sistema Nervoso
Infiammazione
La forza di gravità
Unica costante sempre presente e sempre uguale,
ai poli come all’equatore, ha condizionato il
processo evolutivo di tutte le specie animali
Adattamento alla gravità
Una sola specie ha sviluppato la struttura di
contrasto alla gravità che gli ha permesso di
colonizzare tutti gli ambienti, dai più freddi a
più caldi, in tutti i continenti ed in presenza
delle più svariate condizioni ambientali: la
specie umana
La stazione
eretta
La stazione eretta
E’ il risultato di un complesso di meravigliosi meccanismi
anatomici, fisiologici e neuromuscolari che permettono:
• di mantenere la posizione eretta con minimo dispendio
energetico;
• di muoversi in posizione eretta con la possibilità di
controllare meglio l’ambiente in cui si muove, sia per
proteggersi dai potenziali nemici, sia per la ricerca del
cibo e delle eventuali prede;
• di avere la completa disponibilità degli arti superiori, sia
da fermo che in movimento, per afferrare e portare alla
bocca il cibo, o per utilizzare strumenti ed oggetti utili alla
sopravvivenza.
Da trave a colonna ma…
Colonna flessibile per assicurare il rapporto
con la terra
Colonna vertebrale
Flessibilità assicurata dalla particolare
struttura del complesso vertebrale
Colonna vertebrale
Un sistema muscolare in cui le vertebre sono
sostenute come l’albero delle barche a vela
Se c’è uno squilibrio muscolare
• Si verifica una anomala
stimolazione della
normale struttura
anatomica (muscoli,
legamenti, periostio,
fasce, faccette articolari,
radici nervose spinali)
Il mal di schiena
Il mal di schiena
• Lombalgie: dolore localizzato
nella zona lombare
• Lombosciatalgia (radicolopatia)
è rappresentata da una
lombalgia con irradiazione
dolorosa al di sotto del ginocchio
(interessamento delle radici
nervose lombari L5 o S1, in oltre
il 90% dei casi);
• Lombocruralgia (dolore
irradiato alla faccia anteriore
della coscia) è dovuta a
interessamento delle radici
lombari più alte
Il mal di schiena
Cause Scatenanti più comuni
• Lesioni
muscolo-legamentose
determinate da attività fisica
pesante, piegamenti frequenti,
torsioni, sollevamento, trazioni,
spinta, lavoro ripetitivo,
• Squilibri
neuromuscolari
e
articolari da posture scorrette
• Processi degenerativi (legati
all’età, ma non solo) nei dischi
intervertebrali e nelle faccette
articolari.
Il mal di schiena
La lombalgia cronica
• Lombalgia cronica, se si protrae oltre le 24 settimane, possono essere necessari
approfondimenti diagnostici per escludere
la presenza di cause gravi (Red Flag),
cioè tumori, fratture, infezioni ed altre
cause, ma che statisticamente riguardano
circa il 5% dei casi di mal di schiena.
• In assenza di Red Flags, cioè di cause
gravi, opportuni interventi fisioterapici
possono contribuire efficacemente a
ridurre la sindrome dolorosa, ed a
migliorare le capacità funzionali e la
qualità di vita
Stazione eretta: ruolo dei piedi
Fondamentale per:
• Muoversi correttamente in posizione eretta
• Assicurando il corretto appoggio del piede
ad ogni passo
• In tutte le condizioni di terreno
• In tutte le situazioni per assicurare la
sopravvivenza
Stazione eretta: ruolo dei piedi
Le caratteristiche
• Flessibilità e elasticità,
grazie alla struttura
scheletrica e muscolare
dell’arco plantare (23
ossa e 20 muscoli)
• Sensibilità, grazie ad un
sistema di recettori
controllati da una parte
rilevante del Sistema
Nervoso
Un sistema neuromuscolare complesso per
il mantenimento della stazione eretta:
• Piccola base di appoggio
in rapporto alla massa da
sostenere
• Baricentro relativamente
alto (nell’adulto all’altezza
della terza vertebra
lombare)
• Sistema di sostegno
articolato: caviglia,
ginocchio, anca, bacino,
colonna
Un sistema neuromuscolare complesso per il
mantenimento della stazione eretta in cui si
possono identificare tre fasi logiche:
1° Fase: rilevazione della posizione
in relazione alla forza di gravità
• Rilevatori della posizione delle
articolazioni di caviglia, ginocchia
anche e colonna
• Rilevatori della posizione del
corpo rispetto all’asse di gravità
(vestibolo)
• Trasmissione al sistema nervoso
centrale della posizione delle
articolazioni e del corpo rispetto
alla verticale
Un sistema neuromuscolare complesso per il
mantenimento della stazione eretta in cui si
possono identificare tre fasi logiche:
2° Fase: Elaborazione dei dati di
posizione rilevati per definire i
comandi motori
• Integrazione delle informazioni
sensitive e di posizione rispetto
alla forza di gravità
• Definizione dei comandi motori di
eccitazione ed inibizione
muscolare
• Trasmissione al sistema
muscolare degli impulsi motori
Un sistema neuromuscolare complesso per il
mantenimento della stazione eretta in cui si
possono identificare tre fasi logiche:
3° Fase: Attivazione del complesso
muscolare deputato al mantenimento
della posizione eretta
• Trasmissione degli impulsi
eccitatori ed inibitori ai vari
muscoli che concorrono al
mantenimento della stazione
eretta: muscoli della colonna,
della coscia, della gamba e del
piede
Quali sono state le condizioni di vita che hanno
determinato lo sviluppo della struttura corporea
umana?
E oggi?
Maggiori comodità; minore fatica; abbondanza
alimentare; si possono fare le cose con un dito.
MA…..
Non vorremmo
diventare come…
Prossima lezione
22 Ottobre 15.00-16.30
Per scaricare il file Power Point della presentazione
Accedere al sito: www.grazianoferrini.com
Il corpo umano: una
macchina meravigliosa
Prossima lezione
Le articolazioni
6 Novembre 16.30-18.00
Graziano Ferrini