Tumori dello Stomaco NEOPLASIE GASTRICHE BENIGNE (10%) POLIPO ADENOMATOSO (20%) SESSILE (più frequente) PEDUNCOLATO (meno frequente) POLIPO IPERPLASTICO (80%) NEOPLASIE GASTRICHE MALIGNE CARCINOMA LINFOMA Tumori benigni dello Stomaco • POLIPO ADENOMATOSO • SOLITARIO • MULTIPLO (POLIPOSI GASTRICA) • DIMENSIONE VARIABILE DA 0,5 a 3 cm • POLIPO IPERPLASTICO • SOLITARIO • MULTIPLO • MICROPOLIPI (qualche millimetro, fino a mezzo cm) Tumori benigni dello Stomaco POLIPO ADENOMATOSO • PUÒ DEGENERARE IN CARCINOMA (30 - 40%) POLIPO IPERPLASTICO • NON DEGENERA MAI Tumori benigni dello Stomaco Terapia POLIPECTOMIA ENDOSCOPICA CON ANSA DIATERMICA E RECUPERO DEL POLIPO PER ESAME ISTOLOGICO CON PINZA BIOPTICA PER QUELLI DI PICCOLE DIMENSIONI (MICROPOLIPI) Carcinoma Gastrico può essere diviso in: EARLY GASTRIC CANCER (EGC) ADVANCED CANCER Carcinoma Gastrico EPIDEMIOLOGIA IN ITALIA E’ LA TERZA CAUSA DI MORTE PER NEOPLASIA DOPO IL CANCRO DEL POLMONE E DEL COLON ALTA INCIDENZA IN EMILIA e TOSCANA MINIMA INCIDENZA IN SARDEGNA, PUGLIA e CAMPANIA ELEVATA INCIDENZA IN GIAPPONE, AMERICA MERIDIONALE (ARGENTINA), NORD EUROPA POCO FREQUENTE NEGLI STATI UNITI Carcinoma Gastrico FATTORI DI RISCHIO FATTORI AMBIENTALI ABITUDINI ALIMENTARI LESIONI PRECANCEROSE FATTORI AMBIENTALI NITROSAMINE IDROCARBURI POLICICLICI COLANTRENI,ACIDI BILIARI,COLESTEROLO MICOTOSSINE CARBOIDRATI SALE ESPOSIZIONI INDUSTRIALI HP Fattori genetici Sono stati identificati i seguenti oncogeni nello sviluppo del Cancro gastrico: c-met , localizzato sul cromosoma 7q31 il gene APC, localizzato sul cromosoma 5q21 il gene oncosoppressore p53, localizzato sul cromosoma 17p bcl2 localizzato sul cromosoma 18q21 c-myk localizzato sul cromosoma 8q24 k-sam localizzato sul cromosoma 10q26 Ruolo della E-Caderina Da studi recenti,si è evidenziato un ruolo di notevole importanza riguardo alla MUTAZIONE che coinvolge il promotore del Gene che codifica per la E-Caderina. Pare che il processo di ipermetilazione sia uno dei FATTORI PREDISPONENTI la mutazione. Precancerosi Gastriche CONCETTI GENERALI SONO LESIONI DELLA MUCOSA GASTRICA CHE COMPORTANO UN AUMENTATO RISCHIO DI INSORGENZA DI CANCRO LA CURA PRECOCE DI QUESTE LESIONI EVITA IL CANCRO I PAZIENTI CON QUESTE LESIONI VANNO SOTTOPOSTI A PERIODICI CONTROLLI Principali Precancerosi Gastriche GASTRITE CRONICA ATROFICA METAPLASIA INTESTINALE ULCERA PEPTICA POLIPO ADENOMATOSO MONCONE GASTRICO INFEZIONE DA HELICOBACTER Precancerosi Gastriche in ognuna delle precedenti lesioni può essere rilevata la DISPLASIA DISPLASIA ALTERAZIONI CITOLOGICHE CHE RIGUARDANO LE DIMENSIONI, LA MORFOLOGIA DELLA CELLULA, IL RAPPORTO NUCLEO - CITOPLASMA, L'ATTIVITÀ MITOTICA, LE MODIFICAZIONI DELLA DISPOSIZIONE DELLE GHIANDOLE CON RAMIFICAZIONI O PSEUDOSTRATIFICAZIONI ANOMALE DISPLASIA in base alla gravità delle lesioni istologiche, può essere classificata in: LIEVE MODERATA SEVERA Mucosa gastrica displastica con ghiandole(G) molto irregolari e cellule epiteliali presentano nuclei ingranditi,ipercromici e affollati. DISPLASIA SPESSO LA DIAGNOSI DIFFERENZIALE TRA DISPLASIA SEVERA E CARCINOMA IN SITU O PREINVASIVO E’ MOLTO DIFFICILE Carcinoma Gastrico ASPETTO MACROSCOPICO POLIPOIDE O VEGETANTE ULCERATO INFILTRANTE ULCERATO e INFILTRANTE Carcinoma Gastrico ESAME MICROSCOPICO tipo INTESTINALE (sono ancora strutture ghiandolari) tipo DIFFUSO (INDIFFERENZIATO) EARLY GASTRIC CANCER (EGC) riconoscibili EARLY GASTRIC CANCER EGC VIENE DEFINITO EGC UNA NEOPLASIA MALIGNA CHE NON OLTREPASSA IN PROFONDITÀ LA SOTTOMUCOSA, INDIPENDENTEMENTE DALLA PRESENZA O MENO DI METASTASI LINFONODALI Japanese Society for Gastroenterological Endoscopy stadiazione T: indica la profondità di invasione T1: tumore confinato nella mucosa o sottomucosa T2: coinvolgimento della muscolaris mucosae T3: invasione della sierosa T4: invasione di organi e strutture adiacenti stadiazione N: indica la presenza di invasione linfonodale N0: non metastasi linfonodali N1: invasione dei linfonodi perigastrici entro 3 cm dal tumore primitivo N2: invasione dei linfonodi perigastrici a oltre 3 cm dal tumore primitivo N3: invasione dei linfonodi paraaortici, retroperitoneali, ecc. stadiazione The International Union Against Cancer (UICC) ha cambiato la stadiazione dell’N N1: metastasi linfonodali da 1 a 6 linfonodi regionali N2: metastasi linfonodali da 7 a 15 linfonodi regionali N3: metastasi linfonodali a più di 15 linfonodi stadiazione M: indica la presenza di metastasi a distanza M0: non metastasi M1: metastasi a distanza stadiazione T: indica la profondità dell’invasione nella parete N: indica l’invasione linfonodale M: metastasi a distanza T1 T2 T3 T4 M1 N0 Ia Ib II IIIa IV N1 Ib II IIIa IIIb IV N2 II IIIa IIIb IV IV N3 IV IV IV IV IV M1 IV IV IV IV IV Sopravvivenza globale a 5 anni in % 70 63,6 60 50 36,5 40 31,5 26 30 20 10 0 Giappone Germania Italia USA Sopravvivenza in % dopo 5 anni in Giappone riferita allo Stadio 98,5 100 90 77,6 80 70 60 47,5 50 40 30 13,8 20 10 0 I Stadio II Stadio III Stadio IV Stadio Sopravvivenza in % a 5 anni negli USA riferita allo Stadio 59 60 50 44 40 29 30 15 20 9 10 4 0 IA Stadio IB Stadio II Stadio IIIA Stadio IIIB Stadio IV Stadio Sopravvivenza in % a 5 anni in Germania riferita allo Stadio 90 85,2 80 69,2 70 60 43,7 50 40 28,6 30 17,7 20 8,7 10 0 Stadio IA Stadio IB Stadio II Stadio IIIA Stadio IIIB Stadio IV Sopravvivenza in % a 5 anni in Italia riferita allo Stadio 80 75,6 64 70 60 43 50 40 30,3 30 19,6 20 10 0,5 0 Stadio IA Stadio IB Stadio II Stadio IIIA Stadio IIIB Stadio IV % di Sopravvivenza a 5 anni in rapporto alla localizzazione 25% 23% % di Sopravvivenza 9,80% Cardias e Fondo Corpo Antro Sopravvivenza in relazione alla presenza di Metastasi 90% 85% 80% 75% 70% 70% 65% 60% 60% 50% Senza Metastasi Con Metastasi 40% 30% 30% 20% 10% 10% 5% 0% 1 Anno 2 Anni 3 Anni 2% 4 Anni 0% 5 Anni % di Sopravvivenza in relazione allo stadio 100% 90% 80% 90% 87% 90% 85% 80% 82% 81% 55% 55% 70% 65% 60% 60% 60% 56% 50% Stadio II Stadio III Stadio IV 40% 40% 35% 30% 30% 25% 20% Stadio I 20% 22% 10% 5% 3% 0% 20 mesi 40 mesi 60 mesi 2% 80 mesi 1% 100 mesi 0% 120 mesi 5 Fattori di Importanza Prognostica 4,6 5 Profonditt Infiltrazione della parete 4 4,5 4 Metastasi linfonodali 3,5 3 Grado di differenziazione 2,5 1,7 2 1,5 1,1 1,5 1 Tipo Istologico 0,5 ro fo nd it t do ra co o ip T Lo ca li Is zz to az lo io gi ne ne io az zi en er ff di di as et M G In fi lt ra zi on ta e si de li ll nf a on pa od re al i te 0 P Localizzazione Carcinoma Gastrico PROGNOSI IN BASE AL TIPO ISTOLOGICO • il tipo INTESTINALE sembra avere una prognosi migliore del tipo DIFFUSO • prognosi decisamente buona per l’ EARLY GASTRIC CANCER, con sopravvivenza ben superiore al 90% a 5 anni Carcinoma Gastrico DIFFUSIONE NEOPLASTICA PUÒ INTERESSARE TUTTI GLI STRATI DELLA PARETE FINO AD INFILTRARE GLI ORGANI VICINI PUÒ DARE METASTASI LINFONODALI PUÒ DARE METASTASI A DISTANZA (PER VIA EMATICA: FEGATO, POLMONE) Carcinoma Gastrico DIFFUSIONE NEOPLASTICA ESISTE ANCHE UNA ALTRA VIA DI DISSEMINAZIONE METASTATICA: ATTRAVERSO IL PERITONEO. LE NEOPLASIE CHE AFFIORANO ALLA SIEROSA, POSSONO LASCIARE CADERE CELLULE NELLA CAVITÀ PERITONEALE CON SUCCESSIVO REIMPIANTO, PORTANDO ALLA CARCINOSI PERITONEALE Carcinoma Gastrico CLINICA i sintomi del carcinoma gastrico sono spesso vaghi e aspecifici e non di rado addirittura assenti per un lungo periodo di tempo, tanto da consentire la diagnosi solo quando la neoplasia è ormai in uno stadio estremamente avanzato Carcinoma Gastrico CLINICA • dolore epigastrico • anemizzazione • dimagramento • anoressia • sarcofobia • melena e/o ematemesi • vomito (stenosi) Carcinoma Gastrico TERAPIA LE POSSIBILITÀ TERAPEUTICHE DEL CARCINOMA GASTRICO SONO ESSENZIALMENTE CHIRURGICHE, ESSENDO LA CHEMIOTERAPIA E LA RADIOTERAPIA SCARSAMENTE EFFICACI LA TERAPIA CHIRURGICA PUÒ ESSERE EFFETTUATA CON INTENTI RADICALI O PALLIATIVI Linfoma Gastrico E’ UNA NEOPLASIA DELLA COMPONENTE LINFATICA GASTRICA ORIGINA DAL TESSUTO LINFATICO DELLA SOTTOMUCOSA QUASI SEMPRE DEL TIPO NON HODGKIN LO STOMACO PUÒ RAPPRESENTARE L’UNICA LOCALIZZAZIONE LINFOMATOSA, OPPURE PUÒ ESSERE INTERESSATO NELL’AMBITO DI UN LINFOMA GENERALIZZATO