veterinario aziendale - Somali Web University

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SANITÀ ALLEVAMENTO
PRINCIPI GENERALI
• La maggiore necessità dell ’ uomo è
rappresentata della disponibilità di cibo
• Una efficiente produzione di carne e latte
rappresenta uno dei concetti che coinvolgono
molti aspetti di tutte le società umane sotto
l ’ aspetto generale, culturale, sociologico,
economico e scientifico
1
SANITÀ ALLEVAMENTO
PRINCIPI GENERALI
Il veterinario sarà soprattutto coinvolto nel
campo della medicina preventiva e nel
campo dell’allevamento e del management
allo scopo di mantenere e migliorare la salute
ed il benessere animale, la produttività ed i
profitti aziendali e l’igiene dei suoi prodotti
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SANITÀ ALLEVAMENTO
PRINCIPI GENERALI
• Un programma di pianificazione della salute
e della produzione aziendale, che si può
definire come stato della mandria (Herd
health), è una combinazione di regolari
registrazioni delle attività veterinarie e di un
buon management aziendale al fine di
mantenere l ’ optimum sanitario e di
raggiungere l’optimum delle produzioni
3
SANITÀ ALLEVAMENTO
PRINCIPI GENERALI
• Mantenere stato sanitario e la produttività al
massimo livello d’efficienza per ottenere il
massimo ritorno economico al proprietario
degli animali
• Controllare e manipolare la salute animale e
le produzioni ai massimi livelli e contemporaneamente cercare ed introdurre nuove
tecniche
che
potranno
ulteriormente
aumentare l’efficienza
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SANITÀ ALLEVAMENTO
PRINCIPI GENERALI
• Organizzare ricoveri idonei e confortevoli
per gli animali
• Ricercare il benessere animale
• Ridurre l’inquinamento ambientale causato
dai rifiuti animali
• Prevenire le zoonosi (collaborazione con
ASL)
VETERINARIO AZIENDALE
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SANITÀ ALLEVAMENTO
PRINCIPI GENERALI
• Diagnosi precoce
– Individuale
– Di stalla
• Medicina preventiva
• Raccolta ed analisi dei dati
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Parametri produttivi
Parto – concepimento
85-120
Parto I servizio
60-70
Rilievo estro
50-70%
Concepimento I servizio
50-60%
Concepimento (tutti)
40-55%
Servizi/concepimento
1.7-2.2
Età al I servizio
13-15m
Età I parto
22-25m
Riforme per riproduzione
<8
7
Aborti (+ grav poi vuote)
<5
IL PUERPERIO
Periodo che segue il secondamento e
che riporta l’apparato genitale della
bovina alla condizione precedente al
gravidanza
8
IL PUERPERIO
 Involuzione uterina
 Perdita delle lochiazioni
 Ripristino della funzionalità ovarica
9
IL PUERPERIO
Involuzione uterina




12h p.p.: inizio chiusura cervice
48h p.p.: ripristino normalità cervice (utero di 10Kg)
5-6gg p.p.: fine contrazioni (utero di ~ 3 Kg)
10gg p.p.: utero interamente palpabile per via rettale
ripresa del tono muscolare diminuzione Ø corno gravido
 20 (primipare) -25 (pluripare) gg p.p.: ritorno alle
dimensioni normali (utero di ~ 0.5 Kg)
 25-30gg p.p.: riepitelizzazione completa
La “Restitutio ad integrum” rimane incompleta
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IL PUERPERIO
Lochiazioni
Materiale espulso dall’utero e costituito da muco,
sangue e residui di tessuto caruncolare e
membrane fetali



fino al 5°-6°g p.p.: abbondanti, rosso-brune
6°-18°g p.p.: decrescenti, mucoso-vitree
20°g p.p.: esaurimento dei lochi
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IL PUERPERIO
Funzionalità ovarica






il CL gravidico regredisce rapidamente
la 1° ovulazione è sull’ovaio opposto al corno gravido
3-5gg p.p.: sviluppo di follicoli
9°g p.p.: 1° CL ciclico
2-3sett p.p.: ovulazione, spesso senza segni del calore
40gg p.p.: primo calore
L’assenza dell’estro è da imputarsi ad una bassa
pulsatilità dell’LH
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ANAESTRO POST PARTUM
Fattori influenzanti la ripresa dell’attività ovarica

•
•
•
•
•
•
•
•
età al 1° parto tardiva
vacca primipara
BCS < 3
parto difficoltoso
inverno/primavera
stabulazione fissa
scarsa alimentazione
allattamento prolungato

•
•
•
•
•
•
•
autunno
effetto del gruppo
presenza del maschio
stabulazione libera
allontanamento del vitello
a 20-30gg
alimentazione abbondante
BCS > 3
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EFFICIENZA RIPRODUTTIVA NEL
PUERPERIO NEL BOVINO
 Difetti della funzione ovarica
 anestro, subestro, cisti ovarica 70%
 Fallimento di inizio gravidanza
 Fallimento di concepimento e mortalità embrionale
 Fallimento di concepimento
 Fertilità del toro. Errori sul momento della IA (uova vecchie)
 Mortalità embrionale
 Molte volte sconosciuta
 Bassi livelli di fertilità
 Fegato grasso, sindrome della vacca grassa, chetosi, elevati stress da
lattazione e nutrizionali
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MORTALITÀ EMBRIONALE
Morte di ovociti già fecondati, ma prima che
si sia stabilita una sufficiente placentazione
Precoce: entro il 13° giorno
Tardiva: tra il 14° e il 40° giorno
Quella precoce non altera il ciclo
Il 30-50% dei ritorni in calore ripetuti
(repeat breeder) è da imputarsi a questo
fenomeno
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MORTALITÀ EMBRIONALE
Mortalità embrionale precoce: l’embrione
morto e le sue membrane vengono riassorbiti
L’animale torna in calore perché le PgF2
hanno determinato la luteolisi
Mortalità embrionale tardiva: osservate
perdite vulvari (35°-40° giorno)
L’animale non torna in calore per la
persistenza del corpo luteo
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MORTALITÀ EMBRIONALE
CAUSE MATERNE LOCALI
Alterazioni disfunzionali dell’endometrio
(carenza di latte uterino)
Alterazioni di sviluppo degli organi (ipoplasia
uterina, atonia cervicale)
Malformazioni congenite di utero, salpingi,
ovaie
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MORTALITÀ EMBRIONALE
CAUSE MATERNE LOCALI
Insufficienza funzionale del corpo luteo
I giorni 14-15 di gestazione sono critici
perché il corpo luteo da ciclico diventa
gravidico
Frequente in bovine alimentate con foraggi
ricchi di fitoestrogeni
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MORTALITÀ EMBRIONALE
CAUSE MATERNE GENERALI
TOSSICHE
Sostanze tossiche possono attraversare la placenta
Origine alimentare
Infestazioni parassitarie, zoppicature, enteriti, mastiti
Eccessi proteici, carenza di vitamina A
Stress termici
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MORTALITÀ EMBRIONALE
CAUSE MATERNE GENERALI
INFETTIVE
BVD, IBR, Leptospira, Listeria, Ricketsia,
Clamidia
Utilizzo di tori sani
IMMUNOLOGICHE
Incompatibilità tra sperma e muco vaginale o
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rigetto all’annidamento
MORTALITÀ EMBRIONALE
CAUSE EMBRIONALI
GENETICHE
Teratogenesi anche acquisita
ANNESSI FETALI
“Placentiti”
Anomalie di differenziazione dell’embrione
Anomalie di formazione dei liquidi fetali
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MORTALITÀ EMBRIONALE
CAUSE PATERNE
Anomalie dello spermatozoo
Difetti genetici
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PATOLOGIE CAUSA DI
INFERTILITÀ
MALATTIE DELLA VULVA
Malformazioni, ipoplasia (FreeMartin), stenosi congenite o acquisite
Infiammazioni traumatiche o
infettive
Pneumovagina o pneumometrio e
vagino-cervicite cronica
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PATOLOGIE CAUSA DI
INFERTILITÀ
MALATTIE DELLA VAGINA
Malformazioni, ipoplasia, stenosi
congenite o acquisite
Vaginite catarrale semplice
Vaginite difteroide Vaginite follicolare o
Vulvo vaginite pustolosa (IPV-IBR)
Esantema coitale
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PATOLOGIE CAUSA DI
INFERTILITÀ
MALATTIE DELLA CERVICE
Malformazioni, ipoplasia, stenosi
congenite o acquisite
Cervicite secondaria
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PATOLOGIE CAUSA DI
INFERTILITÀ
MALATTIE DELL’UTERO O ENDOMETRITI
 Stati infiammatori conseguenti al parto (Endometriti puerperali)
 Contiguità da peritoniti
 Per via discendente dalle salpingi
 Per via ascendente dalla vagina
 Irregolarità ormonali
 Infezioni iatrogene
 Infezioni coitali
 Infezioni ambientali
 Infezioni da contatto tra animali
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PATOLOGIE CAUSA DI
INFERTILITÀ
MALATTIE DELLE SALPINGI
 Infiammazione catarrale semplice
(Salpingite)
 Idrosalpinge
 Piosalpinge
 Occlusioni
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PATOLOGIE CAUSA DI
INFERTILITÀ
MALATTIE DELLE OVAIE
Ooforite (secondaria)
Cisti follicolo-tecali ed iperestrismo
Cisti luteiniche
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EFFICIENZA RIPRODUTTIVA NEL PUERPERIO NEL
BOVINO
ANESTRO
Diagnosi
Anamnesi
Visita o esami di laboratorio
No registrazione di estro
visibile
No registrazione di estro
visibile
Registrazione di calore. No IA
No gravidanza. Presenza di folli o
CL
No grav. Assenza di strutture
palpabili
No grav. Presenza di follicoli o CL
Fallimento di
fertilizzazione
(Femmina)
Fallimento di concep. Intervallo
interestrale 18-24 gg
Non grav. Endometrite visibile o
no. Seme di buona qualità
Fallimento di
fertilizzazione
(Maschio)
Fallimento di concep. Intervallo
interestrale 18-24 gg
Non grav. No endometrite. Seme di
cattiva qualità
Tecnica di IA
Confronto con altri fecondatori
Non grav. No endometrite. Seme di
buona qualità
Morte embrionale
precoce
Intervallo interstrale > 24 gg
Non grav. Dopo precedenti
diagnosi. No anormalità
Aborto
Superiore al 2%/anno
Involuzione uterina palpabile
Nato morto/ distocia
Difficoltà al parto
Patologia del feto. Edema o
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lacerazioni vulvari
No osservazione
Anestro
No fecondata
Fallimento di
concepimento
Anestro vero
Decisione manageriale
EFFICIENZA RIPRODUTTIVA NEL PUERPERIO
NEL BOVINO
Cause di fallimento
% su 100 I FA
Ovulazione non avvenuta
2
Perdita o rottura di ovocellule
5
Fallimento di concepimento
13
Mortalità embrionale
15
Morte fetale
3
TOTALE
40
Superiore al 2%/anno
Involuzione uterina palpabile
Difficoltà al parto
Patologia del feto. Edema o
lacerazioni vulvari
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EFFICIENZA RIPRODUTTIVA
NEL PUERPERIO NEL BOVINO
Sana involuzione uterina
Normale ripresa dell’ovulazione
Espressione di un normale
comportamento sessuale
Buona efficienza nella rivelazione dei
calori
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EFFICIENZA RIPRODUTTIVA NEL PUERPERIO
NEL BOVINO
CISTI OVARICHE
La bovina con cisti ovariche non cicla (anestro
prolungato)
I follicoli cistici originano da follicoli
dominanti che non sono in grado di ovulare o
di andare incontro ad atresia
Il follicolo cresce fino a 20-25mm e sopprime
(estradiolo) la comparsa di nuove ondate
follicolari
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EFFICIENZA RIPRODUTTIVA NEL PUERPERIO
NEL BOVINO
CISTI OVARICHE
Due differenti teorie:
La cisti perde la capacità di produrre estrogeni
dopo un periodo variabile di tempo
Diminuiscono i recettori per gli estrogeni
Aumento della produzione di FSH
nuova ondata follicolare
ripresa del
ciclo
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EFFICIENZA RIPRODUTTIVA NEL PUERPERIO
NEL BOVINO
CISTI OVARICHE
Due approcci terapeutici:
Luteinizzazione della cisti mediante LH, hCG o
mediante liberazione di LH endogeno indotto da
GnRh le bovine non manifesteranno l’estro fino
alla regressione della cisti (14-18 giorni dalla
formazione)
Induzione dell ’ atresia mediante soppressione del
sostegno di FSH ed LH mediante un feed-back
negativo da steroidi (CRESTAR, PRID)
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EFFICIENZA RIPRODUTTIVA NEL PUERPERIO
NEL BOVINO
CISTI OVARICHE
La luteinizzazione della cisti da origine
all’estro dopo periodi variabili di tempo
È possibile accorciare i tempi mediante
somministrazione di Pg F2 (almeno 7-10 gg)
Trattamento con P4 almeno 9-10 gg per
permettere la scomparsa della cisti e la nuova
ondata follicolare
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EFFICIENZA RIPRODUTTIVA NEL PUERPERIO
NEL BOVINO
ANESTRO
La causa dell ’ anestro anovulatorio è
l’incapacità dei follicoli dominanti di ovulare,
piuttosto che l’assenza del loro sviluppo.
Causa principale è la carente gestione
alimentare prima e dopo il parto (BCS)
Prima di qualsiasi
controllare la razione
approccio
terapeutico
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EFFICIENZA RIPRODUTTIVA NEL PUERPERIO
NEL BOVINO
ANESTRO
 Due differenti terapie
1. Uso di LH, hCG o GnRH per causare la
liberazione di LH
2. Uso di progestinici ed estradiolo all’inizio del
trattamento con o senza ulteriore stimolazione
ormonale alla sua fine
1. LH ed hCG si legano ai recettori di LH del
follicolo per causare direttamente l’ovulazione;
GnRH causa direttamente a liberazione di LH
endogeno
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EFFICIENZA RIPRODUTTIVA NEL PUERPERIO
NEL BOVINO
ANESTRO
Due differenti obbiettivi nella stessa strategia
1. Eseguire un pretrattamento con progesterone
per superare l ’ attesa brevità della fase
luteinica
2. Massimizzare la produzione di estrogeni da
parte del follicolo dominante, presente alla
fine del trattamento, al fine di indurre una
un picco preovulatorio di LH
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EFFICIENZA RIPRODUTTIVA NEL PUERPERIO
NEL BOVINO
ANESTRO
 In caso di
 Bovine da latte ad alta produzione e bilancio
energetico negativo
 Bovine da carne che allattano con BCS scarso
(~2.0)
 Bovine che allattano a meno di 50 gg
 Frequenza dei picchi probabilmente azzerata
richiesta di un trattamento supplementare di
eCG; dose accurata per ridurre il rischio di
gravidanza gemellare
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